The Big Storn

io invece sono STRACARICO...ora aspetto il target di fine anno per uscire in blocco totale tutto o niente...poi rientro a febbraio sempre in blocco unico per target cedolare🥸✍️

Quest' anno l' Orso non lo mangia il panettone

Anche perchè siamo all' 11 ottobre e ha già mangiato tanto che se mangia ancora scoppia... a meno che non vogliano farlo scoppiare d' ottobre in corso per fare il bottom di guerra

Nasdaq 100 va allegramente verso quota 10000.... l'unico avvenimento che può fargli cambiare rotta è un accordo tra Usa e Russia...ma la vedo lontana sta' cosa. A novembre si entra in una economia di guerra...state boni...se potete!

NASDAQ100 HA TOCCATO LA LINEA DEL PIAVE🥸🪚

fiuciar Dow ed S&P positivi di oltre mezzo punto%

Vediamo se la Linea Del Piave a 10.500 Nasqaq100 farà da Bottom per un primo rimbalzo in area 12.000 e un target di fine anno a 14.000....altrimenti brutali notizie verso 8.800🥸

LO SPOOR500 ALL'ATTACCO DEI 4.000🥸🤠

NASDAQ100 ALL'ATTACCO DEI 12.281,70 points

Quello descritto non sarebbe un rally ma sarebbe semplicemente un rimbalzo tecnico onde prendere beneficio...🤠🪚

NON C'E' STORNO CHE TENGA

La disfatta di Meta

Di fronte al disastro del Big Tech è subito stato calcolato quanto hanno bruciato di capitalizzazione i Magnifici 7 dell'innovazione: Alphabet, Microsoft, Meta, Amazon, Tesla, Netflix e Apple. La somma è mozzafiato: 3.000 miliardi di dollari. Ma qui ci concentriamo sulla disfatta odierna di Meta, dopo che nella serata di ieri ha annunciato un fatturato trimestrale di 27,7 miliardi di dollari, in calo di oltre il 4% su base annuale, mentre i profitti sono crollati del 52% a 4,4 miliardi. Ma la reazione dei mercati è stata così forte perché ormai sembra proprio che non gradiscano che Zuckerberg abbia puntato tutto sul metaverso. E così Meta ha chiuso in ribasso del 24,6% a 97,84 dollari, bruciando 86 miliardi di dollari di capitalizzazione. Da inizio anno Meta ha perso il 71,1%.

Disfatta di Meta (-24,6%) mentre il Dow Jones sale dello 0,6%

di Marcello Bussi e Marco Capponi

L'ex Facebook tracolla dopo conti nettamente inferiori alle attese e in una seduta brucia 86 miliardi di dollari di capitalizzazione. Caterpillar, l'opposto del metaverso, sale del 7,7%. Il pil Usa del terzo trimestre cresce del 2,6%, più delle aspettative | The Street

Giornata da dimenticare per Mark Zuckerberg: Meta ha chiuso in ribasso del 24,6%, bruciando in una sola seduta quasi 90 miliardi di dollari di capitalizzazione. Quella di oggi, giovedì 27 ottobre, sembra segnare la rivincita dell'economia reale su quella digitale:
Caterpillar ha segnato un rialzo del 7,7% grazie agli utili migliori delle attese. Wall Street ha accolto bene il dato sul pil Usa del terzo trimestre, cresciuto del 2,6%, battendo così le attese di un incremento del 2,3%.
Si sono pertanto ravvivate le speranze che gli Stati Uniti riescano a evitare la caduta in recessione. Il risultato finale è che il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,6%, mentre lo S&P500 ha ceduto lo 0,6% mentre il Nasdaq, zavorrato da Meta è sceso dell'1,61%. Dopo la chiusura di Wall Street saranno resi noti i conti Apple, Amazon e Intel.

Nasdaq +2,9%. Apple (+7,6%) vola dopo i conti, tonfo di Amazon (-6,8%) e anche oggi si shorta domani...🤠🥸

di Marcello Bussi e Marco Capponi

La Mela di Cupertino è l'unica delle big tech a battere le attese degli analisti, e il mercato la premia. Amazon abbassa la guidance sui ricavi e sprofonda. Le spese per consumi in aumento sostengono i listini. Musk completa l'acquisizione di Twitter e licenzia i vertici | Iphone sostiene il trimestre di Apple, ma i servizi rallentano | Musk compra Twitter e caccia i manager. Che cosa significa per Donald Trump e le presidenziali | The Street
Dopo il crack di ieri (-24,6% e 86 miliardi di dollari di capitalizzazione bruciati) oggi venerdì 28 ottobre, Meta ha chiuso con un rialzo appena dell'1,3%. Rimbalzo fallito, insomma. Bene invece Apple (+7,6%) mentre Amazon ha ceduto il 6,8%, ai minimi dall'aprile 2020. In generale a Wall Street è stata comunque una giornata positiva: il Dow Jones ha chiuso in rialzo del 2,6%, mettendo a segno la quarta settimana consecutiva con il segno positivo, lo S&P500 del 2,5%, il Nasdaq del 2,9%. Il mercato ha avuto una spinta dopo che l'indice dei prezzi delle spese per i consumi personali di base a settembre è aumentato dello 0,5% rispetto al mese precedente e del 5,1% rispetto a un anno fa, ancora alto ma in linea con le aspettative. Questo è l'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve. La spesa personale è aumentata dello 0,6%, più del previsto, hanno mostrato i dati.