Registration Strip Icon for default Registrati gratuitamente per ottenere quotazioni in tempo reale, grafici interattivi, flusso di opzioni in tempo reale e altro ancora.

Che Ci Faccio Qua?

- 01/2/2010 14:21
mrhide N° messaggi: 4180 - Iscritto da: 31/1/2010

Dubbi, perplessità sul grande mistero vita.



Lista Commenti
205 Commenti
 ...   7   ... 
121 di 205 - 05/2/2010 14:30
trionis98 (premium) N° messaggi: 18880 - Iscritto da: 04/2/2007
ohi..
122 di 205 - 05/2/2010 14:30
mrhide N° messaggi: 4180 - Iscritto da: 31/1/2010
Dentista:
Estrazione incisivo,
otturazione di tre molari,
museruola a due canini,
devitalizzazione denti del giudizio...
forse è meglio che metto la dentiera.
123 di 205 - 05/2/2010 15:24
remolcador N° messaggi: 8795 - Iscritto da: 03/5/2009
Quotando: trionis98foto_divertente.jpg



Prima dici a tutti come mi chiamo, poi metti la mia foto sull'Internette.
Sei proprio una femmina: inaffidabile!
124 di 205 - 05/2/2010 15:42
mrhide N° messaggi: 4180 - Iscritto da: 31/1/2010
A me ha mandato una tua lastra di quando ti ruppi la gamba sciando con lo
snowboard a Sestriere, lo scontrino dell'anello che le hai comprato e il pupazzo
impolverato che le hai lasciato.
MODERATO masx54 (Utente disabilitato) N° messaggi: 9579 - Iscritto da: 04/10/2007
126 di 205 - Modificato il 06/2/2010 15:11
remolcador N° messaggi: 8795 - Iscritto da: 03/5/2009
Oggi alta cucina: variazione su un classico della gastronomia ispanica, la PENTOLA PUTRIDA (Olla Podrida),
che proporrei di chiamare più elegantemente Pentola Sfatta.
Già segnalata nel 17esimo secolo da Covarrubias nel suo Tesoro della Lingua Castigliana:
"La [pentola] è molto grande e dentro c'è di tutto: carne di montone e manzo,
gallina e cappone, salsiccia, punte di maiale, aglio, cipolla, eccetera.
Fu detta putrida in quanto sottoposta a una cottura così laboriosa che alla fine il contenuto quasi si disfa,
per questo si chiama così, come la frutta troppo matura."
[traduzione mia da citazione in http://www.centralderecetas.com.ar/receta/OLLA-PODRIDA-38 ]

E' il sistema, che chiamerei della mescolanza, alla base di un altro piatto famoso: la paella valenciana,
che prende il nome anch'essa dalla stoviglia usata per la preparazione (in questo caso, invece di una pentola,
un particolare tipo di padella, che quando è generica è detta semplicemente sartén).

Portato alle estreme conseguenze, è la base del mio sistema culinario, il riciclaggio degli avanzi.
Invece di buttare nella spazzatura, infilare tutto in una pentola a pressione e quando fischia aggiustare di sale e spezie.

L'importante è mantenere uno stretto riserbo sugli ingredienti.

Metodo efficacissimo, visto il successo riscosso fra gli invitati, a maggioranza del gentil sesso.

Beh, coi maschi è facile, direi proprio un gioco da ragazzi: i pochi che sanno cucinare fanno i cuochi e hanno un lavoro assicurato,
gli altri si accontentano di quello che gli passi.
'E fimmene invece son più scaltre, anche se fra le nuove leve sempre meno conoscono l'arte del soffritto,
così ci cascano e si lasciano prendere per la gola, e magari in seguito per altre parti.

Sono quasi le tre del pomeriggio. In Andalusia si sono appena messi a tavola, e tra una sigaretta e due chiacchiere,
aspettano insalate e antipasti, che amano mangiare insieme (juntos).

Beati loro che possono ancora fumare al ristorante: forse è per questo che sono sempre allegri
e, a dirla tutta, se ne fottono altamente della recessione.

Tanto ci pensa Zapatero e se non ci pensa lui ci penserà qualcun altro.

Buen provecho!
127 di 205 - 07/2/2010 14:41
remolcador N° messaggi: 8795 - Iscritto da: 03/5/2009
Quotando: IcielibigidiparigiOrca l'oca.



In alternativa: perbaccolina, accipicchiolina, perdindirindina!
128 di 205 - Modificato il 07/2/2010 14:51
remolcador N° messaggi: 8795 - Iscritto da: 03/5/2009
Poffare e ohibò in ambienti accademici.
Madonnina santa in ambiente curiale.
129 di 205 - 07/2/2010 14:49
remolcador N° messaggi: 8795 - Iscritto da: 03/5/2009
Miseria ladra mai dirlo di fronte a un poveraccio, potrebbe offendersi e ribattere: - Ladro sarà lei!
130 di 205 - Modificato il 07/2/2010 14:59
remolcador N° messaggi: 8795 - Iscritto da: 03/5/2009
La mia indimenticabile prof di Mate, una simpaticissima eterna zitella bolognese, era solita imprecare così,
con una sonora esse bulgnèisa, quando non riuscivamo a risolvere un'equazione alla lavagna:
- Per San Giovanni d'Estremadura-Estremapompa! mai visto zucconi come voi!
131 di 205 - 07/2/2010 15:49
rainman79 N° messaggi: 2045 - Iscritto da: 11/10/2009
ma qua i diamanti si regalano.....che brutta abitudine i doppi nick.....
132 di 205 - 07/2/2010 18:24
mrhide N° messaggi: 4180 - Iscritto da: 31/1/2010
Quotando: rainman79ma qua i diamanti si regalano.....che brutta abitudine i doppi nick.....


A dirti la verità mi sarebbe piaciuta di più una collana di perle, oppure un
paio di orecchini, fatti sentire ancora smeraldino mio! Invidioso!
Va beh ti voto, ma ritienilo un voto basso!
133 di 205 - Modificato il 10/2/2010 04:55
remolcador N° messaggi: 8795 - Iscritto da: 03/5/2009
SCOMPARSE (Cesare Pavese)

L'albergo torinese si chiamava Roma, come quello di una famosa
trans di Medellìn (ma questa è un'altra storia). Il nome dell'hotel forse
non fu scelto a caso: quello della città dove ebbe un incontro fatale,
se non la femmina che gli ispirò queste parole, una che le somigliava
parecchio: « Una donna che non sia una stupida, presto o tardi incontra
un rottame umano e si prova a salvarlo. Qualche volta ci riesce.
Ma una donna che non sia una stupida, presto o tardi trova un uomo
sano e lo riduce a rottame. Ci riesce sempre. »

Era il 27 agosto 1950 quando riuscì a uccidersi davvero.
Dieci giorni prima aveva annotato: « Questo il consuntivo dell'anno
non finito, che non finirò.» Il giorno dopo concluse così il suo diario:
« Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più »
Fu trovato morto disteso sul letto dopo aver ingerito sedici bustine
di sonnifero. Sulla prima pagina dei Dialoghi con Leucò che si trovava
sul tavolino lasciò le ultime parole: « Perdono tutti e a tutti chiedo
perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi.»

Scomparve così una delle menti migliori della sua generazione: uomo
di cultura, prosatore squisito, eccellente traduttore. Avevo la sua opera
omnia in un cofanetto Einaudi. E' passato molto tempo, non sono più sicuro
dei titoli che ho letto fino in fondo. Mi piaceva molto la sua scrittura,
lo leggevo a brani. Sono sicuro del Compagno, La bella estate, La spiaggia,
Feria d'agosto, Paesi tuoi. Le poesie di Lavorare stanca e Verrà la morte
e avrà i tuoi occhi. Ero un ragazzo e lessi anche Il vizio assurdo (libro
di sapore biografico scritto dall'amico Davide Lajolo) ripromettendomi
anch'io di uccidermi al più presto, ma come vedete sono ancora qui.


134 di 205 - Modificato il 10/2/2010 14:22
remolcador N° messaggi: 8795 - Iscritto da: 03/5/2009
SCOMPARSE (Ettore Majorana)

Negli anni Trenta del secolo scorso, a Roma, un gruppo di giovani cervelli
di prima grandezza (Ettore Majorana, Emilio Segré, Franco Rasetti, Bruno
Pontecorvo, Oscar D'Agostino) fu calamitato dalla figura di Enrico Fermi,
che dall'eta di ventisei anni reggeva la prima cattedra italiana di fisica teorica
(appositamente istituita per lui grazie all'interessamento dell'ex ministro
e senatore Orso Mario Corbino, anch'egli un notevole fisico). Insieme
formarono un gruppo di ricercatori passato alla storia come i Ragazzi
di via Panisperna, dove aveva sede l'Istituto di Fisica diretto dal camaleontico
Corbino, che riuscì a far ottenere una cattedra di spettroscopia anche a Rasetti.

Di tutti il più brillante in campo teorico era Majorana, rampollo di una importante
famiglia siciliana di scienziati, studiosi e uomini di stato. Ecco che cosa disse
di lui Enrico Fermi: « Al mondo ci sono varie categorie di scienziati; gente
di secondo e terzo rango, che fanno del loro meglio ma non vanno lontano.
C'è anche gente di primo rango, che arriva a scoperte di grande importanza,
fondamentale per lo sviluppo della scienza. Ma poi ci sono i geni come Galileo
e Newton. Ebbene Ettore era uno di quelli. Majorana aveva quel che nessun
altro al mondo ha. Sfortunatamente gli mancava quel che è invece comune
trovare negli altri uomini: il semplice buon senso. »

Scomparve misteriosamente nella primavera del 1938, in concomitanza
di un viaggio in nave, lo stesso anno in cui Fermi ricevette il premio Nobel.
Di lui, dietro pressione di Fermi, s'interessò lo stesso Mussolini. Non si è mai
saputo niente. C'è chi dice che sia andato in Germania o in Argentina, per altri
come Sciascia riparò in un monastero. L'unica cosa certa è che prelevò
una bella somma di denaro (circa 10.000 dollari attuali) e non si è più trovato
il passaporto. Recentemente qualcuno ha addirittura avanzato l'ipotesi
di un complotto dei grandi fisici di allora, maturato per questioni d'invidia
e di rivalità politica (due bruttissime bestie). Sulla carta sembra la più improbabile,
ma qualcuno un tempo diceva credo quia absurdum (ci credo proprio perché
non ha senso).

Questo aveva uno scandaglio al posto del cervello, come Évariste Galois,
il giovane matematico francese che combattendo per l'onore di una donna
a vent'anni morì in duello e la notte prima vergò furioso a lume di candela
pagine e pagine di appunti alla base di una teoria che illuminò l'impianto
dell'algebra. All'alba dovette interrompersi, scrisse solo "Non ho più tempo",
spense la luce, e andò a farsi seppellire.


135 di 205 - 10/2/2010 14:39
remolcador N° messaggi: 8795 - Iscritto da: 03/5/2009
Ogni volta che ci penso, è più forte di me, mi viene da piangere.
La prima volta che vado a Parigi, se trovo la tomba, ci scrivo in grande
col pennarello: qui giace un'altra anima bella sotterrata da una femmina.
136 di 205 - 11/2/2010 10:45
lella6 N° messaggi: 1519 - Iscritto da: 01/2/2010
""Non ci si uccide per amore di una donna, ci si uccide perchè un amore,qualsiasi amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria,inermità, nulla.""
(Cesare Pavese)
137 di 205 - 12/2/2010 14:35
mrhide N° messaggi: 4180 - Iscritto da: 31/1/2010
Quotando: lella6""Non ci si uccide per amore di una donna, ci si uccide perchè un amore,qualsiasi amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria,inermità, nulla.""
(Cesare Pavese)


Come Capitano del nulla dissento totalmente! Il nulla è la somma di tutto!
138 di 205 - 12/2/2010 16:56
lella6 N° messaggi: 1519 - Iscritto da: 01/2/2010
Quotando: mrhide
Quotando: lella6""Non ci si uccide per amore di una donna, ci si uccide perchè un amore,qualsiasi amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria,inermità, nulla.""
(Cesare Pavese)


Come Capitano del nulla dissento totalmente! Il nulla è la somma di tutto!



Il NULLA
filosoficamente parlando è l'assenza di emozioni e desideri...l'apatia nei confronti della vita e del mondo...un abisso che inghiotte ogni luce che potrebbe salvarti, qualcosa che resta dentro di te anche una volta che te ne sei uscito...
fisicamente invece è il vuoto, assenza di atomi o particelle di qualsiasi elemento
139 di 205 - 12/2/2010 17:04
massimilian0 N° messaggi: 9890 - Iscritto da: 16/12/2008
...per parlare del NULLA ci vuole competenza...
140 di 205 - 12/2/2010 17:31
remolcador N° messaggi: 8795 - Iscritto da: 03/5/2009
Vero. Magnifica battuta.
Dico a quella ragazza sensibile di non confondere il nulla dei filosofi con l'atarassia. Per il resto, la butto lì: se vuole vibrare in tandem, la mia mail è nota (un giretto in bici me lo farei volentieri). Manu de Fata me chiàmeno...
205 Commenti
 ...   7   ... 

La tua Cronologia

Delayed Upgrade Clock

Accedendo ai servizi offerti da ADVFN, ne si accettano le condizioni generali Termini & Condizioni

ADVFN Network