Sebbene Tesla non abbia fornito una cifra più precisa, un aumento del 45% delle consegne annuali sarebbe equivalso a quasi 449.000 consegne nel quarto trimestre. Quando Tesla ha comunicato le consegne il 2 gennaio, la stima media degli analisti intervistati da Bloomberg era scesa a 420.760 veicoli. Tesla ha mancato la stima pur ridotta, comunicando consegne per soli 405.278 veicoli.

Il fatto che il calo delle vendite sia emerso nei dati interni a metà dicembre e che Musk abbia visto tali dati potrebbe aiutare a determinare se abbia violato le regole dell'insider trading.

"È sospetto? Sì. È possibile che ci siano altre spiegazioni? Certo. Ma questo è il senso del processo di applicazione della legge", ha dichiarato Donald Langevoort, professore di diritto mobiliare alla Georgetown University e autore di un trattato sull'insider trading.

Negli ultimi tempi le consegne di Tesla tendono a concentrarsi pesantemente verso la fine del trimestre, complicando potenzialmente le previsioni. Nella telefonata del 19 ottobre, Kirkhorn ha detto che circa due terzi delle consegne del terzo trimestre sono avvenute a settembre e un terzo nelle ultime due settimane del trimestre.

Musk e la SEC sono in lite da anni. Nel 2018, Musk e Tesla hanno accettato di pagare 20 milioni di dollari per risolvere un'azione legale della SEC in merito a un tweet in cui Musk scriveva di avere "finanziamenti assicurati" per portare Tesla in borsa a un prezzo maggiorato. La SEC ha dichiarato che Musk non aveva mai discusso di tale accordo con potenziali finanziatori e che la sua dichiarazione, che ha fatto impennare le azioni di Tesla, costituiva una frode.

Questa settimana è iniziato un processo sullo stesso episodio in una causa collettiva intentata dagli investitori contro Tesla e Musk, in cui quest'ultimo dovrebbe testimoniare. Dopo l'accordo con la SEC, Tesla ha accusato l'autorità di vigilanza di aver perseguitato l'azienda e Musk, avviando ripetutamente nuove indagini. Una portavoce della SEC non ha voluto commentare al riguardo.

‍🤠🥸🤓☠️🤓🥸🤠‍☠️

Elon Musk ha venduto azioni Tesla prima che la società riconoscesse la flessione delle vendite

Il titolo è crollato dopo la vendita dell'amministratore delegato ed è sceso ulteriormente quando il produttore di veicoli elettrici ha dichiarato di aver consegnato un numero di auto inferiore alle aspettative.
Il titolo era crollato a 110 dollarozzi dopo la vendita dell'amministratore delegato, quando il produttore di veicoli elettrici ha dichiarato di aver consegnato un numero di auto inferiore alle aspettative

Alla fine dello scorso anno, dopo un'ondata di notizie che indicavano un calo della domanda per i veicoli della sua azienda, l'amministratore delegato di Tesla Elon Musk ha venduto quasi 3,6 miliardi di dollari di azioni del produttore di auto elettriche.

Il 2 gennaio Tesla ha annunciato che le consegne di veicoli nel quarto trimestre sono state significativamente inferiori alle ultime previsioni fatte dalla società agli investitori. La notizia ha fatto crollare il prezzo delle azioni Tesla all'apertura dei mercati il giorno successivo.

La tempistica della vendita delle azioni solleva una domanda cruciale: Musk sapeva che gli affari erano così rallentati quando ha venduto le sue azioni? Tesla non aggiornava gli investitori sulle sue prospettive da quasi due mesi.

a te Dottor Panzonekrapa quanto ti prende la Banca per ogni operazione di Borsa italiana e/o estera?

e se in un mese non fai nessuna operazione, cosa succede?

ma cosa succede a tesla, non sarà solo per l'annuncio di discesa dei listini. forse l'aumento dei tassi spaventa un pò di più...

Via libera CdM al Decreto Migranti: il governo studia come contrastare il traffico illegale del pene - Nuove evidenze tecniche classificano un peggioramento della situazione per Tesla Motors, con potenziali discese fino all'area di supporto più immediata vista a quota 166,9. Improvvisi rafforzamenti scardinerebbero invece lo scenario suesposto con un innesco rialzista e target sulla resistenza più immediata individuata a 181,1. Le attese per la sessione successiva sono per una continuazione del ribasso fino all'importante supporto posizionato a quota 162,2.

Fari puntati su Tesla

Le azioni di Tesla sono scese di un altro 3% nel pre-

market, salvo poi aprire in cauto rialzo la seduta (+0,5% a 182 dollari) in scia alle notizie secondo cui i regolatori federali della sicurezza dei veicoli stanno avviando un’indagine speciale su due incidenti per valutare cosa ha causato una collisione fatale che ha coinvolto una Tesla Model S e un camion dei pompieri il mese scorso. Gli analisti di Berenberg Securities ha anche declassato le azioni a detenere da un rating buy.

Chiusura del 31 marzo

Risultato positivo per l'azienda attiva nel settore automotive, che lievita del 3,37%. I primi passi sono stati all'insegna della neutralità per il titolo, che ha proseguito in ascesa nel corso della sessione, per terminare in volata a 186,1, prossimo al valore più alto della seduta. L'analisi settimanale del titolo rispetto al FTSE MIB mostra un cedimento rispetto all'indice in termini di forza relativa di Tesla Motors, che fa peggio del mercato di riferimento.

Analisi di Status e trend

Il quadro tecnico di breve periodo di Tesla Motors mostra un'accelerazione al rialzo in curva,
con target individuato a 208.
Rischio di discesa fino a 199 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente
ma che rappresenta una correzione temporanea.
Le attese sono per un'estensione della trendline rialzista verso quota 222.

Analisi del rischio

L'investimento presenta un rischio di guadagno/perdita decisamente elevato, con la volatilità giornaliera che si posiziona a 3,915. Gli investitori propensi al rischio sembrano essere fortemente interessati a Tesla Motors, visto l'elevato livello dei volumi giornalieri a 82.811, che risulta essere superiore rispetto alla media mobile a 79.367.

Tesla delude

Il taglio aggressivo dei prezzi ai suoi modelli di auto elettriche pesa sull’utile e sui margini di Tesla. La casa automobilistica di Elon Musk ha chiuso i primi tre mesi del 2023 con un utile netto in calo del 24%, a 2,51 miliardi di dollari (3,3 miliardi nello stesso periodo del 2022) e un margine lordo pari al 19,3%, ben sotto le attese degli analisti (22,4%). Anche il margine operativo è sceso, all’11,4% dal 19,2% dello stesso periodo del 2022, ma rimane uno tra i più elevati nel settore (6,6% General Motors e 4% Ford). Il mercato punisce il titolo Tesla: -7%. Il saldo dall’inizio del 2023 resta in ogni caso positivo (quasi +50%).

Questo è un titolo che prima di comprarlo bisogna telefonare a quel filibustiere di Elon Musk...ma purtroppo ho perso il numero e allora non compro...🥸

Tesla spedirà in Nord America le auto prodotte in Cina. Si tratta di una nuova versione della Model Y, il modello più acquistato della casa automobilistica di Elon Musk, che dallo stabilimento di Shanghai arriverà direttamente in Canada. Un rivoluzione, perché Tesla non aveva mai venduto in Nord America i veicoli provenienti dal Dragone. La società americana ha avviato a inizio aprile la produzione della Model Y diretta in Canada e prevede di realizzare almeno 9 mila esemplari. Sul sito web di Tesla è già possibile prenotare i nuovi modelli, che verranno consegnati tra maggio e luglio. La versione canadese della Model Y sarà più economica di quella a lungo raggio già presente nel Paese e beneficerà degli incentivi statali per l’acquisto.

TESLA DAI 400 DOLLARI DI GENNAIO 2022, è OGGI SOTTO I 160 DOLLARI... CON POSSIBILE DOPPIO MINOMO IN AREA 100 DOLLARI🥸

Tesla riporta l’attenzione sui margini

Dopo una lunga serie di tagli la casa automobilistica di Elon Musk ha deciso di alzare i prezzi delle sue auto elettriche più vendute, la Model Y e la Model 3. Gli aumenti, che emergono dal sito della società, ammontano a 250 dollari negli Stati Uniti, dove i listini sono stati rialzati per la seconda volta in una settimana. In Cina, invece, il prezzo dei due modelli è cresciuto di 2 mila yuan (289 dollari), in Canada di 300 dollari e in Giappone di 269 dollari (Model 3 entry-level). Un dietrofront, che scrive un nuovo capitolo nella strategia di Tesla per battere la concorrenza delle case europee e soprattutto di quelle cinesi (vedi Byd), che con le sue auto stanno invadendo l’Europa.

La Model Y di Tesla è la terza auto più venduta al mondo, Catalent rinvia la trimestrale. Baker Bros. Advisors compra il 20% di Bellicum Pharmaceuticals | Così investe Warren Buffett nel 2023: dall'assemblea di Berkshire Hathaway le lezioni su banche, AI, tech. E un rimpianto su Apple | ChatGpt, a OpenAI sviluppare il software costa 256 milioni all’anno. E la società è in perdita di 540 milioni | Tetto al debito Usa, cosa accade se gli Stati Uniti vanno in default secondo Campanella (Unicredit)

Seduta contrastata a Wall Street, con gli indici che hanno finito per chiudere con scarse variazioni in attesa del dato sull’inflazione che sarà reso noto mercoledì 10: Dow Jones -0,2%, S&P500 +0,1%, Nasdaq +0,2%. Intanto un sondaggio della Federal Reserve ha mostrato che le condizioni del credito si sono inasprite nel primo trimestre. I titoli delle banche regionali erano partiti bene, ma poi hanno ceduto nel finale, con l’indice S&P del settore che ha chiuso in calo dell’1,6%. Il taglio dei dividendi annunciato da PacWest ha aiutato la fiducia nelle sue probabilità di sopravvivenza e il titolo della banca regionale ha poi finito per chiudere in rialzo del 3,6%.