MILANO (MF-NW)--Il Ftse Mib archivia l'ultima seduta della settimana in territorio positivo (+1,16% a 27.810 punti). La lettura del dato sui non farm payroll di settembre, a 336.000 unità, ha nettamente superato le aspettative del consenso (150.000 unità), determinando una discreta volatilità degli indici delle principali Borse europee. Il dato oltre le attese, infatti, aumenta le probabilità di un rialzo dei tassi di interesse in occasione del Fomc di novembre.

A Piazza Affari, il settore bancario e quello energetico sono stati protagonisti della seduta. I bancari hanno registrato una buona performance: Banco Bpm chiude a +3,46%, Bper a +3%, B.Mps a +2,88%, Unicredit a +2,86%, Intesa Sanpaolo a +1,59% e Mediobanca a +0,08% e 12,15 euro. Banca Akros ha ridotto la raccomandazione su quest'ultima a neutral dal precedente accumulate, confermando però il prezzo obiettivo di 13 euro, citando l'incertezza che aleggia sulla governance della banca in occasione del rinnovo del cda.

Per quanto riguarda il settore energetico, Maire T. Emerge protagonista, chiudendo a +14,23% e 4,414 euro. Ieri, l'azienda ha firmato un contratto da 8,7 mld usd con Adnoc avente ad oggetto i lavori sull'impianto di trattamento onshore del progetto riguardante i giacimenti di gas naturale Hail and Ghasha, al largo delle coste di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Intesa Sanpaolo ha alzato da 4,2 a 5,4 euro il prezzo obiettivo, confermando la raccomandazione buy, mentre gli analisti di Mediobanca hanno alzato da neutral a outperform il giudizio sul titolo, con prezzo obiettivo che passa da 4,6 a 5,4 euro.

Saipem, dal canto suo, chiude sotto la parità (-0,53% a 1,4185 euro) dopo la chiusura di ieri a oltre il +4%, quando la societá ha dato notizia dell'aggiudicazione di un contratto dal valore di 4,1 mld usd da Adnoc, relativo ai giá citati giacimenti di gas naturale Hail and Ghasha.

Prysmian (-1,16% a 36,74 euro) è stata promossa dagli analisti di Mediobanca a outperform dal precedente neutral, con prezzo obiettivo che sale da 45,2 a 46,2 euro dopo quanto emerso dal Capital Markets Day di ieri e grazie alla visibilità del portafoglio ordini dell'azienda.

Da segnalare anche Finecobank (+0,79% a 10,875 euro) in virtù dei giudizi positivi di Banca Akros ed Equita Sim, che confermano il rating buy e i rispettivi prezzi obiettivi di 16 e 17,8 euro sul titolo dopo la raccolta di settembre.

La peggiore blue chip della seduta è Tim, in calo del 5,89%. Il titolo è appesantito dalla partita ancora aperta per NetCo. Dall'incontro di ieri tra il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e l'azionista di maggioranza francese Vivendi, infatti, non sono emerse indicazioni. Il 15 ottobre è attesa l'offerta vincolante del fondo americano Kkr.

Infine, Buzzi archivia la seduta a +2,21% e 25,9 euro dopo la promozione da hold a buy operata da Hsbc, con prezzo obiettivo che passa da 24 a 31 euro. Gli analisti, infatti, apprezzano le prospettive di crescita dell'Ebitda dell'azienda.

bon

 

(END) Dow Jones Newswires

October 08, 2023 06:39 ET (10:39 GMT)

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