Cina...E Se...

- 12/8/2009 22:15
ninicap N° messaggi: 3710 - Iscritto da: 02/5/2007

Repubblica.it

La Cina scopre la disoccupazione venti milioni tornano nelle campagne

Secondo gli esperti partira' una nuova emigrazione verso Asia, Europa e Africa

Nelle fabbriche attendevano gli ordini per Natale 2009, invece niente
dal nostro corrispondente GIAMPAOLO VISETTI

PECHINO - Il primo a vedere la fessura nella diga occupazionale cinese e' stato Jin Jiangbo. Ha 36 anni. Non e' un economista. Fa il fotografo. Un anno fa, quando ancora Pechino macinava record produttivi, e' sceso lungo il delta del fiume delle Perle. Nel Guadong, epicentro mondiale delle esportazioni, ha ripreso fabbriche chiuse, dormitori vuoti, capannoni abbandonati. Un deserto sconosciuto, che lui stesso non capiva. Le sue immagini, all'inizio, sono state censurate. Un anno dopo, ora che la crisi dell'Occidente e' maturata anche ad Oriente, quegli scatti profetici sono diventati il simbolo della Cina. Il Paese che produce tutto, a sessant'anni dalla rivoluzione comunista, e' minato dalla prima, grande crisi del suo capitalismo.

Un esercito di nuovi disoccupati, in fuga dalle citta' costiere dove stanno chiudendo fino a sette aziende su dieci, torna nei villaggi contadini lasciati negli ultimi vent'anni. Per la terza economia del mondo, che ha appena annunciato il prossimo sorpasso sul Giappone, e' uno choc. Oltre venti milioni di ex contadini, emigrati e trasformati in operai, rientrano in famiglia. Il controesodo dei nuovi disoccupati, vittime del piu' impressionante boom industriale della storia, cambia anche il profilo del paesaggio.

Si spopolano, e cadono in rovina, avveniristiche e sconfinate periferie urbane, appena costruite. Le campagne antiche dell'interno, rimaste prive di servizi, popolate di vecchi, scoppiano e si gonfiano di baracche. I dati ufficiali fissano la disoccupazione al 4,1%. Gli esperti spostano pero' il livello reale poco sotto il 20. Dietro il cortocircuito cinese, la recessione in America ed Europa. Le esportazioni, a luglio, sono calate del 22,9%. Le importazioni segnano un meno 14,9%. Migliaia di aziende dipendono dall'export fino all'80%. Su 6 milioni di nuovi laureati, 3 milioni sono senza lavoro.

I 586 miliardi stanziati dal governo sostengono credito e investimenti. Non bastano pero' per arrestare i licenziamenti. Nelle fabbriche, in questi giorni, si attendevano gli ordini per i regali di Natale di tutto il mondo. L'ultima spiaggia del 2009: giocattoli, hi-tech, moda. Invece niente. Il consumatore globale aspetta e l'ex coltivatore di riso cinese, che nel frattempo ha ceduto la sua terra, perde il posto. Gli specialisti di flussi migratori si dicono certi: nel sudest asiatico, ma anche in Europa e Africa, con l'autunno la Cina non spedira' merce, ma nuovamente braccia.

Nessuno, tra Shanghai e Shenzhen, era preparato a contrastare i tagli delle imprese, privatizzate per il 95% in trent'anni. Le conseguenze sono drammatiche. Milioni di persone, che hanno perso tutto, coprono due o tremila chilometri per rientrare, da sconfitti, in irriconoscibili luoghi d'origine. Nelle fabbriche la tensione sale. Senza straordinari, la paga crolla da 250 a 40 euro al mese. Gli operai non riescono piu' a spedire soldi a casa, o a pagare gli studi ai figli. Gli anziani, privi di pensione e assistenza medica, perdono la sola fonte per la sussistenza.

Entro il 2030, secondo le proiezioni, 320 milioni di ultra sessantacinquenni faranno saltare il nascente welfare made in China. Chiamata dagli Usa a "salvare il mondo", questa nuova Cina dominante inizia cosi' a temere di non riuscire a salvare nemmeno se stessa. Centinaia di sommosse, sfociate in conflitti e omicidi, hanno sconvolto nelle ultime settimane la vita delle aziende. I manager, che fino all'ultimo tacciono fallimenti o fusioni, scelgono la notte per scappare.

Per conservare il posto, o per ottenerne uno, i lavoratori sono costretti a pagare i dirigenti che restano. Le assunzioni, ha rivelato ieri il governativo China Daily preannunciando arresti, finiscono anche all'asta per 10 mila yuan. In alcuni casi le imprese chiedono "anticipi retributivi" ai dipendenti, con la promessa di restituirli entro quattro anni. Nelle universita', comprese quelle di Pechino, migliaia di laureandi fingono di essere stati assunti per poter discutere la tesi e non essere retrocessi in atenei di provincia. L'ordine del governo e' perentorio: le previsioni occupazionali, assai ottimistiche, devono avverarsi.

Tra allievi e professori, da gennaio, si registra un boom di suicidi. Liu Wei, laureanda in informatica nello Hebei, ha lasciato un diario. La sua testimonianza, diffusa in internet, e' diventata lo specchio del dramma nascosto dalle autorita'. "Mi vergogno - si legge - perche' i miei hanno fatto grandi sacrifici per non ridurmi a seguire la loro fine. Ora non possono piu' pagare la mia retta e io non trovero' un lavoro per mantenerli". Si e' uccisa per 70 euro al mese.

Milioni di falsi contratti sarebbero stati scritti con la complicita' dei dirigenti comunisti di numerose province. Secondo il partito centrale, la crescita cinese resta all'8%, la produzione industriale di luglio segna un piu' 11% e l'occupazione nel primo semestre 2009 avrebbe segnato un piu' 0,13%. Nessuno si fida piu' di nessuno. La popolazione assiste infatti alla rotta di quella che stava diventando la classe media e al ritorno nel Medioevo agricolo della metropolitanizzata "generazione Ikea".

"Non sorprende - dice il Tao Li, docente alla School of Business di Shenzhen - che i dati ufficiali sulla disoccupazione siano ampiamente sottovalutati. Chi perde il lavoro si registra solo per ottenere sussidi pubblici. Ma questi sono limitati, o soggetti a corruzione e clientele politiche. I disoccupati-fantasma sono l'effetto della nuova sfiducia interna cinese". L'incertezza taciuta, del resto, e' chiara. Milioni di cause per insolvenza assediano i tribunali. Le banche faticano a recuperare i crediti per immobili e arredi a basso costo. I venti milioni di "nuovi disoccupati cinesi made in Usa" si sommano ai 140 milioni di migranti che lavorano spostandosi di provincia in provincia. Il consumo di energia industriale, in sei mesi, e' diminuito del 48%.

Anche nella capitale la spesa alimentare, da gennaio, e' stata tagliata del 32%. Lo stesso Global Times, voce indiretta del partito comunista, ha riferito ieri che la gente ha reagito "con ironia" alla notizia che i salari urbani sarebbero cresciuti del 13%, fino a 2142 dollari al mese. Alti funzionari pubblici, coperti dall'anonimato, riferiscono di un governo "in forte fibrillazione". Le ondate di disoccupati, per la prima volta, scuotono il potere. Da settimane seminano insoddisfazione e rabbia nella pancia della nazione.

Alla vigilia del sessantesimo anniversario dalla rivoluzione di Mao, il primo ottobre, Pechino teme che le sommosse davanti ai cancelli chiusi si saldino con le rivolte etniche finora represse nel sangue. I nuovi disoccupati dello Guangdong, fanno pero' piu' paura di uiguri e tibetani. Gli "incidenti di massa", in un anno, sono stati oltre 80 mila.

Da minoranza, gli ex operai possono infatti diventare maggioranza e incrinare il trionfante nazionalismo capitalista degli han. Con i colletti bianchi rispediti nei campi, gli intellettuali appesi a "rimborsi spese" a termine, i braccianti affamati dal crollo dei prezzi e i separatisti sempre piu' infiltrati dall'integralismo religioso, possono formare un blocco sociale difficile da contrastare. "E' il lavoro - dice Shi Xiao, direttore dell'Osservatorio sociale di Shanghai - il vero nervo scoperto di questo potere. Ha puntato tutto sul denaro, facendo dimenticare al Paese i suoi diritti. Se fallisce sull'occupazione, il partito potrebbe presto sentirsi rivolgere domande sulla democrazia".

Preoccupato da ogni forma di contestazione, il generale Meng Guoping ha annunciato un piano per "gestire in modo piu' efficace sommosse, emergenze e scontri etnici". E' il primo, a 82 anni dalla fondazione dell'Armata popolare di liberazione. "Viene presentato come lotta al terrorismo - dice l'economista Eric Fishwick - ma la cerchia del presidente Hu Jintao pensa a come gestire i milioni di cinesi che stanno perdendo tutto".

Pechino sa che "il futuro e' incerto" e che l'economia finanziaria e' sfuggita anche dalle sue mani. Per ordine dell'Ufficio nazionale delle statistiche, garante estremo della crescita cinese, si rifugia cosi' nella tradizione poetica. "Sono fiero di essere un mattone nell'edificio occupazionale della repubblica", ha scritto ieri Guo Zhenglan, licenziato di Changping, aderendo alla "campagna di Stato per il lavoro". L'ha superato Yan Qiao, che fino a giugno costruiva sfere con la neve finta per il mercato europeo. "Grazie alla statistica - ha dichiarato - posso riordinare le mie stelle nel cielo della fabbrica".

(12 agosto 2009)



Lista Commenti
242 Commenti
 ...    12 
MODERATO FRANCO FRANCHINO (Utente disabilitato) N° messaggi: 5293 - Iscritto da: 21/7/2023
MODERATO FRANCO FRANCHINO (Utente disabilitato) N° messaggi: 5293 - Iscritto da: 21/7/2023
MODERATO FRANCO FRANCHINO (Utente disabilitato) N° messaggi: 5293 - Iscritto da: 21/7/2023
MODERATO FRANCO FRANCHINO (Utente disabilitato) N° messaggi: 5293 - Iscritto da: 21/7/2023
225 di 242 - 15/2/2024 15:05
maria stella 1 N° messaggi: 4584 - Iscritto da: 29/10/2023

RUMORS BY api-fltr-pnl-advfn.pngTutti i rumors ADVFN

Warren Buffet investe su un titolo segreto cinese molto buono.

(potrebbe essere una società finanziaria ma non lo sapiamo)

La holding statunitense, lo scorso novembre, ha chiesto alla Sec un trattamento riservato per uno o più titoli non ancora rivelati - ADVFN Italia News 15/02/2024

etf-warren-buffett-1024x666.jpg

226 di 242 - 15/2/2024 15:06
maria stella 1 N° messaggi: 4584 - Iscritto da: 29/10/2023

Mistero intorno all’investimento azionario di Berkshire Hathaway (BRK.B) da un miliardo di dollari nel terzo trimestre. Il titolo misterioso potrebbe essere rivelato quando la società riporterà le sue partecipazioni azionarie nel quarto trimestre. I rumors si basano sulla richiesta della Berkshire, dello scorso novembre, alla Securities and Exchange Commission per un trattamento riservato per uno o più titoli. Così come già accaduto alla fine del 2020, quando stava ac Tuttavia, è ciò che Berkshire Hathaway non ha riportato ad aver suscitato l'interesse dei media finanziari. Secondo Barron’s potrebbe trattarsi di una società finanziaria sulla base della divulgazione nel rapporto 10-Q del terzo trimestre del Berkshire che mostrava un aumento di oltre 1 miliardo di dollari nella base dei costi delle sue partecipazioni in titoli finanziari.

LA RICHIESTA ALLA SEC
Greggory Warren, stratega di Morningstar, ha spiegato: “La Sec occasionalmente consente un trattamento riservato per nuovi acquisti di azioni da parte di grandi gestori di portafoglio, esentando la loro richiesta di divulgazione nei documenti trimestrali 13F quando tale azione è necessaria o appropriata nell'interesse pubblico e per la protezione degli investitori o per mantenere mercati equi e ordinati. La Berkshire ha ricevuto un’esenzione lo scorso trimestre (proprio come ha fatto in momenti diversi in passato), così come per il terzo trimestre del 2023, e ora il suo più grande acquisto di azioni durante il terzo e il quarto trimestre rimane un mistero per gli investitori. Alla fine, la società rivelerà le azioni (o le azioni) che ha acquistato”.

227 di 242 - 15/2/2024 15:07
maria stella 1 N° messaggi: 4584 - Iscritto da: 29/10/2023

QUANDO SARÀ RIVELATO


È possibile che il ceo di Berkshire Hathaway, Warren Buffett, possa discutere le azioni durante la riunione annuale della società a maggio e la partecipazione azionaria potrebbe essere resa pubblica prima se Berkshire raggiungesse un investimento del 5% nella società. Berkshire ha presentato la richiesta di riservatezza presumibilmente perché Buffett vuole continuare ad acquistare le azioni senza che il pubblico ne sia a conoscenza.

LE ULTIME STRATEGIE


Berkshire ha venduto circa l’1% delle sue azioni Apple negli ultimi tre mesi del 2023, lasciandosi con una partecipazione del 5,9% nel produttore di iPhone del valore di circa 167 miliardi di dollari. Ha aumentato la sua partecipazione in Chevron del 14% lo scorso trimestre e ha, inoltre, più che quadruplicato la sua partecipazione in SiriusXM portandola a oltre 40 milioni di azioni, per un valore di 220 milioni di dollari alla fine dell’anno. Ha rafforzato la sua posizione in Occidental Petroleum come precedentemente comunicato.
228 di 242 - Modificato il 15/2/2024 15:09
maria stella 1 N° messaggi: 4584 - Iscritto da: 29/10/2023

1682477714539-1024x523.pngADVFN Italia News

La cinese Tencent pronta a lanciare la versione mobile del videogioco Elden Ring

La più grande azienda di giochi al mondo per fatturato ha acquisito i diritti di licenza del gioco da FromSoftware nel 2022 e ora starebbe lavorando alla versione per device per far fronte alla concorrenza agguerrita nel settore dei videogame

MODERATO FRANCO FRANCHINO (Utente disabilitato) N° messaggi: 5293 - Iscritto da: 21/7/2023
230 di 242 - 04/3/2024 15:53
JHONNY LIVRPOOL N° messaggi: 792 - Iscritto da: 30/12/2023


Cina, la grande malata è la vera occasione di investimento nel 2024? Gestori a confronto di Elena Dal Maso
Cina, la grande malata è la vera occasione di investimento nel 2024? Gestori a confronto

Dopo anni di difficoltà dei listini, Pechino ha avviato una serie di interventi: dal fondo di investimento da 278 miliardi di dollari al taglio profondo dei tassi per riavviare il settore immobiliare, al divieto di vendite allo scoperto. Basterà per riportare i capitali esteri in Cina?
Le borse cinesi sono uscite a testa bassa dal 2023 e hanno iniziato il nuovo anno in deciso calo finché il governo di Pechino non si è attivato su più fronti.
Da un lato ha avviato un piano da 278 miliardi di dollari di investimenti da parte dei fondi statali indirizzati verso le borse in baccata di lume.

231 di 242 - Modificato il 04/3/2024 15:54
JHONNY LIVRPOOL N° messaggi: 792 - Iscritto da: 30/12/2023

RUMORS BY api-fltr-pnl-advfn.png

cina_immobiliare.jpgTutti i rumors ADVFN

Crisi immobiliare cinese, potrebbero servire oltre 3 anni per smaltire lo stock invenduto

Un patrimonio immobiliare invenduto che continua a crescere alimentando la crisi del settore e che probabilmente potrà essere cancellato in tempi più lunghi

ADVFN Italia News 04/03/2024
La Cina potrebbe aver bisogno di 3,6 anni per smaltire lo stock di immobili residenziali invenduti. La stima sarebbe superiore anche rispetto al 2014 (2,3 anni), secondo quanto hanno affermato gli economisti di ANZ Research Raymond Yeung e Zhaopeng Xing in una nota.

A QUANTO AMMONTA LO STOCK RESIDENZIALE

Secondo gli economisti, la definizione di stock immobiliare che include soltanto immobili residenziali disponibili per la vendita è troppo ristretta. Se si tiene conto della superficie invenduta in costruzione, la quota cinese potrebbe aver superato i 3 miliardi di metri quadrati entro la fine del 2023.

QUANDO SARÀ SMALTITO LO STOCK

Un altro capo economista, Hao Hong, di GROW Investment Group, ha sostenuto a Cnbc che l’inventario immobiliare esistente in Cina richiederebbe circa due anni per essere cancellato, al ritmo attuale delle vendite. Invece, il patrimonio immobiliare in costruzione richiederà probabilmente più di 10 anni per essere smaltito. Includendo gli immobili in costruzione, ha detto Hong, ci sono 6 milioni di metri quadrati in costruzione.

STRATEGIE RIPARATRICI

I gruppi immobiliari cinesi sono impantanati in una crisi del debito a spirale dal 2020, da quando Pechino ha dato il via a una più ampia riduzione dell’indebitamento del settore immobiliare, un tempo gonfiato, che rappresenta direttamente e indirettamente circa un terzo dell’economia cinese. Gli economisti credono che difficilmente gli aiuti di politica monetaria possano risollevare la situazione immobiliare cinese perché le famiglie riducono l’esposizione ai mutui e spendono i risparmi extra in beni di consumo.
232 di 242 - Modificato il 27/3/2024 14:07
Arciducacontelupogufocorvo N° messaggi: 983 - Iscritto da: 18/3/2024

La Cina muove navi, droni e caccia: ecco il nuovo fronte dell'escalationman_with_turbanIl Giornale

La Cina muove navi, droni e caccia: ecco il nuovo fronte dell'escalation© Fornito da Il Giornale
Nel corso dell’ultima settimana l’esercito cinese è apparso più propositivo del solito. Le attività militari effettuate dalle forze armate di Pechino hanno toccato almeno tre punti nevralgici dell’Indo-Pacifico, tra Taiwan, Giappone e Mar Cinese Meridionale. In ambito spaziale c’è inoltre da segnalare il lancio di un nuovo satellite per fornire servizi di comunicazione Terra-Luna, un passo fondamentale per garantire alla Cina le sue future missioni di esplorazione lunare, come il recupero di campioni dal lato nascosto della Luna. Andiamo con ordine e analizziamo nel dettaglio i focus più rilevanti.



Le manovre militari della Cina

Per quanto riguarda il dossier taiwanese, la Cina ha inviato nove aerei militari e cinque navi da guerra nello Stretto di Taiwan. Lo scorso 18 marzo, il ministero della Difesa taiwanese ha precisato che un drone e due aerei hanno violato il perimetro della Zona d'identificazione della difesa aerea (Adiz) dell'isola. Dall'inizio di marzo, il Dragone ha inviato 185 aerei e 113 navi nello Stretto.
Nel frattempo, mentre aumentano le tensioni con la Cina, il ministro della Difesa di Taiwan, Chiu Kuo-cheng, ha lasciato intendere che le truppe statunitensi hanno addestrato l'esercito taiwanese sulle isole periferiche, ovvero i territori che sarebbero in prima linea nel caso di un ipotetico conflitto con Pechino. Chiu non ha fornito dettagli sullo schieramento Usa, ma tra le isole periferiche figurerebbe Kinmen, che si trova a 3 miglia a est della città costiera cinese di Xiamen e a più di 100 miglia dall'isola principale di Taiwan.
VideoBlue.svgVideo correlato: La Cina sostiene la nuova risoluzione Onu su cessate fuoco (Dailymotion)
Navi da guerra e jet cinesi sono stati recentemente avvistati anche nei pressi del Giappone. Nelle ultime ore una flotta di imbarcazioni cinesi ha navigato nelle acque territoriali delle isole Senkaku, chiamate dal governo cinese con il nome di Diaoyu. Secondo quanto riferito dai media nipponici, Tokyo ha risposto schierando motovedette ed esortando gli ospiti indesiderati ad abbandonare la zona. Per reagire alle manovre del gigante asiatico – ma anche in risposta al dinamismo mostrato dalla Corea del Nord - all’inizio di marzo la forza di autodifesa aerea giapponese ha condotto un addestramento congiunto con due bombardieri pesanti B-52 dell'aeronautica americana sul Mar del Giappone e sul Mar Cinese Orientale.



Il nuovo epicentro delle tensioni

Il nuovo epicentro delle tensioni attenzionato dalla Cina coincide tuttavia con le Filippine. Nell'ultimo anno Manila ha denunciato le mosse del Dragone nelle aree marittime limitrofe all’isola. Sotto ai riflettori della stampa internazionale c'è da mesi la disputa per l'atollo Second Thomas Shoal (Ayungin per le Filippine e Renai per i cinesi), con scaramucce sempre più ricorrenti. Pechino, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, "continuerà a fare i passi necessari per tutelare con decisione i suoi interessi, la sua sovranità territoriale e i suoi diritti in mare e per mantenere la pace e la stabilità nel Mar cinese meridionale".

Intanto il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha fatto tappa a Manila facendo infuriare la Cina. Per il ministero degli Esteri cinese, "gli Stati Uniti non sono una delle parti nella questione del Mar cinese meridionale". "Non hanno diritto di interferire nelle questioni marittime tra Cina e Filippine - ha tuonato il ministero degli Esteri di Pechino - La cooperazione militare tra Usa e Filippine non dovrebbe intaccare i diritti della Cina e i suoi interessi nel Mar cinese meridionale né essere usata a sostegno delle rivendicazioni illegali delle Filippine". Il mese prossimo il presidente Usa, Joe Biden, ospiterà il presidente delle Filippine Ferdinand Marcos Jr. e il primo ministro giapponese Fumio Kishida in un vertice alla Casa Bianca.
233 di 242 - Modificato il 08/4/2024 09:31
maria stella 1 N° messaggi: 4584 - Iscritto da: 29/10/2023
Cina, una banca statale chiede la liquidazione del gruppo immobiliare Shimao. Borse fragili
di Elena Dal Maso
XiJinping-768081.jpg
234 di 242 - 08/4/2024 09:32
maria stella 1 N° messaggi: 4584 - Iscritto da: 29/10/2023

Nel frattempo, Janet Yellen, segretario al Tesoro americano, chiude la visita di 4 giorni in Cina per cercare di riavviare un dialogo faticoso fra le due super potenze. I mercati vendono T bond e petrolio

L’Asia apre la settimana positiva, sulla scia di Wall Street, ma con una Cina piuttosto fragile. Lunedì 8 aprile il Nikkei sale dello 0,8% alle ore 7:30 italiane, l’Hang Seng guadagna lo 0,2%, Shanghai cede lo 0,10%. In rialzo l’oro dello 0,6% a 2.358 dollari per oncia, mentre il petrolio Wti americano cala dell’1,5% a 85,69 dollari il barile.
Il mercato vende il T bond Usa decennale, il cui rendimento sale, per contro, dal 4,4% di inizio sessione asiatica, al 4,43%, mentre i futures sul Nasdaq sono sulla parità.


  • Leggi anche: Cina in rosso, vendite su Byd e le auto elettriche. A Taiwan il più terribile terremoto degli ultimi 25 anni
235 di 242 - 08/4/2024 09:32
maria stella 1 N° messaggi: 4584 - Iscritto da: 29/10/2023

Yellen in Cina

Il segretario al Tesoro americano Janet Yellen concluderà lunedì una visita di quattro giorni in Cina, dopo una serie di incontri con alti leader tra cui il vice premier He Lifeng, il premier Li Qiang e il governatore della banca centrale Pan Gongsheng. Mentre gli incontri mirano a rafforzare i legami personali che Yellen «ha faticosamente costruito con gli alti leader cinesi, tra i quali sembra aver guadagnato rispetto», scrive Bloomberg, l’esponente Usa sembra aver voluto «mettere alla prova questi rapporti, rimproverando i politici a diversi livelli. Tuttavia, non tutte le sue critiche sono state accolte bene in Cina».


  • Leggi anche: Unicredit, 7 prede fra banche e società di risparmio che valgono più di un buyback. Chi conviene comprare?
236 di 242 - 08/4/2024 09:32
maria stella 1 N° messaggi: 4584 - Iscritto da: 29/10/2023

Cina, una banca statale presenta richiesta per liquidare un gruppo immobiliare

Il gruppo immobiliare cinese Shimao sta affrontando una richiesta di liquidazione da parte di una delle più grandi banche statali cinesi, ha comunicato lunedì il gruppo in una dichiarazione alla Borsa di Hong Kong.
La petizione, presentata venerdì da China Construction Bank all’Alta Corte di Hong Kong, è relativa a un obbligo finanziario di «circa 1.579,5 milioni di dollari di HK – 201,7 milioni di dollari Usa», ha spiegato Shimao.
L’udienza è prevista per il 26 giugno. La petizione arriva poco dopo che sempre l’Alta Corte di Hong Kong ha ordinato la liquidazione di Evergrande, il maggior gruppo immobiliare cinese con debiti per oltre 300 miliardi di dollari, a seguito di una richiesta di liquidazione da parte di uno dei creditori. Anche Country Garden, uno dei più grandi promotori immobiliari cinesi, sta affrontando una richiesta di liquidazione a Hong Kong da parte dei creditori.
237 di 242 - 08/4/2024 09:33
maria stella 1 N° messaggi: 4584 - Iscritto da: 29/10/2023

Investimenti cinesi in Australia ai minimi da 18 anni

Secondo un report di KPMG e dell’Università di Sydney, gli investimenti in Australia da parte di società private e statali cinesi sono crollati nel 2023 al secondo livello più basso degli ultimi 18 anni. L’analisi ha stimato che gli investimenti diretti sono scesi del 37% a 892 milioni di dollari rispetto all’anno precedente. Al contrario, gli investimenti globali della Cina sono aumentati nel 2023, guidati da progetti nei paesi che partecipano all’iniziativa Belt and Road del presidente Xi Jinping.


Petrolio in calo grazie all’allentamento delle tensioni in Medio Oriente

Lunedì i future del greggio WTI e Brent sono scesi di oltre l’1%, rispettivamente sotto gli 86 e i 90 dollari al barile, mentre Israele ha ritirato ulteriori truppe dal sud di Gaza in una probabile risposta alla crescente pressione internazionale. Israele e Hamas hanno inoltre riavviato i colloqui di pace in Egitto, allentando le tensioni che hanno innescato il recente rialzo dei prezzi del petrolio. (riproduzione riservata)
Orario di pubblicazione: 08/04/2024 07:28Ultimo aggiornamento: 08/04/2024 07:53
238 di 242 - 11/4/2024 22:11
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Antonio Tajani: Cina partner strategico per l’Italia

239 di 242 - Modificato il 11/4/2024 22:15
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

XiJinping-768081.jpg

CIAO COMPAGNO TAJANI FALE CON NOI GLANDI AFFALI

240 di 242 - 22/4/2024 08:42
MULTYNYCK N° messaggi: 5725 - Iscritto da: 10/10/2021
Cina, Tesla sgambetta i produttori di auto elettriche. La PboC tiene i tassi fermi, Hang Seng tonico
di Elena Dal MasoXiJinping-325878.jpg

Mercati positivi in Asia, dopo il selloff di Wall Street che ad aprile ha cancellato metà dei guadagni del primo trimestre, con Nvidia che la perso in una sola sessione 212 miliardi di dollari, più del valore di mercato di Intel e Qualcomm. Futures positivi

242 Commenti
 ...    12 

Accedendo ai servizi offerti da ADVFN, ne si accettano le condizioni generali Termini & Condizioni

ADVFN Network