Exor chiude un legame con Piazza Affari che dura da 50 anni e avvia un nuovo corso.

Oggi è infatti l'ultimo giorno di quotazione per la holding di Casa Agnelli sul listino milanese. ll delisting sarà effettivo da domani e il titolo da quella data sarà quotato solo alla Borsa di Amsterdam, dove ha debuttato il 12 agosto scorso.

La cassaforte aveva esordito a Palazzo Mezzanotte nel lontano 1968 quando si chiamava Istituto Finanziario Industriale (fondato dal senatore Giovanni Agnelli).

Con una capitalizzazione di circa 16 miliardi di euro e un Net Asset Value intorno ai 31 miliardi, la holding riassume una storia imprenditoriale fatta di oltre un secolo di investimenti.

Il trasferimento della sede nei Paesi Bassi è avvenuto nel 2017. Oggi

infatti Exor è un'azienda di diritto olandese che non ha uffici né

dipendenti in Italia, è controllata da una società olandese che possiede

la maggioranza di una NV che ha in pancia partecipazioni di società prevalentemente olandesi.

Guardando la carta d'identità dell'Exor di oggi, il delisting da Milano

è quasi una naturale conseguenza, ma la rottura di un legame così

storico fa davvero impressione. E poi resta un po' di amaro in bocca

perché Piazza Affari perde un altro pezzo da novanta dopo Luxottica (ora

quotata a Parigi), Atlantia (sotto Opa) e Autogrill (verso l'integrazione

con Dufry) e diventa un listino sempre più sottile e orfano delle grandi

capitalizzazioni.

La decisione di trasferirsi in Olanda - spiegava la società in una nota annunciando il trasferimento - è frutto di un processo di semplificazione. "L'assetto organizzativo di Exor ne risulterà ulteriormente semplificato, in quanto la società sarà soggetta alla vigilanza di un solo ente regolatore nazionale: la Ducth Authority for the Financial Markets (Afm)", recita la nota.

Exor ha chiuso il primo semestre 2022 con un utile consolidato di 265 milioni di euro rispetto a quello di 838 milioni di euro del primo semestre 2021. Al 30 giugno 2022 il Nav di Exor è pari a 25,505 mld di euro rispetto a 31,069 mld al 31 dicembre 2021. Il patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante ammonta a 18.061 milioni di euro, con un incremento netto di 1.302 milioni di euro, rispetto a 16.759 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

Nella prima metà del 2022, nell'ambito del programma di acquisto di

azioni proprie lanciato l'8 marzo, Exor ha acquistato su Euronext Milan

1.524.103 azioni ordinarie per un importo complessivo investito di 100

milioni di euro, quale prima tranche del programma. Al 30 giugno 2022 la

holding deteneva complessivamente 10.797.181 azioni ordinarie proprie

(4,48% del capitale sociale totale emesso).

cce

MF-DJ NEWS

2613:40 set 2022

 

(END) Dow Jones Newswires

September 26, 2022 07:40 ET (11:40 GMT)

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