I vecchi pattisti tornano a fare cerchio intorno a Banca Carige.
Questa volta con obiettivi più ambiziosi. Nell'arco di una
quindicina di giorni la Fondazione De Mari (Savona), la Fondazione
Cassa di risparmio di Carrara e Coop Liguria dovrebbero rinnovare
il patto parasociale sfondando, questa volta, il muro del 5%.
Un'alleanza, scrive MF, che per ovvie ragioni non vedrà più tra
le sue fila né l'ex dominus di B.Carige, Giovanni Berneschi, né la
famiglia Bonsignore. L'intesa, che getta le basi per detenere un
maggior peso nella governance, precederà l'aumento di capitale fino
a 850 milioni di euro il cui avvio è previsto a inizio giugno.
"Valuteremo le condizioni della ricapitalizzazione", spiega a MF
l'avvocato Roberto Romani, presidente della Fondazione De Mari. "La
linea è quella di non diluirci e di difendere la nostra posizione
in Banca Carige sempre che si verifichino i presupposti", prosegue.
"Quando gli assetti azionari saranno più chiari, insieme agli altri
pattisti (Coop Liguria e la Fondazione Cr Carrara ndr), ci
confronteremo col primo azionista Vittorio Malacalza, che ha
dimostrato un atteggiamento disponibile e inclusivo nell'interesse
dell'azienda".
red/cas