Vestas Xe

- 14/5/2007 13:26
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
e' vero : come ha fatto notare ZUCHEMA, VESTAS e' quotata sul mercato tedesco, e quindi abbiamo i grafici x seguirla , anke se la quotazione mi sembra un po' differente, e' non c'e il riskio cambio
cosi apro un'altra discussione x ki segue il titolo ke 'e uno dei + interessanti delle energie rinnovabili

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264 Commenti
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61 di 264 - 30/3/2008 18:54
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
http://www.meteoland.org/climatologia/polo-nord-navigabile-scioglimento-ghiacci.htm


http://ec.europa.eu/research/energy/pdf/eu_wind_energy_en.pdf

http://www.windstuffnow.com/main/vawt.htm
62 di 264 - 02/4/2008 09:20
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
e dopo l'isola ghiacciata ke si e' staccata dal polo, l'U.E. lancia un piano
molto articolato x sfruttare appieno tutte le potenzialita' dell'eolico , creando campi eolici e reti di collegamento ,cercando di impattare meno possibile sulle altre attivita'

63 di 264 - 03/4/2008 18:37
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
EOLICO

ECO-ENERGIA: CON EOLICO 368.000 POSTI DI LAVORO NEL 2020
(ANSA) - ROMA, 2 APR - E' stato un successo a Bruxelles la prima edizione della fiera del lavoro specializzato per il settore eolico. Su iniziativa dell'Ewea la Conferenza Europea dell'Energia Eolica ha ospitato una trentina di compagnie leader alla ricerca di personale specializzato e circa 300 potenziali aspiranti. Saranno decine di migliaia i profili altamente specializzati, per lo piu' in campi tecnici, richiesti dalla massiccia espansione del mercato dell'eolico. L'Europa ha bisogno di formare piu' tecnici ed ingegneri se vuole mantenere la propria posizione leader a livello mondiale nel settore dell'eolico, avverte l'Ewea. I profili piu' richiesti riguardano l'ingegneria meccanica ed elettrica, l'aerodinamica, lo sviluppo di progetti, l' installazione e le operazioni di manutenzione. Vista la rapida crescita delle imprese coinvolte nel settore eolico si creeranno, pero', anche posti di lavoro con profilo manageriale. Il mercato dell'energia eolica garantisce gia' migliaia di impieghi in Germania, Danimarca e Spagna, paesi pionieri dell'eolico, dove le economie locali ne hanno tratto un notevole beneficio. In Spagna si parla di un totale di 35.000 posti di lavoro, in Danimarca di 21.600 e in Germania di 80.000 impieghi, di cui 28.000 collegati alla sola industria meccanica. L'Ewea stima che globalmente adesso in Europa il settore offra 150.000 posti di lavoro. Sulla base dei risultati di uno studio, entro il 2020 l'occupazione legata allo sviluppo del mercato eolico potrebbero piu' che raddoppiare, con la creazione di 368.000 nuovi impieghi. (ANSA). YFZ-GU

in ITALY si ritorna a parlare di nucleare, ma siamo matti??????
64 di 264 - 07/4/2008 15:25
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
non ke i volumi di questo titolo siano straordinari, cmq la fiera kiusasi a BRUXELLS mostra un interesse sempre maggiore verso l'eolico
65 di 264 - 08/4/2008 08:56
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
le nazioni e i popoli ke + hanno creduto nello sviluppo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica oggi raccolgono i frutti del lavoro e della lungimiranza
66 di 264 - 08/4/2008 11:38
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
alluvioni nello stato brasiliano di PARAIBA, danni ingentissimi e morti
67 di 264 - Modificato il 09/4/2008 10:34
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
Energia: Berlusconi, Noi Eredi Di Fermi Abbiamo Rinunciato a Nucleare
Di (Sam/Pe/Adnkronos)

Roma, 9 apr. (Adnkronos) - Silvio Berlusconi torna a criticare la rinuncia al nucleare da parte dell'Italia: "Eravamo all'avanguardia -dice durante 'Unomattina'- avevamo due centrali pronte, siamo gli eredi di chi ha inventato la produzione di energia nucleare, Enrico Fermi, e invece dobbiamo comprare l'energia all'estero".

MANDIAMO A SCUOLA QUESTI INCOMPETENTI, KE TORNANO A PARLARE DI NUCLEARE, TRASCURANDO IL FATTO DEI COSTI SPROPOSITATI E DELLA SICUREZZA

a scuola mi hanno insegnato ke il moto perpetuo non esiste ...( magari sara' vero)

ma il vento da qualke parte soffia sempre, basta collegarlo con una grande rete
68 di 264 - Modificato il 12/4/2008 20:31
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
gli U.S. ke sono da sempre pionieri dell'energia nucleare non hanno ancora risolto il problema delle scorie. a sto punto se debbo spendere una caterba di
denaro x stoccare le scorie , tanto vale progettare il megaeolico e usufruire e implementare le reti di trasmissione di potenza ( elettrica e ferroviaria)
almeno se viene un'alluvione o una siccita' non si devono fermare le pale a vento


http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1757
69 di 264 - 11/4/2008 13:02
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
porelli le nuove generazioni ke eredita' ke lasceremmo. azz dimenticavo ank'io sono della nuova generazioni

dovremmo lavorare x mettere a posto le azzate di PRODI-VELTRONI-BERLUSCONI AND COMPANY

MA TUTTE LE SCELTE sbagliate e il tempo perso ki c'e lo paga????
70 di 264 - Modificato il 12/4/2008 20:28
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
domani quando darete il vostro voto a ki ve pare, tenete a mente ke state facendo una scelta epocale, anke x le prossime generazioni e il clima non ASPETTA NE BERLUSCONI & SOCI NE VELTRONI AND COMPANY

CERTO KI PARLA DI NUCLEARE IN ITALIA CREDO STIA SOGNANDO, COME GLI IMBECILLI KE NON HANNO PERMESSO DI FARE I TERMOUTILIZZATORI DOVE SERVIVANO

CMQ DISPIACE MOLTO NON AVER SENTITO NESSUNO DEI CANDIDATI SPENDERE UNA PAROLA

X LA NUOVA INDUSTRIALIZZAZIONE DOVUTA ALLE RINNOVABILI, EOLICO IN TESTA

IN SPAGNA L'EOLICO (partito dopo) HA SORPASSATO IL NUCLEARE (partito molto prima) 9200 mw contro 6400 mw

senza petrolio e senza nucleare si puo'
71 di 264 - 14/4/2008 11:48
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
quando si dice essere miopi:

Nucleare: Zuccoli, con 20 mld faremo 4 centrali (CorSera)



ROMA (MF-DJ)--Giuliano Zuccoli, presidente del Consiglio di Gestione di
A2A e del Cda di Edison, e' convinto che l'ora del nucleare debba scoccare
nuovamente in Italia in tempi brevi.

In un'intervista al CorrierEconomia, supplemento economico del Corriere
della Sera, Zuccoli spiega che "oggi in Italia servono 24 autorizzazioni,
che impegnano almeno 5-6 anni prima di aprire il cantiere. Dovremmo
concentrarle in 2 o 3 passaggi sui modelli americano o francese, cosi' da
dimezzare i tempi. Poi in 4-5 anni si costruisce".

Zuccoli considera il nucleare "una tecnologia di transizione per i
prossimi 30 anni" e ritiene che ne serve per soddisfare "un quarto del
fabbisogno nazionale: 80 miliardi di kwh, fatti da 3-4 centrali di 10.000
mw in totale".

Questa operazione avrebbe un costo di "20 miliardi di euro", spiega
l'ingegnere, secondo cui l'investimento potrebbe essere portato da un
consorzio di produttori, com Enel, A2A, Edison, e.on Italia o altri. Poi
le centrali verrebbero gestite da Enel, perche' e' "il soggetto dove e'
rimasta la maggior competenza, e dunque meglio in grado di rapportarsi con
le agenzie internazionali".
red/ren
(fine)


con 20 mld di euro si installano ai costi attuali qualcosa come 100.000 pale a vento
all'ITALIA ne basterebbero 50.000 x arrivare al'autosufficienza , e bruciare i rifiuti in maniera efficiente
72 di 264 - 17/4/2008 16:15
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
l'overdose di emissioni ed energia sta scatenando tempeste in tutto il mondo

http://it.weather.yahoo.com/w/wcom/asia_sat_440_dmy_y.html
73 di 264 - 17/4/2008 16:17
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
l'overdose di emissioni ed energia sta scatenando tempeste in tutto il mondo

http://it.weather.yahoo.com/w/wcom/asia_sat_440_dmy_y.html
74 di 264 - 18/4/2008 20:25
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
evacuate alcune piccole isole polinesiane x l'innalzamento dei mari

Clima: Entro 2100 i Mari Saliranno Di 1,5 MetriAgi
Agi - Mer 16 Apr - 13.47


(AGI) - Vienna, 16 apr. - I livelli dei mari potrebbero salire di circa un metro e mezzo entro la fine del secolo. Molto di piu' cioe' di quanto fino ad oggi stimato dall'Intergornamental Panle on Climate Change. A dirlo e' un gruppo di scienziati inglesi durante il meeting annuale della societa' europea di geologia in corso a Vienna. Secondo le stime elaborate dall'Ipcc l'innalzamento dei livelli del mare causato dallo scioglimento dei ghiacci antartici e della Groenlandia entro la fine del secolo non dovrebbe superare la soglia dei 43 centimetri. Ma sono sempre di piu' ormai gli studi che tendono a considerate come sottostimati questi valori. "Il problema - ha spiegato Svetlana Jevrejeva del Proudman Oceanographic Laboratory (POL) di Liverpool - e' che lo scioglimento dei ghiacci e' molto piu' rapido di quanto si pensasse e le conseguenze per il livello dei mari piu' consistenti di quanto fino ad oggi pensato". Per arrivare alle loro concluisioni i ricercatori hanno prodotto le loro stime utilizzando nuovi modelli computerizzati che sono in grado di metetre in relazione tra loro l'incremento delle temperature a livello mondiale e l'innalzamento dei mari. I dati indicano che alla fine del secolo la banda di oscillazione sarebbe compresa tra un minimo di 0,8 metri in piu' e un massimo di 1,5 metri. "Per paesi come il Bangladesh - ha detto Jevrejeva - questo potrebbe rappresentare una vera e propria catastrofe". Nei mesi scorsi anche un altro gruppo di ricercatori, stavolta tedeschi aveva criticato in senso negativo le stime dell'Ipcc sull'innalzamento del livello dei mari.
75 di 264 - 18/4/2008 20:28
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
Clima: La Cina Supera Gli Usa Per Emissioni Di C02Agi
Agi - Mer 16 Apr - 16.15

(AGI) - Los Angeles, 16 apr. - La Cina ha superato gli Stati Uniti come Paese che produce piu' emissioni inquinanti nel mondo: la notizia arriva dalla California, dove alcuni ricercatori hanno rilevato che il sorpasso degli Usa da parte del colosso cinese, che gli esperti prevedevano per il 2020 - e' gia' avvenuto nel 2006. Lo studio, realizzato dai professori di economia Maximilian Aufhammer (Universita' di Berkeley) e Richard Carson (Universita' di San Diego), sara' pubblicato il mese prossimo. I ricercatori, monitorando l'uso dei combustibili fossili nelle diverse province cinesi, hanno calcolato un aumento dell'11% delle emissioni di Co2 dal 2004 al 2010, contro le precedenti previsioni che stimavano una crescita tra il 2,5 e il 5%. La previsione californiana e' che entro il 2010 "ci sara' un aumento di 600 milioni di tonnellate di emissioni di Co2 in Cina, rispetto ai livelli del 2000". Uno scenario che, secondo i ricercatori "vanifichera' la riduzione di 116 milioni di tonnellate di emissioni garantita da tutti i Paesi industrializzati che hanno rispettato il Protocollo di Kyoto". I risultati della ricerca, ha commentato Aufhammer, "vanno oltre le nostre peggiori previsioni e dimostrano che l'obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti si fa sempre piu' difficile da raggiungere". -
76 di 264 - 22/4/2008 17:20
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
Qualcuno pensa che questo blog sia una specie di guida turistica perchè parla spesso di ciò che accade nel mondo e poco per quanto riguarda il nostro Paese. Ed è vero! Ma quì da noi le notizie riguardo le energie alternative non sono poi così molte, e quasi sempre sono opere di dimensioni ridotte rispetto ad altri impianti nel mondo.
Io insisto invece a parlare di Cina, India, cicloni, grandi impianti, inquinamento... poichè è dai Paesi emergenti del Sudest asiatico, che provengono metà delle emissioni di gas serra a livello mondiale. Ed è soprattutto questa parte del mondo che viene sottoposta alla furia climatica legata al riscaldamento globale (global Warming), in cui, peraltro, se ne è parlato ampiamente al recente summit di Valencia, sul Quarto Rapporto di Valutazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC).
Dopo questa breve introduzione, vi offro questo post, freschissimo di giornata, che parla di eolico e India, l'altro gigante asiatico che cresce ad un ritmo davvero inarrestabile!
L' India aumenterà di otto volte la capacità energetica da fonti rinnovabili fino a toccare gli 80000 MW al 2032, che rappresentano il 10 per cento del totale della capacità energetica del paese. Lo ha annunciato ieri il Ministro delle energie rinnovabili Vilas Muttemwar durante un seminario sulle energie rinnovabili.

L'India ha uno dei più grandi programmi di energia rinnovabile nel mondo, ha detto il ministro, aggiungendo che il governo ha individuato nei combustibili alternativi, e cioè l'idrogeno, combustibili sintetici e biocombustibili, la spinta necessaria di questa nuova fase. Con la sola energia eolica, il governo propone una capacità aggiuntiva di 10500 MW nel giro di tre anni. Questa fonte di energia pulita, attualmente è in grado di crescere di almeno 1700 MW all'anno, rispetto ai 200 MW di un anno, quattro anni fa e questo riflette la crescente fiducia degli investitori.

Sempre al seminario ha fatto il suo intervento l'amministratore delegato della Vestas RRB India Ltd, un'azienda chiave del settore eolico indiano, il quale ha detto che la quota di energia da fonti rinnovabili deve essere portata nel lungo termine al 20-25 per cento del mix energetico, per poter dare un'assicurazione energetica al Paese. Ha comunque evidenziato come attualmente l'energia eolica sia ancora in una posizione di svantaggio rispetto agli idrocarburi, ma questo deve essere visto come uno sprone per attuare il piano energetico da fonti rinnovabili senza perdere tempo.

L'energia eolica sta emergendo come un fattore chiave nella sicurezza energetica dell'India, anche se non è riuscita a tenere il passo con il crescente fabbisogno energetico nella crescita economica del Paese. L'energia eolica occupa da sola 7230 MW rispetto ai 10175 MW sulla totalità delle energie rinnovabili.
Fonte notizia: indiaprwire.com
77 di 264 - 22/4/2008 18:52
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
Raddoppio l’obiettivo
Per la Germania il 20% di riduzione dei gas serra non è sufficiente è punta al 40% utilizzando una ricetta che coniuga tutela ambientale e sviluppo. Il tutto senza il nucleare
Il Ministro per l'ambiente tedesco Sigmar Gabriel ha presentato al Bundestag, il ‘Parlamento tedesco, un piano d'azione in ben otto punti per ridurre entro il 2020 le emissioni di gas serra della Germania del 40% - esattamente il doppio rispetto agli obiettivi Europei stabiliti dal Consiglio Europeo nel vertice del marzo 2007. Il piano d'azione presentato dal ministro prevede di ridurre entro tredici anni le emissioni di 270 M/t di CO2, rispetto ad oggi, ed è strutturato in otto punti ognuno dei quali fissa dei target precisi sul fronte della riduzione della CO2. Gli otto punti cardine del progetto sono:
· modernizzazione delle centrali (meno 30M/t CO2);
· raddoppio della cogenerazione (meno 20M/t CO2);
· aumento della generazione elettrica da rinnovabili al 27% (meno 55M/t CO2);
· riduzione consumi elettrici del 11% (meno 40M/t CO2);
· miglioramento efficienza energetica edifici (meno 41M/t CO2);
· più rinnovabili per gli utilizzi come il calore e il riscaldamento (meno 14M/t CO2);
· aumento dell’efficienza nei trasporti con motori che utilizzano una maggiore quantità di biocarburant (meno 30M/t CO2);
· riduzione emissioni altri gas climalteranti che non sia la CO2 come metano e i gas fluorinati (meno 40M/t CO2).
Forse questa drastica riduzione delle emissioni climalteranti lascia intravedere il ricorso al nucleare come vorrebbero alcuni paesi europei, Francia in testa? No e su questo punto il piano del Ministro Gabriel è esplicito e altrettanto drastico nella rinuncia all’atomo e conferma l'accordo di coalizione fra SPD (Socialdemocratici) e CDU-CSU (Cristiano-Democratici) per la dismissione graduale del nucleare.
Il piano è stato dichiarato utile per l'ambiente, per l'economia e per l'occupazione, poiché avrà forti ricadute sul piano occupazionale e creerà nuovi posti di lavoro in settori con importanti prospettive e opportunità di sviluppo. Sul fronte finanziario il Ministero stima che le spese aggiuntive per stimolare gli investimenti necessari, da prevedere nel bilancio federale fino al 2010, ammonteranno a circa tre miliardi di euro. Ma questi costi aggiuntivi sono da mettere in relazione, secondo il Ministero, con i danni provocati in Germania dal cambiamento climatico che, secondo il “Deutsche Institut für Wirtschaftsforschung”, l’Istituto tedesco per la ricerca economica, se lasciati incontrastati, in una prospettiva “business as usual”. ammonteranno a circa 137 miliardi di euro fino al 2050. In questa ottica il governo tedesco si sta preparando agli stanziamenti a favore del clima già nella legge finanziaria del 2008.
78 di 264 - 24/4/2008 11:31
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
grossi, grossissimi interessi cominciano a girare attorno all'eolico
http://it.finance.yahoo.com/q/bc?s=RPW.DE&t=1y&l=on&z=m&q=l&c=
79 di 264 - 25/4/2008 13:41
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
Clima:Onu, Cina Dovra' Impegnarsi Per Nuovo Patto Globale


(AGI) - Pechino, 24 apr. - L'impatto dei cambiamenti climatici sull'ambiente in Cina portera' con ogni probabilita' il governo di Pechino a nuove concessioni nei negoziati per un nuovo patto contro il riscaldamento globale. Lo ha dichiarato Yvo de Boer, a capo del segretariato Onu sui Cambiamenti Climatici, nel corso della conferenza stampa tenutasi al Beijing Hotel di Pechino. De Boer ha sottolineato la necessita' di un'azione veloce per fissare nuovi standard tecnologici in previsione dei negoziati per un nuovo trattato sul cambiamento climatico che si terranno a Copenaghen nel 2009. "Ho visto dei cambiamenti nelle politiche ambientali cinesi negli anni recenti - ha detto de Boer - e ritengo che siano dovute agli effetti che il riscaldamento globale sta avendo sul paese". De Boer ha citato come esempi l'aumento delle alluvioni in Cina e la siccita' che nel nord del paese ha portato a periodi di penuria d'acqua e a un forte avanzamento del deserto del Gobi. "Se non si agisce per fermare il riscaldamento globale, la Cina potrebbe trovarsi ad affrontare una diminuzione del 37% dei suoi raccolti di riso, grano e frumento giàdalla seconda meta' del secolo", ha detto De Boer. Il numero uno dell'Onu in materia di clima ha anche definito 'ingiusti' gli attacchi alla Cina per le sue supposte manchevolezze in tema di lotta al riscaldamento globale, ricordando il programma del governo cinese di ridurre del 20% il consumo di energia per ogni punto di Pil tra il 2006 e il 2010, un obiettivo che e' purtroppo fallito finora. Gli Stati Uniti e altre nazioni europee hanno esitato davanti di fronte ai tagli sulle emissioni in quanto la Cina, uno dei paesi in testa alla classifica per emissioni di diossido di carbonio, in quanto considerata un paese in via di sviluppo non e' obbligata a tali tagli secondo i regolamenti delle Nazioni Unite.



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80 di 264 - 26/4/2008 21:09
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
CERNOBYL: APPELLO IN GIAPPONE PER ANNIVERSARIO
(ANSA) - TOKYO, 26 APR - Un'organizzazione antinucleare giapponese ha pubblicato oggi, nel 20/o anniversario della catastrofe di Cernobyl, un appello a ridurre gradualmente l'utilizzo dell'energia atomica in tutto il pianeta. Secondo il 'Centro informativo nazionale antinucleare', l'uso dell'atomo anche per fini pacifici e' negativo, perche' favorisce le tendenze a uno spreco globale di energia destinato ad aggravare l'ormai comprovato surriscaldamento noto come 'effetto serra'. A dimostrazione di questa tesi il Centro ha osservato che in Giappone lo scorso anno l'entrata in funzione di due nuovi reattori nucleari non e' servita a ridurre le emissioni di anidride carbonica, che hanno anzi raggiunto nuovi livelli record. Da parte sua tutta la stampa del Giappone, unico paese vittima di un bombardamento nucleare, ricorda oggi con grossa evidenza l'anniversario, oggetto anche di varie trasmissioni radiotelevisive. Particolare evidenza e' stata data alla vicenda di una superstite di Cernobyl, Oksana Stepaniuk, che e' riuscita a superare le crisi immunitarie provocatele dalle radiazioni e a diventare una nota cantante lirica. Stepaniuk ha 28 anni ed e' popolare anche in Giappone, dove ha organizzato diversi concerti per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni ucraine colpite dalla catastrofe. (ANSA) RED 26/04/2006 09:18
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