Non Si Compra Mai Di Venerdì ...Anzi!

Websim Focus sui Dividendi di Piazza Affari: 37 azioni rendono più del 4%

A Piazza Affari sta per entrare nel vivo la stagione dello stacco dei dividendi.

Abituati da anni a lucrare tassi di interesse sopra la media, gli italiani (ma il discorso vale per tutto il mondo) si trovano oggi ad affrontare uno scenario del tutto nuovo.

Il BOT 12 mesi rende meno di zero, il BTP fino a 5 anni di scadenza non supera lo 0,40%, sulla scadenza decennale rende l'1,35%, poco sopra i minimi storici intorno a 1,12% registrati nel 2015.

La fame di rendimenti spinge perciò gli investitori ad aguzzare l'ingegno. Si cerca rendimento nelle obbligazioni legate alle valute emergenti, nei bond corporate, ma non si può trascurare il ritorno offerto da parecchie azioni quotate.

Ad oggi l'indice FtseMib, quello che raggruppa le migliori blue chip di Piazza Affari, stacca un dividendo medio intorno al 3,65%, un dato che si confronta per esempio con il 2,2% medio distribuito dall'indice S&P500.

Peraltro, la caduta delle quotazioni di queste settimane ha reso ancora più appetibile il flusso dei dividendi che verrà staccato sui risultati di bilancio del 2015.

A Milano ci sono ben 37 azioni in grado di offrire un ritorno superiore al 4%.

Nel complesso, l'80% dei dividendi che verranno staccati supera il rendimento del BTP 10 anni.

Websim ha elencato di seguito i principali dividendi a partire dal più remunerativo.

Per completezza sono indicate anche alcune azioni che quest'anno non pagheranno il dividendo.

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indecisione

Duca la notte porta consiglio..

Domani ........ io vendo venerdi e ho incrementato Lunedì.

È 10 anni che chi fa quella attività del trading on lain, scalping di merda, è più sereno a vendere che a comprare ...va là che quando dovevate passare in banca a firmare era più etico ...

che carattere...

manca poco.. vendooooooo

entrata a occhi CCiusi

L'ottava che abbraccia i natali di Roma ( convenzionali ) mi trova a riassumere emozioni indicibili :

- domani mattina si parte per il sud. Ultimo atto, forse, di una storia che ho gestito male. Grande sconfitta economica e morale .

- mio figlio non si è visto ratificare lo stage ed è ancora in balia della precarietà . In compenso si è definitivamente iscritto all'ordine dei "giornalisti" ...speriamo bene, visto il mio odio generalizzato e viscerale per la categoria .

- qui dentro , in questo inferno virtuale che chiamiamo ADVFN , sto ancora litigando con un pezzo di merda che mai avrei creduto di incontrare, ma si risolverà tutto come al solito , mi auguro.

- soddisfazioni di borsa me ne sono tolte: hanno aperto Atlante e una certa speculazione si è fatta dare nel culo ...le trimestrali tardano ad uscire ...i bilanci sono stati tutti rivisitati.

- si va verso gli stress test a testa alta ( dicono i banchieri italiani ) ...

Avanti cosi ...non so se considerare questo il vero terzo venerdì del mese , visto che il 1° d'aprile è sempre uno scherzo...

Ci leggiamo più tardi ( sono in tensione per Premuda, ma è una tensione grossa come un mignolo di piede a cui si è spezzata lì'unghia ...)

in teoria ...

Passano gli anni e quello che spesso hai pensato in teoria diventa praticamente legge , anzi ,leggenda ...non sono più bravo a fare lo spiritoso , la vita comincia a pesarmi sulle spalle e la quotidianità sulle palle, ma si deve andare avanti. Siete tutti d'accordo che vivere è un atto Fede ? L'alternativa è un bel suicidio, ma senza rompere tanto i cosiddetti...

Cina, una delle maggiori banche ha fatto default

31 marzo 2016, di Daniele Chiccahttp://www.wallstreetitalia.com/news/cina-una-delle-maggiori-banche-ha-fatto-default/" class="facebook">http://www.wallstreetitalia.com/news/cina-una-delle-maggiori-banche-ha-fatto-default/&via=wallstreetita" class="twitter">http://www.wallstreetitalia.com/news/cina-una-delle-maggiori-banche-ha-fatto-default/" class="linkedin">

• DEFAULT

Una delle principali banche d’affari della Cina ha fatto default. Si tratta di Guosen Securities, la quale ha annunciato di non riuscire a ripagare un debito da 38 milioni di yuan (5,9 milioni di dollari) il prossimo 24 aprile. A non essere restituito saranno i bond dim sum, riferisce il Financial Times, un tipo di titoli che viene emesso fuori dai confini cinesi, ma in yuan.

Il default è il primo in 20 anni di tempo per un’azienda cinese a controllo statale in un mercato offshore e potrebbe creare un pericoloso precedente, cambiando radicalmente il modo in ci le società pubbliche vengono gestite in questi mercati d’ora in avanti.

Giappone e Cina non interessano più a nessuno, la questione è molto più amerikana di quanto sembri ... il petrolio ? E' un gioco da bambini: ormai il mondo vive di scorregge di gas e greggi, non di greggio.
Il mondo finanziario sta andando verso un'estate moooooolto calda e bisogna stare con gli occhi mooooolto aperti ...a Fine anno, con tutto più chiaro , e questione confini/emigranti permettendo ...ci conteremo.

Ora chiudiamo sta settimana all'insegna di SAIPEM e ...buon riposo guerrieri e amazzoni . Nel fine settimana consumate le vostre femmine e i vostri maschi come Afrodite comanda ...

Ps : non so dare consigli ai froci e alle lesbiche , ma so che su Internette e su ADVFN qualche stronzo che sa tutto lo si trova sempre ...


Ps2: ma non è questo il giorno !

e venerdì. .

Ho comprato...

Sarò mica l'unico str...

Ma no, anzi, gioia mia , non devi prendere alla lettere la leggenda ...lui porta sempre con sè le sue tristi esperienze, ma sai quante volte il lunedì PUM ! più dieci e più venti ? ...

Io lo dico , e lo predico, solo perché gli acquisti borsistici del venerdì hanno quel sapore acido di attesa dell'apertura dei mercati ( due giorni di apnee) che non sono più in grado di sopportare. Piuttosto compro lunedì mattina alle 09.01 ...

Io ho comprato ieri, per esempio, ma ...

Non riesco a smettere..

C'è una cura?

Devo comprare..

Ho provato a farmi legare..

Dopo aver fatto Gain. .

Ma! Trovo il modo di liberarmi..

Duca..come faccio

Sono posseduto. .

Ti ricordi di me..

A unacena al casale.

Chi sei del gruppetto ? Sai che io ho una certa età e ...il Capitano e il Ciabattino ...Frency ...poi Grasy8 ( se non ricordo male ) . Poi ?

Io ricordo tutti.

Ero seduto vicino al Frency

In macchina di Grasy8...mitica

Non ho parlato molto..

Una forte emicrania ...

Come fai a resistere?

X fortuna non faccio solo questo.

Oh, quanto tempo, ormai...io non ricordo più i volti , se non quello di Frency che ho rivisto ...io su ADVFN vengo nelle lunghe pause esistenziali ( ho aperto partita iva dopo essere stato licenziato da una ditta privata che mi aveva convinto su un progetto a scadenza ) . Nel frattempo ho scritto altri 5 romanzi ma non li pubblico ( a spese mie ) ...stanno lì. Il Ciabattino che mi aveva comprato un romanzo, non mi ha più detto niente ...la critica è anche questa ...velata e silenziosa ....

Il processo di riforma delle finanze vaticane voluto da Benedetto XVI e fortemente accelerato da Papa Francesco comincia a entrare a regime. Crescono infatti in Vaticano le segnalazioni di attività finanziarie sospette - addirittura triplicate in un anno - aumenta la collaborazione con gli altri Paesi, anche per iniziativa dello stesso Stato pontificio e infine sono stati chiusi 4800 conti presso lo Ior (l’Istituto per le opere di religione) perché non corrispondono più ai nuovi criteri più severi rispetto al passato sull’attività finanziaria. Nel dettaglio, come è emerso ieri alla presentazione del rapporto dell’Autorità di informazione finanziaria del Vaticano - presenti Renè Brulhart, presidente e Tommaso Di Ruzza, direttore - l’Aif nel 2015 ha ricevuto 544 segnalazioni di attività sospette (triplicando le 147 registrate nel 2014). Ma questo «non a causa di un più elevato tasso di criminalità nel settore finanziario», ha precisato l’Aif. Piuttosto il significativo aumento è da attribuirsi al «rafforzamento dei sistemi di segnalazione». Così come è stato chiarito che per quanto riguarda lo Ior, «la questione è stata definitivamente risolta», ha spiegato il direttore dell’Aif.

Sotto la lente anche il passaggio transfrontaliero di denaro in contanti. La somma massima che si può portare in tasca varcando le mura leonine è di 10mila euro e nel 2015 si sono registrate 1.563 dichiarazioni, una media di 4 al giorno, per passaggi di denaro superiori alla cifra limite. In totale lo scorso anno sono usciti dal Vaticano, in cash, oltre 24 milioni di euro, e ne sono entrati quasi 10. Ma i dirigenti dell’Authority di vigilanza, giunta quest’anno al suo quarto rapporto, mettono in evidenza i passi in avanti fatti nella direzione della trasparenza. «La cooperazione internazionale - ha sottolineato Brulhart - resta un impegno chiave. Sono stati sottoscritti ulteriori Protocolli d’intesa con le Autorità competenti di altre giurisdizioni e lo scambio di informazioni a livello bilaterale è aumentato significativamente». Particolare è il rapporto con i “vicini di casa”, la Banca d’Italia. «C’è un ottimo dialogo - ha evidenziato Di Ruzza - con fiducia reciproca e comprensione delle rispettive competenze». E ora il rapporto potrebbe essere ampliato: «Siamo piuttosto fiduciosi - ha riferito sempre il direttore dell’Aif - che si possa formalizzare con la Banca d'Italia un accordo di collaborazione analogamente a quello con le autorità di informazione finanziaria».

Cambia , infine,il quadro degli enti sottoposti a vigilanza: nel 2015 sono stati Ior e Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica), ma con la fine del 2015 l’Apsa «è fuoriuscita dall’ambito di competenza dell'Aif» (come lo è già Propaganda fide) perché si è verificato che non è un ente che svolge professionalmente attività finanziaria. (Mar.B.)

8:05 . Sbarbato e stirato. Oggi color Bertinotti, giacca di quel fustagno che dovrebbe essere accompagnato da un buon sigaro cubano. Colori di merda, insomma, che rispecchiano l'umore. Sotto con un nuovo paese emergente( Porto Rico ) e vediamo chi raccoglie le sue stronzate. Diritti per tutti e doveri per il 10% della popolazione mondiale.

In Italia non è successo più o meno niente. La notizia più schifosa è l'ennesimo caso di pedofilia alla Girolimoni , in zone degradate del paese, in mano a quel Dio che non esiste mai abbastanza, perché distribuisce infarti e tumori alla cazzo.

Noi? Tutti qui, ad aspettare di vedere le nostre decisioni maturare, buttare il fiore e diventare frutta.Non vi fate un pò pena? No, non schifo, quello è un complimento da riservare ai pedofili e ai culattoni ( non so che farci: a me hanno insegnato altre logiche sessuali e fisiche e la merda di cui parlavo sopra , mi fa sempre schifo. ) .

Pena ...come quella che verrà riservata ai soci della Popolare di Vicenza che, mi auguro , finisca meglio dell'Etruria . Lì non ci sono politici coinvolti, vero ? IL Veneto è zona serenissima, intelligente e furba . Si mangerà questo gatto e lo Zonin ( lui e il suo vino ) in un paio di mesi ...

Però farà male ...forse hanno ragione quelli che portano i calzoncini corti, che se sono donne sono anche un bel vedere ...fatevi i peli schifosi e cominciamo la nuova ottava ...

Chi ha comprato venerdì ?

Va bene anche così ... andiamo a vederci il derby Napoli-Atalanta

Piazza Affari chiude in ribasso. Il flop di Pop.Vicenza deprime tutte le banche 02/05/2016 17:55 - WS

A Piazza Affari i ribassisti sono tornati all'attacco delle banche dopo la notizia che le autorità di Borsa hanno negato la quotazione alla Popolare di Vicenza. Di conseguenza, alcuni investitori che avevano sottoscritto parte dell'aumento di capitale a condizione che la società arrivasse sul listino, hanno ritirato l'investimento: fra questi Mediobanca, che si era impegnata per un 5%. A questo punto il Fondo Atlante avrà una partecipazione nel capitale della banca vicentina pari al 99,33%, per un esborso di 1,49 miliardi di euro, su un totale di mezzi a disposizione di 4,2 miliardi.

L'indice FtseMib ha chiuso in calo dello 0,9% e fra le banche Unicredit (UCG.MI) perde il 3,6%, MontePaschi (BMPS.MI) -5,5%, Ubi (UBI.MI) -4,9%. Mediobanca (MB.MI) perde il 2,8%.

Pesante Banco Popolare (BP.MI) -7,3%, che ha progettato di portare a termine prima di agosto un aumento di capitale da 1 miliardo di euro, propedeutico alla fusione con Banca Pop Milano. Interpellato da giornalisti, l'a.d. Pier Francesco Saviotti ha detto: "Perché dovremmo essere preoccupati? Gli advisor ci hanno coperto e abbiamo un sacco di banche che vogliono partecipare".

Calo più contenuto per Intesa Sanpaolo (ISP.MI) -1,9%, che ha raggiunto l'accordo per la cessione di Setefi e Intesa Sanpaolo Card a Mercury, azionista di Icbpi e controllato da un consorzio formato da Advent, Bain Capital e Clessidra. Il valore dell'operazione è pari a 1,035 miliardi di euro e la plusvalenza netta per Intesa è pari a 895 milioni.

Chiusura in rialzo per le Borse di Parigi +0,34% e Francoforte +0,8%.

Il dollaro si indebolisce nei confronti dell'euro, che sale a 1,151, da 1,145 della chiusura di venerdì.

Greggio in calo, depresso dall'aumento della produzione Opec che compensa ampiamente la flessione di quella Usa e il deprezzamento del dollaro. Il Brent è scambiato a 45,2 dollari al barile (-1,9%). Nel mese di aprile il Brent ha segnato un rialzo del 20% circa.

Tra i petroliferi: Eni (ENI.MI) arretra dell'1,7%, Saipem (SPM.MI) -5,1%, Tenaris (TEN.MI) -1,3%.

A Piazza Affari spicca il rialzo di Fiat Chrysler (FCA.MI) +2,1%. Ferrari (RACE.MI) chiude in calo dello 0,8% dopo avere presentato i migliori risultati trimestrali della storia del Cavallino. Marchionne, già presidente, assume anche la carica di amministratore delegato.

Nel comparto industria, Finmeccanica (FNC.MI) -0,3%, Cnh Industrial (CNHI.MI) +0,7%, Exor (EXO.MI) +1,8%. StM (STM.MI) perde l'1,9%.

Enel (ENEL.MI) chiude invariata. Telecom Italia (TIT.MI) -0,4%.

Finale in rialzo per i titoli del lusso: Moncler (MONC.MI) +2,9%, Ferragamo (SFER.MI) +0,6%, Tod's (TOD.MI) +1,5%. Luxottica (LUX.MI) +3,7%: ha chiuso il primo trimestre con un fatturato di 2,266 miliardi di euro, in crescita su base adjusted dell'1,8% a cambi costanti e dello 0,6% a cambi correnti. Francesco Milleri è stato intanto nominato vicepresidente dopo che l'assemblea ne ha confermato il ruolo di consigliere. L'a.d. Massimo Vian ha confermato per il 2016 le precedenti indicazioni di ricavi in miglioramento del 5-6% e di un utile netto in crescita.

Tra le mid/small caps:

Pierrel (PRL.MI) +3,1%: ha registrato un incremento delle vendite di Oralbloc in Nord America del 35% rispetto allo stesso periodo del 2015 (+42% a marzo).

Rcs (RCS.MI) +4,8%: secondo Repubblica di sabato, Mediobanca sta studiando una contro-Opa in contanti contro l'Ops lanciata da Urbano Cairo e a questo fine sta sondando imprenditori come Carlo Pesenti e Andrea Bonomi.

Seat Pagine Gialle (PG.MI) +4%.