Banca Mediolanum (BMED)

- Modificato il 12/1/2016 11:57
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
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21 di 55 - 13/1/2018 13:35
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Bonomi (Investindustrial): alle banche servono aumenti capitale per 10 mld

Per il finanziere "tutti lo sanno ma non lo dicono. E reperire mezzi freschi non sarà facile"

Alle banche italiane servono subito aumenti di capitale fino a 10 miliardi. "Tutti lo sanno, ma non lo dicono". Parola di Andrea Bonomi, fondatore di Investindustrial, che in un'intervista al quotidiano La Stampa si è pronunciato su diversi temi, senza tralasciare le banche che evidentemente secondo lui rappresentano ancora un tallone d'Achille. Tanto più che per il resto il suo "outlook" è positivo.

"Questo è un buon momento per l'Italia. Il Paese è in crescita" mentre "i nostri competitori diretti hanno situazioni delicate da gestire: l'Inghilterra con la Brexit, la Spagna alle prese con la Catalogna, la Germania che stenta a creare un governo. Noi sembriamo un Paese potenzialmente tranquillo, anche se arriviamo all'ultimo momento a prendere la coda di una crescita di cui gli altri hanno goduto negli ultimi anni. Presumibilmente ci restano 2-3 anni buoni, non sprechiamoli. L'aver perso la prima parte di crescita è già un danno gravissimo".

Bonomi non crede "che un imprenditore investa o non investa aspettando le elezioni. Sono importanti, ma non rappresentano una questione decisiva. Non danneggeranno l'appetito a investire in Italia nel breve termine. Gia' oggi 1,9 miliardi, pressappoco il 40%, degli oltre 5 miliardi di investimenti che abbiamo, sono in Italia. Nel solo dicembre scorso abbiamo realizzato tre investimenti in Europa: la prima è stata l'italiana Ceme, leader mondiale nella produzione di pompe e valvole".

Alla domanda su quali settori punterete, Bonomi risponde: "Abbiamo una liquidità di 1,7 miliardi e intendiamo rimanere liquidi perché crediamo che gli anni buoni per gli investimenti debbano ancora arrivare. Verranno fuori occasioni anche inaspettate. Sono tanti i settori che necessitano di ristrutturazione. In Italia c'è una frammentazione eccessiva delle imprese. Il design ci interessa molto e poi l'industria".

Poi l'affondo sulle banche. Bonomi ritiene che le banche italiane abbiano "bisogno di un altro giro di aumenti di capitale. Lo sanno tutti, anche se non lo dicono. Escluse Unicredit e Intesa che per dimensione non ho analizzato, al sistema servono tra i 7 e i 10 miliardi. Nessun rischio di sistema, ma non credo che sarà facile raccoglierli, con il mondo che evolve dal punto di vista tecnologico e di governance".

http://www.finanzareport.it

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22 di 55 - 24/1/2018 19:28
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Banche, addendum Bce su Npl potrebbe slittare

Il documento sarà comunque finalizzato entro il primo trimestre. Per il capo della vigilanza Nouy gli istituti "si devono preparare"

Resta sotto i riflettori il tema della vigilanza dell'Unione Europea sui crediti deteriorati delle banche italiane, dopo che nelle ultime ore una delle maggiori funzionarie della Banca centrale europea, Danièle Nouy, presidente del supervisory board dell'ente, ha fatto capire che potrebbe essere rimandata di qualche mese l'applicazione del cosiddetto "addendum" alle linee guida comunitarie sugli Npl, alias Non Performing Loans.

Parlando a Francoforte, presso la sede della Bce, la Nouy ha dichiarato: "L'addendum è stato sottoposto a pubblica consultazione che si è chiusa a dicembre. Abbiamo esaminato tutti i commenti e le opinioni legali che abbiamo ricevuto ed emenderemo di conseguenza l'addendum. Tra le altre cose, potremmo cambiare la data di applicazione e chiariremo il contesto di Pillar 2 in cui si inserisce della Bce. Ci stiamo coordinando con la commissione europea sulla sua proposta per un livello minimo di accantonamento prudenziale in base al Pillar 1. L'addendum sarà finalizzato nel primo trimestre di quest'anno".

Si ricorderà che il cosiddetto "addendum" è, riassumendo, una integrazione alle linee guida sugli Npl già emesse dalla BCE nel marzo 2017, una sorta di "aggiunta" che l'Europa ha pubblicato in autunno e che prevede di spingere le banche a coprire integralmente i deteriorati dopo sette anni, oppure due anni, a seconda siano crediti garantiti o non garantiti, decorrendo dal momento della loro iscrizione a credito deteriorato.

La Nouy ha invitato gli istituti a non sprecare la possibile dilazione e a impegnarsi comunque per raggiungere l'obbiettivo senza perdere tempo: "Il mio primo messaggio alle banche è questo: fare troppo poco e tardi non è un'opzione percorribile. Porterà sicuramente a maggiori problemi nel futuro. Il mio secondo messaggio alle banche è questo: preparatevi per l'addendum".

il capo della vigilanza Bce ha ricordato il nuovo stress test per capire quali banche sono sottocapitalizzate, spronandole a rimediare ai rischi di mercato, sotto la stretta supervisione dell'Europa. Lo scopo, come spiega lei stessa, è anche arrivare al ventilato sistema europeo di assicurazione dei depositi, o Edis. Secondo la Nouy, la creazione dell'Edis potrebbe comportare "un'altra revisione della qualità degli asset e ciò dovrebbe rappresentare per le banche un ulteriore incentivo a ripulire i loro bilanci".

Il tema dell'addendum è molto sentito dalle banche italiane, che detengono il 25% degli Npl di tutta la galassia bancaria della Ue. I criteri europei di valutazione vengono ritenuti troppo rigidi dall'Italia, e un incontro fra la Nouy e la Banca d'Italia svoltosi a Roma lo scorso 17 gennaio non è valso a far ammorbidire le posizioni europee. La prospettata dilazione di alcuni mesi, però, sembra offrire almeno l'occasione per guadagnare tempo.

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Danièle Nouy, responsabile del comitato unico europeo di vigilanza bancaria
23 di 55 - 27/1/2018 15:20
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Banca Mediolanum, Mediobanca alza a 8,3 euro il prezzo obiettivo

Gli analisti di Mediobanca hanno incrementato il prezzo obiettivo su Banca Mediolanum, portandolo da 7,2 euro a 8,3 euro, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il biennio 2018/2019. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale".

6giaz
24 di 55 - 30/1/2018 13:49
2nove N° messaggi: 10626 - Iscritto da: 12/9/2011
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25 di 55 - 12/2/2018 15:20
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Banca Mediolanum, dividendo confermato a 0,4 euro

Il cda guidato dall'ad Massimo Doris ha proposto la distribuzione di 0,20 euro in aggiunta agli 0,20 euro già erogati in acconto a novembre, lo stesso importo del 2016. Utile netto consolidato in calo del 3% a 380 mln. Forte crescita (+15%) delle commissioni di gestione grazie al boom della raccolta fondi trainata dai Pir. Costi sotto controllo | Per i broker la cedola di 0,4 euro sarà confermata

di Paola Valentini

Dividendo in linea con le attese del consenso per Banca Mediolanum . Il cda guidato dall'ad Massimo Doris ha proposto la distribuzione di 0,20 euro che in aggiunta agli 0,20 euro già erogati in acconto lo scorso novembre, portano l'ammontare totale a 0,4 euro, lo stesso importo distribuito lo scorso anno a valere sul bilancio del 2016.

Quanto ai conti approvati oggi, i risultati del gruppo per l'esercizio 2017 si contraddistinguono per la significativa crescita delle commissioni di gestione che hanno raggiunto quota 976 milioni di euro, +15% rispetto al 2016. L'incremento è frutto della raccolta netta record in fondi e gestioni con 5,8 miliardi di euro nell'anno, di cui oltre due miliardi riconducibili ai Pir lanciati in Italia.

Il margine da interessi ha, come previsto, subìto una riduzione dovuta alle scadenze dei titoli in portafoglio e alla conseguente riduzione dei rendimenti, sebbene la componente retail sia rimasta costante anno su anno grazie alla crescita del portafoglio dei crediti e all'efficace modulazione del costo della raccolta. I costi amministrativi sono stati mantenuti sotto stretto controllo, hanno infatti registrato una crescita minima del 2% rispetto al 2016. E' stato inoltre significativo il sostegno al sistema bancario con un impatto complessivo per 52 milioni di euro.

L'utile netto consolidato è sceso del 3% a 380 milioni con l'utile del solo quarto trimestre pari a 100,8 milioni in linea con le attese del consenso a 100,5 milioni e in crescita del 13,8% sullo stesso periodo 2016.

Intanto a fine 2017 il totale delle masse gestite e amministrate è salito al record di 75,717 miliardi, in crescita del 10% rispetto al 31 dicembre 2016 escludendo gli asset ceduti di Banca Esperia. Nei 12 mesi la raccolta netta è stata positiva per 4.739 milioni complessivi. Mentre a gennaio 2018 il gruppo ha raccolto 167 milioni.

Infine, il Common Equity Tier 1 Ratio al 31 dicembre 2017 è risultato pari a 21,9%, confermandosi uno dei più alti tra i gruppi bancari italiani ed europei.

6m4n9
https://www.milanofinanza.it
26 di 55 - 07/6/2018 13:55
Roker1 N° messaggi: 5 - Iscritto da: 26/1/2018
Nessuno su Medionalum??

BMED
27 di 55 - 07/6/2018 14:26
sonlucky N° messaggi: 112 - Iscritto da: 17/6/2014
Io..che piango in un angolo
28 di 55 - 23/10/2018 15:58
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #25 - 12/Feb/2018 14:20Banca Mediolanum, dividendo confermato a 0,4 euro

Il cda guidato dall'ad Massimo Doris ha proposto la distribuzione di 0,20 euro in aggiunta agli 0,20 euro già erogati in acconto a novembre, lo stesso importo del 2016. Utile netto consolidato in calo del 3% a 380 mln. Forte crescita (+15%) delle commissioni di gestione grazie al boom della raccolta fondi trainata dai Pir. Costi sotto controllo | Per i broker la cedola di 0,4 euro sarà confermata

di Paola Valentini

Dividendo in linea con le attese del consenso per Banca Mediolanum . Il cda guidato dall'ad Massimo Doris ha proposto la distribuzione di 0,20 euro che in aggiunta agli 0,20 euro già erogati in acconto lo scorso novembre, portano l'ammontare totale a 0,4 euro, lo stesso importo distribuito lo scorso anno a valere sul bilancio del 2016.

Quanto ai conti approvati oggi, i risultati del gruppo per l'esercizio 2017 si contraddistinguono per la significativa crescita delle commissioni di gestione che hanno raggiunto quota 976 milioni di euro, +15% rispetto al 2016. L'incremento è frutto della raccolta netta record in fondi e gestioni con 5,8 miliardi di euro nell'anno, di cui oltre due miliardi riconducibili ai Pir lanciati in Italia.

Il margine da interessi ha, come previsto, subìto una riduzione dovuta alle scadenze dei titoli in portafoglio e alla conseguente riduzione dei rendimenti, sebbene la componente retail sia rimasta costante anno su anno grazie alla crescita del portafoglio dei crediti e all'efficace modulazione del costo della raccolta. I costi amministrativi sono stati mantenuti sotto stretto controllo, hanno infatti registrato una crescita minima del 2% rispetto al 2016. E' stato inoltre significativo il sostegno al sistema bancario con un impatto complessivo per 52 milioni di euro.

L'utile netto consolidato è sceso del 3% a 380 milioni con l'utile del solo quarto trimestre pari a 100,8 milioni in linea con le attese del consenso a 100,5 milioni e in crescita del 13,8% sullo stesso periodo 2016.

Intanto a fine 2017 il totale delle masse gestite e amministrate è salito al record di 75,717 miliardi, in crescita del 10% rispetto al 31 dicembre 2016 escludendo gli asset ceduti di Banca Esperia. Nei 12 mesi la raccolta netta è stata positiva per 4.739 milioni complessivi. Mentre a gennaio 2018 il gruppo ha raccolto 167 milioni.

Infine, il Common Equity Tier 1 Ratio al 31 dicembre 2017 è risultato pari a 21,9%, confermandosi uno dei più alti tra i gruppi bancari italiani ed europei.

https://www.milanofinanza.it

6m4n9



Grazie zio Joe!


8ybdr
29 di 55 - 23/10/2018 16:01
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
AHOOOOOO maquandofinilecelkietto… ahahahah
30 di 55 - Modificato il 26/12/2018 15:03
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Banca Mediolanum ha le spalle più forti il doppio rispetto alle richieste Bce

https://citywire.it/news/banca-mediolanum-ha-le-spalle-piu-forti-il-doppio-rispetto-alle-richieste-bce/a1186448

9mbbj
32 di 55 - 22/11/2019 11:40
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
KOMPLALEEEE...



or4-9
33 di 55 - 11/2/2020 21:05
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
KOMPELALEEEEEE
CINES vedele LONKKKKKK… ahahahah

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34 di 55 - 19/3/2020 13:10
erasmus79 N° messaggi: 19 - Iscritto da: 17/1/2013
Come mai questa banca soffre più delle altre
35 di 55 - 30/3/2020 08:42
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Dividendi: nessuna banca potrà distribuirli in Europa fino a ottobre

L’ha stabilito la Bce: non è un divieto (non potrebbe esserlo) ma una sollecitazione. Possibili effetti in Borsa OGGI, LUNEDI' 30 MARZO.

La decisione è stata annunciata ieri sera dopo la chiusura delle Borse: la Bce e quindi Bankitalia di rimando hanno sollecitato le banche dell’area di competenza a non distribuire dividendi. Questa in sintesi la sollecitazione:

1°) l’invito ha una durata limitata: almeno fino al prossimo mese di ottobre;

2°) stessa pressione per quanto riguarda i “buy back”;

3°) l’intervento riguarda i dividendi non ancora distribuiti e anche quelli messi all’ordine del giorno di assemblee degli azionisti (è il caso per esempio di Banca Intesa);

4°) occorre che gli istituti di credito guardino con oculatezza agli effetti della pandemia in corso, intervenendo il più possibile nei confronti dell’economia reale.

Il verdetto, che non è espresso in termini di obbligo ma di sollecitazione (da cui nessuna banca potrà inevitabilmente esimersi), cancella il rischio di una politica a macchia di leopardo relativamente alla distribuzione di dividendi, come già si stava delineando da qualche giorno, con annunci del tutto contradditori.

La decisione è più che corretta, data la gravità del momento, ma porterà immancabilmente a pressioni ribassiste per le azioni del settore. Resta poi da capire se quel “fino a ottobre” sarà interpretato come rinuncia definitiva per il dividendo 2019 oppure come rinvio di alcuni mesi, con magari l’erogazione a partire dall’autunno di una quota parte rispetto a quanto inizialmente previsto.

LORENZO RAFFO di LOMBARDREPORT

36.jpg
37 di 55 - 12/5/2020 20:16
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCA MEDIOLANUM: IL PIAVE HA MORMORATO...BUY STOP SOPRA IL PIAVE!
qs1mq
38 di 55 - 06/6/2020 17:49
giotto66 N° messaggi: 4 - Iscritto da: 19/9/2018
Questo Piave è un fiume in piema ma fino a dove può arrivare? Dentro da 4,6838
MODERATO aalberto1 (Utente disabilitato) N° messaggi: 8345 - Iscritto da: 16/1/2020
40 di 55 - 08/6/2020 19:12
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #37 - 12/Mag/2020 18:16BANCA MEDIOLANUM: IL PIAVE HA MORMORATO...BUY STOP SOPRA IL PIAVE!

qs1mq



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