Fuga Dal Fondo ...Schiena !

- 05/8/2011 20:10
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Fondi, proseguono i deflussi
Morningstar - 05/08/2011 11:52:00
Il mese di luglio chiude con riscatti per quasi 2,5 mld. Positivi i prodotti cross-border, che raccolgono 400 milioni di euro.

L’emorragia di capitali nell’industria del risparmio gestito non sembra volersi fermare. Secondo l’Ufficio studi di Assogestioni, a luglio le sottoscrizioni cedono il passo e il sistema chiude con flussi in uscita per 2,4 miliardi di euro (12,5 mld da inzio anno). Spicca tuttavia la raccolta dei fondi cross-border (ovvero comparti di diritto estero, emessi da Sgr estere) che incassano 400 milioni di euro. Pari a 436 miliardi di euro il patrimonio investito in fondi aperti.

Nel dettaglio
Ammontano a 122 milioni di euro i riscatti registrati dai fondi obbligazionari, il cui patrimonio, equivalente al 42% degli asset complessivi, vale oggi 181 miliardi. Al momento della rilevazione i prodotti bilanciati giungono con riscatti per 177 milioni e un patrimonio di circa 21 miliardi di euro, equivalenti al 5% degli asset impiegati in fondi comuni d’investimento. I fondi hedge registrano flussi in uscita per 241 milioni di euro e detengono asset per 11 miliardi, il 2,5% del patrimonio complessivo.

Sono invece 412 i milioni gli euro defluiti dai fondi flessibili, che chiudono il periodo di rilevazione con 70 miliardi di patrimonio, il 16% del totale. I riscatti calcolati per i prodotti di liquidità sono pari a 739 milioni. Il patrimonio, che alla fine del mese di luglio vale il 12% degli asset totali, è di oltre 53 miliardi. Raccolta contraria anche per i prodotti azionari con uscite che ammontano a 747 milioni di euro. Il patrimonio consegnato a questa categoria di prodotti è di oltre 100 miliardi, pari al 23% degli asset del settore

I fondi italiani sprofondano al 24% del mercato
I fondi di diritto estero (la presente segnalazione non include buona parte dei fondi esteri gestiti da intermediari appartenenti a gruppi esteri. I dati che includono l’effetto di questi fondi e che possono influenzare anche in maniera significativa i risultati di raccolta, sono disponibili solo trimestralmente nella Mappa del Risparmio Gestito, la cui prossima uscita è prevista nel corso del mese di settembre), che oggi rappresentano il 60% del patrimonio investito in fondi aperti, chiudono il mese con deflussi pari a 378 milioni di euro. Per i fondi di diritto italiano luglio è segnato da flussi in uscita per 2 miliardi ed un patrimonio che vale 175 miliardi di euro.

Al 31 luglio i gruppi italiani gestiscono il 76% del patrimonio, mentre il restante 24% fa capo ai gruppi esteri.

 


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37 Commenti
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21 di 37 - 17/9/2013 07:53
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
Quotando: cristiannTi ringrazio...leggeró con molto interesse quanto da te spiegato sopra. Sui fondi mi rendo conto che ci sono dei lati oscuri se peró, come continuo a sostenere, fanno guadagnare, perchè no? Un Carmignac Commodities che alcuni anni fa performava il 70% in un anno non lo butterei via. Poi si potrebbe fare di piú e meglio, stando costantemente dietro ad un pc...



No, no ...Cristian ...non cominciamo così, altrimenti ci si perde in un ginepraio :

- i fondi comuni di investimento SERVONO tantissimo ! Si delega un gestore ( CHE STA VENTIQUATTRORE SU VENTIQUATTRO ...col cazzo ) a fare quello che NOI ( più o meno ) non siamo in grado di fare . E lo si paga ...

Punto e a capo : da qui cominciano i termini di paragone ...
22 di 37 - 17/9/2013 07:58
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006


diciamo subito una cosa :

- a me piacciono i fondi settoriali ...

- quelli "generici" o supermercato bilanciato sono un bellissimo trucco ( per il gestore ) usato per non far capire un cazzo ...alla fine ti viene detto : ha fatto + 1% ( senza spiegare il BENCMARC o l'indice di riferimento , che viene cambiato a piacere con comunicazone sul sole 24 ore del 30 febbraio di ogni ano ) ----


Ecco perchè dico che un "Carmignac Commodieties ( uno specializzato generico ) , grande gestore e grande SCELTA AZZECCATA , va parametrato con un indice di riferimento ...cosa sono le Commodieties ? bene ...detto questo ...

quali sono quei settori che hanno permesso un 70% ?
23 di 37 - 24/9/2013 17:10
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
PUNTO 2-Risparmio gestito +5,4 mld agosto, raccolto in 8 mesi quanto nel 2005 24/09/2013 16:58 - RSF

* Flessibili fanno oltre metà della raccolta totale
* Da inizio anno raccolto quanto in tutto il 2005
* 2013 potrebbe essere anno migliore in ultimi 10
(Aggiunge commento Anima al decimo paragrafo)
MILANO, 24 settembre (Reuters) -Con oltre la metà delle sottoscrizioni totali, i fondi flessibili spingono la raccolta di tutta l'industria del risparmio gestito a complessivi 5,43 miliardi nel mese di agosto, portando gli afflussi da inizio anno - 52,5 miliardi - a eguagliarequelli dell'intero 2005.

Lo rivela Assogestioni - che oggi ha pubblicato i dati mensili preliminari - evidenziando che le masse sono salite a quota 1.270 miliardi nonostante un effetto mercato leggermente negativo.

"Con questo dato il 2013 si candida a diventare l'anno migliore in termini di raccolta dell'ultimo decennio", si legge in un comunicato dell'associazione di categoria.

Se i fondi aperti rappresentano quasi per intero la raccolta delle gestioni collettive (3,27 miliardi),simmetricamente le sottoscrizioni dei mandati istituzionali guidano le gestioni di portafoglio (2,16 miliardi circa).

Per una tabella riassuntiva della raccolta di agosto fare doppio click su [ID:L5N0HJ1PT]
Nell'universo dei fondi, ilsuccesso dei prodotti "data target" continua a spingere le macrocategoria dei flessibili (2,3 miliardi) e degli obbligazionari (506 milioni). Mese ancora all'insegna dei riscatti per gli azionari (-33 milioni) mentre i monetari, prodottitradizionalmente usati per "parcheggiare" la liquidità in attesa di scegliere un investimento più redditizio, vedono sottoscrizioni relativamente cospicue, per 358 milioni.

Da Pioneer Investments agosto ha visto confermare l'interesse per i fondicosiddetti "a formula", che consentono di avvicinarsi a mercati azionari con la protezione del capitale e la possibilità di percepire una cedola periodica.

Ma, "registriamo un inizio di trend verso una maggior diversificazione nei mercati azionari effettuata prevalentemente attraverso fondi bilanciati o multi asset", osserva Cinzia Tagliabue, direttore generale dell'asset manager del gruppo Unicredit (UCG.MI) (UCG.MI).


PRIMI QUATTRO GRUPPI PER RACCOLTA SONO ITALIANI
Ad agosto sisegnala la performance di gruppi italiani come Intesa Sanpaolo (ISP.MI) e AM Holding (partecipata da Pop Milano (PMI.MI), Mps (BMPS.MI), Creval (CVAL.MI) e da Clessidra), che mettono a segno ciascuno sottoscrizioni per oltre il miliardo di euro. Inparticolare, il gruppo a cui fanno capo i prodotti Anima che, con un patrimonio di 43 miliardi ha una quota di mercato del 3,5%, concentra la raccolta sui fondi aperti (1.061 milioni).

"Grazie a questo risultato Anima supera quota 3 miliardi di euro di raccolta netta sui fondi comuni da inizio anno", commenta l'AD Marco Carreri. Un obiettivo raggiunto grazie al successo dei prodotti destinati ai risparmiatori retail (i fondi a scadenza "Traguardo" e i fondi flessibili "Alto Potenziale") a cui si è aggiunto, "negli ultimi mesi, un importante contributo da parte del segmento istituzionale", ha aggiunto.

Se si considera Pioneer Investments e Poste Italiane i primi quattro gruppi di gestione in termini di raccolta sono tutti italiani.Un dato che conferma il recente dinamismo dei gruppi nazionali, tornati a raccogliere nel primo e secondo trimestre 2013 più di quelli esteri per la prima volta dai primi tre mesi del 2010. Per la raccolta dei maggiori gruppi dell'industria faredoppio click su [ID:L5N0HJ1Q2]
Da Pioneer Investments più della metà della raccolta del mese è riconducibile al buon esito di alcuni mandati di gestione istituzionale mentre, sul fronte dei fondi comuni, le sottoscrizioni hanno interessatoprevalentmente i fondi obbligazionari di diritto italiano.

A livello di industria, i fondi tricolori continuano infatti a difendere le posizioni, incamerando il mese scorso 1,265 miliardi a fronte dei 2 miliardi affluiti nei fondi esteri. Sui prodotti domiciliati nei confini nazionali si è infatti concentrata l'innovazione di prodotto di alcuni grandi gruppi come Eurizon Capital.

"L'armonizzazione fiscale e nuove aperture normative e fiscali di vario ordine e grado hanno giocato afavore di questa tendenza", spiega il direttore commerciale Sabrina Racca.

Il bilancio da inizio anno continua tuttavia a mostrare una netta preferenza per i prodotti domiciliati all'estero, tipicamente Irlanda e Lussemburgo, che nel 2013 hannoraccolto oltre 30 miliardi. Secondo le stime di Assogestioni i fondi di diritto estero - sia istituiti da operatori stranieri che i cosiddetti "roundtrip" venduti da italiani - rappresentano più del 70% dell'offerta complessiva nel mercato.


(Maria Pia Quaglia)
24 di 37 - 23/6/2014 14:17
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006
* Flessibili i più gettonati a maggio, oltre 40 mld in 2014
* Ubi acquisisce gestione riserve tecniche Aviva Vita
* Dato parziale giugno di Pioneer "molto positivo"
(Aggiunge dettagli, commenti)
MILANO, 23 giugno (Reuters) - Entrano altri 7,1 miliardi di euro nel sistema del risparmio gestito italiano a maggio, in linea con aprile, portando il bilancio da inizio anno in attivo per 43,6 miliardi.

Secondo i dati preliminari, resi noti oggi da Assogestioni, la raccolta el'effetto performance spingono il patrimonio in gestione a 1.428 miliardi di euro.

Nel dettaglio, sono state le gestioni collettive (6,2 miliardi) a guidare la raccolta il mese scorso: i fondi comuni hanno visto afflussi per 6,1 miliardi, imandati istituzionali per 0,2 miliardi e le gestioni patrimoniali retail per 0,7 miliardi.

I fondi preferiti dai sottoscrittori restano quelli flessibili (4,3 miliardi a maggio, oltre 40 miliardi nei primi cinque mesi del 2014), che distanzianodi gran lunga le altre macrocategorie: obbligazionari e bilanciati raccolgono entrambi circa 0,8 miliardi, mentre gli azionari vedono afflussi per poco meno di 300 milioni e gli hedge per oltre 300 milioni. Ancora riscatti sui fondi monetari (-570milioni), che hanno da tempo perso appeal in un contesto di tassi di interesse ai minimi storici.

I fondi di diritto italiano confermano il momento positivo con sottoscrizioni per 2,4 miliardi, un controvalore tuttavia inferiore a quello deifondi domiciliati all''estero (3,7 miliardi).

"Il trend positivo sui fondi di diritto italiano e sui flessibili ha a che fare soprattutto con la politica di remunerazione della rete distributiva", commenta Matteo Serio. Il direttore commerciale di AcomeA ricorda che, nella categoria dei "flessibili", rientrano i fondi a finestra di collocamento che garantiscono una commissione aggiuntiva in fase di vendita.

"Non stupisce che questi prodotti facciano volumi in una fase in cui il businesstradizionale delle banche soffre", aggiunge. "Ma bisognerebbe iniziare a interrogarsi sulla loro reale bontà per l''utente finale dal momento che spesso non si tratta altro che di un rimborso dilazionato dei soldi versati".

Bisognerà vedere cosaaccadrà quando, a breve, prenderà il via la quotazione in borsa dei fondi comuni, "una novità internazionale che crea un canale libero e aperto non condizionato da politiche di distribuzione", sottolinea Serio.

INDUSTRIA GUARDA A TEMA FISCALE Visto il ritmo delle sottoscrizioni del sistema del risparmio gestito italiano, i tempi sembrerebbero maturi per lanciare i piani individuali di risparmio - cosiddetti "Pir" - sul modello di quanto avviene in Francia. Questi prodotti, che incentivano fiscalmente l'investimento di medio-lungo periodo, sono stati caldeggiati dall'associazione di categoria in occasione del recente aumento - al 26% dal 20% - della tassazione delle rendite finanziarie.

"E' stupefacente che l'Italia, tra i primipaesi per stock di risparmio non abbia un sistema istituzionale che incentivi fiscalmente l''investmento di medio e lungo periodo", osserva Serio.

"Anzi pare che il legislatore faccia l''opposto, penalizzando il risparmio gestito a favore deititoli di stato italiani", aggiunge.

Dall''aumento della tassazione, in vigore dal primo di luglio, sono esenti principalmente titoli di stato e prodotti che hanno come sottostante governativi italiani o europei, che restano al 12,5%.

Fra igrandi gruppi dell'industria svetta Intesa Sanpaolo (ISP.MI), con una raccolta per 2,416 miliardi. Sottoscrizioni ancora più pronunciate per il gruppo Ubi Banca (UBI.MI), che mette a segno afflussi per 3,54 miliardi, dato che include le deleghe digestione conferite a Pramerica Financial, partner di Ubi Banca nel risparmio gestito attraverso Ubi Pramerica sgr.

Come annunciato, Ubi Pramerica ha infatti acquisito la gestione delle riserve tecniche di Aviva Vita, pari a circa 3 miliardi dieuro. Le gestioni istituzionali del gruppo vedono a maggio afflussi complessivi per 3,23 miliardi.

Il mandato di gestione era in scadenza con Pioneer Investments. La controllata del gruppo Unicredit (UCG.MI) registra infatti fuoriuscite a maggio per 1,57 miliardi "riscatti che erano da tempo pianificati e che sono stati parzialmente compensati da flussi in entrata su altri prodotti", sottolinea il gruppo di asset management che, da inizio anno, ha raccolto 3,6 miliardi, di cui oltre 2miliardi in Italia.

"Il dato parziale relativo alla raccolta di giugno è molto positivo e conferma il trend di crescita che abbiamo ormai intrapreso negli ultimi 18-24 mesi", aggiunge.


Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
25 di 37 - 05/8/2015 15:48
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Quando si parla di PIMCO (Pacific Investment Management Co.) ci si riferisce ad uno dei più grandi gestori obbligazionari del mondo. Una vera istituzione che, ai tempi di Bill Gross,rappresentava per certi versi “il mercato”.

Come avevamo anche commentato su questo BLOG (cliccate qui) PIMCO ha vissuto un 2014 molto complesso e difficile proprio perché il suo top manager Bill Gross è stato prima accusato e poi forse allontanato (anche se è lui che ha dato le dimissioni per andare nella più piccola Janus) dalla società stessa per mala gestione all’interno del mondo dei fondi PIMCO.

Pimco received a Wells notice from the U.S. Securities and Exchange Commission indicating the regulator’s staff is recommending civil action against the firm related to an investigation into the Pimco Total Return Active Exchange-Traded Fund, the Newport Beach, Calif.-based firm said Monday in a statement.
The notice relates to the fund’s valuation of smaller positions in mortgage-backed securities not guaranteed by the government between its inception on Feb. 29, 2012, and June 30 of that year, as well as performance disclosures and related compliance policies and procedures, according to the statement. (Source)

Si accusava Gross di “taroccare” le performance dei fondi che gestiva, in particolare un ETF (che oggi appartiene al mondo Vanguard anche se è sempre PIMCO a gestirlo) che “spaccava” il mercato. Una performance quasi da “schema Madoff” che ha dato il 20.3% in 3 anni e mezzo. Sembra infatti che nel periodo febbraio-giugno 2012 il signor Gross avesse valutato alcuni bond municipalizzati in modo non corretto. Ovviamente per evitare eccessiva volatilità e illustrare performance probabilmente (condizionale perché c’è un’inchiesta in corso) gonfiate. I ritorni avevano raggiunto l’8,7% contro il 2,9% dell’indice obbligazionario Barclays Capital U.S. Aggregate, benchmark dell’ETF stesso.

A scatenare i dubbi furono performance proprio in quel periodo poco credibili.
Per farla breve, Gross ha comprato dei “Muni” sottocosto ma poi li ha subito scritti a bilancio con valori teoricamente gonfiati. PIMCO (che tuttora gestisce 1.500 miliardi di USD) garantisce la correttezza nel suo operato (quindi chiara la rivalsa su Gross se ci saranno conseguenze) .

Ovviamente saranno le autorità a dirci come andrà a finire. Ma sull’ETF la burrasca degli out flow non si è ancora interrotta. Guardate le vicissitudini da qualdo Bill Gross se n’è andato, ovvero da quando lo “scandalo” ha iniziato a sorgere.

pimco-outflow

Investors pulled $2.5 billion from Pacific Investment Management Co.’s flagship fund in July, the 27th consecutive month of outflows from what used to be the world’s largest mutual fund.
The July withdrawals from the Pimco Total Return Fund compare with $3 billion in redemptions in June, $2.7 billion in May, and $5.6 billion in April, according to the Newport Beach, California-based firm. The fund’s assets have plunged to $101 billion, from a high of $293 billion in April 2013.
Investors took out record amounts of money amid concerns about lackluster returns, rising interest rates and the sudden departure last year of Bill Gross, the Pimco co-founder who managed Total Return. The fund, which is now run by Scott Mather, Mark Kiesel and Mihir Worah, has returned 1.6 percent this year, outperforming 93 percent of peers, according to data compiled by Bloomberg. (Source)

Intanto il messaggio è chiaro. Diffidare degli ETF che hanno scostamenti di rendimento “sospetti” dai benchmark di riferimento. La gestione attiva deve essere giustificata e trasparente e quando ci sono numeri poco chiari, meglio spostarsi su ETF magari più “noiosi” ma più tranquilli. Nahce nel mondo degli ETF (come in quello degli ETC e degli ETN) mai dare nulla per scontato e informarsi BENE prima di investire. Con la fame di rendimento che c’è in questo momento, è facile cercare di raccogliere denaro uscando specchietti per le allodole.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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26 di 37 - 08/8/2015 19:25
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Ne deduco che qui dentro nessuno ha fondi di investimento...ma io ne voglio parlare lo stesso

27 di 37 - 08/8/2015 22:41
Joau7 N° messaggi: 518 - Iscritto da: 11/8/2013
Quotando: duca minimo - Post #26 - 08/Aug/2015 17:25

Ne deduco che qui dentro nessuno ha fondi di investimento...ma io ne voglio parlare lo stesso


cosa vedi di buono nel tuo radar?
28 di 37 - 08/8/2015 23:11
cricriwal N° messaggi: 108 - Iscritto da: 05/6/2015
Buonasera,se posso dare un contributo con la mia esperienza, la vorrei sintetizzare in poche parole.Molti istituti di credito forniscono una rendicontazione trimestrale su gestioni fatte con fondi.Per me un periodo lunghissimo.I fondi li seguo giornalmente e anche pochi centesimi di variazione fanno la differenza sul lungo termine . Buona serata.
29 di 37 - 09/8/2015 12:00
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Quotando: joau7 - Post #27 - 08/Aug/2015 20:41
Quotando: duca minimo - Post #26 - 08/Aug/2015 17:25

Ne deduco che qui dentro nessuno ha fondi di investimento...ma io ne voglio parlare lo stesso


cosa vedi di buono nel tuo radar?




Niente. Sono entrato in banca nel 1986 e li ho visti arrivare come cavallette ...

30 di 37 - 09/8/2015 12:05
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Quotando: cricriwal - Post #28 - 08/Aug/2015 21:11Buonasera,se posso dare un contributo con la mia esperienza, la vorrei sintetizzare in poche parole.Molti istituti di credito forniscono una rendicontazione trimestrale su gestioni fatte con fondi.Per me un periodo lunghissimo.I fondi li seguo giornalmente e anche pochi centesimi di variazione fanno la differenza sul lungo termine . Buona serata.



Giusto cominciare dalle esperienze personali e condividerle. Poi allargheremo alle tematiche oggettive .

Non ho mai sottoscritto un fondo comune di investimento,italico o sicav, in gestione patrimoniale o cosa, ma dal 1986 al luglio 2008 sono stato costretto a capirli ...ho "vissuto" per tre anni gomito a gomito con i fantomatici gestori...

Tutto nel mio prossimo romanzo ...

31 di 37 - 09/8/2015 12:48
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Partiamo da qui :

Un fondo comune di investimento, in Italia, è un istituto d'intermediazione finanziaria.

Sono stati istituiti con la legge 23 marzo 1983, n. 77. Il d.lgs 24 febbraio 1998, n. 58 - che attualmente li regolamenta - li definisce come "il patrimonio autonomo, suddiviso in quote, di pertinenza di una pluralità di partecipanti gestito in monte".


32 di 37 - 09/8/2015 12:50
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Poi, prendendo in prestito dalla piattaforma online più semplice( vichipedia ), ricordiamoci sempre questo acronimo O.I.C.R. :

Organismi di investimento collettivo del risparmio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

(Reindirizzamento da Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio)

Gli organismi di investimento collettivo del risparmio, in acronimo OICR, in Italia, sono organismi con forma giuridica variabile che investono in strumenti finanziari o altre attività somme di denaro raccolte tra il pubblico di risparmiatori, operando secondo il principio della ripartizione dei rischi.[1]

L'attività

L'attività della gestione collettiva del risparmio è un servizio che si realizza attraverso:

  • la promozione, istituzione e organizzazione di fondi comuni d'investimento e l'amministrazione dei rapporti con i partecipanti;
  • la gestione del patrimonio di OICR, di propria o altrui istituzione, mediante l'investimento avente ad oggetto strumenti finanziari, crediti, o altri beni mobili o immobili.

Gli enti

Gli organismi di investimento collettivo del risparmio sono:

  • le società di gestione del risparmio, SGR);
  • le Sicav, cioè le società di investimento a capitale variabile.

Sono in entrambi i casi società per azioni, ma hanno una profonda differenza: nelle prime - che gestiscono fondi comuni di investimento - gli investitori non sono soci ed i loro investimenti costituiscono un patrimonio autonomo e nettamente distaccato dal patrimonio sociale, ricevendo quote di partecipazione al fondo e mai azioni della società. Nelle Sicav gli investitori al contrario divengono soci e sottoscrivono azioni direttamente emesse dalla società, senza distinzione di patrimoni.


33 di 37 - 09/8/2015 12:53
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Caratteristiche

Rientra tra gli OICR, che utilizza strumenti finanziari detti "quote di fondi d'investimento" e che raccoglie il denaro di risparmiatori, i quali affidano la gestione dei propri risparmi asocietà di gestione del risparmio (SGR), con personalità giuridica e capitale distinte da quelli del fondo, allo scopo d'investire i capitali sul mercato mobiliare diversificando l'investimento e riducendo il rischio rispetto all'investimento diretto in azioni di una singola società in un singolo settore.

La banca depositaria custodisce materialmente i titoli del fondo e ne tiene in cassa le disponibilità liquide. Le banche hanno inoltre un ruolo di controllo sulla legittimità delle attività del fondo sulla base di quanto prescritto dalle norme della Banca d’Italia e dal regolamento del fondo stesso.

I fondi comuni, essendo gestiti da professionisti del settore, permettono ai piccoli investitori, se ben consigliati, di sottoscrivere investimenti aderenti al proprio profilo finanziario, in termini di rischio/rendimento. Inoltre, attraverso i piani di accumulo, hanno avvicinato al mercato anche coloro che momentaneamente non disponevano di sostanziosi risparmi. In relazione agli obiettivi finanziari, al rischio e al rendimento atteso, il risparmiatore può scegliere tra diversi tipi di fondi: bilanciati, obbligazionari, azionari, di liquidità e flessibili. Esistono poi i fondi etici, che possono appartenere ad una qualunque delle categorie sopra enunciate.

34 di 37 - 09/8/2015 12:54
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Costituzione e funzionamento

Raccolto il denaro presso i sottoscrittori i fondi comuni investono in valori mobiliari che costituiscono il patrimonio indiviso del fondo, di cui ogni risparmiatore detiene un certo numero di quote (la quota è la frazione di patrimonio unitaria del fondo di investimento ed ha un valore che cambia nel tempo in relazione all'andamento dei titoli nei quali il fondo investe). Indipendentemente dalla tipologia di fondo, tutti i partecipanti hanno gli stessi diritti: i guadagni o le perdite, dal momento che il fondo non garantisce un rendimento certo (a meno di alcune tipologie particolari di prodotti), sono in proporzione a quanto investito, o meglio, in proporzione al numero di quote in possesso.

35 di 37 - 09/8/2015 12:54
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

Classificazione

I fondi comuni di investimento possono essere classificati sulla base di molti parametri.

Una prima distinzione riguarda la modalità di distribuzione dei profitti:

  • fondi a distribuzione dei proventi, in cui le eventuali plusvalenze realizzate in un arco temporale predefinito possono essere accreditate - in parte o interamente - sul conto corrente del risparmiatore sotto forma di "cedola" semestrale o annuale;
  • fondi ad accumulazione dei proventi, in cui i guadagni rimangono all'interno del fondo e il sottoscrittore li realizza (cioè li trasforma in denaro contante) al momento della vendita delle quote.

Un'ulteriore distinzione, individua dal Regolamento del Ministero del Tesoro n. 228/99, deve essere fatta tra fondi chiusi e fondi aperti:

  • fondi chiusi: prevedono il rimborso (da parte della SGR che lo ha istituito) delle quote sottoscritte solo in periodi determinati. Sono caratterizzati da un numero di quote predeterminato ed invariabile nel tempo. Per garantire la possibilità di liquidare l'investimento, per i fondi chiusi la legge prevede l'obbligo di quotazione sul mercato entro un intervallo massimo di tempo dalla chiusura del collocamento; tale intervallo, inizialmente 24 mesi, ha subito successive modifiche normative che lo hanno portato a 12 mesi. Chi vuole liquidare il proprio investimento lo può quindi fare esclusivamente vendendo le quote sul mercato;
  • fondi aperti: sono caratterizzati dalla variabilità del patrimonio (che può quindi di giorno in giorno aumentare o diminuire in funzione delle nuove sottoscrizioni o delle domande di rimborso delle quote in circolazione) e rappresentano la forma più diffusa di fondo.

I fondi aperti vengono suddivisi, da un punto di vista giuridico, in:

I fondi di diritto italiano armonizzati UE sono i fondi gestiti da società italiane con sede legale in Italia e sottoposti alle direttive comunitarie n. 611/85 e 220/88 recepite nel nostro ordinamento con il Decreto Legislativo n. 83/92. La legge comunitaria prescrive una serie di vincoli sugli investimenti con l'obiettivo di contenere i rischi e salvaguardare i sottoscrittori, ad esempio:

  • non possono investire più del 10% del patrimonio in strumenti finanziari di un singolo emittente, in altri fondi, prodotti derivati o titoli non quotati nei mercati regolamentati;
  • non possono investire in strumenti derivati per la copertura dei rischi, per un ammontare totale che ecceda il valore netto del fondo.

I fondi di diritto italiano non armonizzati UE sono invece i fondi istituiti col provvedimento della Banca d'Italia del 20 settembre 1999 e caratterizzati da una maggiore libertà di investimento del patrimonio raccolto. Ad essi, infatti, non vengono applicati i vincoli e le limitazioni previste dalla legge comunitaria per i fondi armonizzati. Fanno parte di questa tipologia di fondi i fondi speculativi (o hedge funds) e i fondi di fondi.

I fondi immobiliari sono fondi comuni di investimento, costituiti in forma chiusa, che possono investire il loro patrimonio in specifici beni, in prevalenza a carattere immobiliare. Rilevano, in proposito, le analisi del processo di finanziarizzazione degli investimenti immobiliari (cfr. Lemma, 2006), che hanno affrontato in particolare la problematica relativa alla regolazione delle gestioni collettive del risparmio che operano in tale specifico settore. Nel riferimento alle dinamiche finanziarie di inizio millennio si evidenzia il crescente interesse dei risparmiatori per tale tipologia di investimenti; donde la significativa incidenza di detta forma di impieghi sugli assetti dei mercati di capitale, che risultano sempre più legati ad elementi di natura reale. L’esame della normativa speciale (primaria e secondaria) fa da presupposto ad un’indagine incentrata sull’identificazione di linee disciplinari volte ad assecondare il processo sopra delineato. Si dà, quindi, ampio spazio all’affermazione di tecniche procedimentali idonee a definire una struttura organizzativa ed un programma di attività preordinati a garantire una gestione professionale degli attivi patrimoniali. In tale contesto, la ricerca ascrive peculiare rilievo all’intervento di autodeterminazione rimesso alla SGR ed ai partecipanti ai fondi immobiliari: la prima chiamata a definire ed attuare i criteri guida della gestione ed i secondi ad esercitare le verifiche necessarie per l’ordinato funzionamento delle forme operative in questione. Si perviene, pertanto, alla conclusione che i fondi di cui trattasi assolvono a funzioni di stabilità, in seno al mercato finanziario, e di sviluppo, con riguardo a quello immobiliare.

36 di 37 - 10/8/2015 11:43
duca minimo N° messaggi: 38149 - Iscritto da: 29/8/2006

MEDIOLANUM +0,2% A luglio raccolta netta per 388 milioni di euro 10/08/2015 10:29 - WS

Mediolanum (MED.MI) è poco mossa a 7,68 euro.

Banca Mediolanum ha realizzato nel mese di luglio una raccolta netta complessiva pari a 388 milioni di euro.

La raccolta nel segmento dei fondi comuni e gestioni ammonta a 423 milioni, di cui 167 milioni attraverso la polizza unit-linked "MyLife".

Da inizio anno gli afflussi netti sono cresciuti di 2,562 miliardi, 3,135 miliardi diretti verso i fondi.

Mediolanum ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 227,4 milioni, in crescita del 38% sullo stesso periodo del 2014.

Se si considera che l'utile dei primi tre mesi era stato di 137,4 milioni, il risultato del secondo trimestre, 90 milioni, si colloca sopra il consensus degli analisti che indicava 71,2 milioni.
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Il portafoglio gestito (asset under administration) alla fine di giugno risultava in crescita del 14% a 69,8 miliardi di euro.



In un comunicato la società ha dichiarato: "I dati del gruppo nella prima metà del 2015 evidenziano il risultato di periodo più solido nella storia di Mediolanum, grazie alla continua espansione delle masse e alla crescita ininterrotta dei ricavi ricorrenti. Tra questi, le commissioni di gestione hanno registrato un incremento del 27% rispetto a un anno fa".



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