MILANO (MF-DJ)--"Il risultato del referendum tra i lavoratori e le lavoratrici di Pomigliano pur registrando un largo consenso a favore dell'accordo (oltre il 63% dei voti validi) che premia lo sforzo messo in campo da coloro che hanno sottoscritto l'accordo e dai lavoratori e lavoratrici perbene di Pomigliano, non sara' purtroppo sufficiente a far mantenere l'impegno di investire in quello stabilimento 700 mln euro per produrre la Futura Panda. Sara' ineluttabile la decisione della Fiat di portare in Polonia la produzione della Panda e della Ypsilon, con conseguenze sociali impensabili per il territorio di Pomigliano, della Campania, ma anche dell'intero sistema Paese".
E' quanto dichiara in una nota Roberto Di Maulo, segretario generale della Fismic, aggiungendo che nelle prossime ore sara' inoltrata una richiesta alla Fiat perche' non proceda "in questa direzione, mettendo in campo tutti gli strumenti possibili per scongiurare quello che appare essere il primo capitolo della fine sostanziale dello stesso progetto Fabbrica Italia, che tante speranze aveva rinfocolato sulla possibilita' che nel Nostro Paese potesse rimanere un settore manifatturiero avanzato, produttivo, capace di attrarre investimenti e di produrre buona occupazione".
"A tal fine la Fismic si attivera' anche per richiedere che venga messa in campo la cosiddetta "Ipotesi C", con la costituzione di una Newco a cui conferire cespiti e lavoratori di Pomigliano, con regole fissate dall'accordo che, comunque, e' stato approvato da oltre il 60% dei lavoratori", prosegue Di Maulo sottolineando che "e' del tutto evidente che sta sulle spalle della Fiom la responsabilita' gravissima di avere provocato questa reazione della Fiat; la Fiom, infatti, contraddicendo il suo stesso Statuto, tiene in scacco la maggioranza dei lavoratori, non ne accetta il giudizio e non firmera' l'accordo". mur MF-DJ NEWS 2315:03 giu 2010