Rosetti Marino (YRM)

- Modificato il 08/1/2017 12:41
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
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OFFRE TUTTA UNA SERIE DI SERVIZI AL SETTORE PETROLCHIMICO


http://www.rosettimarinogroup.com/





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1 di 10 - 31/3/2015 11:48
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
La Rosetti Marino S.p.A. è una azienda a capitale privato.

Le società componenti il gruppo Rosetti Marino sono in grado di offrire un ampio spettro di servizi di progettazione, gestione progetti e costruzione di impianti per i settori petrolifero e petrolchimico.

Il gruppo Rosetti Marino è di base a Ravenna e dispone di uffici periferici in Croazia, Portogallo, Libia, Egitto, Algeria, Kazakhstan e Russia.

La capogruppo Rosetti Marino è una azienda leader operante a livello internazionale per la realizzazione su base “chiavi in mano” di:

piattaforme offshore e sistemi subsea;

impianti modularizzati e impianti package di processo;
impianti a terra;

serbatoi, recipienti in pressione, colonne;

cantieristica navale: rimorchiatori, supply vessels, ferryboat.


Le più importati società costituenti il gruppo sono:

Basis Engineering s.r.l. (Rosetti Marino S.p.A. socio unico): fornisce servizi di progettazione di impianti a terra e a mare per il settore petrolifero.

Fores Engineering s.r.l. (Rosetti Marino S.p.A. socio unico): opera come costruttore ed integratore di:

sistemi per il controllo di processo e di sicurezza di impianto;

sistemi idraulici e pneumatici prefabricated shelter and skid mounted units;

flow metering systems;

process analysers package system.
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2 di 10 - 31/3/2015 11:49
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Rosetti Marino ha chiuso il 2014 con un giro d'affari di 244,88 milioni di euro, in calo del 27,4% rispetto ai 337,56 miliardi dell'anno precedente. L'utile netto consolidato è stato pari a 2,15 milioni, dagli 8,96 dell'anno precedente.La posizione finanziaria netta, a fine 2014, era positiva per 102mila euro, dai 64mila dell'anno precedente.Il board propone all'assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 1 euro per azione con data di stacco prevista per il 18 maggio e data di pagamento per il successivo 20 maggio.


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3 di 10 - 24/9/2015 11:22
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
La AMS di Napoli ordina 2 nuovi rimorchiatori alla Rosetti
4 di 10 - Modificato il 19/3/2017 08:46
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Rosetti Marino, i conti del primo semestre 2016

Rosetti Marino ha chiuso la prima metà dell'anno con un giro d'affari pari a 87 milioni di euro, in calo rispetto ai 120 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente.

Il periodo si è chiuso con una perdita pari a 2,3 milioni di euro, in peggioramento dai 500mila euro dello stesso periodo del 2015.La posizione finanziaria netta, a fine giugno, era positiva per 70,3 milioni, in lieve peggioramento rispetto ai 70,6 di fine 2015.
5 di 10 - 19/3/2017 08:49
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Rosetti Marino vale 19 volte gli utili 2017


I risultati semestrali di Rosetti Marino sono stati analizzati da Banca Imi. Gli analisti evidenziano la contrazione del 27,5% dei ricavi totali che si sono fermati a 87 milioni quest'anno. Con il comparto Energy in calo di 30 milioni per i minori investimenti del settore Oil.

L'ebitda è negativo per 422mila euro (positiva per 6 milioni nel 2015) in linea con il trend dei ricavi e la perdita netta si attesta a 2,3 milioni, a fronte di 501mila euro di utile l'anno scorso. La posizione finanziaria netta resta ampiamente positiva, 70,3 milioni di euro, con mezzi propri per 182 milioni.

Banca Imi non assegna alla società ravennate né giudizio né target price, ma calcola come il titolo passi di mano a 19,1 volte gli utili 2017 e 12,2 volte quelli attesi per il 2018, con un multiplo ev/ebitda di 4 volte sui risultati del prossimo anno e di 2,8 volte quelli del successivo.

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6 di 10 - 01/4/2017 10:52
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
All’ Aim di Borsa Italiana l’industria fa guadagnare gli investitori

Pubblichiamo l’ultima indagine dell’ Osservatorio AIM di IR Top, che fotografa l’andamento delle società il cui modello di business è focalizzato sull’attività manifatturiera e i servizi che alimenta. Emerge, come già per il segmento STAR, che questo momento storico è estremamente favorevole per le attività produttive

Il settore Industria in AIM Italia

L’industria si conferma tra i settori che crescono e creano valore su AIM Italia, il mercato di Borsa Italiana con un processo di quotazione semplificato per le PMI. Il campione di società industriali individuate e analizzate dall’Osservatorio AIM di IR Top, rappresenta il 14% in termini di società su AIM Italia, il 18% in termini ricavi, pari a 879 milioni di euro nel 2015, il 13,5% in termini di raccolta da IPO, pari a 135 milioni di euro (in equity) e il 23% in termini di capitalizzazione, pari a 752 milioni di euro.

Attualmente, il mercato AIM Italia conta 78 società quotate, che rappresentano circa un quinto delle aziende presenti su Borsa Italiana, con ricavi totali pari a 4,8 miliardi di euro nel 2015, una raccolta di capitali in IPO pari a di 1 miliardo di euro (equity) e una capitalizzazione di mercato pari a 3,3 miliardi di euro (41 milioni di euro in media). Il criterio per la selezione del cluster “Industria” si è basato sull’identificazione di modelli di business focalizzati sull’attività manifatturiera e sui servizi industriali che generano effetti diretti sull’economia reale.

OSSERVATORIO-IR-TOP-INDUSTRIA-AIM-ITALIA

Le aziende industriali sono in aumento

L’incidenza delle società industriali su AIM si è incrementata dalla fine del 2014 e negli ultimi 2 anni si è affermata maggiormente la capacità di AIM Italia di rappresentare l’economia reale italiana anche attraverso le nuove IPO. In particolare, nel 2016 sono approdate sul mercato 4 aziende industriali: FOPE (storica azienda orafa di Vicenza specializzata nella produzione di gioielleria di alta gamma), S.M.R.E., (società umbra specializzata nella produzione e nello sviluppo di Kit di elettrificazione nei settori Automation e Green Mobility), SITI B&T Group (multinazionale emiliana che sviluppa impianti e tecnologie innovative green per la produzione di ceramiche), Energica Motor Company (società emiliana attiva nella produzione e vendita di moto elettriche) per una con una raccolta di capitali totale pari a 38,8 milioni di euro (9,7 milioni di euro in media).

Complessivamente su AIM Italia nel 2016 si sono quotate 12 società (22 nel 2015), attraverso 11 IPO e 1 business combination, la raccolta di capitali in equity è stata pari a Euro 208 milioni (Euro 278 milioni nel 2015); il dato mediano di raccolta è stato pari a Euro 5,3 milioni, mentre il flottante da IPO si è attestato in media al 24%.

L’incidenza delle società industriali su AIM si è incrementata dalla fine del 2014 e negli ultimi 2 anni si è affermata maggiormente la capacità di AIM Italia di rappresentare l’economia reale italiana anche attraverso le nuove IPO.

In termini di nuove quotazioni il mercato AIM Italia presenta storicamente maggiore dinamicità rispetto all’MTA, anche in relazione al settore industriale, rispetto a una sola quotazione sul listino principale nel 2016 (Technogym, attiva nella produzione e vendita di attrezzature sportive) e uno spin-off (Ferrari).

Lo stimolo del passaggio a Industry 4.0

Tra gli elementi che rendono maggiormente interessante il settore Industria nei confronti degli investitori istituzionali vi è il passaggio all’industria 4.0, che porterà verso una produzione automatizzata, interconnessa e integrata con le tecnologie digitali. Si creeranno business opportunity interessanti: le società industriali si perfezioneranno con le infrastrutture di connettività, come nel caso della manifattura in chiave additiva, della robotica e della stampa 3D.

L’industria tra i settori con le maggiori potenzialità di crescita

«Secondo le analisi dell’Osservatorio IR Top su AIM Italia – commenta Anna Lambiase, fondatore e Amministratore Delegato IR Top, società specializzata nelle Investor Relations per le Small&Mid Cap e Advisory per l’IPO su AIM – l’industria si classifica fra i settori con le maggiori potenzialità di crescita sul mercato delle PMI quotate, anche grazie agli investimenti in innovazione e R&D, una maggiore propensione verso la crescita all’estero e all’elevata specializzazione in nicchie di mercato. Nel I semestre 2016 le società AIM industriali si caratterizzano per buoni fondamentali, con ricavi in crescita (+5%) e un livello di marginalità pari al 9%. Nel 2015, la crescita delle AIM Industriali, pari al +7% in termini di ricavi, ha sovraperformato l’incremento del PIL nazionale (+0,8%), dimostrando l’importanza della quotazione per le aziende che hanno scelto Aim Italia per lo sviluppo dei propri progetti strategici.

Tra gli elementi che rendono maggiormente interessante il settore Industria nei confronti degli investitori istituzionali vi è il passaggio all’industria 4.0, che porterà verso una produzione automatizzata, interconnessa e integrata con le tecnologie digitali.

Per patrimonializzare le PMI industriali, riequilibrando la struttura finanziaria dalle fonti di debito verso l’equity, è necessario incrementare la cultura della quotazione in Borsa nei confronti degli imprenditori come fonte di valore per la crescita. AIM Italia si configura come lo strumento di finanza alternativa per la quotazione: permette alle imprese di accedere in maniera semplificata ai mercati azionari, consentendo di reperire capitali per finanziare i progetti di sviluppo, con un impatto positivo sulla visibilità internazionale, sulla crescita e sulla competitività aziendale».

Per le AIM industriali crescita superiore al PIL

Dall’analisi sui risultati economico finanziari emerge un trend positivo: nel 2015, la crescita delle AIM Industriali in termini di ricavi ha sovraperformato la crescita del PIL nazionale (+0,8%). In particolare, i ricavi medi 2015 si sono attestati a 80 milioni di euro, segnando una variazione del +6,6% in media rispetto al 2014, tendenza positiva confermata anche nel 1 semestre del 2016, con ricavi pari in media a 38 milioni di euro, in crescita del +5,0% rispetto al semestre precedente.

Anche in termini di EBITDA, pari in media a 8,4 milioni nel 2015, le società manifatturiere hanno mostrato una crescita del +7,0%, con EBITDA margin medio pari al 11,7%, sostanzialmente in linea con il primo semestre 2016, che ha registrato un dato medio pari al 9,3%. L’Utile netto nel 2015 è cresciuto del 29,6% rispetto all’anno precedente, con un valore medio pari a 2,6 milioni di euro. Le 11 aziende impiegano circa 6500 dipendenti, con una crescita media degli occupati pari al 12% nel I semestre 2016. A fine 2015 i dipendenti erano 6036, con un incremento medio dell’84% rispetto al 2014.

OSSERVATORIO-IR-TOP-INDUSTRIA-AIM-ITALIA2a

La capitalizzazione media delle società AIM industriali si attesta a 68 milioni di euro ed è superiore alla media del mercato delle PMI quotate (41 milioni di euro). L’andamento positivo in termini di fondamentali viene riflesso anche nella performance dei titoli in borsa. Negli ultimi 9 mesi la performance media dell’indice FTSE AIM Italia è stata positiva e pari al +2,7%, mostrando un trend di miglioramento da inizio 2017. Le società AIM industriali hanno sovraperformato l’indice a nove mesi, registrando una crescita del prezzo azionario pari al +12,5%.

Dall’analisi sui risultati economico finanziari emerge un trend positivo: nel 2015, la crescita delle AIM Industriali in termini di ricavi ha sovraperformato la crescita del PIL nazionale (+0,8%).

A sei mesi hanno registrato una performance media positiva pari al +18%, valore superiore all’indice FTSE AIM Italia (+9,5%). A tre mesi il settore industria su AIM segna il valore più elevato, pari al +30,6%, distaccandosi dall’indice che regista una performance del +10,4%. Anche la performance YTD, pari in media al 22% da inizio anno, sovraperforma il FTSE AIM Italia, che registra una crescita pari al +5,9%.

Propensione alla crescita sui mercati esteri

Le aziende AIM del settore industria si caratterizzano per una forte propensione alla crescita sui mercati esteri, attraverso la costituzione di JV o partnership con operatori locali nei mercati considerati strategici. Hanno, inoltre, rafforzato significativamente la presenza a livello internazionale e in media, nel 1 semestre 2016, hanno realizzato all’estero quote di fatturato pari al 70%. Nel 36% dei casi la percentuale di fatturato estero è superiore all’80%, ad esempio sale all’82% per Modelleria Brambilla, azienda emiliana che produce componentistica di precisione per il settore automotive attraverso tecnologie a processo inorganico nel settore delle fonderie.

Alto tasso d’innovazione

Le società AIM industriali si caratterizzano per la leadership in nicchie di mercato diversificate e per l’elevato tasso di innovazione, grazie al ruolo strategico svolto dall’attività di ricerca e sviluppo, in particolare rivolta ai brevetti industriali.

In particolare, Clabo, azienda marchigiana specializzata nella produzione e commercializzazione di vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie e hotel, ha registrato oltre 20 brevetti sulla tecnologia della conservazione e della catena del freddo.

Giorgio Fedon e Figli, con l’attività continua R&D ha sviluppato nuovi progetti sia nel settore ottico che nella pelletteria; in particolare il brevetto Fedon per i trolley ‘Marco Polo’, un sistema per i frequent flyer.

Anche FOPE ha brevettato un sistema di minuscole molle in oro nascoste tra le maglie per gioielli flessibili (lusso).

Le PMI innovative nel panel industriale

Nel panel industriale compaiono 2 PMI innovative (FOPE ed Energica Motor Company) e ad oggi le PMI Innovative su AIM Italia sono 6. Tra i parametri principali che le PMI innovative devono rispettare vi sono: la sede principale in Italia o in uno dei Paesi UE, meno di 250 fra dipendenti e collaboratori, un fatturato inferiore a 50 milioni di Euro e almeno 2 dei seguenti requisiti: spese in ricerca e sviluppo maggiori o uguali al 3% al maggior valore tra costo e totale della produzione, almeno 1/3 dei dipendenti con laurea magistrale oppure 1/5 di dottorati, dottorandi o laureati con almeno 3 anni di ricerca certificata, almeno un brevetto o privativa industriale.

Le società AIM industriali si caratterizzano per la leadership in nicchie di mercato diversificate e per l’elevato tasso di innovazione, grazie al ruolo strategico svolto dall’attività di ricerca e sviluppo, in particolare rivolta ai brevetti industriali.

Agevolazioni fiscali per l’investimento

La Legge di Stabilità ha introdotto agevolazioni fiscali del 30% per l’investimento in PMI Innovative, sia in relazione ai soggetti passivi IRPEF, per i quali consiste in una detrazione dall’imposta lorda, che ai soggetti passivi IRES, che risulta in una deduzione dal proprio reddito complessivo.

Questa misura rende più interessanti le PMI innovative quotate su AIM Italia nei confronti di Investitori Professionali e Retail che vogliano investire partecipando in fase di IPO o in aumenti di capitale. I titoli AIM Italia, infatti, possono essere inseriti all’interno dei propri portafogli PIR e, qualora, siano PMI Innovative, il beneficio dell’agevolazione fiscale si somma alla detassazione dei rendimenti prevista dal PIR al termine del periodo dei 5 anni. In merito alle agevolazioni fiscali si è in attesa del Decreto Ministeriale attuativo, che dovrebbe rendere l’incentivo fruibile anche retroattivamente per gli investimenti compiuti dopo il varo della norma primaria.

Rosetti Marino

Opera principalmente nella progettazione e costruzione per commesse di tipo EPC (Engineering, Procurement and Construction) di piattaforme off-shore Oil&Gas, nella progettazione e costruzione di “navi di servizio e da lavoro” e nella realizzazione di impianti di processo. La società possiede due cantieri nel porto di Ravenna mentre il terzo è situato a pochi km da Aktau, sulla costa Kazaka del Mar Caspio.I principali clienti sono alcune tra le maggiori compagnie petrolifere e i principali global contractors internazionali del settore, oltre ad alcuni tra i principali armatori europei di navi di servizio.


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7 di 10 - 27/6/2017 15:03
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Banca Imi taglia le stime su Rosetti Marino


Banca Imi rivede al ribasso le proprie stime su Rosetti Marino, di cui tuttavia non forniscono raccomandazione e target price sul titolo, Nel dettaglio, gli analisti hanno tagliato le stime 2017 sui ricavi (del 30%) e sull'ebitda (del 72%): il margine di ebitda scende così dal 5,6% atteso in precedenza al 2,3% stimato ora. Quasi azzerato anche l'utile netto 2017 (0,2 milioni contro i 7,3 milioni previsti precedentemente), mentre la posizione finanziaria netta dovrebbe rimanere positiva per circa 80,5 milioni di euro. Meglio dovrebbe invece andare negli esercizi successivi: nel 2018 il recupero, a livello di ricavi, dovrebbe essere 25%, con un ebitda margin del 4,5% e 6,6 milioni di utile netto, che dovrebbe poi salire a 11,5 milioni l'anno successivo. Il titolo passa così di mano a un valore d'impresa di 0,22 volte sui ricavi 2018 attesi e di 4,9 volte sull'ebitda.

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8 di 10 - 01/10/2017 09:03
GIOLA N° messaggi: 29544 - Iscritto da: 03/9/2014
Rosetti Marino, ricavi in calo e perdita di 8,9 milioni di euro

Nel primo semestre Rosetti Marino ha realizzato un prodotto interno lordo di 78,6 milioni di euro, il 9,7% in meno degli 87 milioni del 2016. Un dato che sconta il forte calo degli investimenti delle oil company e riconducibile primariamente al settore Costruzioni navali. L'ebitda è negativo per 7,1 milioni (-422mila euro un anno fa) e la perdita netta è stata di 8,9 milioni (2,3 nel 2016). La posizione finanziaria netta consolidata a breve è positiva per 110,4 milioni, il patrimonio netto di gruppo è di 176 milioni.

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MODERATO regis18 (Utente disabilitato) N° messaggi: 2251 - Iscritto da: 21/2/2015
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