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Iscritto da: 03/5/2009
• Questioni e avvenimenti trascurati dall'informazione, che li considera marginali o semplicemente preferisce non trattare o, pur affrontandoli, magari non sempre si ha voglia/tempo di considerare con attenzione.
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Iscritto da: 03/5/2009
Col senno di poi, forse valeva la pena di fare un corso per trafficante d'armi, mica prendere il REC per dieci categorie merceologiche o iscriversi all'albo degli agenti di commercio e dei rappresentanti, e pure a quello degli autotrasportatori, o tentare l'esame di promotore finanziario e alla fine farmi rovinare dalla borsa. Mi era sfuggito ma a conti fatti devo ammettere che di puttanate ne ho fatte davvero tante.
62 di 1097-07/9/2012 18:570
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Pubblicato da Nicola Biondo, giornalista freelance, sul sito di Beppe Grillo.
63 di 1097-Modificato il 16/9/2012 23:530
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Iscritto da: 03/5/2009
Giovanni Tizian è un giovane giornalista calabrese che dal 2006 scrive sulla Gazzetta di Modena.
Il padre, funzionario locale del Montepaschi, fu assassinato nella Locride mentre tornava a casa dal lavoro.
Tizian, per le sue inchieste sulle infiltrazioni mafiose in Norditalia, da mesi è entrato nel non invidiabile club di chi vive sotto scorta di protezione.
http://longfiles.com/b1caqqtuaxgy/GiovanniTizian-Gotica.pdf.html
A questo indirizzo, anche se il libro è protetto da copyright, si può scaricare gratuitamente in formato PDF un suo interessante lavoro d'inchiesta:
"GOTICA — 'ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea", Round Robin Editrice, 2011.
Inutile dire, considerando anche quel che gli è costato in termini di rischi personali e di limitazione della propria libertà, che se lo leggerete dovreste avere il garbo di contattare l'autore e/o l'editore per sdebitarvi.
64 di 1097-Modificato il 16/9/2012 23:530
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Iscritto da: 03/5/2009
Tizian si racconta in un'intervista-monologo girata in un anonimo parco emiliano: http://youtu.be/61dDwjRQlM4
65 di 1097-Modificato il 17/9/2012 00:280
laserpevelenosa
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Ma quando mai tu hai pagato un libro, scroccone (per non dire cleptomane)?
Mi fai venire in mente quel fulminante epigramma, a te tanto caro, che Pasolini dedicò a Gian Luigi Rondi:
“Sei così ipocrita che, come l’ipocrisia ti avrà ucciso, sarai all’inferno e ti crederai in paradiso.”
66 di 1097-17/9/2012 00:400
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Grazie d'esistere, serpaccia. Se non ci fossi bisognerebbe inventarti. La tua ferocia è un balsamo, un antidoto al buonismo a buon mercato.
67 di 1097-17/9/2012 01:340
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Iscritto da: 03/5/2009
Una notizia appresa orecchiando la TV (Elisir, Rai3). Ci sono circa 15.000 centenari in Italia, a fare virtuale compagnia a Rita Levi Montalcini. Il loro numero raddoppia ogni sette anni.
68 di 1097-17/9/2012 01:390
laserpevelenosa
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Siamo secondi per longevità solo ai Giapponesi.
69 di 1097-17/9/2012 01:420
laserpevelenosa
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Iscritto da: 27/3/2011
A prestar soldi però siamo stati per secoli i numeri uno.
"...nessun potente trader, nessun gestore di hedge fund, nessun top-banker della City potrà mai fare quello che riuscì ai banchieri italiani nel Trecento: ottenere, come garanzia dei prestiti concessi, un pegno sulla Corona d’Inghilterra, l’emblema della Monarchia e il simbolo per eccellenza del potere inglese. Fu Simone da Mirabello, mercante astigiano (un “Lombard”) residente a Bruges, ad ottenere da Edoardo III di Windsor il pegno sulla Corona a fronte di un prestito molto esoso, con interessi del 35 per cento. Agli odierni “maghi della finanza” della City potrebbe, comunque, venire l’idea di creare un derivato sulla Corona."
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/lumbard#ixzz26fNW3MTm
70 di 1097-Modificato il 23/9/2012 11:050
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Iscritto da: 03/5/2009
Numeri uno anche nella navigazione. Vedi che cos'hanno combinato le nostre repubbliche marinare. Vedi specialmente la Serenissima e che cosa sono stati capaci di fare nei secoli i veneziani, partendo da quattro palafitte in mezzo a una laguna: ogni volta che ci penso mi viene quasi da piangere per la commozione.
Colombo a parte (uno dei più testardi visionari di ogni tempo, con una fede nelle proprie convinzioni e una tenacia nel perseguire i propri folli progetti di cui vorrei potessimo noi italiani d'oggi averne anche solo un millesimo), ecco un altro genovese sbalorditivo che mi era sfuggito, Lanzerotto Malocello (Varazze, 1270 – Genova, 1336), mercante, navigatore ed esploratore della Repubblica di Genova.
Scopritore delle Isole Canarie sette secoli or sono, nel 1312 approdò nell'isola che da lui ha preso il nome, Lanzarote, e con alterne fortune cercò di governarla per quasi un ventennio.
"Lanzerotto Malocello offrì i suoi servigi al Re del Portogallo, ottenendo da lui il feudo delle isole di Lanzarote e La Gomera, ma a causa delle rivolte dei terribili guanci e delle scorrerie dei castigliani non riuscì mai a stabilirvi colonie permanenti. Suo figlio ereditò i suoi diritti, ma non riuscì a sua volta nell’impresa." (Ermanno Sommariva)
71 di 1097-Modificato il 23/9/2012 11:060
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Su Wikipedia c'è pochissimo. Ermanno Sommariva ce lo racconta meglio nel suo sito http://www.globalgeografia.com/europa/personaggi_lanzerotto_malocello.htm
72 di 1097-Modificato il 23/9/2012 11:060
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73 di 1097-Modificato il 23/9/2012 17:000
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Ce ne sarebbe da aggiungere, sulla storia di Lanzarote, ma sono pigro e mi riservo di farlo in un momento di maggior entusiasmo.
74 di 1097-Modificato il 23/9/2012 17:000
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Ora mi dedicherò al mio sport preferito: il salto di palo in frasca.
75 di 1097-Modificato il 23/9/2012 17:000
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Iscritto da: 03/5/2009
Ho appena scoperto che le due radici semitiche רגש (ragàsh), "tumulto", e (ragàz), "ira"/"turbamento", si pronunciano allo stesso modo dei rispettivi termini usati in dialetto alto-reggiano e modenese per tradurre l'italiano "ragazzi". Ecco un ottimo esempio di etimologia inventiva ma a suo modo calzante.
76 di 1097-23/9/2012 17:250
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Saltiamo ancora di palo in frasca.
77 di 1097-23/9/2012 17:270
ele7
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Какая это игра?
78 di 1097-Modificato il 23/9/2012 18:040
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Agli acuti seguaci del forum non sfuggirà la clamorosa androginia di questa famosa tela dello Spagnoletto,
soprannome con cui è passato alla storia un brillante pittore spagnolo del XVII secolo accasatosi a Napoli,
Jusepe/José de Ribera. La donna barbuta, 1631.
79 di 1097-23/9/2012 17:560
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Questo quadro a grandezza naturale (126 x 194 cm) rappresenta Magdalena Ventura ritratta all'età di 52 anni dallo Spagnoletto su incarico del suo mecenate, Fernando Afán de Ribera y Enríquez, III Duca d'Alcalá e Viceré di Napoli.
80 di 1097-23/9/2012 18:020
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La Ventura era di Accumoli, all'epoca parte del reame partenopeo, oggi piccolo comune della provincia di Rieti, che, insieme alla limitrofa Arquata del Tronto, è l'unico in Italia a confinare con tre regioni (Abruzzo, Marche e Umbria) diverse da quella di appartenenza (Lazio).