B.Finnat: A.Nattino, puntiamo su semplificazione e crescita (L'Economia)
19 Aprile 2022 - 9:50AM
MF Dow Jones (Italiano)
«Avevamo una governance più che soddisfacente, con una gestione
superlativa, senza attriti. Vorrei dire familiare, come è stato
evidente in questi anni non sempre facili. E però alla quinta
generazione le famiglie tendono a diventare una cosa complessa. Tra
figli e nipoti, solo a me fanno riferimento in undici. A tavola,
nei grandi "raduni" per le feste, siamo in diciassette. Potevamo
non capire noi, che con la gestione fiduciaria siamo al fianco di
famiglie e investitori e ben conosciamo le complessità dell'avere a
che fare con patrimoni importanti, che serviva anche ai Nattino uno
strumento per semplificare la gestione della banca e continuare a
crescere?».
Lo afferma in un'intervista all'Economia del Corriere della Sera
Arturo Nattino, nella veste di amministratore delegato e leader
della trasformazione, spiegando la scelta degli azionisti
principali di Banca Finnat di concentrare la proprietà in un
veicolo, Nattino Holding, che gestirà unitariamente il gruppo. Poi
scatterà un'Opa obbligatoria totalitaria che porterà al ritiro di
una delle più antiche case finanziarie capitoline dalla Borsa.
«A 87 anni mio padre è la memoria storica del gruppo e un punto
di riferimento per tutti noi», commenta Arturo che oggi è alle
prese con la nuova svolta. Questa fase dovrebbe concludersi in
autunno con il lancio dell'Opa di Nattino Holding, oggi al 68,72%
della banca, a 0,31 euro su un flottante di poco superiore al
15%.
Alla holding saranno apportate le quote del ramo familiare che
fa capo a Giampietro e l'operazione sul mercato avverrà di concerto
con il ramo familiare che fa capo ad Angelo Nattino (in tutto il
4,8%), con la GL Investimenti di Giovanni Malagò e Lupo Rattazzi
(2,01%) e con la Hpa della famiglia Mondello (1,19%) con i quali
sono stati stipulati patti parasociali con l'assistenza legale
dello studio Chiomenti e finanziaria di Intesa Sanpaolo. «I patti
ci daranno stabilità per gli anni a venire - spiega - che saranno
impegnativi e ricchi di sfide. È chiaro che nel nostro orizzonte
c'è sempre anche la crescita per linee esterne, ma non al momento.
Oggi c'è soltanto la volontà di concentrarci sul business con un
quadro di riferimento societario chiaro e stabile».
Intanto Arturo Nattino ha appena licenziato l'aggiornamento del
nuovo piano industriale che prevede nuovi obiettivi ancora più
sfidanti al 2024 sia per il private banking sia per i servizi a
clientela corporate oltre al consolidamento della leadership di
InvestiRe, la sgr che compie 20 anni con oltre 7 miliardi di
attivi. E promette nuove soddisfazioni in un momento nel quale per
l'incertezza della situazione geopolitica e dopo due anni di
pandemia, si pone il tema del ritorno ai beni rifugio,
l'immobiliare avanti tutti. «C'è un rinnovato interesse sul mercato
capitolino - spiega Nattino - soprattutto nell'hotellerie. Fino a
due anni fa non c'era. Ma oggi le due piazze liquide sono Milano e
Roma, e la corsa dei prezzi sta premiando gli investimenti sulla
seconda. Noi ci saremo», assicura.
pev
(END) Dow Jones Newswires
April 19, 2022 03:35 ET (07:35 GMT)
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