Chi Mi Spiega Come Funzionano I Portafogli??

- 21/5/2006 01:58
professionaltrading N° messaggi: 2 - Iscritto da: 13/5/2006
salve a tutti mi sono appena registrato,mi piacerebbe sapere come posso utilizzare il for portafoglio e ordini. immagino siano virtuali..ma come si attivano?comer si inseriscono le commodity? è possibile vedere gli andamenti dei soli titoli acquisiti nel portafoglio?
grazie a tutti per la collaborazione.



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1 di 41 - 22/5/2006 11:46
vnccrl (ADVFN) N° messaggi: 2359 - Iscritto da: 13/5/2005

Il portafolio é virtuale, per crearne uno nuovo basta cliccare sul pulsante "Nuovo Portoflio" e seguire le indicazioni.
Per inserire i futures o le opzioni sulle materie prime basta conoscerne il simbolo. Se non lo conosce puó trovarlo nella nostra sezione delle materie prime, per esempio il future sul rame con scadenza a Luglio 2006 ha simbolo HGN6.
Quando avrá creato un nuovo portfolio dalla pagina "Guadagni/Perdite" le sará possibile monitorare l'andamento di ogni singolo titolo oppure avere un grafico sull'andamento generale del suo portfolio dalla pagina "Grafico".
Mi ripropongo nel prossimo futuro di inserire una sezione Portolio nell'help del nostro sito, nel frattempo se avete altre domande o avete bisogno di chiarimenti non esitate ad inserirli in questa discussione.

Carlo
2 di 41 - Modificato il 21/1/2023 15:38
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

I PORTAFOGLI FUNZIONANO QUANDO AL LORO INTERNO CI SONO DEI "FOGLI", COMUNEMENTE DETTI "BANCONOTEdollar";

IN TAL CASO IL TITOLARE DEL PORTAFOGLIO, CHE LO DETIENE NELLA TASCA DELLE BRAGHE DI DIETRO,

LO PUO' ESTRARRE DALLA TASCA DELLE BRAGHE CON LE MANI FACENDOLO FUNZIONARE,

APRENDOLO ED ESTRAENDONE CON LE DITA🤞PRENSILI, UNO O PIU' FOGLI A SECONDA DELLE ESIGENZE DEL CASO IN QUESTIONE.

DOPO DI CHE SI APPLICA LA FUNZIONE DI CHIUSURA DEL PORTAFOGLIO E LO SI RICHIUDE RIPONENDOLO NELLA TASCA DELLE BRAGHE,

IN MODO CHE CONTINUI A FUNZIONARE NELLA SUA PROSSIMA PRINCIPALE FUNZIONE DI PORTARE I FOGLI,

ANCHE SE PUO' PORTARE DOCUMENTI PERSONALI NEGLI APPOSITI SPAZI CREATI AD HOC;

IO PERSONALMENTE GLI FACCIO PORTARE, INOLTRE, DUE PRESERVATIVI... NON SI SA MAI !!!


(Se ti è stata utile questa risposta, metti un pollicino+1)
3 di 41 - 09/12/2020 09:26
MammadiRampani N° messaggi: 1354 - Iscritto da: 23/6/2020
ma manco lo tieni hihihih
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
MODERATO MARIA DOLORE (Utente disabilitato) N° messaggi: 3770 - Iscritto da: 10/8/2021
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
7 di 41 - Modificato il 26/3/2023 17:02
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Materie prime, quali produttori hanno disatteso le stime di produzione.
Le previsioni per il 2023

di Lucia Generoso



Alcune materie prime sono più inclini a reagire ai movimenti dell'offerta rispetto ad altre e talvolta gli shock sui prezzi si verificano dopo, secondo Citi. Tutte gli scostamenti tra guidance e produzioni effettive delle principali materie prime negli ultimi 10 anni Negli ultimi 10 anni le guidance sulla produzione delle società minerarie sono risultate più ottimiste del 3%. “I minatori spesso finiscono per non rispettare le loro previsioni iniziali di produzione per una serie di motivi, che vanno dalle problematiche operative legate alla manodopera, alle riduzioni dei prezzi ai ritardi nell’implementazione dei progetti”, spiegano gli analisti di Citi, osservando che tali gap si sono allargati dal 2015, ovvero da quando si sono ridotte le iniziative per realizzare nuovi progetti da parte dei minatori e i prezzi sono cresciuti in conseguenza a un razionamento della domanda per far fronte alle interruzioni dell'offerta. L'offerta aggregata si è contratta dell'11% dal picco del 2018, con le interruzioni operative e gli investimenti insufficienti che hanno portato a colli di bottiglia nei processi produttivi.

  • Leggi anche: Perché l’oro si avvicina ai massimi dell’anno e invece l’argento non sta al pasTutti gli scostamenti del 2022 e cosa aspettarsi quest’anno
Facendo un confronto tra le performance effettive e le guidance dichiarate per il 2022, il deficit aggregato è risultato pari al 4%. Lo scostamento per lo zinco è stato pari a -15%, per il rame a -6%, per il carbone a -10%, per la bauxite e l'allumina a -6%; meglio l’oro (+6%), i minerali ferrosi (-2%) e l'alluminio (-2%). Per quanto riguarda quest’anno, i minatori puntano a un incremento della produzione del 2% su base aggregata. Alcune materie prime sono risultate più vulnerabili rispetto ad altre ai cali della produzione, come il carbone, lo zinco, l’oro e il platino, mentre l’allumino ha riportato tendenzialmente una performance vicina alla guidance.



Minerali ferrosi: gap del 2% rispetto alla guidance

I player del settore hanno mancato le guidance del 10% nel 2019, complici le interruzioni nei processi estrattivi provocati dal cedimento della diga di Vale. In quell’anno Rio non ha rispettato le previsioni, ma Anglo e FMG sì; mentre nel decennio compreso tra il 2013 e il 2022 i minatori hanno mancato le previsioni del 2%, “che a nostro avviso rappresenta un livello di riduzione che gli investitori potrebbero incorporare nelle loro stime, a meno che non si verifichino eventi eccezionali che allargano significativamente il gap tra guidance e output effettivo” commentano gli analisti di Citi. Invece, solo nel 2022 le società hanno mancato le previsioni per i minerali ferrosi del 2%, mentre per il 2023 puntano ad aumentare la produzione di un modesto 1,8% annuo su base aggregata.



La produzione di carbone in ripresa dal 2021

Nel 2020 l’output effettivo di carbone si è discostato dalle previsioni più degli altri anni. Il delta maggiore è stato registrato dall’anglo-svizzera Glencore. “Riteniamo che le intense pressioni legate al rispetto dei fattori esg, la domanda in calo e l'indebolimento dei prezzi della materia prima abbiano complessivamente contribuito a far ridurre l'offerta da parte dei minatori” spiegano a Citi. Tuttavia, il quadro è migliorato nel biennio 2021-2022, caratterizzatosi per la generazione di flussi di cassa inattesi da parte dei produttori di carbone. Complessivamente, i player del settore hanno mancato le previsioni del 6% negli ultimi 10 anni e del 10% nel 2022 (solo Glencore le ha mancate del 9%). Secondo la guidance, la produzione aggregata della materia prima nel 2023 dovrebbe mantenersi sui livelli dell’anno scorso.



Ripresa del 7% per la produzione di rame

  • Leggi anche: Rbc, focus sulle miniere di rame
Il 2017 si è distinto per gravi interruzioni nei processi estrattivi del metallo rosso nella miniera di Escondida, che hanno gravato per il 20% sui volumi di BHP e Rio Tinto. È andata meglio a Glencore, Anglo, Antofagasta e First Quantum che sempre nel 2017 non hanno visto alcun calo. Per il decennio 2013-2022 i minatori hanno mancato le guidance del 3%, mentre per il 2022 la differenza dell’output rispetto alla guidance è stata del -6%, complici alcune difficoltà operative emerse in Cile che hanno fatto lievitare i costi e intaccato i margini di profitto. Prevista per il 2023 una ripresa della produzione del 7%.



Ripresa del 16% per la produzione di zinco

Le previsioni sulla produzione di zinco non hanno mai conciso con le performance produttive effettive: “sebbene alcune differenze possano essere attribuite alle dinamiche della domanda e dell’offerta e alla volatilità dei prezzi, riteniamo che i minatori potrebbero impegnarsi ad avere stime più precise”, commentano gli analisti di Citi. Per il 2022 le società hanno mancato le previsioni sulla produzione del 15% e quest’anno prevedono una ripresa del 16%.



Nichel stabile. La produzione di alluminio sempre vicina alle stime

Quanto al nichel, è probabile che la produzione del 2023 si mantenga agli stessi livelli dell'anno scorso. Rispetto ad altri metalli, l’output effettivo di alluminio è quello che finora si è avvicinato di più alle previsioni. “Per questo riteniamo che il mercato possa fidarsi delle indicazioni fornite dai produttori di questa materia prima”, continuano gli analisti di Citi. L’output effettivo del 2022 si è discostato dalle stime di appena il 2%, mostrando resilienza rispetto ai contraccolpi provocati dalla crisi energetica. Per il 2023 si prevede un incremento del 5% su base annua.



Bauxite e allumina stabili. L’oro supera le guidance

Nell’ultimo biennio il gap tra output effettivo di bauxite e allumina e produzione prevista è cresciuto, e per quest’anno si prevedono livelli simili a quelli del 2022. Le società aurifere hanno mancato le previsioni sulla produzione di oro del 12% e del 13% nel biennio 2016-2017. A parte questi due anni, il gap è sempre stato nell’intervallo tra -6% e +8%, mentre nel decennio 2013-2022 la performance produttiva si è discostata dalle previsioni di appena -2%. Gli output effettivi dei minatori d'oro hanno superato le guidance del 6-8% nel 2021 e nel 2022; e per quest’anno si prevede un calo complessivo del 4%.



Argento sovraperforma. Platino e diamanti in calo

Nel 2022 l’output di argento ha superato la guidance del 2%, complici i maggiori volumi prodotti da South32. Quello del platino si è discostato di più dalle stime iniziali negli ultimi anni e per il 2023 è previsto un calo produttivo del 6% su base annua. Le previsioni sull’output di diamanti da parte dei minatori sono sempre state vicine alle performance effettive, a parte la differenza del -13% dovuta ai contraccolpi della pandemia da Covid-19. Per il 2023 la produzione è prevista in calo dell'11%.



Le performance dei principali player del settore nel decennio 2013-2022

Prendendo in considerazione il colosso anglo-australiano BHP, per il rame lo scostamento tra la produzione effettiva e la guidance è stato del -3%, per il carbone a uso energetico del -6%, per il nichel del -4%, per il ferro invariato. Quanto a Rio Tinto, per il ferro lo scostamento è stato del -2%, per il rame estratto del -4%, per il rame raffinato del -2%, invariato per la bauxite, per l’allumina del -4%, per l’alluminio del +2% e per i diamanti del -3%. Considerando l’anglo-svizzera Glencore, per il rame -4%, per il cobalto -8%, per lo zinco -9%, per il piombo -9%, per il nichel -15%, per il ferrocromo -6%, per il carbone -8%, per il petrolio -8%. Quanto ad Anglo American, per i diamanti -3%, per il rame -1%, per il platino -7%, per il palladio -7%, per il carbone termico -1%, per il nichel +2%. Venendo all’australiana South32, per l’allumina -1%, per l’alluminio -1%, per carbone ad uso energetico -2%, per il minerale di manganese +1%, per il nichel +2%, per l’argento -1%, per il piombo -1% e per lo zinco -4%. Quanto a Vale lo scostamento tra la performance produttiva effettiva e la guidance sul ferro è stato del -4% nel decennio. Lo scostamento tra output effettivo e guidance per il rame prodotto da Antofagasta è stato del -2%; quello per il rame e per l’oro estratti da Freeport rispettivamente del -6% e del -10%; quello da FMG per il ferro del +1%; quello da First Quantum per il rame e per l’oro rispettivamente del -3% e del -2% (in questo caso dal 2014 al 2022); quello per bauxite allumina e alluminio prodotto da Alcoa rispettivamente del -4%, del -5% e del +1% (dal 2017 al 2022). Per finire, i gap tra produzione effettiva realizzata da Frensillo e relativa guidance per l’argento e l’oro sono risultati rispettivamente pari a -2% e +4%.



Correlazione tra volumi effettivi, volumi previsti e prezzi

“È difficile trovare una correlazione tra volumi effettivi, volumi previsti e variazioni dei prezzi delle materie prime corrispondenti” chiariscono gli analisti di Citi. Alcune materie prime sono più inclini a reagire alle variazioni dell’offerta rispetto ad altre e le risposte dei prezzi in alcuni casi richiedono più tempo per concretizzarsi. Per esempio, per il minerale ferroso le interruzioni nell'offerta da parte del Brasile nel 2019 hanno fatto impennare i prezzi, così come lo sciopero del 2017 a Escondida. La debolezza dei prezzi del carbone a partire dal 2019, unita alle pressioni per il rispetto dei fattori esg, ha causato una riduzione dell'offerta, che ha fatto quadruplicare i prezzi negli ultimi due anni, complice anche la ripresa della domanda. (riproduzione riservata)
Orario di pubblicazione: 26/03/2023 12:06Ultimo aggiornamento: 26/03/2023 12:31
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