Banca Popolare Di Vicenza

- Modificato il 13/1/2018 13:43
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014

PRONTA A SBARCA SUL LISTINO...MA QUANDO MAI!





http://www.popolarevicenza.it/bpvi-web/home.html







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21 di 43 - 11/12/2015 16:33
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
MERCATI-E SE SALTASSE UNA BANCA CINESE?

Il rallentamento della crescita cinese potrebbe nascondere qualcosa di molto piu' serio di quanto apparso fino ad ora.

La lenta e silenziosa svalutazione dello yuan sul dollaro (vedi grafico) potrebbe infatti celare il ricorso del governo a piu' ampie scelte per rivitalizzare l' economia. Da ricordare i recenti stimoli al settore auto.

Con i movimenti in corso e con le difficolta' di numerose imprese del paese non sarebbe da sottostimare la possibilita' di assistere a situazioni di stress finanziario che possano coinvolgere e portare al fallimento di qualche istituzione finanziaria cosi' come successo in USA e in Europa.

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22 di 43 - 11/12/2015 16:39
endade N° messaggi: 2229 - Iscritto da: 30/1/2013
Quotando: giola - Post #21 - 11/Dec/2015 15:33MERCATI-E SE SALTASSE UNA BANCA CINESE? Il rallentamento della crescita cinese potrebbe nascondere qualcosa di molto piu' serio di quanto apparso fino ad ora. La lenta e silenziosa svalutazione dello yuan sul dollaro (vedi grafico) potrebbe infatti celare il ricorso del governo a piu' ampie scelte per rivitalizzare l' economia. Da ricordare i recenti stimoli al settore auto. Con i movimenti in corso e con le difficolta' di numerose imprese del paese non sarebbe da sottostimare la possibilita' di assistere a situazioni di stress finanziario che possano coinvolgere e portare al fallimento di qualche istituzione finanziaria cosi' come successo in USA e in Europa. CHINA_-_Yuan_flood_(600_x_338).jpg

Fatico a cogliere la vera essenza del legame tra la Banca Popilare di Vicenza e l'economia cinese. Scusa stuck_out_tongue_winking_eye
23 di 43 - 11/12/2015 16:46
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: endade - Post #22 - 11/Dic/2015 15:39
Quotando: giola - Post #21 - 11/Dec/2015 15:33MERCATI-E SE SALTASSE UNA BANCA CINESE?

Il rallentamento della crescita cinese potrebbe nascondere qualcosa di molto piu' serio di quanto apparso fino ad ora.

La lenta e silenziosa svalutazione dello yuan sul dollaro (vedi grafico) potrebbe infatti celare il ricorso del governo a piu' ampie scelte per rivitalizzare l' economia. Da ricordare i recenti stimoli al settore auto.

Con i movimenti in corso e con le difficolta' di numerose imprese del paese non sarebbe da sottostimare la possibilita' di assistere a situazioni di stress finanziario che possano coinvolgere e portare al fallimento di qualche istituzione finanziaria cosi' come successo in USA e in Europa.

CHINA_-_Yuan_flood_(600_x_338).jpg



Fatico a cogliere la vera essenza del legame tra la Banca Popilare di Vicenza e l'economia cinese. Scusa stuck_out_tongue_winking_eye



ZO NIN augura a tutti voi GAMBEI!


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24 di 43 - 11/12/2015 16:55
endade N° messaggi: 2229 - Iscritto da: 30/1/2013
Mitica
25 di 43 - 16/12/2015 09:12
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
Popolare Vicenza, Cda approva nuovo statuto

Il Cda della Popolare Vicenza ha approvato il nuovo statuto che sarà presentato alla prossima assemblea dei soci, dopo l'approvazione delle autorità di vigilanza.

Lo dice una nota della banca senza dare dettagli sui contenuti del nuovo statuto.
26 di 43 - 22/12/2015 11:59
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
Le obbligazioni subordinate sono una categoria di bond che viene rimborsata dopo che tutti gli obbligazionisti ordinari sono stati soddisfatti. L’asset class è diventata famosa in queste ultime settimane grazie alla vicenda dei bond subordinati di Banca Etruria e delle altre 3 banche (Banca Marche, CariFerrara e CariChieti) finite nell’occhio del ciclone. Ora, tra i risparmiatori, è corsa a controllare se nei proprio portafoglio ci siano strumenti subordinati.

Che per rischio sono equiparabili più alle azioni piuttosto che a una tipica obbligazione.

Ecco quelli della Popolare di Vicenza, uno degli istituti più osservati in questi mesi. L’ultimo documento ufficiale che riporta un’anagrafica di obbligazioni subordinate Popolare di Vicenza è il bilancio chiuso a fine 2014.

Nel documento vengono elencati dei bond subordinati emessi dalla banca che sono stati computati nel capitale di classe 2 (i Tier 2). Al 2014 la Popolare di Vicenza aveva in circolazione le seguenti obbligazioni subordinate (attenzione, nel corso dell’anno alcune obbligazioni sono giunte a scadenza):


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27 di 43 - Modificato il 23/12/2015 16:50
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
Le spiegazioni (ipocrite) della Ue sulla lettera affonda banche

Dopo che il governo italiano ha minacciato a mezzo stampa di pubblicare la lettera con cui la Commissione Europea ha bloccato l'uso del Fondo di tutela dei depositi nel salvataggio delle quattro banche (Etruria, Chieti, Marche e Ferrara), la missiva è saltata fuori. L'ha pubblicata l'agenzia Reuters e a stretto giro sono arrivate le precisazioni ufficiali ed ufficiose degli uffici di Bruxelles. Precisazioni, per la verità, velate d'ipocrisia, come quando si afferma che la Commissione Ue non ha impedito niente e che le decisioni sono state liberamente prese dal governo italiano, peccato che la lettera dei commissari alla Concorrenza e Stabilità finanziaria, Margrethe Vestager e Jonathan Hill, dicesse chiaramente che «pur rispettando il fatto che spetta alle autorità italiane determinare l’approccio e i metodi, la Commissione sarebbe sempre a favore di soluzioni private o basate sul mercato, dove possibile, e ovviamente questo si riflette nelle regole applicabili». In sostanza, «se uno stato membro opta per lo schema di garanzia dei depositi per ricapitalizzare una banca allora è soggetto alle regole Ue sugli aiuti di stato», E quindi se l'Italia avesse proseguito sulla strada prescelta sarebbe incorsa nella procedura per violazione delle norme Ue.

Ora da Bruxelles si fa sapere che "La normativa europea prevede diversi strumenti per gli Stati membri per affrontare i fallimenti bancari e mantenere la stabilità finanziaria. E' stata delle autorità italiane la decisione di mettere le banche in risoluzione usando il fondo di tutela dei depositi".

Nella lettera inviata il 19 novembre scorso, si spiegava dunque che "le norme sugli aiuti di Stato dell'Ue, la Risoluzione bancaria e la Direttiva di recupero si applicano all'uso di fondi pubblici per sostenere le banche in fallimento, l'uso del sistema di garanzia dei depositi obbligatorio non fa eccezione". La "semplice logica di fondo" consiste nel fatto che altrimenti il "controllo degli aiuti di Stato dell'Ue e le garanzie che fornisce per i contribuenti e la concorrenza potrebbero essere facilmente aggirate. Il sostegno pubblico dovrebbe venire solo come ultima risorsa". "Se altre banche decidono di intervenire in un meccanismo completamente privato, questo non rientra nel campo di applicazione del controllo dell'Ue sugli aiuti di Stato".

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28 di 43 - 30/12/2015 12:06
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
La Popolare di Vicenza ha ceduto a Marco Polo Holding (società controllata da Finanziaria Internazionale Holding) 4.842.000 azioni detenute in SAVE, rappresentative di una quota di partecipazione dell’8,75% della società.

Il controvalore della cessione è stato fissato a 63,4 milioni di euro.

La dismissione determinerà per la Popolare di Vicenza una plusvalenza netta di competenza dell’esercizio 2015, pari a 16,7 milioni e un impatto positivo sui coefficienti patrimoniali pari a 7 punti base sul Core Tier 1 Ratio e pari a 6 punti base sul Total Capital Ratio.

A seguito dell’operazione di cessione, la partecipazione detenuta, direttamente ed indirettamente, da Finanziaria Internazionale Holding in SAVE S.p.A. si attesterà complessivamente al 59,64%.


come-risparmiare-sul-biglietto-aereo.jpe
29 di 43 - 02/1/2016 09:51
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
129 LE BANCHE SORVEGLIATE DALLA BCE, 15 ITALIANE

La Bance centrale europea ha reso noto la nuova lista delle banche di importanza significativa per il sistema finanziario europeo e dunque soggette a vigilanza diretta da parte dell'Eurotower. Il numero sale di 6 unità a 129 istituti, il risultato di 8 aggiunte e di 2 eliminazioni.

La pattuglia della banche italiane sottoposte a vigilanza diretta è di 15 unità. Si tratta di Banca Carige , Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare , Banca Popolare dell'Emilia Romagna , Banca Popolare di Milano , Banca Popolare di Sondrio , BANCA POPOLARE DI VICENZA, Barclays Italia, Credito Emiliano(era stato tolto dalla lista e ora rientra con un attivo di bilancio su base consolidata a fine 2014 superiore alla soglia di 30 miliardi di euro), Iccrea Holding, Intesa Sanpaolo , Mediobanca , Unicredit , Unione di Banche Italiane e Veneto Banca.

La Bce inizierà la supervisione diretta delle otto nuove banche tra il 1 gennaio e il 1 febbraio, a seconda di quando è stata presa la decisione sul nuovo status dell'istituto in questione. Ma, a parte i condizionamenti sull'Italia per quanto riguarda il salvataggio dei 4 istituti creditizi in difficoltà, la Bce starebbe anche accentuando il pressing sui dividendi, nell'ottica di puntellare il più possibile i livelli di capitale delle banche.

Tanto che ieri, secondo fonti di stampa, l'Istituto centrale avrebbe inviato alle banche europee sottoposte alla Vigilanza unica, comprese quelle italiane, una lettera, firmata personalmente dal presidente, Mario Draghi, con la quale punta il dito sulla distribuzione dei dividendi, invitando tutte a considerare l'evoluzione attesa del capitale nel momento in cui
saranno decise le cedole.

Gli analisti di Equita non vedono ripercussioni sulle tre banche che hanno il dividend yield più significativo, ovvero Intesa Sanpaolo , Mediobanca e Credem. Mentre Unicredit (yield del 2,5%) potrebbe decidere di pagare solo lo scrip dividend anziché lasciare la scelta all'azionista tra dividendo cash o in azioni.

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30 di 43 - 21/4/2016 15:21
giulio83 N° messaggi: 10805 - Iscritto da: 18/6/2007
Segnalo quest'articolo:

http://icebergfinanza.finanza.com/2016/04/21/popolare-di-vicenza-la-rapina-del-secolo/
31 di 43 - 11/9/2016 10:21
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
Penati: “Un partner per la Pop Vicenza”. Secondo i rumors discussioni con Warburg Pincus, Atlas, Centerbridge e Baupost.



In arrivo il nuovo partner azionario per la Popolare di Vicenza che si affiancherà ad Atlante. Oggi al Festival dell’economia di Trento il presidente del Fondo Atlante Alessandro Penati (nella foto) ha confermato le indiscrezioni del Sole 24 Ore sul possibile arrivo di un socio nella Popolare di Vicenza. “Noi non siamo lì per gestire la banca ma per nominare un cda degno di questo nome e appoggiarlo dall’esterno per fare la ristrutturazione prima possibile, trovare un partner e uscire prima possibile, nel giro di 18-24 mesi”, sottolineando che “non è detto che non ci possano essere delle sorprese anche prima della fine dell’anno” con un “cash out parziale trovando un partner”. In realtà, secondo le indiscrezioni intercettate, sarebbero 4 i fondi esteri che starebbero trattando un ingresso in cordata: cioè Warburg Pincus, Atlas, Centerbridge e Baupost. Ma il nodo sarebbe quello della governance che verrebbe proposta ai fondi, oltre al fatto che Popolare Vicenza non è quotata e quindi al momento non esiste una way out, tranne una cessione futura o una quotazione nel medio periodo.

The Insider
Dietro le quinte della finanza – di Carlo Festa



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32 di 43 - 31/10/2016 15:16
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
Popolare di Vicenza, conversione bond subordinato con scadenza nel 2016

La Popolare di Vicenza ha comunicato che i possessori di obbligazioni convertibili "Banca Popolare di Vicenza 15.a Emissione Subordinato Convertibile eur 328.878.663,00 2009-2016" Cod. ISIN IT0004548258 avranno la facoltà di esercitare il diritto di conversione.

Tutte le domande di conversione pervenute saranno regolate entro il 31 dicembre 2016. Le azioni assegnate in conversione agli obbligazionisti avranno godimento dal 1° gennaio 2017, mentre le obbligazioni convertite frutteranno interessi sino al 31 dicembre 2016.
33 di 43 - 06/11/2016 10:33
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
Vicenza e Veneto Banca, via al vertice sulla fusione (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico scrive che il 28 ottobre, a Milano, si è tenuto un incontro tra i presidenti di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca e Alessandro Penati, numero uno del Fondo Atlante, l’azionista di entrambe le banche. L’oggetto della discussione sarebbe stato la possibile fusione tra le due realtà e il vertice - secondo quanto scrive Il Sole24Ore - sarebbe servito anzitutto a incardinare l’operazione di consolidamento e a concordarne la road map. L’obiettivo finale, se tutto filasse liscio, sarebbe quello di poter mettere in cantiere la fusione nel 2017, forse già nel primo semestre.

Uno dei temi trattati sarebbe stato quello relativo al taglio dei costi sul fronte occupazionale.

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34 di 43 - 14/12/2016 15:56
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
Viola: la fusione Bpvi e Veneto va avanti (Il Sole24Ore)

Il quotidiano economico aggiorna sulle prossime mosse delle 2 popolari venete dopo che ieri l’assemblea dei soci della Popolare di Vicenza ha approvato l’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori (in primis, il presidente Gianni Zonin e il dg Samuele Sorato) ritenuti colpevoli della malagestio di questi anni. Il percorso delle prossime azioni l’ha tracciato Fabrizio Viola, nel amministratore delegato della Popolare di Vicenza.

Secondo il manager va disegnato in primis un piano industriale, poi accelerare verso la fusione, “senza perdere mai di vista che la chiave di volta per la rinascita resta la riconquista della fiducia dei risparmiatori”.

Per quanto riguarda la fusione, Viola ha evidenziato che le strutture della banca hanno già lavorato e che lui si allineerà velocemente affinché non si perda tempo e il suo arrivo non determini ritardi.
35 di 43 - 14/12/2016 15:59
simosemo1978 N° messaggi: 21861 - Iscritto da: 24/1/2012
Per forza!
deve liberare il cash di Atlante dei Boschi per entrare in Mps
36 di 43 - 01/4/2017 12:31
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
Sgambetto DgComp alle venete

Bruxelles si è rivolta al Tesoro per chiedere chiarimenti sull’offerta di transazione L’operazione appena chiusa potrebbe essere in conflitto con la disciplina sugli aiuti di Stato

di Luca Gualtieri

La corsa contro il tempo salvare la Popolare di Vicenza e Veneto Banca si scontra contro un nuovo, sconcertante ostacolo. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, DgComp avrebbe scritto al Tesoro per chiedere chiarimenti sull’offerta di transazione con i soci chiusa nei giorni scorsi.

Il dubbio avanzato da Bruxelles è che l’operazione possa essere incompatibile con la garanzia pubblica sulle obbligazioni e, in prospettiva, con l’intervento dello Stato nel capitale delle due banche attraverso la ricapitalizzazione precauzionale. Un dubbio davvero curioso se si pensa che la transazione è stata annunciata all’inizio dell’anno e che, tecnicamente, non si tratta di un buy back ma di un ristoro volto a sanare il rischio di contenzioso.

Il Tesoro dovrà rispondere alla richiesta entro lunedì 3 aprile alla luce delle indicazioni fornite dagli amministratori delle due banche nelle riunioni fiume di venerdì 31 marzo. L’auspicio è che DgComp sciolga la riserva entro la prossima settimana, quando i board dovranno certificare l’efficacia della transazione. In caso contrario le due banche rischiano di trovarsi in una situazione davvero molto difficile dopo il grande sforzo profuso negli ultimi mesi per uscire dalle sabbie mobili.

E tutto questo malgrado la sostanziale convergenza raggiunta con Bce che, nell’incontro di giovedì 30 con il futuro capo azienda Fabrizio Viola, avrebbe fatto chiare aperture sul processo di salvataggio.

Vestager-Margrethe-685834.jpg
http://www.milanofinanza.it/
37 di 43 - 02/4/2017 16:37
lucabrix N° messaggi: 3393 - Iscritto da: 23/8/2009
Per ama il rischio (ed i profitti stratosferici - eventuali-) segnalo che il subordinato Pop Vicenza scad. 15/12/17, taglio minimo 200 euro, quota ora 28
Questo vuol dire che se le cose dovessero andar bene (chissà mai) ed ottenere il rimborso il capitale arriva quasi a quadruplicare nel giro di meno di 10 mesi (c'è anche una cedola del 4,60%...)
Se le cose vanno male e scatta la conversione si avranno comunque delle azioni a forte sconto (penso che la base di conversione sarà comunque il nominale) e di una banca ora risanata. L'unica negatività è che tale titolo, per ora, non è quotato e occorrerà attendere per la sua liquidazione. Ma se nel frattempo la banca torna in utile si farà sempre un bel guadagno....
Attenzione comunque al rischio!
38 di 43 - 26/4/2017 21:39
lucabrix N° messaggi: 3393 - Iscritto da: 23/8/2009
Chi ci ha creduto ed ha seguito il mio consiglio adesso può solo goderne: chiusura odierna a 45, il che vuol dire +60% in poco più di 20 giorni.
Sembra che si stia avvalorando la ricorrenza dello scenario più favorevole, quindi le potenzialità di guadagno potrebbero essere enormi.
Ognuno valuti la cosa da se e sopratutto ragioni con la propria testa.
39 di 43 - 21/5/2017 18:56
zibo57 N° messaggi: 4666 - Iscritto da: 24/3/2007

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2...

40 di 43 - 13/1/2018 13:42
GIOLA N° messaggi: 29991 - Iscritto da: 03/9/2014
Bonomi (Investindustrial): alle banche servono aumenti capitale per 10 mld

Per il finanziere "tutti lo sanno ma non lo dicono. E reperire mezzi freschi non sarà facile"

Alle banche italiane servono subito aumenti di capitale fino a 10 miliardi. "Tutti lo sanno, ma non lo dicono". Parola di Andrea Bonomi, fondatore di Investindustrial, che in un'intervista al quotidiano La Stampa si è pronunciato su diversi temi, senza tralasciare le banche che evidentemente secondo lui rappresentano ancora un tallone d'Achille. Tanto più che per il resto il suo "outlook" è positivo.

"Questo è un buon momento per l'Italia. Il Paese è in crescita" mentre "i nostri competitori diretti hanno situazioni delicate da gestire: l'Inghilterra con la Brexit, la Spagna alle prese con la Catalogna, la Germania che stenta a creare un governo. Noi sembriamo un Paese potenzialmente tranquillo, anche se arriviamo all'ultimo momento a prendere la coda di una crescita di cui gli altri hanno goduto negli ultimi anni. Presumibilmente ci restano 2-3 anni buoni, non sprechiamoli. L'aver perso la prima parte di crescita è già un danno gravissimo".

Bonomi non crede "che un imprenditore investa o non investa aspettando le elezioni. Sono importanti, ma non rappresentano una questione decisiva. Non danneggeranno l'appetito a investire in Italia nel breve termine. Gia' oggi 1,9 miliardi, pressappoco il 40%, degli oltre 5 miliardi di investimenti che abbiamo, sono in Italia. Nel solo dicembre scorso abbiamo realizzato tre investimenti in Europa: la prima è stata l'italiana Ceme, leader mondiale nella produzione di pompe e valvole".

Alla domanda su quali settori punterete, Bonomi risponde: "Abbiamo una liquidità di 1,7 miliardi e intendiamo rimanere liquidi perché crediamo che gli anni buoni per gli investimenti debbano ancora arrivare. Verranno fuori occasioni anche inaspettate. Sono tanti i settori che necessitano di ristrutturazione. In Italia c'è una frammentazione eccessiva delle imprese. Il design ci interessa molto e poi l'industria".

Poi l'affondo sulle banche. Bonomi ritiene che le banche italiane abbiano "bisogno di un altro giro di aumenti di capitale. Lo sanno tutti, anche se non lo dicono. Escluse Unicredit e Intesa che per dimensione non ho analizzato, al sistema servono tra i 7 e i 10 miliardi. Nessun rischio di sistema, ma non credo che sarà facile raccoglierli, con il mondo che evolve dal punto di vista tecnologico e di governance".

http://www.finanzareport.it

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