Massimiliano Belingheri, ad Bff Bank

Bff Bank, Banca Akros abbassa il rating a neutrale, ma aumenta il prezzo obiettivo di Luca Carrello

La stima della banca d’investimento sull’utile per azione rettificato di Bff Bank sale a 0,93 euro nel 2023 e a 1,13 euro nel 2024. Di conseguenza il target price cresce a 8,7 euro, ma il rating si riduce a Neutral perché Banca Akros ritiene che il titolo sia correttamente valutato alle quotazioni attuali | Bff Bank entra nell’azionariato Treccani con una quota dell’1,25% | Bff Bank, nei primi nove mesi 2022 cresce l'utile rettificato netto (+33%) insieme ai ricavi

In attesa che Bff Bank comunichi il 9 febbraio i risultati economici del 2022, la preview di Banca Akros promuove l’operatore finanziario guidato dal ceo Massimiliano Belingheri. La banca d’investimento si attende novità positive anche sul fronte utile per azione (eps), e di conseguenza alza il target price da 7,8 euro a 8,7 euro. “Data la forte performance operativa e il riprezzamento dell’Lpi legale (interessi di mora) dall’1 gennaio, aumentiamo le nostre stime sull’eps adjusted da 0,9 euro a 0,93 euro nel 2023 e da 1,07 euro a 1,13 euro nel 2024”, scrivono gli analisti.

In altre parole, gli interessi di mora per ritardati pagamenti da parte della Pa non hanno ancora incorporato il rialzo dei tassi di interesse deciso dalla Bce nel 2022. Ciò avverrà a gennaio 2023, quando l’ammontare degli interessi di mora potrà salire accrescendo i margini di Bff Bank, e dunque l’utile per azione. Tutto positivo, pertanto, tranne sul fronte rating: Banca Akros declassa la raccomandazione sull’operatore finanziario da accumulate a neutral, perché “dopo il recente rally dei prezzi, riteniamo che il titolo abbia una valutazione completa”. Le conseguenze in Borsa sono immediate: la mattina del 25 gennaio le azioni scendono a 8,245 euro (-2,43%).

Bff Bank entra nell’azionariato Treccani con una quota dell’1,25%; Bff tratta per comprare la storica banca Dexia-Crediop.

Utili e ricavi in crescita nel 2022

Banca Akros si attende che l’utile netto ricorrente di Bff Bank raggiunga i 145 milioni (+16% su base annua). Il merito è dei maggiori ricavi e dei minori costi, che rafforzano la performance operativa. “Partendo da un Cet1 ratio del 13,8% e un Total Capital Ratio del 19,3% lo scorso settembre, la posizione patrimoniale dovrebbe rimanere solida. Dopo il pagamento di un acconto sul dividendo di 0,37 euro per azione il 24 agosto, prevediamo la distribuzione di altri 0,36 euro per azione il prossimo maggio”, scrivono gli analisti della banca d’investimento.
Nello specifico, Banca Akros stima ricavi totali in aumento dell’11% su base annua a 367 milioni di euro. A trainarli è la crescita del 25% del fatturato di Factoring, a circa 7,2 miliardi, e il miglioramento del contributo del Corporate Center grazie al reinvestimento del portafoglio titoli. Quanto ai costi operativi, invece, sono previsti in calo del 12% su base annua a 147 milioni per via della realizzazione di sinergie di costo in Pagamenti, Servizi Titoli e Corporate Centre. “Pertanto”, precisano gli analisti, “il margine operativo lordo è visto aumentare del 34% a/a a 220 milioni di euro, con un ottimo rapporto C/I del 42,4%. Prevediamo inoltre alcune svalutazioni di crediti per 5 milioni, relative ad accantonamenti generici sul portafoglio crediti di factoring, concentrate sulle esposizioni della Pubblica Amministrazione nell’Unione Europea”. (riproduzione riservata)
Orario di pubblicazione: 25/01/2023 09:54Ultimo aggiornamento: 25/01/2023 11:42

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(Teleborsa) - BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, ha fornito ulteriori chiarimenti sul provvedimento con cui la Banca d'Italia ha disposto la sospensione temporanea della distribuzione di utili, o altri elementi del patrimonio, dopo l'esito dell'ispezione condotta sull'istituto in merito alla sua gestione dei crediti pubblici.

In particolare, Bankitalia "ha espresso il proprio convincimento che i rinnovati organi aziendali, nella loro interezza, potranno dare un importante contributo alla pronta risoluzione delle criticità rilevate, e che i rilievi, sulla base dell'esperienza storica della banca, non implicano un incremento delle perdite sul credito del portafoglio del gruppo BFF, avendo invece ad oggetto profili di segnalazione ai fini prudenziali", si legge in una nota.

Dal suo canto, il CdA ha confermato la piena fiducia al CEO Massimiliano Belingheri e ha avviato un franco e costruttivo dialogo con la Vigilanza, al fine di addivenire a una pronta risoluzione dei rilievi. L'attuale politica di BFF in materia di dividendi sarà ripresa dopo la revoca da parte della Banca d'Italia della sospensione temporanea del pagamento dei dividendi.

Nel corso degli accertamenti ispettivi, BFF aveva rappresentato alla Banca d'Italia uno scenario estremo di classificazione del portafoglio creditizio al 30 giugno 2023, basato sulla disapplicazione di mitigant utilizzati a quella data, oggetto di rilievo di conformità. In particolare, in tale scenario, assumendo che ai fini dell'applicazione del "prudential backstop" si prenda a riferimento la data di segnalazione delle posizioni in Past Due, si sarebbe potuto generare un incremento del Past Due di circa €1.292mln, con RWA aggiuntivi per circa €1.722mln, corrispondenti ad un capitale assorbito aggiuntivo pari a €207mln per raggiungere il target di capitale soglia del 12% per il pagamento dei dividendi.

Quanto sopra verrebbe coperto da: 1. eccesso di capitale al 31 marzo 2024 rispetto al target di CET1 ratio consolidato (pari al 12%), pari a €49mln; 2. eccesso di capitale già generato con l'utile del primo trimestre 2024, pari a €41,5mln; 3. incremento del tasso di competenza degli interessi di mora e dell'indennizzo forfettario per il recupero del credito (dal 50% attuale al 60 / 70%), stimato in un incremento di capitale one-off di circa €70mln/€140mln.

Nell'ipotesi di una percentuale di stima di recupero pari al 70%, la Banca avrebbe circa €24mln di capitale in eccesso rispetto al proprio target di CET1 ratio per la distribuzione dei dividendi. Nell'ipotesi di una percentuale di stima di recupero pari al 60%, la Banca sarebbe significativamente sopra i propri requisiti SREP ma necessiterebbe di mantenere circa €45m di ulteriori utili generati nel 2024 al fine di raggiungere il suo CET1 target per la distribuzione dei dividendi.

Intanto, il titolo continua a soffrire a Piazza Affari. BFF Bank mostra un ribasso del 35,04%, portandosi a 7,12 euro. Attesa per il resto della seduta un'estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 6,767 e successiva 6,413. Resistenza a 7,687.

Quadro tecnico in evidente deterioramento con supporti a controllo stimati in area 8.

Al rialzo, invece, un livello polarizzante maggiori flussi in uscita è visto a quota 10.

Il peggioramento di BFF Bank è evidenziato dall'incrocio al ribasso della media mobile a 5 giorni con la media mobile a 34 giorni. A brevissimo sono concrete le possibilità di nuove discese per target a 8,00 -7,90.