Maire Tecnimont Spa🤘 (MAIRE)

Alessandro Bernini, ad Maire TecnimontMERCATI AZIONARI

Azioni, Maire Tecnimont verso i massimi. Promossa dagli analisti dopo i conti: ecco dove può arrivare il titolo di Mauro Romano tempo di lettura 2 min

Gli analisti alzano i target price. Per Intesa il titolo è ancora a un buon punto di entrata
Giornata in rialzo a Piazza Affari per Maire Tecnimont, gruppo ingegneristico guidato dall’ad Alessandro Bernini, che chiude il mese di ottobre con le azioni che trattano intorno ai massimi dell’ultimo anno e mezzo. Complici i conti dei nove mesi, diffusi il 26 ottobre, e le promozioni degli analisti.

Alle 16:30 di lunedì 30 ottobre le azioni trattano a 4,41 euro (+1,9%) con massimi intraday di 4,50 euro. Il titolo ha superato nell’ultimo mese la soglia dei 4 euro, e scambia vicino ai massimi da febbraio 2022. Negli ultimi dodici mesi le azioni sono salite del 40,5% e negli ultimi sei del 15,8%. La capitalizzazione tocca quota 1,45 miliardi di euro

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I conti a gonfie vele

Nei primi nove mesi la società ha realizzato ricavi per 3,09 miliardi di euro, +22,7% rispetto ai 2,52 miliardi dei primi nove mesi del 2022. Il margine operativo lordo è salito a quota 195,93 milioni, +29,4%, con una marginalità incrementata, 6,3%. L’utile netto è salito a 82,2 milioni, +34,7%. Migliora la situazione finanziaria: il gruppo ha una posizione di cassa positiva per 123,9 milioni di euro, rispetto ai 93,8 milioni di inizio 2023.

Il gruppo ingegneristico ha fatto inoltre il pieno di ordini: nuove commesse nei nove mesi per 10,89 miliardi e un portafoglio complessivo a quota 16,84 miliardi.
In forza dei risultati solidi, il gruppo ha confermato le previsioni per i risultati dell’anno: ricavi nella parte alta della forchetta 3,8-4,2 miliardi e marginalità del 6-7%.

I pareri degli analisti .

Lunedì 30 ottobre gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno aumentato il target da 5,4 a 5,7 euro, confermando la raccomandazione buy. Si aspettano un aggiornamento del piano industriale decennale, «complice l’eccezionale raccolta ordini registrata nel trimestre». Nonostante la forte crescita, secondo Intesa la quotazione attuale è un’interessante opportunità di entrata sul titolo.

Il 27 ottobre Equita sim ha confermato il giudizio buy e alzato il target del 3% a 6 euro. Gli analisti osservano risultati che «mostrano un’accelerazione dei principali indicatori della performance», in particolare un ebitda superiore alle stime del 17%. La crescita dei volumi, «derivante dall'abbondante portafoglio», si traduce inoltre in una marginalità in aumento di 40 punti base trimestre su trimestre «grazie al mix divisionale». Gli analisti hanno rivisto al rialzo le stime sull'ebitda di fine anno del 9%.

Lo stesso giorno, gli analisti di Mediobanca hanno ribadito il rating outperform. «I conti oltre le attese confermano il solido momentum di crescita», commentano, osservando che la guidance sulla cassa netta è stata alzata.

Conti «buoni e migliori delle attese» anche per gli analisti di Banca Akros, che ribadiscono il giudizio buy e il target a 5,6 euro.

(riproduzione riservata)

Orario di pubblicazione: 30/10/2023 16:15
Ultimo aggiornamento: 30/10/2023 17:32

Il valore del contratto

Non è stato precisato quanto vale la commessa. Equita ha stimato possa valere qualche decina di milioni di dollari, il 15% della raccolta ordini prevista per l’esercizio 2023 della divisione STS e lo 0,4% della raccolta ordini dell’intero gruppo stimata per il 2023, con un margine ebitda in linea con quello della divisione STS, quindi circa il 25%. Nelle sue stime per il quarto trimestre di quest’anno la Sim ha ipotizzato che la divisione STS riceva ordini per 40 milioni.

I numeri dell’impianto per produrre Saf

L'impianto, che dovrebbe essere operativo nel 2028, produrrà 350.000 tonnellate all'anno di Saf derivato da scarti agricoli e rifiuti. MyRechemical è stata selezionata come technology licensor delle unità di gassificazione e di trattamento gas in grado di trattare 1.000.000 tonnellate all'anno di rifiuti derivanti dalla canna da zucchero e del residuo di estrazione proveniente dalla sua lavorazione. Il processo rappresenta il primo passo per la produzione di Saf, carburante per aviazione prodotto senza l'utilizzo di materie prime fossili, come petrolio o gas naturale. Contribuire a una mobilità sostenibile con l'uso di un'ampia gamma di soluzioni di carburanti puliti, inclusa la valorizzazione degli scarti agricoli, è infatti uno degli obiettivi principali di Nextchem come previsto nel suo business plan.

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Cosa fa Dg Fuels

Dg Fuels (parent company di Dg Fuels Louisiana) è un'azienda statunitense che si occupa di idrogeno rinnovabile e di carburante sintetico sostenibile a base biogenica per l'aviazione. L'azienda ha stretto diverse collaborazioni e accordi offtake con le principali compagnie aeree internazionali e sta attualmente sviluppando il suo primo impianto di Saf.

Bernini: Maire ben posizionata nel mercato competitivo Usa

«L’aggiudicazione è un grande riconoscimento dei nostri sforzi volti a implementare e industrializzare le soluzioni Waste-to-Chemicals sviluppate da Nextchem», sottolinea Alessandro Bernini, amministratore delegato di Maire, osservando che «l'industria sta premiando la nostra esperienza e il nostro impegno nelle tecnologie a supporto della decarbonizzazione. L'essere stati selezionati per questo progetto strategico conferma che la nostra tecnologia è ben posizionata in un mercato competitivo come quello degli Stati Uniti, dove la circolarità sta giocando un ruolo chiave nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell'impronta carbonica».

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Michael Darcy, presidente e ceo di Dg Fuel, ha aggiunto: «siamo molto felici per questo accordo che ci permette di utilizzare la tecnologia di gassificazione di Nextchem nel nostro primo impianto Saf a zero impatto carbonico. La tecnologia superiore, le forti competenze di ingegneria e la solidità’ finanziaria di Nextchem la rendono il partner ideale nel nostro impegno per decarbonizzare l’industria dell’aviazione».

Il titolo Maire sale in Borsa

A Piazza Affari il titolo Maire ha chiuso la seduta del 5 dicembre a quota 4,598 euro (+0,48%). In un anno ha guadagnato il 52% circa. Oggi, 6 dicembre, spunta un +0,87% a 4,638 euro. Equita ritiene che la notizia abbia implicazioni marginalmente positive per il titolo grazie al posizionamento industriale (decarbonizzazione) e geografico (Usa) del contratto. «Riteniamo che Maire sia ben posizionata nelle tecnologie a supporto della decarbonizzazione e l’aggiudicazione di un contratto su processi Waste-to-Chemicals in un mercato competitivo come gli Usa ne è una testimonianza», afferma Equita che nella sua somma delle parti valuta la divisione STS a 8 volte l’ev/ebitda mentre la divisione IE&CS a 5 volte. Il rating su Maire è buy con un target price a 6 euro.

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