MERCATI AZIONAR

Intel prepara l'ipo di Mobileye al Nasdaq.
La società potrebbe essere valutata 30 miliardi di dollari

di Rossella Savojardo

La quotazione dell'unità di guida autonoma di Intel ha tardato ad arrivare a causa delle condizioni avverse del mercato.
Ora gli esperti sperano che dopo Porsche e Mobileye il mercato dell'ipo si risvegli |
Il debutto di Porsche in Europa | Dopo Porsche, Volkswagen valuta l'ipo dell'unità delle batterie PowerCo

Intel sta portando avanti i suoi piani per quotare pubblicamente le azioni della sua unità Mobileye self-driving-car negli Stati Uniti, dando una spinta al mercato delle ipo che è stato sotto pressione quest'anno dalle turbolenze nel mercato azionario. Il gigante americano dei semiconduttori non ha nascosto il suo desiderio di introdurre il suo fiore all'occhiello a Wall Street. Il progetto è stato lanciato a marzo, quando Intel ha dichiarato di aver presentato in modo confidenziale una bozza di dichiarazione di registrazione alla Securities and Exchange Commission (Sec) per una proposta di ipo di Mobileye. Secondo Bloomberg, Intel si aspetta che l'ipo valuti Mobileye a 30 miliardi di dollari.

Il ritardo dell'ipo dovuto alle condizioni avverse del mercato

Passata sotto bandiera americana nel 2017, l'azienda di origine israeliana ha visto gli effetti delle sinergie dare rapidamente i loro frutti. I ricavi sono aumentati da 879 milioni di dollari nel 2019 a 1,4 miliardi di dollari nel 2021. Oggi conta 3.100 dipendenti in tutto il mondo, l'80% dei quali dedicati alla ricerca e allo sviluppo. Nella sua dichiarazione ufficiale, Mobileye ha confermato che Goldman Sachs e Morgan Stanley sono i principali sottoscrittori. Mobileye prevede di quotare le azioni sul Nasdaq sotto il ticker "Mbly". La quotazione di Mobileye fa parte della più ampia strategia di Intel, guidata dall'amministratore delegato Pat Gelsinger, per trasformare il suo core business. Mobileye oltre ai chip e al software di guida autonoma, Mobileye offre tecnologia di assistenza alla guida e tecnologia di mappatura in uso.

Intel aveva già annunciato lo scorso dicembre i suoi piani per rendere Mobileye pubblico negli Stati Uniti a metà del 2022. Tuttavia, dopo diversi mesi senza aggiornamenti da nessuna delle due società, il fondatore e ceo di Mobileye, Amnon Shashua, ha inviato due mesi fa una lettera ai dipendenti in cui ha spiegato le ragioni del ritardo. "Il problema è la condizione di mercato. Non ho bisogno di parlarvi dello stato del mercato azionario, lo vedete voi stessi. Il problema con la cattiva condizione di mercato non è la valutazione, ma la stabilità. La mancanza di stabilità, o l'elevata volatilità, d'altra parte, potrebbe avere un effetto negativo sui risultati di qualsiasi ipo. Credo che raggiungere l'obiettivo di una ipo di successo e sostenere tale successo a lungo termine ci richieda di aspettare che il mercato si stabilizzi. Speriamo ancora che accada nel corso del 2022", aveva scritto l'ad.

L'ipo di Mobileye può essere un primo elemento positivo per il mercato?

Il mercato delle ipo tecnologiche a livello globale è nel bel mezzo della sua peggior crisi da quasi due decenni. Le quotazioni negli Stati Uniti hanno raccolto poco più di 7 miliardi di dollari quest'anno, secondo i dati di Dealogic. L'anno scorso le ipo tradizionali, escluse le società di acquisizione a scopo speciale, avevano registrato una raccolta record da 154 miliardi di dollari.

L'ipo di Mobileye, che arriva sulla scia del debutto di Porsche e dopo la novità che Volkswagen sarebbe sulla strada per quotare PowerCo, potrebbe, tuttavia, essere un primo segno di miglioramento del sentiment degli investitori. Secondo gli esperti, infatti, se il debutto di Mobileye sarà accolto bene, potrebbe incoraggiare altri grandi nomi come Instacart, Reddit e ServiceTitan, che hanno posticipato le loro ipo all'inizio di quest'anno fino a quando il mercato non migliorerà. (riproduzione riservata)

GIORGIA MELONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CHIEDE DI ANDARE IN BAGNO

Intel, 4,5 miliardi nel limbo,
Meloni prepara un incontro con il gruppo per discutere l’investimento in Italia di Andrea Pira

Il progetto si è arenato con il cambio di governo e si è complicato con i ritardi in Germania per l’impianto-madre in Ue
| La guerra dei chip: come gli Usa possono battere la Cina secondo Barclays | Riportare le imprese a produrre in Italia: ecco perché serve un reshoring act.

Il governo conta di riuscire quanto prima a confrontarsi con Intel per discutere
dell’annunciato maxi investimento da 4,5 miliardi di euro programmato dal gruppo statunitense in Italia.
Di fatto, il passaggio dal governo Draghi all’esecutivo presieduto da Giorgia Meloni ha lasciato l’operazione nel limbo.
L’ipotesi dello stabilimento in Veneto nei mesi scorsi è saltata perchè le secrezioni dei sorci pullulavano per la totale mancanza dei gatti.

CORPORATE NEWSLeggi dopo

Intel batte Milan 3 a 0, l’Italia ancora in lizza per ospitare il nuovo stabilimento di chip

di Emma Bonotti

Dal World Economic Forum di Davos, il numero uno del colosso statunitense, Patrick Paul Gelsinger, ha dichiarato che la decisione verrà presa entro l’anno | Intel, 4,5 miliardi nel limbo, Meloni prepara un incontro con il gruppo per discutere l’investimento in Italia

L’Italia non è ancora fuori dai giochi, ma è solo uno dei Paesi della lista. Il nuovo maxi stabilimento di semiconduttori di Intel potrebbe sorgere anche in altre parti dell’Unione europea. Ma per avere maggiori dettagli si dovrà aspettare ancora qualche mese. Dal World Economic Forum di Davos, il numero uno del colosso statunitense, Patrick Paul Gelsinger, ha dichiarato che la decisione verrà presa entro l’anno.

I progetti di Intel in Europa non escludono l’Italia

Lo scorso marzo Intel ha avviato un ampio programma di investimenti decennale in Europa per circa 80 miliardi, incentrato su un mega complesso di produzione di chip a Magdeburgo, in Germania. All’Italia poteva essere assegnato l’impianto per il confezionamento e assemblaggio avanzato dei chip. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, nelle ultime settimane del suo governo Mario Draghi aveva predisposto un accordo globale con Intel per la costruzione dello stabilimento. La città di Vigasio, in provincia di Verona, doveva essere il luogo prescelto. Ma con l’insediamento di Giorgia Meloni il progetto si sarebbe arenato.

L’incontro con Giorgiona Melona‍🥸

«Continuiamo a portare avanti le nostre discussioni con l’Italia in merito a un impianto di produzione back-end all’avanguardia», ha dichiarato la società a Reuters, aggiungendo che il ceo aveva incontrato giovedì 18 la premier italiana.

A dicembre la stessa Giorgiona Melona aveva definito l’investimento di Intel «altamente strategico» per il Paese e si era dimostrata disponibile a discutere direttamente con la società per valutare i dettagli del dossier.

Secondo quanto riferito da un funzionario del governo all’agenzia americana questo mese, Intel ha avviato una valutazione approfondita degli investimenti in Germania, Francia e Italia.

Ma la Roma di Mulignho sarebbe preoccupata che i massicci sussidi previsti dall’amministrazione di BabbyBiden a sostegno delle imprese nazionali possano scoraggiare Intel che le ha già suonate al Milan, di santa ragione sostenibile e ora vuole investire tutto in Italia come locomotiva del mondo.

Intel, il peggio è passato

Il titolo Intel sale di oltre il 6% nel pre mercato dopo il giudizio positivo di alcuni analisti sulla società. Intel prevede che le entrate del secondo trimestre saranno comprese tra 11,5 miliardi e 12,5 miliardi, con la vendite previste a 11,75 miliardi. I margini lordi rettificati dovrebbero scendere al 37,5%, mentre la multinazionale del chip prevede una perdita rettificata di 4 centesimi per azione. Le stime di Wall Street indicavano una perdita di 14 centesimi e 11,13 miliardi di fatturato.

Intel rinuncia all'acquisizione di Tower Semiconductor

- Intel, colosso statunitense attivo nel campo dei processori, ha annunciato di aver concordato di comune accordo con Tower Semiconductor di rescindere l'accordo precedentemente annunciato per l'acquisizione di Tower a causa dell'impossibilità di ottenere in modo tempestivo le approvazioni regolamentari richieste ai sensi dell'accordo di fusione, datato 15 febbraio 2022.
In conformità con i termini dell'accordo, Intel pagherà a Tower una commissione di risoluzione di 353 milioni di dollari.

/News/Mercati Azionari/Intel sotto stress dopo la guidance profondamente sotto le attese. Che cosa accade al colosso tech

Intel

MERCATI AZIONARI

Intel sotto stress dopo la guidance profondamente sotto le attese.

Che cosa accade al colosso tech di Elena Dal Maso

I dati del quarto trimestre 2023 di Intel sono risultati solidi, ma la guidance sull'utile per azione rettificato del primo trimestre di 13 centesimi si confronta con i 34 centesimi attesi dal consenso FactSet. Che cosa accade a Mobileye (AI per auto), Psg (circuiti flessibili) e Foundry Services (circuiti per terzi) | Mercati, piomba la minaccia delle 4 streghe: i migliori bond e azioni per difendere il portafoglio | Asml in volata, vendite su StM. Il ruolo della Cina nei super chip europei e le attese degli analisti per il 2024 | Bond 2024, un anno tutto d’oro: come ottenere un rendimento del 9,5% a basso rischio. I consigli di Mfs IM

Le azioni di Intel hanno registrato il primo calo percentuale a due cifre (-10,9% nel trading after hour) da oltre due anni venerdì 26 gennaio. Dopo la chiusura di Wall Street di giovedì, il gruppo tech Usa ha pubblicato la guidance sull'utile per azione rettificato del primo trimestre 2024 di 13 centesimi su ricavi compresi tra 12,2 e 13,2 miliardi di dollari. Entrambe le previsioni si sono rivelate ben lontane dal consenso di FactSet: gli analisti avevano espresso attese di un utile per azione adjusted di 34 centesimi insieme a un fatturato di 14,3 miliardi di dollari.

Guidance in calo su Mobileye (AI per auto), Psg (circuiti flessibili) e Foundry Services (circuiti per terzi)

«Anche se prevediamo un primo trimestre leggermente sotto la media della stagione sulle attività principali, ci attendiamo correzioni sostanziali delle commesse per Mobileye e PSG», ha spiegato David Zinsner, Chief Financial Officer di Intel, riferendosi a Programmable Solutions Group.
PSG è nata dall'acquisizione di Altera nel 2015 per 16,7 miliardi di dollari ed è attiva nel mondo degli FPGA, dove compete con altre realtà tra cui Xilinx, acquisita da AMD nel 2022. Intel aveva anticipato, lo scorso autunno, la possibile ipo di PSG nel 2024.
Gli FPGA sono dispositivi elettronici programmabili che consentono agli ingegneri e ai progettisti hardware di creare circuiti integrati personalizzati, su misura per l’assolvimento di specifiche esigenze. Invece di avere un circuito integrato fisso con funzionalità limitate, un FPGA può essere programmato per eseguire una vasta gamma di funzioni elettroniche grazie all’utilizzo di una matrice di blocchi logici configurabili, che possono essere interconnessi per creare dei circuiti personalizzati.

Intel prevede «un calo significativo dei ricavi (di Intel Foundry Services, la divisione delle CPU Core e Xeon che si occupa di produrre chip per altre società, ndr) dopo aver visto un’accelerazione degli acquisti nel business tradizionale del packaging e una debolezza ciclica nell’acquisto di apparecchiature per wafer nella prima metà dell’anno», ha continuato Zinser.

Le azioni di Intel sono scese del 10,9% del trading after hours. Se il calo si protraesse fino alla chiusura di venerdì, segnerebbe la peggior flessione percentuale in un giorno del titolo dal 22 ottobre 2021, quando crollò dell’11,7%, secondo i dati di Dow Jones. Successivamente, il calo peggiore è stato una flessione dell’8,6% registrata il 29 luglio 2022.

Il titolo Intel arriva da un rally di circa il 50% dall’ultima pubblicazione dei risultati della società tre mesi fa. La recente corsa del prezzo delle azioni «ha alzato il livello delle aspettative», hanno scritto gli analisti di Hsbc all’inizio di questa settimana.

Una trimestrale solida

Le previsioni di Intel sulle prospettive hanno messo in ombra i risultati migliori del previsto per l'ultimo trimestre, in cui la società ha registrato un utile netto di 2,7 miliardi di dollari, 63 centesimi per azione, contro una perdita di circa 700 milioni di dollari, 16 centesimi per azione, anno su anno. Su base rettificata, Intel ha guadagnato 54 centesimi per azione, mentre gli analisti avevano previsto 45 centesimi.

I ricavi sono saliti a 15,4 miliardi di dollari da 14,0 miliardi, mentre il consensus FactSet prevedeva 15,2 miliardi di dollari. Intel ha registrato un aumento del 33% dei ricavi, a 8,8 miliardi di dollari, dal gruppo di elaborazione clienti, che è l'unità più grande dell'azienda e quella che comprende i pc. Gli analisti avevano previsto 8,5 miliardi di dollari.

I ricavi del gruppo sui data center e intelligenza artificiale sono scesi del 10% a 4,0 miliardi di dollari, mentre gli analisti si aspettavano 4,1 miliardi. Le attività di rete e edge hanno registrato un calo dei ricavi del 24%, a 1,5 miliardi di dollari, rispetto a un anno prima. Il totale corrispondeva al consenso di FactSet.

Nel frattempo, i ricavi di Mobileye sono aumentati del 13% a 637 milioni di dollari, mentre i ricavi dei servizi di fonderia (foundry services) sono aumentati del 63% a 291 milioni di dollari.

Mobileye è una società specializzata nella vista da pc per l’automobile. Il suo sistema si basa sull’intelligenza artificiale e sull'apprendimento approfondito.

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