Mediobanca B (MB)

- Modificato il 24/11/2007 09:19
turipipa N° messaggi: 2314 - Iscritto da: 16/3/2006
24/11/2007 08:28:20

Generali: Ben Ammar, attacco su Bernheim in realta' su Mediobanca

MILANO: "Bollore' ha detto che Generali Ass. e' una importante azienda italiana, credo che abbia risposto molto bene. L'attacco su Bernheim non era su Bernheim, era su Mediobanca". Lo ha detto a margine della presentazione del nuovo progetto paneuropeo di sviluppo in ambito cinematografico e televisivo, Tarak Ben Ammar, membro del consiglio di sorveglianza di Mediobanca, interpellato sulla lettera di Algebris. L'attacco "credo fosse molto di piu' sul fatto che Mediobanca controlla Generali", ha ribadito Ben Ammar.


24/11/2007 09:05:01

Generali Ass.: Ben Ammar, su Algebris gia' molta pubblicita'

MILANO: "Su Generali-Mediobanca vi daro' lo spazio che volete dopo lunedi'. Lasciamo tranquilli Generali Ass. e Algebris". Lo ha detto a margine della presentazione del nuovo progetto paneuropeo di sviluppo in ambito cinematografico e televisivo, Tarak Ben Ammar, esponente degli azionisti esteri di Mediobanca. "Si e' fatto gia' molta pubblicita'. Lui e' bravissimo, Davide Serra", ha commentato Ben Ammar.




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4 Commenti
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1 di 4 - 29/11/2007 18:38
turipipa N° messaggi: 2314 - Iscritto da: 16/3/2006
29/11/2007 17:28:57

Generali Ass.: Bernheim allo scontro "in Generali guerra non ancora conclusa"

Nelle stanze di Mediobanca si ragiona da tempo sulla governance di Generali ma il presidente Antoine Bernheim ritiene «non terminata» la propria «missione» e respira aria di complotto intorno all’attacco sferrato da Algebris. Il fondo speculativo di Davide Serra «non agisce da solo. È senza dubbio sostenuto da italiani che hanno delle ambizioni sulla compagnia o vogliono entrare nel cda o prenderne il controllo», ha ribadito l’anziano banchiere paventando la possibilità che la partita sia al centro di un confronto «politico» nel Forum italo-francese in corso a Nizza.
Bernheim non fa i nomi dei supposti fiancheggiatori ma tra i soci finanziatori di Algebris figurano, a parte Intesa Sanpaolo che ha forti legami industriali con il Leone, Monte Paschi e Unicredit che è a sua volta primo azionista di Piazzetta Cuccia. «Sono un bersaglio, perché ho affermato urbi et orbi di provare a difendere l’indipendenza» di Trieste, ha detto dalle colonne di Le Monde Bernheim attaccando gli investitori italiani due volte in soli dieci giorni. Il mandato del cda scade nel 2010, ma l’occasione per un redde rationem potrebbe essere l’assemblea di aprile, soprattutto se Serra raggiungerà l’esito di convogliare le forze di alcuni istituzionali anche statunitensi.
«Se gli azionisti italiani saranno leali di fronte al management che li arricchisce non ci saranno problemi in assemblea», ha proseguito Bernheim aggiungendo come i conti del gruppo siano «eccellenti, nei primi nove mesi dell’anno» malgrado la crisi dei subrime. Molto distante la tesi di Algebris che ha criticato Bernheim sia per i compensi ricevuti sia per la scarsa redditività di Generali che tuttavia negli ultimi sei mesi ha dimezzato la distanza di capitalizzazione con la concorrente Axa: nell’ultimo anno il titolo triestino (più 2,7% la chiusura di ieri in Piazza Affari) ha dato un ritorno, dividendi compresi, dell’8,7 per cento.
Bernheim dichiara quindi battaglia, dicendosi per nulla disposto «ad abbassare le braccia a costo di andare allo scontro». Il presidente del Leone denuncia poi le tensioni intorno a Trieste: «Dire che ci sono momenti in cui ho potuto dormire tranquillo alla guida di Generali sarebbe una menzogna. Dal mio ritorno nel 2002 si cerca di destabilizzarmi».

2 di 4 - 30/11/2007 09:44
turipipa N° messaggi: 2314 - Iscritto da: 16/3/2006
Assicurazioni Generali Spa Generali: Geronzi, si affermi una forte presidenza esecutiva (Sole)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 30 nov - La filosofia con cui Mediobanca
trattera' le principali partecipazioni strategiche cambiera' radicalmente. Non
saranno piu', come un tempo, quasi esclusivamente strumenti di potere e
controllo. A dirlo e' Cesare Geronzi, presidente del consiglio di sorveglianza
di Mediobanca, in un passaggio saliente della lunga intervista al Sole 24 ore.
'Saranno entita' forti, piu' libere e responsabili, che si misureranno con il
mercato, creando valore per essere giudicate solo sui risultati'. In questa
nuova prospettiva - spiega il banchiere - Geronzi formula l'auspicio di una
forte presidenza esecutiva per le Generali. 'Quando Barnheim lascera' - dice
ancora Geronzi - sara' un problema trovare un personaggio della sua altezza, con
il suo indiscusso prestigio'. E le critiche del fondo Algebris? 'Un fondo nato
da poco - dice il banchiere - e sostenuto da varie entita' italiane che in una
lettera di dodici pagine e' riuscito a dire soltanto che ci sarebbe un conflitto
di interesse e che l'eta' di Antoine Barnheim e' troppo avanzata. Sull'attivita'
dei fondi hedge, in generale, 'io sono favorevole, anche a quelli sovrani -
sottolinea Geronzi - Il fondo del Dubai sarebbe benvenuto nell'azionariato di
Mediobanca e Generali, magari con una quota modesta non superiore al 2 o 3 pre
cento. Una partecipazione cosi' l'ha avuta perfino Danilo Coppola, figuriamoci
se dovremmo dire no a questi importanti investitori.

3 di 4 - 30/11/2007 09:52
giulioderugeriis N° messaggi: 2315 - Iscritto da: 26/4/2007
turipipa metti i grafici! Devi modificare il primo post aggiungendo, prima del testo questa scritta:
Grafico Intraday: Mediobanca Banca di Credito Finanziario SpAGrafico Storico: Mediobanca Banca di Credito Finanziario SpA
Grafico IntradayGrafico Storico
. (copialo ed incollalo così com'è)
4 di 4 - 30/11/2007 10:00
turipipa N° messaggi: 2314 - Iscritto da: 16/3/2006
Geronzi: fondo Dubai sarebbe benvenuto in Mediobanca e Generali
30.11.2007 09:55
MILANO (Reuters) - Il fondo del Dubai sarebbe benvenuto nell'azionariato di Mediobanca e di Generali, con una quota modesta. Lo ha detto il presidente di Piazzetta Cuccia, Cesare Geronzi in una lunga intervista rilasciata al Sole 24 Ore. "Il fondo del Dubai sarebbe benvenuto nell'azionariato di Mediobanca e Generali, magari con una quota modesta, non superiore al 2 o 3%", ha detto Geronzi. A proposito di Telecom Italia, "è un'azienda strategica per il paese e Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo (soci di Telco, primo azionista della compagnia di tlc con il 23,6%) hanno svolto con responsabilità il loro ruolo. Diaciamo che siamo azionisti stabili ma non permanenti", ha dichiarato Geronzi.%>

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