Bami - Banco Bpm (BAMI)

- Modificato il 02/1/2017 10:01
vipex N° messaggi: 9911 - Iscritto da: 10/2/2013
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4961 di 15731 - 22/8/2017 21:21
Vshare N° messaggi: 5907 - Iscritto da: 06/8/2014
Per fortuna usciamo da una trimestrale buona, da una news ottima su Anima, da una previsione ottima su bancassurance per fortuna a settembre si mettono in vendita 2miliardi di NPL. Pensa tu se eravamo una banca normale come ..........ora stavamo a 1 spero che non scenda sotto i 3,20 con inversione trend
4962 di 15731 - 22/8/2017 21:26
rampani N° messaggi: 72911 - Iscritto da: 03/9/2007
MELLUSSSSS… ahahah




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4963 di 15731 - 22/8/2017 22:21
Vshare N° messaggi: 5907 - Iscritto da: 06/8/2014
Non siamo ancora arrivati a quell’1,20 che secondo qualcuno rappresenta una sorta di «soglia di dolore» per il cambio euro/dollaro , un livello oltre il quale chi esporta negli Stati Uniti e in generale nel resto del mondo inizia a fare fatica e teme impatti significativi sui propri ricavi e margini. Non si può quindi parlare certo di allarme per le aziende quotate a Piazza Affari particolarmente esposte all’export, il tema però inizia a essere messo a fuoco dai manager e lo testimoniano i messaggi inviati qua e là al mercato nelle conference call con gli analisti che hanno accompagnato la pubblicazione delle semestrali di questi giorni, in Italia come nel resto d’Europa. Quel vento che ha spinto sicuramente in poppa alle aziende europee, almeno fino al primo trimestre del 2017, si è rapidamente trasformato prima in bonaccia e poi in una brezza contraria, che minaccia di farsi ancora più tesa e insistente nella seconda parte di quest’anno e nei primi mesi del prossimo, quando il confronto sull’esercizio precedente (caratterizzato da un euro che ha ripetutamente sfiorato la parità col dollaro) si farà da questo punto di vista ancora più penalizzante. I segnali del Dax di Francoforte Anche il mercato sembra timidamente aver preso coscienza di questo rischio, prova ne sia che a luglio (mese in cui la valuta europea si è apprezzata di quasi il 4%, raggiungendo i massimi da due anni e mezzo sul biglietto verde) l
4964 di 15731 - 23/8/2017 06:50
Vshare N° messaggi: 5907 - Iscritto da: 06/8/2014
X settembre..... simposio di Jackson Hole che riunirà economisti e banchieri centrali a livello mondiale a partire da giovedì prossimo, 24 agosto, alle elezioni del parlamento tedesco in programma il 24 settembre. Sarà un mese davvero intenso di appuntamenti in grado di incidere sui mercati finanziari quello che ci apprestiamo a vivere al ritorno dalle vacanze: 31 giorni che permetteranno di capire se l’andamento di Borse, bond e valute potrà continuare sulla falsariga dei primi otto mesi del 2017, caratterizzati dall’estensione della fase rialzista dell’azionario iniziata ormai da otto anni e mezzo e dalla sostanziale tenuta dell’obbligazionario. Una «montagna» di liquidità In effetti, l’elemento che spinge molti a dire «questa volta è differente» si chiama liquidità, intesa come l’enorme quantità di denaro che le Banche centrali hanno riversato sul sistema finanziario proprio all’indomani della crisi di 10 anni fa. Liquidità che, nonostante le misure di stimolo siano prossime alla riduzione, resta sempre rilevante (messi assieme, i bilanci dei principali istituti centrali sfiorano i 20mila miliardi di dollari) e in cerca di collocazione nel sistema finanziario. Proprio per questo motivo, se si vuol capire l’inerzia dei listini nell’ultimo scorcio di anno occorre soprattutto guardare agli appuntamenti delle Banche centrali stesse, che in questo periodo non mancano. Banche centrali protagoniste Si comincia infatti la prossima settimana con Jackson Hole, anche se il tradizionale incontro fra le montagne del Wyoming (i discorsi di Mario Draghi e Janet Yellen sono previsti venerdì prossimo) rischia di deludere le aspettative. Pochi in effetti pensano che il prossimo 7 settembre l’Eurotower non aggiorni le proiezioni su inflazione (al ribasso) e crescita (al rialzo), e che utilizzi un tono molto prudente rimandando a ottobre ogni indicazione sull’eventuale riduzione del piano di acquisti all’inizio del 2018. Così come nessuno ormai pensa a un rialzo dei tassi da parte della Fed due settimane dopo, il 20 settembre, e ci si aspetta invece i dettagli tecnici sulla riduzione del bilancio a partire da ottobre. Il ruolo dell’inflazione (e dell’euro forte) Per entrambi gli istituti centrali l’elemento chiave è l’andamento dei prezzi, cosa evidente per la Bce e un po’ meno per la Fed che ha il duplice mandato di promuovere la crescita economica oltre che controllare l’inflazione. Il problema è che la dinamica debole di quest’ultima desta non pochi grattacapi tanto a Francoforte (dove si guarda con timore anche al rafforzamento dell’euro ) quanto a Washington: «È difficile per i banchieri cambiare la rotta delineata di recente - riconosce Iannelli - ma non c’è dubbio che se ciò dovesse avvenire sarà a causa di dati sull’inflazione più deboli del previsto». Per questo sarà utile dare un’occhiata ai dati in uscita il 30-31 agosto in Europa e il 14 settembre negli Stati Uniti, dove per una volta l’indice sui prezzi al consumo verrà probabilmente seguito con più attenzione dei canonici dati sul mercato del lavoro in programma il primo settembre proprio perché negli Usa si è ormai raggiunto l’obiettivo dell’occupazione mentre l’inflazione stenta a raggiungere il livello ottimale. Dalle elezioni tedesche... In un contesto simile, per certi versi ben tracciato sotto l’aspetto macroeconomico, la variabile che non ti aspetti potrebbe arrivare dal versante politico. Difficilmente però saranno le elezioni tedesche a smuovere le acque, perché il vantaggio del cancelliere uscente Angela Merkel appare rassicurante e perché in ogni caso il duello è fra forze europeiste che hanno relegato in secondo piano le spinte anti sistemiche. Logico quindi spostare l’attenzione verso gli Stati Uniti e sulle mille incognite che ancora circondano l’amministrazione Trump . ...alla variabile Trump «Con l’arrivo di Trump la politica Usa, già di per sé difficile da decifrare, ha assunto ulteriore imprevedibilità: gli sviluppi sulle questioni interne, sui rapporti con la Corea del Nord e con i vicini creano volatilità e soprattutto finiscono per distogliere l’attenzione dai temi economici e dalla riforma fiscale, che sono poi gli obiettivi su cui si è costruita l’avanzata dei listini dopo l’elezione», avverte Iannelli. Quando a muovere i mercati è un semplice ed estemporaneo tweet fissare l’attenzione su un appuntamento o una scadenza precisa diventa davvero difficile.
4965 di 15731 - 23/8/2017 06:57
Vshare N° messaggi: 5907 - Iscritto da: 06/8/2014
le banche italiane hanno ridotto di circa 20 miliardi la loro esposizione in BoT e BTp. Il dato emerge dall’ultimo bollettino della Banca d’Italia che ha aggiornato a 365,8 miliardi di euro la statistica sul controvalore dei bond governativi nel portafoglio degli istituti di credito. Esattamente 20 in meno rispetto al mese precedente. Non si vedeva un’ondata di vendite tanto sostenuta dal 1997 È un trend in atto anche nel resto d’Europa dato che a giugno l’esposizione complessiva in bond governativi delle banche dell’Eurozona risulta calata di circa 46 miliardi. Il fatto che quasi la ...........metà di queste vendite sia da attribuire alle sole banche italiane è comunque degno di nota. Gli istituti di credito italiani hanno ridotto del 7,2% la loro esposizione complessiva al rischio sovrano in appena due mesi. A chi hanno venduto? Con buone probabilità alla Banca d’Italia che per conto della Bce mette in atto il piano di acquisti di titoli di Stato (Quantitative easing). Negli ultimi due mesi la liquidità parcheggiata dalle banche italiane a Via XX settembre risulta cresciuta di ben 22 miliardi. Da inizio anno la crescita è stata di circa 50 miliardi. Un dato anomalo se si pensa che nel 2015 e nel 2016 il livello dei depositi è rimasto pressoché invariato. questo aumento dei depositi ha un’unica spiegazione: le banche italiane hanno venduto BoT e BTp a Bankitalia. Bisognerà attendere la pubblicazione del bollettino Bankitalia per avere la conferma ma dalla Bce emergono chiari segnali in tal senso. Dalle ultime statistiche sul Qe è emerso infatti che il mese scorso sono stati acquistati bond italiani per un controvalore di 9,6 miliardi di euro. Il maggior ammontare mensile da quanto il Qe è partito a marzo del 2015. Il dato oltretutto risulta oltretutto sforare di circa il 2% i limiti imposti dalla cosiddetta “capital key”, la regola che prevede che i siano acquistati bond governativi in proporzione alla quota di capitale Bce detenuta da ciascun Paese. Perché le banche italiane stanno riducendo in maniera consistente la propria esposizione al rischio Italia? La ragione più probabile è che si stiano preparando alla prossima riduzione del piano di stimoli monetari della Bce. Da tempo si parla della prospettiva di un «tapering» (graduale riduzione degli stimoli) da parte della Bce. Draghi ha più volte rassicurato i mercati sul fatto che la banca centrale si muoverà con i piedi di piombo anche considerando che l’inflazione fatica a salire come ci si attendeva. È tuttavia opinione assai diffusa che la fase espansiva della politica monetaria sia ormai al limite. Oltretutto il piano di acquisti di titoli comincia a presentare notevoli difficoltà tecniche di implementazione. Una su tutte la carenza di titoli (soprattutto tedeschi) da acquistare. Vendere in questa fase, quando ancora i tassi sono ancora bassi, è un modo per prepararsi all’eventualità di un aumento di rendimenti e spread che rischia inevitabilmente di penalizzare i nostri titoli di Stato una volta che la Bce farà marcia indietro sul Qe. Non bisogna poi dimenticare .......il tema del rischio politico in vista delle elezioni del prossimo anno......... Altro evento che inevitabilmente provocherà turbolenze su BoTe BTp.
4966 di 15731 - 23/8/2017 08:14
Vshare N° messaggi: 5907 - Iscritto da: 06/8/2014
Pozioni nette corte .BANCO BPM SPA 4,3 4,3 4,4 4,4 4,4 4,49 4,49 4,58 4,7 4,7 4,7 4,7 4,7 4,7 4,7 4,78 4,88 4,88 4,88 4,88 4,91 5,1 5,1 5,58 5,7 5,7 5,78 5,78 5,78 5,82 5,99 5,99 5,99 5,99 5,99 5,99 6,1 6,55 6,65 6,65 6,79 6,79 6,79 6,79 6,79 6,79 6,79 6,79 6,81 6,81 6,81 6,81 6,81 6,81 6,81 6,81 6,81 6,22 6,11 5,61 5,9 6,07 6,04 6,04 5,47 5,4 4,85 4,85 4,94 5,28 5,87 4,71 4,71 4,71 4,71 4,71 4,63 4,63 4,53 4,53 4,53 4,44 4,33 4,27 4,11 4,11 4,04 3,93 3,93 3,93 3,93 3,89 3,89 3,92 3,92 3,92 3,92 3,83 3,77 3,77 3,63 3,63 3,53 3,53 3,46 3,46 3,3 3,3 3,3 3,25 3,59 3,56 3,56 3,56 3,44 3,44 3,34 3,29 3,18 3,67 3,6 3,43 2,9 2,9 2,9 2,9 2,9 2,81 2,23 2,23 2,12 2,12 2,02 2,02 2,02 1,92 1,92 1,92 1,92 1,92 1,92 1,92 1,92 1,92 2,41 2,45 2,45 2,34 2,83 2,91 2,91 2,87 2,79 2,24 2,33 2,33 2,35 2,35 2,35 2,73 Attuale 4,3 in trend discesa
4967 di 15731 - 23/8/2017 09:09
ngmstar N° messaggi: 5157 - Iscritto da: 23/1/2014
Partita verde, speriamo che non tiri indietro a metà mattinata come sta facendo ultimamente
4968 di 15731 - 23/8/2017 09:29
Balto3 N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/3/2014
Avvio positivo per i bancari (indice Ftse Italia Banche a +0,5%) grazie al report di Goldman Sachs:
su UniCredit (+0,7% a 17,74 euro) target incrementato da 21,70 a 22,50 euro e conferma in conviction buy list,
su UBI Banca (+0,6% a 4,02 euro) target incrementato da 3,24 a 3,40 euro,
su Banco BPM (+0,7% a 3,26 euro) target incrementato da 3,20 a 3,70 euro.

Fonte: FTA Online
4969 di 15731 - 23/8/2017 10:18
ngmstar N° messaggi: 5157 - Iscritto da: 23/1/2014
Sta gia tirando indietro come ogni giorno a quest ora
4970 di 15731 - 23/8/2017 10:40
rampani N° messaggi: 72911 - Iscritto da: 03/9/2007
PISTOLOTTI STUDIALEEEE… ahahahah

Ola lompele 3,22


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4971 di 15731 - 23/8/2017 10:51
buonarroti N° messaggi: 87 - Iscritto da: 06/3/2015
Pistolotto ora hai rotto i coglioni sparisci dal forum
4972 di 15731 - 23/8/2017 11:46
6nove N° messaggi: 22396 - Iscritto da: 03/8/2012
Quotando: balto3 - Post #4968 - 23/Aug/2017 07:29Avvio positivo per i bancari (indice Ftse Italia Banche a +0,5%) grazie al report di Goldman Sachs: su UniCredit (+0,7% a 17,74 euro) target incrementato da 21,70 a 22,50 euro e conferma in conviction buy list, su UBI Banca (+0,6% a 4,02 euro) target incrementato da 3,24 a 3,40 euro, su Banco BPM (+0,7% a 3,26 euro) target incrementato da 3,20 a 3,70 euro. Fonte: FTA Online

Quando GS incrementa io mi tocco...
4973 di 15731 - 23/8/2017 11:52
Vshare N° messaggi: 5907 - Iscritto da: 06/8/2014
Quotando: vshare - Post #4965 - 23/Aug/2017 04:57le banche italiane hanno ridotto di circa 20 miliardi la loro esposizione in BoT e BTp. Il dato emerge dall’ultimo bollettino della Banca d’Italia che ha aggiornato a 365,8 miliardi di euro la statistica sul controvalore dei bond governativi nel portafoglio degli istituti di credito. Esattamente 20 in meno rispetto al mese precedente. Non si vedeva un’ondata di vendite tanto sostenuta dal 1997 È un trend in atto anche nel resto d’Europa dato che a giugno l’esposizione complessiva in bond governativi delle banche dell’Eurozona risulta calata di circa 46 miliardi. Il fatto che quasi la ...........metà di queste vendite sia da attribuire alle sole banche italiane è comunque degno di nota. Gli istituti di credito italiani hanno ridotto del 7,2% la loro esposizione complessiva al rischio sovrano in appena due mesi. A chi hanno venduto? Con buone probabilità alla Banca d’Italia che per conto della Bce mette in atto il piano di acquisti di titoli di Stato (Quantitative easing). Negli ultimi due mesi la liquidità parcheggiata dalle banche italiane a Via XX settembre risulta cresciuta di ben 22 miliardi. Da inizio anno la crescita è stata di circa 50 miliardi. Un dato anomalo se si pensa che nel 2015 e nel 2016 il livello dei depositi è rimasto pressoché invariato. questo aumento dei depositi ha un’unica spiegazione: le banche italiane hanno venduto BoT e BTp a Bankitalia. Bisognerà attendere la pubblicazione del bollettino Bankitalia per avere la conferma ma dalla Bce emergono chiari segnali in tal senso. Dalle ultime statistiche sul Qe è emerso infatti che il mese scorso sono stati acquistati bond italiani per un controvalore di 9,6 miliardi di euro. Il maggior ammontare mensile da quanto il Qe è partito a marzo del 2015. Il dato oltretutto risulta oltretutto sforare di circa il 2% i limiti imposti dalla cosiddetta “capital key”, la regola che prevede che i siano acquistati bond governativi in proporzione alla quota di capitale Bce detenuta da ciascun Paese. Perché le banche italiane stanno riducendo in maniera consistente la propria esposizione al rischio Italia? La ragione più probabile è che si stiano preparando alla prossima riduzione del piano di stimoli monetari della Bce. Da tempo si parla della prospettiva di un «tapering» (graduale riduzione degli stimoli) da parte della Bce. Draghi ha più volte rassicurato i mercati sul fatto che la banca centrale si muoverà con i piedi di piombo anche considerando che l’inflazione fatica a salire come ci si attendeva. È tuttavia opinione assai diffusa che la fase espansiva della politica monetaria sia ormai al limite. Oltretutto il piano di acquisti di titoli comincia a presentare notevoli difficoltà tecniche di implementazione. Una su tutte la carenza di titoli (soprattutto tedeschi) da acquistare. Vendere in questa fase, quando ancora i tassi sono ancora bassi, è un modo per prepararsi all’eventualità di un aumento di rendimenti e spread che rischia inevitabilmente di penalizzare i nostri titoli di Stato una volta che la Bce farà marcia indietro sul Qe. Non bisogna poi dimenticare .......il tema del rischio politico in vista delle elezioni del prossimo anno......... Altro evento che inevitabilmente provocherà turbolenze su BoTe BTp.

.invece è lo spread che zavorra il tutto, stanno continuando a vendere BTP... BTP, TASSO DECENNALE A 2,15% MASSIMO DA FINE LUGLIO, SPREAD SU BUND A 174 PB NUOVO MASSIMO DA METÀ LUGLIO - TRADEWEB
4974 di 15731 - 23/8/2017 12:02
merusi55 N° messaggi: 1963 - Iscritto da: 11/10/2011
Sul mercato in generale prevale una certa negatività sul prodotto Italia , non escluderei manovre di fondi od investitori di alto livello a solo titolo altamente speculativo ( sempre al limite del banditismo ) . Sembra quasi che questa " piccola " ripresa italiana dia fastidio . Dopo tutto questa crisi che perdura da anni ha in parte fatto bene agli istituti di credito che hanno migliorato la loro operatività finanziaria e hanno tenuti ( gli istituti italiani ) lontano da derivati ed altre porcherie finanziarie che invece troviamo in gran quantità nelle banche estere . La svolta per Banco Bpm ? entro la metà di settembre ................ e nel frattempo però i fondi parassiti se ne devono andare . PAZIENZA .
4975 di 15731 - Modificato il 23/8/2017 12:04
rampani N° messaggi: 72911 - Iscritto da: 03/9/2007
Quotando: buonarroti - Post #4971 - 23/Ago/2017 08:51Pistolotto ora hai rotto i coglioni sparisci dal forum


IMPIKKALEEEE... ahahaha

iFzcMfno
4976 di 15731 - 23/8/2017 12:26
Balto3 N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/3/2014
I 3,22 ancora non sono saltati, anzi c'è un bel muro di supporto ...
4977 di 15731 - 23/8/2017 12:28
rampani N° messaggi: 72911 - Iscritto da: 03/9/2007
Vi plego fale guadagnale un povelocinese...
4978 di 15731 - 23/8/2017 12:37
Balto3 N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/3/2014
il cinese non semblale tanto povelo...
4979 di 15731 - 23/8/2017 12:52
Balto3 N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/3/2014
ola cinese non essere più povelo, potele complale panino pel mangiale...
:)
4980 di 15731 - 23/8/2017 12:53
Vshare N° messaggi: 5907 - Iscritto da: 06/8/2014
Quotando: balto3 - Post #4976 - 23/Aug/2017 10:26I 3,22 ancora non sono saltati, anzi c'è un bel muro di supporto ...

Se saltano i 3,20 ci perdo poco ma scoccia
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