Camera Di Conciliazione E Arbitrato - Consob

- 05/7/2011 14:34
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011

Qui si può parlare di problematiche tra Trader e Intermediario.

Se avete problemi legati alla Vostra operatività con la banca, postate il problema e condividetelo (discussioni e soluzioni)



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401 di 447 - 15/3/2014 12:51
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011
Quotando: webra - Post #397 - 14/Mar/2014 22:53
Quotando: lucabrix - Post #396 - 14/Mar/2014 22:39
Quotando: webra - Post #393 - 13/Mar/2014 00:02Comunque se hai letto nella discussione sempre contro ISP ho chiesto a Consob di nominare un giudice conciliatore e la banca ha mandato da Torino un suo legale, la banca mi ha risarcito e pagato le spese legali……ma per me, nonostante tutto, é stata una mezza vittoria……


La vicenda mi sembra essere abbastanza intricata da comprendere... non si capisce bene allora che fallo addebiti all'avvocatessa se poi hanno soddisfatto le tue ragioni.... bisognerebbe capire bene....



Ciao lucab…"fallo d'inerzia probabilmente predeterminata " e "…tentato svilimento del cliente " Ora sono chiamato ad altre incombenze ma domani posterò qualche punto




Col senno di poi, sono stato un babbuino a dare l'incarico a questo legale, di seguito l'elenco dei protagonisti ti farà capire il perché, premetto che sono un ex dipendete ISP.

-Primo attore: webra

-Secondo : un collega con il quale ho lavorato per un paio di mesi e
""marito dell'avvocato"".


-Terzo : altro collega col quale ho lavorato per un paio di mesi
che poi, digraziatamente, é diventato per circa un mese il mio
consulente.

In pratica: il secondo e il terzo hanno lavorato insieme per anni e io con loro (in rinforzo) per due mesi.

Il fatto: avevo un titolo francese per il quale avevano diciso l'azzeramento del capitale e costituzione di un nuovo capitale sociale. Non era previsto nessun rimborso per i vecchi azionisti ai quali venivano assegnate opzioni per l'acquisto di nove azioni……roba da pirla. Questo giochetto mi sarebbe costato tre mesi trading o meglio ""mi costò"".

Essendo un titolo francese il comunicato era in francese.

Il giorno 23/12 ricevo la telefonata del ""consulente"" che mi comunica dell'azzeramento di capitale, dicendomi però che perdevo tutto solo se non aderivo alla costituzione del nuovo ed era possibile dare l'ordine fino alle ore 12 del giorno stesso.

Pensando di aver tradotto male la nota vado in agenzia e sottoscrivo, peccato che ad aver interpretato male era il collega. Il mattino successivo telefono in agenzia e chiedo di stornare l'operazione ma mi rispose che non era possibile…e poi era la vigilia…
Nel fax che il consulente aveva ricevuto c'era scritto che la nota non doveva essere comunicata al cliente, gli dissi che avrei telefonato all'ufficio titoli e lui:""no che mi metti nei guai""vedrò cosa posso fare……non l'ho più sentito.

Ora mi fermo……non é un romanzo?

PS. non rileggo perciò se c'é qualche strafalcione……



402 di 447 - 15/3/2014 13:10
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011
Quotando: vivianfree - Post #400 - 15/Mar/2014 12:03Piu volte mi trovo a spiegare che il buon avvocato,
almeno nelle cause civili,
lo fa il bravo cliente,
colui che da all'avvocano un quadro chiaro, esaustivo dei fatti,
ordinati cronologicamente,
consegnati in forma scritta (meglio se in formato digitale)

Il compito del cliente chiaramente non termina, perchè eglie deve vigilare sul lavoro dell'avvocato, nel senso che deve verificare se quanto da lui preparato è suffciente a far comprendere la successione degli eventi.
Il vigilare è di grande supporto al legale, piuttosto frequentemente la differenza tra un documento infarcito di imprecisioni e errori, da uno ben fatto, la fa l'ultima lettura del cliente, subito prima dell'invio.

Nel mio ambito spesso c'è lo scoglio della materia tecnica,come nel tuo mi sa.

L'avvocato, bravo, a quel punto si avvale della propria parte tecnica, l'insieme di norme, regole, consuetudini, che userà per supportare le richieste/ragioni del suo cliente.

La tua legale mi pare che non maneggi bene, non solo la materia tecnica, ma anche le normali regole di gestione del cliente.

Non sempre siamo tagliati per il mestiere che si svolge.

Ciao Webra.

S.





Hai ragione, per questo le chiesi di farmi leggere il testo della raccomandata prima di spedirla, per vedere se potevo essere utile per la stesura definitiva,

le ho fornito tutto lo scambio epistolare tra me e l'ufficio contenzioso ISP, nei nostri colloqui le ho fornito tutti i chiarimenti richiesti, poi anche suo marito e mio ex collega ISP sa come funziona……

Facevo meglio a fare come il precedente contenzioso, andare da un giudice concigliatore Consob e non avvalermi del sostegno dell'avvocato.

Ciao
403 di 447 - 15/3/2014 14:31
vivianfree N° messaggi: 1501 - Iscritto da: 23/1/2012
Forse, ma solo forse,
Il tuo avvocato non avrebbe dovuto accettare l'incarico per conflitto di interessi.

Due colleghi che lavorano insieme da anni,

Uno dei due potrebbe aver fanno un'errore.

L'altro e' il marito dell'avvocato che ti difende,

Ti difende dalla banca che gli mette il pane in tavola.




Ho finito il caffe'

Mi sa che debbo uscire.

Sopporto poco il supermercato di sabato.

Ma non c'e' rimedio.


S.
404 di 447 - 15/3/2014 15:47
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011
E'la mia presunzione Vivian ho chiesto al marito dell'avvocato in che rapporti era col tirapacchi e mi ha risposto che aveva avuto solo rapporti di lavoro e ho pensato che non azzardasse colpi bassi, controllato pure su facebook se era tra gli amici eheheh.

Ma se dò un incarico a maggio per scrivere una lettera riprendendo una mia precedente (che mi é costata quasi €400)quanto ci voleva?

Tieni presente che nei 5 mesi trascorsi prima dell'invio ho sollecitato sei volte senza avere risposta.

Ho quasi sempre usato la posta certificata perché sentivo che qualcosa non andava e volevo che il dialogo rimanesse.
405 di 447 - 15/3/2014 15:55
lucabrix N° messaggi: 3393 - Iscritto da: 23/8/2009
Il fatto: avevo un titolo francese per il quale avevano diciso l'azzeramento del capitale e costituzione di un nuovo capitale sociale. Non era previsto nessun rimborso per i vecchi azionisti ai quali venivano assegnate opzioni per l'acquisto di nove azioni……
------------------------
Quindi la perdita era già nelle cose, e nessuno più te la poteva togliere.
Ora, il problema mi pare di capire sia questo: il consulente ti ha detto che dovevi sottoscrivere le nuove opzioni, altrimenti avresti "perso tutto", ma sappiamo che così non è. Pertanto, avendo sottoscritto (così mi pare sia andata a finire) ti ritrovi con una ulteriore perdita rappresentata dai soldi versati per le opzioni le quali in seguito hanno pure loro perso di valore (questa è la logica conseguenza che deduco dalla tua incazzatura...)
In altri termini: se il consulente avesse parlato chiaro, tu non avresti sopportato la ulteriore perdita, che conseguentemente addebiti alla banca, e mi pare di capire che, per quanto hai in mano, puoi inchiodare alla sua responsabilità di erronea informativa.
Ma poi hai detto: hanno nominato un conciliatore, la banca ha inviato un suo legale, mi hanno rimborsato e pagato le spese legali.
Ottimo, e buon per te!
Ma se le cose stanno proprio così, torno a dire: perchè ce l'hai con l'avvocatessa se, per quanto male abbia fatto, i soldi poi ti sono tornati in tasca??
Di professionisti scalzacani ce ne sono a bizzeffe, e uno può dirsi fortunato se ne è uscito comunque indenne: amen!
406 di 447 - 16/3/2014 10:55
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011
Quotando: lucabrix - Post #405 - 15/Mar/2014 15:55Il fatto: avevo un titolo francese per il quale avevano diciso l'azzeramento del capitale e costituzione di un nuovo capitale sociale. Non era previsto nessun rimborso per i vecchi azionisti ai quali venivano assegnate opzioni per l'acquisto di nove azioni……
------------------------
Quindi la perdita era già nelle cose, e nessuno più te la poteva togliere.
Ora, il problema mi pare di capire sia questo: il consulente ti ha detto che dovevi sottoscrivere le nuove opzioni, altrimenti avresti "perso tutto", ma sappiamo che così non è. Pertanto, avendo sottoscritto (così mi pare sia andata a finire) ti ritrovi con una ulteriore perdita rappresentata dai soldi versati per le opzioni le quali in seguito hanno pure loro perso di valore (questa è la logica conseguenza che deduco dalla tua incazzatura...)
In altri termini: se il consulente avesse parlato chiaro, tu non avresti sopportato la ulteriore perdita, che conseguentemente addebiti alla banca, e mi pare di capire che, per quanto hai in mano, puoi inchiodare alla sua responsabilità di erronea informativa.
Ma poi hai detto: hanno nominato un conciliatore, la banca ha inviato un suo legale, mi hanno rimborsato e pagato le spese legali.
Ottimo, e buon per te!
Ma se le cose stanno proprio così, torno a dire: perchè ce l'hai con l'avvocatessa se, per quanto male abbia fatto, i soldi poi ti sono tornati in tasca??
Di professionisti scalzacani ce ne sono a bizzeffe, e uno può dirsi fortunato se ne è uscito comunque indenne: amen!




Hai focalizzato bene la prima parte che é quella per cui ho chiesto l'assistenza legale, probabilmente mi sono espresso male per quanto riguarda la conciliazione ,in quanto si trattava di un altro contenzioso avvenuto qualche mese prima e di cui mi sono occupato personalmente per il quale ho chiesto a Consob di nominare un giudice conciliatore e mi sono preparato per l'incontro senza l'ausilio di un avvocato anche se l'assistenza legale era prevista.

In pratica ho fatto l'avvocato di me stesso, non posso negare che l'esperienza mi ha provato parecchio, sia per la preparazione, sia per il confronto durato dalle ore 9 alle 14 senza interruzioni. Proprio per questo nel secondo caso non mi sono sentito di affrontare tutto da solo.

Per quanto riguarda l'avvocatessa l'unica cosa che recrimino, oltre la sua manifesta incapacità é che tra una cosa e l'altra mi ha fatto perdere circa due anni di tempo che avrei potuto impiegare meglio mentre ora devo ripartire da capo.

La senzazione é che per aiutare il consulente, collega del marito, abbia tentato di farmi desistere.

Davanti alle mie proteste ha affermato addirittura che io non volevo pagare la sua parcella quantificata in 2 o 300 euro per la lettera (che avevo già scritto io in precedenza alla banca, dove avevo ricevuto risposta negativa),di seguito ti posto un paio di mail a riguardo per dare l'idea del nostro rapporto:

Gentile xxxxx,
sono mesi che non ho da lei risposte alle mie EMail.
Mi é stato richiesto un colloquio dalla cortese Avv.xxxxxx in seguito ad una mia EMail mandata al Vostro studio tramite posta certificata.
Nel colloquio intercorso mi sono state richieste altre informazioni o meglio chiarimenti a cui ho dato risposta, mi é inoltre stato chiesto se
ricordavo la consistenza della parcella per la missiva che Lei, al primo appuntamento, aveva quantificato in 200 o 300 €, ne Lei ne
l'Avvocato xxxxx mi avete mai parlato di acconti relativi a spettanze maturate.
Senza voler in alcun modo mettere in dubbio la professionalità del Vostro Studio, non sono abituato a ricevere solleciti per richieste
inesistenti.
Prima di fissare un nuovo appuntamento vorrei prendere visione della o delle lettere inviate a Intesa SanPaolo per poter argomentare sulla
situazione.
Nell'attesa porgo cordiali saluti


Qui la togata si infervora………


Egregio Sig.xxxx
Nella giornata di domani non appena arriverò in studio sarà mia cura contattarla e chiarire la situazione. Intendo in tutti i casi precisare che ho
chiesto alla cortese collega xxxxxxx, che lavora con me, di riscontrare le mail che lei mi ha mandato In quanto io mi trovavo all'estero ( NOTARE CHE SCRIVEVO AL SUO INDIRIZZO PERSONALE comunque la mail le riceveva anche all'estero)e non era mia intenzione farle attendere il mio rientro. La collega ha fissato con lei un incontro al seguito del quale e' stata poi inviata una seconda
missiva molto più articolata, così come da accordi. Non e' mia abitudine chiedere il consenso al cliente relativamente al contenuto di una
missiva per la quale abbiamo già avuto due incontri e un chiaro mandato ad agire secondo, ovvio, il modus operandi del mio studio, frutto
della mia professionalità! Non e' mia abitudine fare polemica, che ritengo sterile oltremodo, tuttavia le ricordo che, seppur la mia mail non e' in
alcun modo da considerarsi un sollecito di pagamento, non ritengo la richiesta del pagamento di un anticipo una "richiesta inesistente". In
genere sono abituata a ricevere gli anticipi prima dell'inizio del lavoro, nel suo caso non e' stato richiesto con solerzia visti i rapporti con mio
marito, ritenevo piuttosto ovvio, pero', che quanto indicato in €300,00 (( qui mi punisce e concretizza i 2/300 in 300€ + 70 di oneri vari )) , cifra, peraltro anche questa determinata unicamente in ragione dal rapporto con il sig. Marito, fosse corrisposta a stretto giro. Ma molto probabilmente il tutto e' stato frutto di un malinteso tra noi! Ribadisco
in tutti i casi che la mia richiesta di colloquio e' determinata dalla mia non abitudine a comunicare unicamente via mail con i miei assistiti
mandando ai medesimi i miei lavori fatti. Detto cio' ritengo opportuno chiarire de visu e, conseguentemente, valutare il proseguo del mandato
conferito.
Le auguro una buona serata
Cordiali saluti






407 di 447 - 16/3/2014 11:26
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011
Notare che il mandato lo ha avuto a maggio 2012 e queste missive sono di dicembre 2012……poi le ho fatto presente che non mi ha mai inoltrato nessuna Nota spese che oltre al dovuto € 377,52 recava questa dicitura: A seguito di pagamento verrà inoltrata regolare fattura.

Secondo te mi é arrivata la regolare fattura? Si, solo su mia richiesta scritta a Dicembre 2013 quando la sollevavo dall'incarico, se vuoi ti posto lo scritto……esilarante.
408 di 447 - 16/3/2014 12:48
vivianfree N° messaggi: 1501 - Iscritto da: 23/1/2012
Quotando: webra - Post #406 - 16/Mar/2014 10:55

Hai focalizzato bene la prima parte che é quella per cui ho chiesto l'assistenza legale, probabilmente mi sono espresso male per quanto riguarda la conciliazione ,in quanto si trattava di un altro contenzioso avvenuto qualche mese prima e di cui mi sono occupato personalmente per il quale ho chiesto a Consob di nominare un giudice conciliatore e mi sono preparato per l'incontro senza l'ausilio di un avvocato anche se l'assistenza legale era prevista.




In effetti si capiva.

S.
409 di 447 - 16/3/2014 17:06
lucabrix N° messaggi: 3393 - Iscritto da: 23/8/2009
La tua vicenda mi pare rappresentare in assoluto il corollario circa la assoluta necessità di riformare alla radice tutta la materia del contenzioso civile, a partire dalla figura dell'avvocato.
Quando dici che in una prima vicenda hai colto il risultato in quanto te ne sei occupato di persona, mentre successivamente, ricorrendo all'avvocato, altro non hai ottenuto che perdite di tempo, fraintendimenti e conti da pagare a fronte di nessun risultato utile, ecco che ne viene la prova provata di quanto vado affermando da tempo!
Di seguito ti elenco gli "errori" commessi, del resto già da te stesso riscontrati:
1 non esserti occupato personalmente della vicenda (i soldi sono soldi, fanno anche la qualità della vita che uno può vivere, e poco importa se poi si finisce "spossati" per difendere i propri interessi - al limite serve da lezione per non ricadere più avanti nello stesso errore!)
2 affidare l'incarico ad una avvocatessa, moglie di un soggetto in rapporto con l'entità che ti ha causato il danno (questa è veramente grossa!)
3 non avere posto condizioni procedurali precise e dettagliate all'avvocatessa che ha invece trattato la cosa a suo piacere (era all'estero, figurarsi!)
4 aver pensato che l'interesse dall'avvocatessa non fosse stato finalizzato unicamente a percepire del denaro per il suo "interessamento"
5 non aver precisato da subito che il compenso da versare al legale (che andava comunque chiarito dall'inizio) sarebbe stato riconosciuto solo a conclusione della vertenza
Ho dimenticato qualcosa?
410 di 447 - 16/3/2014 17:13
lucabrix N° messaggi: 3393 - Iscritto da: 23/8/2009
Piu volte mi trovo a spiegare che il buon avvocato,
almeno nelle cause civili,
lo fa il bravo cliente,
colui che da all'avvocano un quadro chiaro, esaustivo dei fatti,
ordinati cronologicamente,
consegnati in forma scritta (meglio se in formato digitale)

Il compito del cliente chiaramente non termina, perchè eglie deve vigilare sul lavoro dell'avvocato, nel senso che deve verificare se quanto da lui preparato è suffciente a far comprendere la successione degli eventi.
Il vigilare è di grande supporto al legale, piuttosto frequentemente la differenza tra un documento infarcito di imprecisioni e errori, da uno ben fatto, la fa l'ultima lettura del cliente, subito prima dell'invio.
---------------------------------------------------------
Queste parole, che indubbiamente sono di buon senso, ma altro non possono che ribadire ulteriormente quanto sia inutile e superata la figura dell'avvocato.
Se io personalmente dispongo di:
- una visione chiara della vicenda che mi ha interessato
- una conoscenza degli aspetti giuridici che coinvolgono la stessa
- competenza in materia (per controllare occorre conoscere, altrimenti che mai controlli??)
- capacità di analisi e di sintesi nella esposizione dei fatti
a cosa caz.. mai mi serve l'avvocato?? perchè non posso andare direttamente dal giudice a far valere le mie ragioni, sicuro del resto che così almeno nessuno possa imbrogliare le carte, dimenticare di depositare documenti, tralasciare deliberatamente fatti a mio favore, ecc ecc?
411 di 447 - 16/3/2014 17:39
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006


accidenti ...questa "divina commedia" me la sono proprio persa . Cattivone che non sono altro ...

Webra , perdonami ...solo una domanda ( forse banale o anche stupida ) : il contendere con la banca rischia la prescrizione ?

412 di 447 - 16/3/2014 21:39
lucabrix N° messaggi: 3393 - Iscritto da: 23/8/2009
E certo che rischi la prescrizione!!
Ogni procedimento legale e/o conciliativo è soggetto a dei termini (se ad esempio vai a vedere i ricorsi all'ABF ed al Conciliatore bancario prevedono che per adire il giudizio non debbano essere trascorsi più di un massimo dio un paio di anni o giù di lì - vado a memoria)
Perchè diavolo pensi che l'avvocatessa se ne sia andata all'estero(!!) e ci abbia messo così tanto tempo a rispondere al buon Webra??
Per parare il c. al marito e soci!

Questo discorso della prescrizione mi ha fatto venire in mente un'altra eccellente chicca di questa "nobile" categoria degli avvocati.
Conosco un tizio che ha un laboratorio artigianale per il quale ha avuto delle rogne con il Comune con conseguenti beghe giuridico/amministrative davanti al TAR.
Le cose si sono poi invischiate, e chi conosce della materia sa che il procedimento davanti al TAR se per due anni non viene "attivato" decade da sè per "perenzione".
Ebbene, sono venuto a sapere che l'avvocato di questo tizio gli ha dato a intendere che è solo grazie alla sua "arte" ed alle sue "entrature" se si è riusciti a tenere fermo il procedimento, potenzialmente dannoso per l'artigiano, ed ogni anno si fa versare mille euro di parcella per i suoi sapienti servigi....
Ahahahah, e poi dici di controllare l'avvocato!!
413 di 447 - 17/3/2014 07:08
vivianfree N° messaggi: 1501 - Iscritto da: 23/1/2012
Quotando: duca minimo - Post #411 - 16/Mar/2014 17:39accidenti ...questa "divina commedia" me la sono proprio persa . Cattivone che non sono altro ...

Webra , perdonami ...solo una domanda ( forse banale o anche stupida ) : il contendere con la banca rischia la prescrizione ?




Vecchio mio,
Ma davvero la primavera non ti ha ancora risvegliato?

Una delle pochissime discussioni interessanti e tu te ne stai li a scrivere della Juve.

S.
414 di 447 - 17/3/2014 09:05
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011
Quotando: duca minimo - Post #411 - 16/Mar/2014 17:39accidenti ...questa "divina commedia" me la sono proprio persa . Cattivone che non sono altro ...

Webra , perdonami ...solo una domanda ( forse banale o anche stupida ) : il contendere con la banca rischia la prescrizione ?



Ciao duca ……perdonato.

salvo errori ci sono dieci anni di tempo per fare reclamo, sinceramente non so se e c'é un limite alla durata, calcola però che l'intermediario ha 90 giorni di tempo per rispondere alla controparte e ti garantisco che li fanno trascorrere fino all'ultimo.


415 di 447 - 17/3/2014 09:36
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011
Quotando: lucabrix - Post #412 - 16/Mar/2014 21:39E certo che rischi la prescrizione!!
Ogni procedimento legale e/o conciliativo è soggetto a dei termini (se ad esempio vai a vedere i ricorsi all'ABF ed al Conciliatore bancario prevedono che per adire il giudizio non debbano essere trascorsi più di un massimo dio un paio di anni o giù di lì - vado a memoria)
Perchè diavolo pensi che l'avvocatessa se ne sia andata all'estero(!!) e ci abbia messo così tanto tempo a rispondere al buon Webra??
Per parare il c. al marito e soci!

Questo discorso della prescrizione mi ha fatto venire in mente un'altra eccellente chicca di questa "nobile" categoria degli avvocati.
Conosco un tizio che ha un laboratorio artigianale per il quale ha avuto delle rogne con il Comune con conseguenti beghe giuridico/amministrative davanti al TAR.
Le cose si sono poi invischiate, e chi conosce della materia sa che il procedimento davanti al TAR se per due anni non viene "attivato" decade da sè per "perenzione".
Ebbene, sono venuto a sapere che l'avvocato di questo tizio gli ha dato a intendere che è solo grazie alla sua "arte" ed alle sue "entrature" se si è riusciti a tenere fermo il procedimento, potenzialmente dannoso per l'artigiano, ed ogni anno si fa versare mille euro di parcella per i suoi sapienti servigi....
Ahahahah, e poi dici di controllare l'avvocato!!




Ecco, ho passato gli ultimi due anni non solo a scervellarmi per possibili soluzioni della controversia………in più mi sono caricato del problema di quella racchia boriosa dell'avvocato.

Pensa che le ho chiesto più volte che domandasse all'istituto se ci fosse stato conflitto di interessi nell'operazione e non l'ha mai fatto……lo domanderò io unitamente alla raccomandata per la revoca della sua delega.


416 di 447 - 17/3/2014 09:38
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011
Quotando: vivianfree - Post #413 - 17/Mar/2014 07:08
Quotando: duca minimo - Post #411 - 16/Mar/2014 17:39accidenti ...questa "divina commedia" me la sono proprio persa . Cattivone che non sono altro ...

Webra , perdonami ...solo una domanda ( forse banale o anche stupida ) : il contendere con la banca rischia la prescrizione ?



Vecchio mio,
Ma davvero la primavera non ti ha ancora risvegliato?

Una delle pochissime discussioni interessanti e tu te ne stai li a scrivere della Juve.

Ciao Stefy, non dargli del vecchio che poi si deprime.

S.


417 di 447 - 17/3/2014 18:43
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Quotando: webra - Post #416 - 17/Mar/2014 09:38
Quotando: vivianfree - Post #413 - 17/Mar/2014 07:08
Quotando: duca minimo - Post #411 - 16/Mar/2014 17:39accidenti ...questa "divina commedia" me la sono proprio persa . Cattivone che non sono altro ...

Webra , perdonami ...solo una domanda ( forse banale o anche stupida ) : il contendere con la banca rischia la prescrizione ?



Vecchio mio,
Ma davvero la primavera non ti ha ancora risvegliato?

Una delle pochissime discussioni interessanti e tu te ne stai li a scrivere della Juve.

Ciao Stefy, non dargli del vecchio che poi si deprime.

S.





Addirittura i messaggini accoppiati , ormai ...vergogna ! Mi distraggo un attimo e ....taaaac ! Vatti a fidare degli amici ...


E da qui rispondo alla "pisanella " ... o la va o la spacca ( forse che sì, forse che no ...)


La Pisanella o la morte profumata

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Commedia in versi francesi di Gabriele D'Annunzio rappresentata a Parigi nel 1913 da Ida Rubinstein, con i commenti musicali di Ildebrando Pizzetti, e pubblicata in quell'anno in rivista; contemporaneamente usciva la traduzione italiana di Ettore Janni. Il testo originale fu accolto per la prima volta in volume nel 1935, col titolo La Pisanella o il giuoco della rosa e della morte. In tre atti e un prologo narra di sire Ughetto, re di Cipro, che in una meretrice pisana, contesa a colpi d'oro e di coltelli dai pirati che la predarono, crede riconoscere una Santa d'Oltremare predettagli dal canto di una Mandìca, quasi immagine della Povertà ch'egli vorrebbe francescanamente avere per moglie. Per sottrarla dunque alle ingiurie del proprio zio uccide quest'ultimo; e con lei convive beato, finché la Regina Madre, fingendo di accoglierla come figlia, la chiama a sé e l'uccide. Ciò che prima colpisce nell'opera è il solito ingombro fastoso della glorificata lussuria, come se si trattasse di un'opera messa insieme coi ritagli del Sogno d'un tramonto d'autunno e della Nave; e il parallelo ingombro dell'erudizione, fino all'uso, come nel Martirio di San Sebastiano, della lingua francese. Ma, come nel Martirio ciò che fu la debolezza di quel linguaggio fu altresì la sua qualunque salvezza poetica, la dilettazione in margine che viene incontro alla frantumazione sensuale e voluttuosa della macchina narrativa, così è da dirsi anche per La Pisanella, in limiti almeno non minori; e per questo aspetto importa notare che né la favola né i personaggi tendono a costruirsi nella coerenza, e magari nel graffito, di vera e propria favola e veri e propri personaggi, sono soltanto il vago accenno di un sospiro, di un'ombra, di un sogno. Ciò si vede particolarmente in Sire Ughetto, nel giovine re dolce e fantastico, che sembra la traduzione in personaggio del re imberbe che trasale alla rapina dei sensi in una bella immagine della XII strofa della Laus vitae; e il sonno incantato di Aligi nella Figlia di Iorio non ritorna in lui senza perdere di peso fatale e acquistare il dolce e voluttuoso scioglimento dei sensi. Maggior impegno occorre per dissolvere in questa medesima aura la Pisanella, personaggio che per definizione, nella fantasia del D'Annunzio, tenderebbe a travalicare in un'altra esaltazione frenetica della Superfemmina; ma a ciò giova l'immagine favolosa e quasi sognata di lei quale prima si presenta a Sire Ughetto nella Mendìca, e poi quel sempre rifuggire dal consegnarla nel disegno di una favola precisa, ora meretrice in vendita ma forse anche principessa rapita, come nell'atto I, ora meretrice ma forse anche Clarissa e Beata, come nell'atto II, ora timida e fiduciosa quando viene all'inganno della Regina e si dà tutta alla danza che le sarà mortale. Come altra volta infatti, nella Figlia di Iorio e nella Nave, importò meno il fatto della morte di Mila e Basiliola, che il simbolico e superumano loro annullarsi nel fuoco; così qui non conta il fatto della morte quanto il modo della morte (affogata sotto una pioggia di rose). Altro segno di questo consapevole attenuarsi del tema erotico-eroico-ferino in musica e danza, può cogliersi nella definizione di "commedia" data all'opera, mentre "tragedia lirica" è definita nel suo primo "scenario", che sotto il titolo La rosa di Cipro e con la data 1912 si legge nell'edizione 1934 dell'Allegoria dell'Autunno.

Guarda e descrive, tutto, minutamente, plasticamente, con esattezza, che non è enumerazione fredda ma visione penetrante: assapora la sensazione in quanto tale, nella sua immediatezza, senza riferenze.
(B. Croce)




418 di 447 - 17/3/2014 21:45
lucabrix N° messaggi: 3393 - Iscritto da: 23/8/2009
Webra, penso che come corollario di tutte questa vicenda si possa trarre una verità che a volte ci torna scomoda da praticare, ma che se negletta ci presenta sempre il conto: dobbiamo essere noi stessi a curare in prima persona i nostri interessi!
E non mi riferisco tanto alla vicenda dell'avvocato, questa è solo una conseguenza, ma al vero peccato originale delle vicenda.
Tu hai detto: ho acquistato delle azioni francesi che poi si sono azzerate e per le quali erano in offerta delle opzioni che ecc ecc.
Ecco l'errore!!
Quanto si fa un investimento (o si opera qualsivoglia altra iniziativa) bisogna occuparsene sempre in prima persona e non pensare di poter comunque far affidamento su di un comodo supporto che, a seconda, prende il nome di banca, avvocato, consulente ecc.
C'è sempre di mezzo l'ostacolo principale per far questo: mi manca il tempo... non conosco la materia... penso che la cosa si risolva da sè.... ecc.
No! dobbiamo sempre aver presente il fatto che per ogni cosa che ci riguarda dobbiamo essere noi ad avere in mano ben chiara la situazione, conoscerne l'evoluzione ecc.
Altrimenti quella comoda "delega" su cui pensiamo di poterci adagiare si risolve spesso in una imponderabile rogna che, oltre a smangiarci il fegato, ci fa perdere dieci volte tanto il tempo, gli sforzi di conoscenza ecc. che avremmo invece dovuto impiegare all'inizio.
Questa è stata una lezione di vita che con il tempo ho appreso a mie spese.
419 di 447 - 17/3/2014 22:39
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011
Quotando: lucabrix - Post #418 - 17/Mar/2014 21:45Webra, penso che come corollario di tutte questa vicenda si possa trarre una verità che a volte ci torna scomoda da praticare, ma che se negletta ci presenta sempre il conto: dobbiamo essere noi stessi a curare in prima persona i nostri interessi!
E non mi riferisco tanto alla vicenda dell'avvocato, questa è solo una conseguenza, ma al vero peccato originale delle vicenda.
Tu hai detto: ho acquistato delle azioni francesi che poi si sono azzerate e per le quali erano in offerta delle opzioni che ecc ecc.
Ecco l'errore!!
Quanto si fa un investimento (o si opera qualsivoglia altra iniziativa) bisogna occuparsene sempre in prima persona e non pensare di poter comunque far affidamento su di un comodo supporto che, a seconda, prende il nome di banca, avvocato, consulente ecc.
C'è sempre di mezzo l'ostacolo principale per far questo: mi manca il tempo... non conosco la materia... penso che la cosa si risolva da sè.... ecc.
No! dobbiamo sempre aver presente il fatto che per ogni cosa che ci riguarda dobbiamo essere noi ad avere in mano ben chiara la situazione, conoscerne l'evoluzione ecc.
Altrimenti quella comoda "delega" su cui pensiamo di poterci adagiare si risolve spesso in una imponderabile rogna che, oltre a smangiarci il fegato, ci fa perdere dieci volte tanto il tempo, gli sforzi di conoscenza ecc. che avremmo invece dovuto impiegare all'inizio.
Questa è stata una lezione di vita che con il tempo ho appreso a mie spese.



A parte che sei un animale…………dentro (pisanella)

per il resto non sarò certo io a darti torto ma sai quanta gente si fa inculare tutti i giorni e non fa assolutamente niente………scusa S.
420 di 447 - 17/3/2014 22:49
webra N° messaggi: 12248 - Iscritto da: 13/1/2011
Quotando: lucabrix - Post #418 - 17/Mar/2014 21:45Webra, penso che come corollario di tutte questa vicenda si possa trarre una verità che a volte ci torna scomoda da praticare, ma che se negletta ci presenta sempre il conto: dobbiamo essere noi stessi a curare in prima persona i nostri interessi!
E non mi riferisco tanto alla vicenda dell'avvocato, questa è solo una conseguenza, ma al vero peccato originale delle vicenda.
Tu hai detto: ho acquistato delle azioni francesi che poi si sono azzerate e per le quali erano in offerta delle opzioni che ecc ecc.
Ecco l'errore!!
Quanto si fa un investimento (o si opera qualsivoglia altra iniziativa) bisogna occuparsene sempre in prima persona e non pensare di poter comunque far affidamento su di un comodo supporto che, a seconda, prende il nome di banca, avvocato, consulente ecc.
C'è sempre di mezzo l'ostacolo principale per far questo: mi manca il tempo... non conosco la materia... penso che la cosa si risolva da sè.... ecc.
No! dobbiamo sempre aver presente il fatto che per ogni cosa che ci riguarda dobbiamo essere noi ad avere in mano ben chiara la situazione, conoscerne l'evoluzione ecc.
Altrimenti quella comoda "delega" su cui pensiamo di poterci adagiare si risolve spesso in una imponderabile rogna che, oltre a smangiarci il fegato, ci fa perdere dieci volte tanto il tempo, gli sforzi di conoscenza ecc. che avremmo invece dovuto impiegare all'inizio.
Questa è stata una lezione di vita che con il tempo ho appreso a mie spese.




Il tuo non fa una piega anche se nel mio caso c'erano ………sentimenti e fiducia, sono due sensazioni che mi sino costate………ma io voglio provare queste ""cose""


comunque non mollo.
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