Immobili: logistica e living asset class trainanti primi 9 mesi
09 Ottobre 2023 - 7:12PM
MF Dow Jones (Italiano)
ROMA (MF-NW)--Nei primi nove mesi dell'anno si sono registrati
in Italia 3,5 miliardi di euro di investimenti capital markets, un
volume che si attesta ancora al di sotto rispetto a quello dello
stesso periodo del 2022. Tuttavia, il 3* trimestre 2023, con un
volume investito pari a 1,5 miliardi di euro e una variazione del
+53% rispetto al trimestre precedente, mostra un'inversione di
tendenza in positivo rispetto al 1* e al 2* trimestre. E' quanto
emerge da un report a cura dell'ufficio studi Gabetti.
Come ci si aspettava, la contrazione del volume registrata in
questi primi nove mesi del 2023 continua a riflettere l'incertezza
dello scenario macroeconomico internazionale. Contesto segnato da
un'inflazione, che in Italia ha sì imboccato la via verso la sua
normalizzazione intorno al 2%, ma che ancora si attesta intorno al
5%, e da tassi di interesse ancora in balia delle scelte di
politica monetaria della Bce. Uno scenario che probabilmente
continuerà a caratterizzare l'attendismo e l'incertezza degli
investitori per tutto il 2023. Tuttavia, stando alle previsioni
macroeconomiche, già dal 2024 lo scenario sarà molto più favorevole
agli investimenti corporate, con l'inflazione che dovrebbe
attestarsi intorno al 3,5%, una politica monetaria europea che,
conseguentemente, metterà fine all'aumento dei tassi di interesse e
una proiezione del Pil che è stimato intorno all'1,2%.
"La stabilizzazione del quadro economico è sicuramente un punto
fondamentale per la buona ripresa del mercato corporate, che
permetterà agli investitori di acquisire maggiore fiducia
nell'investimento dei propri capitali sul nostro territorio.
Investitori, in maggioranza internazionali, che in questi primi tre
trimestri dell'anno hanno orientato l'attività di asset allocation
su operazioni value-added e confermato l'alto interesse verso il
nostro Paese. Questo dimostra quanto il gap tra domanda e offerta
di immobili di qualità elevata sia ancora ampio, soprattutto
nell'asset class hospitality e office", ha dichiarato Claudio
Santucci, direttore capital markets Italia di Gabetti Agency.
Guardando le diverse asset class, la logistica ha totalizzato
nei primi nove mesi 970 milioni di euro investiti, il 28% del
totale, classificandosi quindi come l'asset class preferita dagli
investitori. Per questo settore la concentrazione delle operazioni
si rileva per più dell'80% nel nord Italia, dove si localizzano
nuovi progetti che prevedono la costruzione di edifici con
certificazione Leed o Breeam. In termini di volumi di investimento
segue il comparto living con 585 milioni di euro investiti, il 17%
del totale investito.
In terza posizione scende il settore uffici che totalizza nei
tre trimestri 540 milioni di euro, il 15% del totale. Le operazioni
si sono concentrate soprattutto nei principali mercati di Milano e
Roma. Dal punto di vista delle locazioni, in questi due mercati la
maggiore crescita della superficie assorbita di spazi a uso uffici
si registra a Roma, con un take-up pari a 186.370 mq, dato in
aumento del +60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a
seguito di due importanti operazioni, di cui una pre-let,
registrate nel centro e nella zona Eur per un totale di 80.000
mq.
Milano, di contro, registra un assorbimento di spazi a uso
ufficio pari a 276.000 mq, in calo del -26% rispetto agli stessi
mesi del 2022. Stabili rispetto al trimestre precedente i canoni
prime nel Cbd (Central business district) di Roma con 500 euro/mq/a
e in aumento quello della zona Eur a 360 euro/mq/a. Anche i canoni
di Milano salgono nelle zone più centrali a 690 euro/mq/a (rispetto
ai 680 e/mq/a del precedente trimestre), una crescita che si
registra a seguito della richiesta sempre più alta da parte dei
tenant di prodotti di qualità, in un contesto in cui questo tipo di
offerta è ancora bassa. I prime net yield nel CBD di entrambe le
città salgono di 25 basis point rispetto al trimestre precedente,
attestandosi rispettivamente a 4,75% per la città di Roma e a 4,25%
per Milano.
Segue il settore hospitality (520 milioni) con il 15% del
volume. Il settore ha visto importanti operazioni a Milano e Roma,
ma anche in Veneto e Toscana, che hanno riguardato asset di
tipologia medio-alta e di riposizionamento verso il segmento ad
alto standard. Il settore healthcare (430 milioni, 12% del totale
investito) ha beneficiato di operazioni riguardanti ospedali,
cliniche e residenze sanitarie assistenziali, che si sono
concentrate, a livello di numero di transazioni, prevalentemente in
Piemonte. Il settore retail con 300 milioni di euro ha pesato nei
primi nove mesi il 9% del totale investito con attività high street
concentrate nelle città primarie, mentre nelle città secondarie
primeggiano operazioni su centri commerciali e nel segmento della
GDO. Il comparto mixed-use (EUR60 milioni) ha pesato sul totale
investito il 2%, infine l'alternative che include terreni e
centraline ha pesato il 3% sul totale con 100 milioni di euro.
Nei primi nove mesi del 2023 il volume maggiore di investimenti,
riconducibili a una specifica area geografica, si è realizzato nel
nord Italia (63%), segue il centro con il 16% e il sud con il 3%.
Il restante 18% risulta essere composto da investimenti sparsi sul
territorio nazionale. Dal punto di vista della provenienza dei
capitali, gli investitori esteri (il 57%) risultano gli operatori
più attivi sul mercato. Questi sono stati prevalentemente
statunitensi, francesi e inglesi, focalizzati principalmente sui
settori logistico, living e direzionale. La restante quota è
occupata dal capitale italiano con il 37%, mentre per il 6% non è
stato possibile rilevarne la provenienza.
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0918:56 ott 2023
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October 09, 2023 12:57 ET (16:57 GMT)
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