(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 25 gen - "Pressante è una nuova questione posta dalla tecnologia. Il processo telematico, nella sua versione basica, ha solo sostituito il supporto cartaceo con quello digitale, eppure sta riconfigurando i ruoli di magistrati e avvocati. In nome della prevedibilità e della velocità si invocano ulteriori sviluppi, la giustizia predittiva, affidata all'intelligenza artificiale. Questa non va aprioristicamente rifiutata, occorre sfruttarne le potenzialità, ma dobbiamo essere consapevoli che è qualcosa di radicalmente diverso da ogni precedente scoperta dell'uomo". Lo ha detto Luigi Salvato, Procuratore generale della Corte di cassazione leggendo l'intervento sull'amministrazione della giustizia nell'anno 2023 in corso in Cassazione. "È una tecnologia -- ha aggiunto - che plasma e diffonde forme non umane di logica; gli algoritmi di machine learning non sempre sono trasparenti, spiegabili o interpretabili, soprattutto se utilizzano tecniche di deep learning. Alto è il rischio della lesione dei diritti fondamentali e dell'alterazione dell'essenza del processo; alta deve essere attenzione e prudenza nell'applicarla".

Fmg

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