Pnrr: casa e auto, Meloni rischia la sconfitta nella sfida con l'Ue? (MF)
16 Febbraio 2023 - 9:04AM
MF Dow Jones (Italiano)
Di Roberto Sommella
L'ultima notizia dal fronte Italia-Europa racconta di una certa
perplessità a Bruxelles sul decreto legge che rivede
'organizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Secondo quanto apprende MF-Milano Finanza dai rumors in
Commissione, lo schema di provvedimento di urgenza messo a punto
dal ministro delle Politiche Europee Raffaele Fitto ha suscitato
qualche perplessità sulla revisione della tempistica e delle
competenze del mega-piano da oltre 200 miliardi di euro su cui il
Paese punta fortemente per rilanciare l'economia.
Probabilmente il nuovo Pnrr, che accentra in una nuova struttura
di missione a Palazzo Chigi la cabina di regia e istituisce
necessari poteri commissariali per mettere in cantiere le opere,
riceverà la luce verde. Ma sull'altare della burocrazia comunitaria
l'Italia dovrà dare in cambio il via libera alla riforma degli
aiuti di Stato, fortemente voluta dalla Germania per rispondere al
piano del presidente americano Joe Biden sul sostegno all'economia
a stelle e strisce, progetto che rischia di punire uno Stato
iper-indebitato come la Penisola.
Ma la politica è fatta di compromessi, anche fuori dai confini
nazionali. Il vero problema è che la premier Giorgia Meloni e il
suo governo cominciano ad avere molti fronti aperti con l'Unione
Europea che rischiano di arrecare danno alle posizioni che la
seconda economia manifatturiera del Vecchio Continente
legittimamente esprime. Se il Pnrr rivisto e corretto, anche dal
lato dei costi esplosi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina,
riuscirà a prendere il largo, è invece da capire come si
concluderanno tre bracci di ferro con l'euroburocrazia in merito ad
altrettanti settori nevralgici dell'economia italiana: auto,
edilizia e vino.
Ultimo terreno di scontro è quello sulla decisione dell'Unione
di far produrre solo auto elettriche dal 2035, scelta che di fatto
prende in contropiede non tanto il Paese che ha visto nella Fiat
(ora Stellantis) un perno fondamentale del proprio sistema
industriale ma un'intera compagine di aziende che lavorano
nell'indotto, dai freni alle marmitte alla componentistica. Il
ministro del Made in Italy Adolfo Urso prima ha tuonato - come il
vicepremier Matteo Salvini - contro le regole della Commissione di
Ursula von der Leyen, poi ha dovuto fare i conti con la scarsità di
colonnine elettriche sul territorio nazionale, così come il suo
collega Gilberto Pichetto Fratin dovrà affrontare la necessità di
arrivare al 2035 con un sistema energetico aggiornato e in linea
con i nuovi standard ambientali.
Analogo discorso può essere fatto su quali iniziative concrete
sempre Salvini, in qualità di ministro delle Infrastrutture,
prenderà per tutelare dalla direttiva sulle case green milioni di
italiani che per via di quella decisione europea rischiano di
pagare migliaia di euro per ristrutturare la propria abitazione,
spesso unica fonte di risparmio. E non diversamente si può dire
della battaglia che il titolare del dicastero della Sovranità
Alimentare Francesco Lollobrigida sta portando avanti sulla difesa
delle etichette e del cibo italiano: avrà successo o sarà solo un
episodio?
Oltre alle proteste che il governo Meloni avanza giustamente a
tutela degli interessi nazionali serve anche una strategia
industriale che si faccia valere a Bruxelles e dintorni. Le prime
sono evidenti, la seconda latita ancora. Ma in Europa le parole,
anche se urlate, ottengono pochissimi risultati, così come i pugni
sul tavolo. Servono più azioni concrete.
red
fine
MF-DJ NEWS
1608:49 feb 2023
(END) Dow Jones Newswires
February 16, 2023 02:49 ET (07:49 GMT)
Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Stellantis NV (BIT:STLA)
Storico
Da Giu 2024 a Lug 2024
Grafico Azioni Stellantis NV (BIT:STLA)
Storico
Da Lug 2023 a Lug 2024