Telecom Italia (TIT)

- Modificato il 04/2/2018 09:06
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
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141 di 14446 - 11/3/2015 09:13
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom I. +3,46% a 1,075 euro. "Ritorna di attualita' la fusione tra 3 e Wind", commenta Equita Sim, che cita le ipotesi della stampa estera sulla "possibilita' di un accordo che porti Hutchison a controllare il 51% del nuovo gruppo. Hutchison si e' gia' mosso in questa direzione in Irlanda, Austria e Gran Bretagna. Da una eventuale business combination nascerebbe un operatore con circa il 33% di quota di mercato nel mobile, che sarebbe cosi' quasi equamente diviso con Vodafone e Tim. Questa situazione migliorerebbe le prospettive di mercato accelerandone il risanamento. Nei nostri calcoli, un incremento di 1-2 punti percentuali nei ricavi di Tim potrebbe incrementare la valutazione di Telecom I. di 10/15 centesimi. Nei giorni scorsi", ricordano gli analisti, "il commissario europeo antitrust ha espresso preoccupazione sull`ondata di consolidamento nel settore tlc per un possibile danno ai consumatori. Il caso italiano pero' e' caratterizzato da prezzi tra i piu' bassi d'Europa e dalla mancanza di ritorni economici sufficienti per 4 operatori per investire nell`upgrade di rete/servizi". Su Telecom la raccomandazione e' buy, con prezzo obiettivo a 1,15 euro. (WEBSIM)
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142 di 14446 - 11/3/2015 13:29
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Quasi 100 milioni di azioni scambiate su Telecom Italia oggi in solo due ore e mezzo di contrattazione. Il titolo sale bene a Piazza Affari e segna un incremento del 5,68% a 1,098 euro. La ragione? Pare che Hutchinson Wampoa (controllante di 3) e Wind siano vicine a un accordo per fondersi creando una newco, di cui Hutchinson avrebbe il 51%.

Nascerebbe così in Italia un operatore mobile con una quota di mercato pressoché paritetica con Telecom Italia e Vodafone. In questo modo i tre big, scrivono oggi gli analisti, che sul punto sono pressoché tutti concordi, non si pesterebbero i piedi con offerte aggressive al ribasso nei servizi e di conseguenza aumenterebbero i margini di guadagno per le società.

La notizia, per contro, pare meno favorevole per i clienti degli operatori telefonici. E riemerge così la preoccupazione di Margrethe Vestager, commissario Ue alla Concorrenza, che nei giorni scorsi aveva lanciato un avvertimento: vanno bene le fusioni fra telecom europee, ma non devono mettere in nessun modo in discussione “i buoni prezzi” dei servizi ai consumatori. In altre parole: attenzione a creare colossi con l’effetto di diminuire la concorrenza e innalzare poi i costi per i clienti finali.

Mediobanca Securites ricorda che le trattative fra Hutchinson Wampoa e Wind sono in atto da un anno e, secondo il Financial Times, andranno avanti ancora nelle prossime settimane. Se il progetto andrà a buon fine, terminerà la guerra delle tariffe in Italia. Gli esperti ricordano tuttavia che l’operazione dovrà essere approvata anche dall’Antitrust europeo.

Gli analisti di Icbpi confermano il giudizio neutral su Telecom Italia e concordano con Mediobanca sullo scenario positivo e poco concorrenziale che si verrebbe a creare in Italia con tre operatori di simili dimensioni. Banca Akros aggiunge però che la competizione fra player potrebbe spostarsi dai prezzi alla qualità dei servizi (un punto a favore della clientela).

Banca Imi mette le mani avanti ricordando che da mesi si vocifera di un matrimonio fra i due colossi telefonici. E sposta l’attenzione sull’accordo non in esclusiva che Telecom Italia ha siglato con Sky e su potenziali partnership di contenuto con Mediaset e l’americana Netflix in arrivo in Italia: questi potrebbero incrementare la crescita del ricavo medio per utente nel segmento della banda larga.
143 di 14446 - 12/3/2015 10:02
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
I quotidiani italiani riprendono oggi, senza grandi aggiunte, le indiscrezioni del Financial Times sull'aggregazione tra Wind e 3. Al contrario di quanto trapelato in passato, Infostrada rientrerebbe nel progetto di fusione.
Per quanto riguarda Metroweb, si ribadisce che Telecom non ha cambiato posizione, entrerà nel capitale solo se avrà il 51%.
Per ultimo, si parla della possibiltà che Vivendi possa incrementare la sua quota in Telecom Italia, oggi all'8,3%.

Una eventuale fusione Wind/3 potrebbe avere impatto positivo per tutti gli operatori telefonici.
Vivendi ha affermato in passato, più volte, che la quota in Telecom Italia è un investimento non strategico.
Confermiamo la raccomandazione NEUTRALE con target price a 1,15 euro. (WEBSIM)
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144 di 14446 - 13/3/2015 15:43
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom Italia non ha avuto contatti con Orange ed è rimasta "sorpresa" dalle dichiarazioni dell'azienda francese su una possibile alleanza tra i due gruppi. Parola del presidente di Telecom, Giuseppe Recchi, oggi a margine dei lavori del seminario Ambrosetti di Cernobbio. "Non abbiamo avuto nessun contatto con Orange ", ha detto, "non li abbiamo mai sentiti. Siamo rimasti molto sorpresi da quelle dichiarazioni, tant'è vero che li abbiamo smentiti. A oggi comunque non faccio riflessioni, il tema non è sul tavolo, abbiamo un mercato italiano e brasiliano in grande crescita".

Non c'è nulla da annunciare nemmeno sul Oi. Il Brasile resta un mercato strategico per il gruppo ma sul fronte di una possibile fusione con Oi "il tema non c'è". Telecom Italia ha ben chiara la sua strategia nel Paese, dove è il secondo player locale e si è impegnata per ulteriori investimenti per coprire la domanda in notevole crescita. "Il Brasile è un mercato per noi fondamentale. Quando abbiamo cose sul tavolo le annunciamo", ha proseguito il presidente. "In questo momento però non c'è niente da annunciare".

Sul tavolo di Telecom Italia è però passata l'acquisizione di Metroweb, "un'opportunità ma non c'erano le condizioni e i tempi", ha spiegato Recchi. Se però ci fossero le condizioni, ha aggiunto il top manager, "il nostro ruolo resta comunque quello di creare opportunità da un punto di vista organico e straordinario. Ove si presentassero e con l'obiettivo di creare valore per tutti gli azionisti, siamo ben consci che la nostra attività poi crea sviluppo per tutto il Paese".

In ogni caso, il piano del governo per la banda larga e Metroweb sono "due opportunità separate", ha chiarito l'ad di Telecom Italia , Marco Patuano, "contento" che il consigliere strategico del governo per la politica industriale, Andrea Guerra, abbia innalzato il livello di attenzione sulla banda larga "che per noi rappresenta una grande occasione". Secondo Patuano da Guerra è arrivato un invito a cercare di tradurre in azioni concrete, il più in fretta possibile, la richiesta arrivata dal team di Palazzo Chigi.

Anche Recchi è tornato sul piano per la banda larga presentato dal governo, definendolo "un piano molto ben strutturato", che tiene conto sia delle necessità dell'offerta, quindi i target tecnologici, sia delle necessità della domanda, segmentando il Paese in fasce. Il piano tiene conto degli obiettivi ideologici e dell'effettiva fattibilità. A questo punto, secondo Recchi, gli obiettivi dell'agenda digitale europea sono raggiungibili se si fa un lavoro congiunto tra privati che investono e Stato e regolatori che creano le condizioni perché il mercato cresca.

"A noi interessa valorizzare il nostro ruolo di azienda di sistema, siamo la prima azienda in Italia per capacità di investimenti", ha fatto presente, richiamando la necessità di una modernizzazione digitale della pubblica amministrazione, che deve operare uno switch off dall'analogico al digitale: "oggi tra le principali applicazioni che si usano non ce ne è nessuna della pubblica amministrazione, ma 60 milioni di persone sono una potenziale domanda utile a fare crescere le capacità di sviluppo digitale del nostro Paese".

E', infine, fisiologico che si vada verso un consolidamento degli operatori telefonici in Europa, visto che a oggi negli Stati Uniti ci sono 4 player e in Europa 116. Recchi non è voluto entrare nel merito dell'imminente fusione tra Wind e 3 ("non commentiamo operazioni altrui") ma si aspetta che il consolidamento si diffonda sia in Italia sia in altri Paesi. In borsa al momento il titolo Telecom Italia passa di mano a quota 1,103 euro (-1,16%).
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145 di 14446 - 16/3/2015 09:19
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom Italia si muove poco sopra la parità a 1,1190 euro.

Non ha avuto contatti con Orange per un'alleanza. Lo ha ribadito il presidente Giuseppe Recchi, aggiungendo che non ci sono trattative o piani di fusione tra la controllata Tim Participacoes (Tim Brasil) )

Secondo l'amministratore delegato, Marco Patuano, la partecipazione del gruppo al piano del governo per la banda larga è un dossier da tenere separato a quello di Metroweb.


Il titolo registra un progresso del 27% dal primo gennaio 2015.
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146 di 14446 - 16/3/2015 11:52
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
La situazione tecnica di Telecom Italia rimane costruttiva. Il titolo ha infatti compiuto un nuovo spunto rialzista ed è salito oltre 1,1240. La tendenza primaria rimane quindi positiva ed è confermata dall’analisi dei principali indicatori quantitativi. Dopo una breve pausa di consolidamento è possibile un ulteriore allungo in area 1,1550-1,1580 prima e verso 1,17-1,1720 in un secondo momento. Solo il ritorno sotto 1,09 potrebbe fornire un segnale di debolezza.

(MILANO FINANZA)

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147 di 14446 - 17/3/2015 09:31
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom Italia è in leggero calo a 1,1350 euro.

Il Messaggero riporta che la società ha chiuso il 2014 con un utile di 100 milioni di euro: primo risultato positivo dopo tre esercizi in rosso.

Tutte le altre voci di bilancio sono già state comunicate.

La società ha anche avvertito che le azioni ordinarie non riceveranno il dividendo.

Ieri il presidente Giuseppe Recchi ha ribadito che non ci sono contatti con Orange per un'alleanza, non ci sono neanche trattative o piani di fusione tra la controllata Tim Participacoes (Tim Brasil) )

Il titolo registra un progresso del 27% dal primo gennaio 2015.
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148 di 14446 - 19/3/2015 10:02
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Secondo Il Sole24Ore, Telco potrebbe votare all'assemblea di bilancio del 20 maggio con l'intera quota del 22,4%, inclusa quindi la quota di Telefonica che andrà a Vivendi (8,3%) e la quota a servizio del convertibile.

Questo scenario nasce dalla richiesta dell'Analtel (Authority brasiliana) di congelare i diritti di voto di Telefonica se non arriverà il breakup di Telecom, la holding che controlla Telecom Italia con il 22,4%. Per il breakup manca però il via libera dell'antitrust argentino.

In seguito al breakup di Telco, Vivendi entrerà in possesso della quota acquistata da Telefonica.

La nostra raccomandazione su Telecom Italia è NEUTRALE con target price a 1,15 euro.

(WEBSIM)
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149 di 14446 - 20/3/2015 08:41
Barsik N° messaggi: 126 - Iscritto da: 26/12/2014
Ma vedo telecom al +46%?
150 di 14446 - 20/3/2015 13:52
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Dopo tre anni in perdita Telecom Italia rivede l'utile. Il colosso tlc ha chiuso l'esercizio 2014 con un risultato netto consolidato di 1,35 miliardi di euro rispetto alla perdita di 674 milioni dell'anno precedente e alle attese del consenso a 1,4 miliardi. L'ultimo risultato positivo era stato nel 2010, quando Telecom Italia aveva registrato un utile netto di 3,12 miliardi.

Poi tre anni consecutivi di perdita a causa delle svalutazioni dell'avviamento, per un totale di circa 13,6 miliardi di rettifiche (7,3 miliardi di euro nel 2011, 4,1 miliardi nel 2012 e 2,2 miliardi nel 2013). Come ampiamente previsto, il cda ha proposto all'assemblea dei soci, convocata per il 20 maggio, un dividendo solo per gli azionisti di risparmio di 2,75 centesimi per azione per un ammontare totale di 166 milioni di euro.

Al fine di supportare la politica di incremento degli investimenti nella rete gli analisti si aspettavano e auspicavano la conferma del dividendo zero per le azioni ordinarie e di un dividendo di 2,75 centesimi per le azioni di risparmio. L'ebit nel 2014 è salito a 4,53 miliardi (+67%). Gli analisti di Icbpi se lo aspettavano a 4,489 miliardi di euro.

Gli altri numeri operativi (ricavi in calo del 5,4% a 21,6 miliardi, ebitda in flessione del 6,8% a 8,8 miliardi e debito di gruppo a 26,7 miliardi) erano già stati resi noti lo scorso 20 febbraio, con la pubblicazione dei risultati preliminari e il nuovo piano industriale.

"I risultati del 2014 testimoniano che la scelta di investire sul nostro futuro si sta dimostrando vincente", ha commentato l'ad, Marco Patuano, aggiungendo che anche l'andamento positivo del business dei primi mesi di quest'anno, "in linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati, conferma che Telecom è sulla giusta traiettoria e sta tornando al ruolo che le compete di operatore di primaria importanza nel settore delle telecomunicazioni".

Per l'attuale esercizio Telecom Italia prevede, in linea con il piano triennale 2015-2017, un progressivo miglioramento della performance operativa sia sul mercato domestico (con obiettivo la stabilizzazione dell'ebitda nel 2016) sia in Brasile. In generale, il mercato delle telecomunicazioni continuerà a presentare anche quest'anno un trend di flessione dei servizi tradizionali (accesso e voce), in parte compensato dallo sviluppo dei ricavi da servizi innovativi grazie alla crescente domanda di connettività e servizi digitali.

Per Telecom Italia l'effetto combinato di questi fenomeni determinerà un'ulteriore riduzione del mercato domestico ma decisamente più contenuta rispetto a quella osservata negli scorsi esercizi, in particolare sul mobile. Mentre in Brasile è prevista una crescita, anche se a tassi inferiori rispetto a quanto registrato negli anni precedenti, a causa della progressiva penetrazione e saturazione del mercato mobile, del fenomeno di migrazione dai servizi tradizionali voce-sms ai servizi internet e dell'impatto di riduzione delle tariffe di terminazione mobile.

A Piazza Affari, dopo la pubblicazione dei dati completi 2014 e nonostante le indicazioni positive dell'ad, Marco Patuano, sui primi mesi di quest'anno, l'azione ordinaria Telecom Italia scende dello 0,36% a quota 1,093 euro. Anche la risparmio, a dispetto della conferma del dividendo, perde lo 0,46% a 0,8705 euro. Il focus è sull'M&Ae sull'evoluzione della struttura dell'azionariato del gruppo, a detta degli analisti di Icbpi (rating neutral e target price a 1,20 euro) e di Banca Imi (non coprono l'azione con un rating).

Nel 2014 Telecom Italia ha infatti avviato il processo che la sta portando a essere una public company ma oggi l'imprenditore tunisino, Tarak Ben Ammar, ha ribadito che difenderà l'italianità della società. "E' una grande azienda, e chi pensa che possa essere esportata da stranieri, scippata di notte, non esiste. Rimarrà italiana, al di fuori di chi è l'azionista di riferimento. Finché io, tunisino amante dell'Italia, sono nel consiglio, difenderà l'italianità di Telecom, forse più degli italiani", ha detto stamani prima del cda del gruppo tlc, ribadendo che bisogna scommettere "sui contenuti sulla piattaforma, il triple player, quadruple player, perché questo è il futuro della telefonia, di internet".

D'altra parte il settore è in rapida evoluzione con l'appetito delle società tlc per i contenuti premium in crescita quasi ovunque, soprattutto a causa dell'adozione della banda larga e del 4G. "Facendo una rapida panoramica, il quadro europeo delle tlc sembra suggerire che l'offerta "quad-play" sta aumentando. La strategia di Telecom Italia sembra concentrarsi sulle partnership con i broadcaster, un approccio che ci piace", hanno indicato gli analisti di Mediobanca Securities (Mediobanca è azionista della holding Telco che controlla il 22,4% di Telecom Italia ).
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151 di 14446 - 23/3/2015 09:06
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom Italia sotto i riflettori.
In un'intervista al Corriere di sabato, il presidente del gruppo telefonico, Giuseppe Recchi ha commentato il ritorno all'utile come "segno di un cambio di pelle" del gruppo e, sull'ipotesi di una società della rete, sottolinea che "gestire la realizzazione di una rete in condominio non è efficiente". Quanto all'arrivo di Vivendi nella compagine dei soci il presidente ha commentato: "Qualunque azionista è il benvenuto soprattutto se porta valore".

In un'intervista ad Affari&Finanza anticipata ieri da Repubblica, l'amministratore delegato, Marco Patuano ribadisce il no al condominio con Vodafone in Metroweb di cui intende avere il controllo, anche se parla di "diverse modalità" oggetto di discussione per arrivarci.

Come atteso, in vista dell'assemblea degli azionisti, Telefonica ha chiesto con una lettera a Telecom Italia e al suo primo azionista Telco che la società includa nello statuto la sospensione dei diritti di voto del gruppo spagnolo in Telecom, come chiesto dall'autorità delle telecomunicazioni brasiliana Anatel.

Il titolo registra un progresso del 24% dal primo gennaio 2015.
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152 di 14446 - 24/3/2015 11:49
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Cresce la curiosita' su cosa potrebbe fare Vivendi della immensa liquidita' a disposizione, liquidita' destinata a crescere con la conclusione della transazione brasiliana con Telefonica. Un fondo di investimento americano P. Schoenfeld Asset Management LP che opera con la logica c.d. activist, forte della propria partecipazione dell' 1% nel colosso transalpino, ha proposto al management di vendere Universal Music group, che ricordiamo rappresentare uno dei principali asset del gruppo, per poi restituire risorse agli azionisti. Il management ha risposto negativamente a questa proposta, ribadendo la propria intenzione di effettuare acquisizioni nel campo dei contenuti e nel settore media in generale. Ricordiamo che, sempre nell' ambito della transazione con Telefonica, Vivendi diventera' azionista di TELECOM con l'8,3% dei diritti di voto. Ma nel settore media in Italia un boccone piu' interessante potrebbe essere Mediaset che attiva nella TV sia free che pay e' una vecchia conoscenza della controllata di Vivendi, Canalplus.
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153 di 14446 - 25/3/2015 13:36
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom Italia perde lo 0,7% a 1,0950 euro.

C'è fermento nel settore Tlc europeo. Dopo settimane di indiscrezioni e di trattative in esclusiva, Hutchison Whampoa, il colosso delle Tlc di Hong Kong, ha conquistato la britannica O2 offrendo a Telefonica circa 14 miliardi di euro.

Da inizio 2015 il titolo viaggia con un progresso del 24%, una performance migliore di quella registrata dalla Borsa italiana (FtseMib +22%).

Il 2014 si è chiuso con un progresso del +22%.

Graficamente, il rialzo avviato a fine 2013 dall'area dei minimi storici a 0,45 euro è tuttora in corso, dopo la pausa registrata lo scorso anno.

Si rafforzano le chance di andare a rivedere la fascia dei top del 2009-2011 in area 1,15-1,26 euro.

L'analisi tecnica di WEBSIM è Long da 1,05 euro. Target finale confermato a 1,20 euro. Stop loss in caso di ritorno sotto 0,98 euro.
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154 di 14446 - 26/3/2015 10:28
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
L'agenzia Antitrust del Brasile (Cade), ha dato il via libera all'acquisizione di GVT da parte di Telefonica. Vivendi rileverà quindi l'8,3% del capitale ordinario di Telecom Italia.

Contemporaneamente, il Cade ha autorizzato lo scioglimento di Telco, imponendo a Telefonica l'uscita entro 4 mesi.
Per quanto riguarda, Metroweb, "Il Sole 24 Ore" segnala che il consiglio di amministrazione è diviso tra chi vuole procedere con l'ingresso nel capitale e chi vuole restare fuori.
Infine, secondo "Il Corriere della Sera" starebbe proseguendo la trattativa tra H3G e Wind, mancherebbero pochi dettagli per arrivare all'accordo.

Vivendi potrebbe aumentare la quota in Telecom Italia, anche grazie anche ai 510 milioni che Bollorè ha ricavato dalla vendita del 17% di Havas, un'operazione portata a termine ieri.
Gli effetti di un consolidamento nel mercato TLC italiano sarebbero positivi per Telecom Italia.
Confermiamo la raccomandazione INTERESSANTE con target price a 1,15 euro.

(WEBSIM)
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155 di 14446 - 27/3/2015 13:51
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom Italia è in rialzo dello 0,1% a 1,089 euro.

Dal consiglio di amministrazione tenutosi ieri a Venezia, dalle 9,30 alle 18.30, non è arrivata alcuna decisione definitiva su Metroweb, solo un via libera a proseguire la trattativa con il Fondo strategico della Cdp e con F2i, i due soci della società che dovrebbe promuovere e realizzare la nuova rete telefonica ultraveloce in Italia.

Lo schema dell'operazione dovrebbe prevedere un aumento di capitale riservato a Telecom Italia, con successiva sterilizzazione dei suoi diritti di voto in modo che a comandare siano tutti e tre i soci.

Si è tornati alla formula 40%-20%-40%: Telecom cioè rileverebbe il 60%, tramite un aumento di capitale, sterilizzando il voto sul 20%, con lo scongelamento della quota subordinato all'avanzamento degli investimenti e al completamento di un quadro di regole che assicurino la "neutralità" dell'infrastruttura e l'accesso paritetico a tutti gli operatori.

Il «no» al condominio è inderogabile come pure la designazione dell'ad.

Su Metroweb resta l'interesse di Vodafone Italia.
156 di 14446 - 31/3/2015 13:36
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom Italia perde l'1% e scivola a 1,0820 euro.

I principali operatori telefonici, Telecom Italia Fastweb, Vodafone (VOD.L) e Metroweb si preparano a prenotare le aree per i piani di investimento nella banda larga che beneficerà di sostegni governativi, primo passo formale, non ancora vincolante, per beneficiare degli incentivi governativi, secondo alcune fonti delle società.

Il piano dell'esecutivo punta a raggiungere gli obiettivi europei, finalizzati a fornire a tutti Internet veloce alla popolazione, che prevedono, entro il 2020, 30 Mbps di banda disponibili per tutti e 100 Mbps per un cittadino su due, pari all'85% del territorio nazionale.

Il governo impegna 6 miliardi di fondi pubblici, ma gli obiettivi possono essere raggiunti solo con l'intervento dei privati, che dovrebbero impegnare almeno ulteriori 6 miliardi.

Al 31 marzo la partita è semplicemente aperta, perché, dicono le fonti delle società telefoniche, la scadenza per i piani che vincolano le società agli investimenti è fissata a fine maggio.

Secondo una fonte di settore, la scadenza del 31 maggio potrebbe subire uno slittamento.

Per Telecom Italia ha parlato la scorsa settimana il presidente Giuseppe Recchi, affermando che il gruppo intende prenotare tutte le aree. Fastweb, in quanto operatore nazionale, prenoterà tutte le aree o quasi tutte, dice una fonte della società. Vodafone intende concentrarsi sulle tre tecnologie ftth (fibra fino all'appartamento), fttb (fibra fino all'edificio) e fttc (fibra fino all'armadio), dice una fonte di settore.

Metroweb si concentrerà su 600 comuni, quelli interessati alla tecnologia ftth, dice una fonte della società.

Non è stato possibile avere un commento ufficiale da Telecom Italia, Metroweb, Fastweb e Vodafone Italia.

La Strategia italiana per la banda ultralarga è stata approvata dal consiglio dei ministri nella riunione del 3 marzo scorso, in coerenza con l'agenda digitale europea.

Le risorse pubbliche a disposizione sono i fondi europei Fesr e Feasr, il Fondo di Sviluppo e Coesione, per complessivi 6 miliardi, a cui si sommano i fondi collegati del Piano Juncker, questi ultimi finanziamenti a debito riservati a progetti privati.

La scadenza del 31 marzo è legata agli incentivi fiscali previsti dallo Sblocca Italia.
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157 di 14446 - 02/4/2015 10:32
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Vincent Bolloré sale ancora in Vivendi dopo la mossa di un mese fa. Oggi l’omonima holding ha reso noto di aver comprato 24,6 milioni di azioni del colosso dei media e delle telecomunicazioni per 568 milioni di euro passando dall'8,15% al 12,01% e consolidando in questo modo la posizione di azionista di maggioranza (il secondo, Blackrock, ha il 4,93%). Agli inizi di marzo l’imprenditore bretone, nonché presidente del consiglio di sorveglianza del gruppo francese, era salito dal 5,2% all’8,2% di Vivendi spendendo 852 milioni di euro per 40,5 milioni di titoli.

Il bilancio 2014 di Vivendi si è chiuso con utili per 4,7 miliardi grazie alle cessioni, che permetterebbero al gruppo di focalizzarsi intorno ai settori media e produzione di contenuti. Vivendi è passato da un indebitamento di 11 miliardi a una disponibilità di 4,5 miliardi, che salirà a oltre 10 dopo la chiusura delle due operazioni in corso, ovvero la cessione del pacchetto residuo di Sfr e quella dell’operatore brasiliano Gvt.

Il mercato si sta chiedendo come e quando Bolloré intenda usare le ingenti risorse finanziarie, tenendo conto che Vivendi sta per diventare il primo azionista di Telecom Italia al posto di Telefonica , con il 5,7% dei capitale (e l'8,3% dei diritti di voto) dopo la vendita di Gvt.

Il passaggio da Telefonica a Vivendi nell'azionariato di Telecom Italia avviene in un momento cruciale per il Paese, visto che il governo sta per dare il via libera al piano attuativo sulla banda ultralarga che permetterà l’Italia di correre a 100 megabit al secondo.

Sulla questione si stanno scontrando i colossi Telecom e Vodafone, visto che il primo intende portare la fibra a spese proprie fino alle case nelle 40 città che potrebbero rendere di più in termini di redditività, mentre Vodafone ha scelto la strada di un accordo con Metroweb Sviluppo (società controllata dai fondi F2i e Fondo strategico italiano), candidata a diventare il veicolo per gli investimenti nella banda ultralarga in Italia.

Metroweb, controllante di Metroweb Sviluppo, ha appena presentato al ministero dello Sviluppo, come scrive oggi MF-Milano Finanza, il piano non vincolante per cablare l’Italia, che riguarderebbe 600 comuni con la tecnologia della fibra fino a casa e un investimento nell’ordine di 4,5 miliardi.

Fondamentale, a questo punto, la Ragioneria di Stato, che deve dare l’ok al governo sulla copertura del piano per la banda ultralarga, che prevede incentivi fiscali per chi investe.
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158 di 14446 - 13/4/2015 10:22
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Secondo la stampa, Telecom Italia potrebbe quotare il 40% di Inwit, la società controllata che possiede le torri di trasmissione. Il restante 60% potrebbe essere aperto a fondi infrastrutturali.

Notizia neutrale. Riteniamo la quotazione utile a valorizzare un asset ben valutato dal mercato in questo momento. Un'ulteriore creazione di valore la si potrebbe avere solo con l'aggregazione con un altro operatore di torri.

La nostra raccomandazione è NEUTRALE, target price a 1,15 euro.

(WEBSIM)

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159 di 14446 - 14/4/2015 09:40
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom Italia ha annunciato il lancio di offerte di riacquisto di obbligazioni proprie con scadenze comprese tra il 2017 e il 2022 fino a un ammontare massimo di 2 miliardi di euro. Le offerte sono effettuate nel contesto della gestione finanziaria ordinaria della società telefonica e sono finalizzate all’ottimizzazione del costo del debito. L'offerta inizierà oggi e terminerà martedì 21 aprile.

160 di 14446 - 17/4/2015 09:25
GIOLA N° messaggi: 30151 - Iscritto da: 03/9/2014
Il quotidiano finanziario MF indica che ieri è partito il processo di quotazione in Borsa di Inwit, la società che gestisce le torri di trasmissione di Telecom Italia. L'obiettivo del colosso telefonico è quello di portare a Piazza Affari fino al 40% del capitale della controllata, che gestisce oltre 11.500 torri di trasmissione con un patrimonio netto pari a 1,38 miliardi di euro.Sulla base di una valutazione pari a 13 volte il margine operativo lordo il gruppo delle torri dovrebbe capitalizzare 1,8 miliardi di euro.


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