Digital Magics, Tamburi sale al 18,15% del capitale
Al termine del doppio aumento di capitale, parte con diritto d'opzione e parte riservato, il capitale sociale di Digital Magics è ora di 6,57 milioni di euro, suddiviso in 6,57 milioni di titoli ordinari. Il principale azionista si conferma Tamburi Investment Partners con una partecipazione del 18,15%, poi Alberto Fioravanti con il 12,57 per cento. Garage Start Up (veicolo interamente controllato dal gruppo Multiversity di Danilo Iervolino) ha il 7,16%, Patrizia Cavallini il 5,19% e Innogest sgr il 5,14 per cento. Marco Gay e gli eredi di Enrico Gasperini hanno quote inferiori al 5%, mentre sul mercato vi è il rimanente 37,48% del capitale.
83 di 192-28/3/2017 17:180
GIOLA
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Digital Magics, i conti 2016. Warrant gratuiti agli azionisti
Digital Magics ha chiuso il 2016 con un valore della produzione di 2,9 milioni, in salita del 13% rispetto ai 2,6 milioni del 2015.
Il risultato dell’esercizio è stato negativo per 3,2 milioni di euro, in crescita dalla perdita di 1,2 milioni del 2015.
Il gruppo ha deciso di emettere poco più di 1,6 milioni di warrant gratuiti, da assegnare agli azionisti in ragione di un warrant ogni 4 azioni Digital Magics possedute. Ciascun warrant, in caso di esercizio, conferisce diritto a sottoscrivere una nuova azione ordinaria Digital Magics.
84 di 192-04/4/2017 18:220
GIOLA
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Fioravanti e Malacart (Digital Magics): stimolo significativo da Industria 4.0
“Abbiamo lavorato con continuità nei territori attraverso le nostre sedi locali di Bari, Napoli, Padova, Palermo e Roma e il risultato lo si vede dal numero di start up raccolte: 8 nel 2016, nonostante alcune sedi siano state aperte nella seconda metà dell’anno. Il nostro modello prevede infatti che le Digital Magics locali siano in condizioni di parlare con le start up locali in primo luogo, ma anche con le istituzioni e gli investitori locali: crediamo che la vicinanza delle imprese al territorio sia fondamentale, da una parte per far crescere un tessuto imprenditoriale e dall’altra per avere il supporto di aziende locali che hanno bisogno di fare innovazione”. Così Alberto Fioravanti, fondatore e presidente esecutivo di Digital Magics, e Alessandro Malacart, amministratore delegato di Digital Magics.
Ma l’industria funziona anche come exit per voi e quindi possibile acquirente di start up?
Proveniamo tutti dal mondo industriale e non finanziario, quindi il nostro primo obiettivo è ottenere clienti per la start up. Il nostro approccio, poi, non è finanziario come quello statunitense, oltre al fatto che operiamo in un contesto molto diverso da quello americano. Quindi sì, vi è una buona possibilità che gli exit avvengano tramite acquisizione da parte di un’impresa matura. Al tempo stesso, però, occorre precisare che il nostro tessuto industriale conta poche grandi aziende e molte piccole: difficile quindi che una Pmi che opera solo localmente possa acquistare una start up che è ancora piccola ma magari è già conosciuta a livello internazionale.
Cercare di fare networking tra start up e aziende radicate è anche uno dei temi di GIOIN….
Esatto. L’incontro dello scorso anno a Saint Vincent ha messo insieme aziende e start up, ma anche altri operatori che sono nel nostro stesso settore, oltre a istituzioni e università. La prima uscita di quest’anno è stata a Padova, e nel 2017 aggiungeremo 2 tappe in piu rispetto allo scorso anno.
Qual è il vostro modus operandi a livello di gruppo?
Dallo scorso anno operiamo con due divisioni: la prima opera “sell side”, vale a dire seleziona le start up, fa incubazione e poi cerca investitori e azienda. La seconda, invece, affianca le imprese mature nella ricerca di interlocutori nel mondo delle start up con l’obiettivo di investirvi oppure fare acquisizioni o semplicemente di avere dei partner commerciali. Opera quindi sul versante “buy side”. Senza contare che non dobbiamo limitare il nostro orizzonte alle start up innovative, che sono oltre 7mila, ma anche a tante altre che per motivi diversi non possono rientrare in questa categoria.
Come è stato il 2016?
Abbiamo raggiunto un valore della produzione di 2,9 milioni e a 333mila euro di ebitda. Abbiamo investito in 15 nuove startup e in cinque anni abbiamo effettuato investimenti per oltre 43 milioni di euro. A dicembre avevamo in portafoglio 60 società partecipate.
Per il 2017 avete un partner del calibro di Innogest e nuovi soci nel capitale di Digital Magics…
Il rapporto con Innogest dura da tempo e ci permette di interloquire con uno dei principali attori del venture capital italiano. Ci permette di fare “tuning” ma soprattutto di avere riscontri con investitori che investono sulle aziende a uno stadio successivo al nostro. Possiamo quindi fare pianificazione strategica nel medio periodo: non dimentichiamo che da parte nostra vediamo 1.000-1.500 progetti l’anno per selezionarne 10-15. Inoltre, per Digital Magics, contare tra i propri soci i fondatori di Withfounders significa poter incamerare tuta l’esperienza e la competenza che queste persone hanno accumulato nella loro vita lavorativa.
E invece con il gruppo Multiversity?
Daniele Iervolino ha tolto dal “ghetto” l’università telematica dandole una dignità. I volumi di fatturato e di utili sono elevati, ma per Digital Magics rappresenta l’accesso ai “proto imprenditori” di start up: in pratica raggiungere “talenti” che hanno idee e vogliono intraprendere un percorso imprenditoriale, fornendo loro i primi strumenti per instradarli su questa via.
Come sta cambiando il mondo delle start up a livello di settori?
Ci sono delle mode che riflettono i movimenti dei trend della Silicon Valley. Poi però ci sono i filoni classici del nostro Paese che sono dominanti, vale a dire che riguardano la qualità della vita. Ad esempio quello che riguarda il fashion e il food. Manca invece il background per quel che riguarda comparti più squisitamente tecnologici, sia in termini di investitori specializzati sia di proiezione internazionale.
Come può cambiare il settore l’avvio dei Pir e piu in generale il piano di incentivazione governativo “Industria 4.0” a favore delle start up?
Crediamo possano dare un grande contributo a questo settore. Incentivare gli investimenti, anche se per porzioni piccole del portafoglio, nel mondo del venture capital sarà una spinta significativa per tutta la filiera. Senza contare i potenziali flussi di investimento che verrebbero diretti verso il settore. Del resto, la defiscalizzazione delle plusvalenze, banalmente, è più interessante laddove queste plusvalenze si possono realizzare. Lo stimolo sarà significativo, anche per noi come Digital Magics, che è un potenziale target dei Pir, oltrechè alle nostre start up.
Digital Magics, Agenda Industria 4.0 gioca a favore
A sei mesi la performance di Digital Magics sfiora il 60 per cento. Alessandro Malacart Ad è del venture incubator digitale, che ha in Tamburi il socio di maggioranza relativa. E che è stato affiancato da Innogest Sgr e alcuni soci di Withfounders. L'impegno del governo è ora nell'Agenda Industria 4.0, in cui Digital Magics è già ben posizionato.
La società opera con due divisioni: quella principale rimane sempre quella storica, vale a dire la seleziona di start up, per fare incubazione e poi cercare investitori e aziende per futuri exit. Accanto a questa, lo scorso anno è stata introdotta una seconda area di business, che punta ad affiancare le imprese mature nella ricerca di interlocutori nel mondo delle start up con l’obiettivo di investirvi oppure fare acquisizioni o semplicemente di avere dei partner commerciali.
Al via i primi corsi della Digital Magics Startup University
Si sono aperte le iscrizioni per i primi tre corsi avviati dalla “Digital Magics Startup University". Lo ha annunciato ieri Marco Gay, vicepresidente esecutivo di Digital Magics, nel corso dell’evento GIOIN (Gasperini Italian Open Innovation Network), che si è svolto a Napoli presso la Mostra d’Oltremare. I corsi del più importante polo italiano di formazione telematica, nato dall’accordo tra Digital Magics, Universitas Mercatorum e Università Telematica Pegaso, sono dedicati a chi vuole aprire un’impresa innovativa digitale e necessita di formazione adeguata.
I corsi - “Diventa startupper”, “Lancia la tua startup”, “Startupper avanzato” - inizieranno a ottobre e saranno svolti online dai migliori professionisti nel mondo delle startup. “Grazie all’accordo con Danilo Iervolino saremo in grado di selezionare i migliori startupper ancora prima della fondazione della neoimpresa digitale, proprio durante la loro formazione - ha spiegato Layla Pavone, amministratore delegato di Digital Magics per l’industry innovation - Vogliamo creare una nuova generazione di imprenditori per portare il digital made in italy in tutto il mondo”.
Integrae Sim ha confermato il giudizio "buy" su Digital Magics ma porta il target price a 7 euro da 7,1 euro per azione. La societa' ha archiviato il 2016 con un valore della produzione di 2,9 milioni di euro, +13% rispetto al 2015 e con l'EBITDA passata da 190mila a 333mila euro, +75% dal 2015.
Il titolo lascia sul terreno al momento il 2,71% a 5,385 euro, valore coincidente con il minimo intraday. La flessione ha origine dal massimo del 28 marzo a 6,24 euro e ieri si era portata al di sotto della media mobile a 20 giorni, ora resistenza a 5,60 euro circa.
Solo discese sotto 5,15, 50% di ritracciamento del rialzo in atto dai minimi di marzo, metterebbero in discussione la tenuta dell'uptrend. Fino a quel momento i piu' aggressivi potrebbero sfruttare le recenti flessioni per valutare strategie rialziste. Oltre 6,24 il target si sposterebbe a 6,55 euro.
88 di 192-29/4/2017 13:330
GIOLA
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Call for Innovation da Digital Magics e Bricoman Italia
Digital Magics e Bricoman Italia lanciano la call for innovation per startup "object recognition for a smart checkout". L’obiettivo è trovare le migliori soluzioni per innovare il processo di riconoscimento dei prodotti che, in fase di checkout, non vengono correttamente riconosciuti dalle casse attraverso il classico codice a barre (perché rovinato o del tutto assente): vincerà quindi la call chi proporrà una soluzione concreta per permettere di riconoscere facilmente questi prodotti, riducendo così il tempo di attesa dei clienti.
Entro il 24 maggio dovranno essere inviati i progetti: il successivo 29 maggio, quelli selezionati parteciperanno alla giornata di Pitch presso il campus di coworking Talent Garden Milano Calabiana. Le startup presenteranno la propria business idea a Bricoman Italia e ai partner, che valuteranno la possibilità di offrire un percorso di incubazione e di crescita con Digital Magics. La migliore startup verrà premiata con 5mila euro.
L'Assemblea di Digital Magics ha approvato il bilancio 2016 e confermato Stefano Molino, partner di Innogest Sgr, come amministratore. Inoltre ha aumentato a 12 il numero dei Consiglieri componenti del Consiglio di Amministrazione, nominando Danilo Iervolino, che che possiede il 7,16% del capitale del venture incubator digitale. L'assemblea ha poi autorizzato un buy back fino a 100mila azioni (stanziando un massimo di 800mila euro) e, in sede straordinaria, deliberato l’emissione di warrant da assegnare gratuitamente agli azionisti in proporzione di uno per ogni quattro azioni Digital Magics possedute.
L’esercizio dei warrant, previsto nell’arco di cinque anni, nel mese di ottobre di ciascun anno, sarà a prezzi crescenti: 5,75 euro nel 2017, 6,35 euro nel 2018, 6,95 euro nel 2019, 7,55 euro nel 2020, 8,15 euro nel 2021 e infine 8,75 euro nel 2022.
Il prossimo 9 maggio si svolgerà il "Demo Day" organizzato da Digital Magics. All’interno del campus Talent Garden Milano Calabiana, per investitori, business angel e imprese, le protagoniste saranno 15 startup innovative, attualmente in fund raising. “Dopo l’importante risultato del 2016 con oltre 200 operatori finanziari e industriali – ha dichiarato Marco Gay, vicepresidente esecutivo di Digital Magics – ritorna anche quest’anno l’appuntamento con il nostro D.Day. Grazie alle sei sedi del nostro incubatore e ai campus di coworking di Talent Garden, ricerchiamo e affianchiamo i migliori neoimprenditori in tutto il territorio nazionale. I giovani talenti e innovatori italiani presenteranno i modelli di business delle loro startup a una platea qualificata di investitori e aziende, italiani e internazionali, che dimostra ogni anno di credere sempre di più nel digitale e nell’innovazione insieme a Digital Magics”.
Warrant Digital Magics, da lunedì la negoziazione in Borsa
Inizierà lunedì 22 maggio al mercato Aim Italia la negoziazione degli warrant Digital Magics 2017-2022. Agli azionisti del venture incubator digitale sono stati infatti assegnati nuovi diritti in proporzione di 1 diritto ogni 4 azioni ordinarie possedute. L'esercizio è previsto in sei periodi nell’arco di cinque anni, nel mese di ottobre di ciascun anno dal 2017 al 2022 e a prezzi crescenti: 5,75 euro nel 2017, 6,35 euro nel 2018, 6,95 euro nel 2019, 7,55 euro nel 2020, 8,15 euro nel 2021 e 8,75 euro nell'ultimo periodo, il 2022. Il numero massimo di warrant in circolazione sarà pari a 1.643.278.
Digital Magics, rettificato il prezzo delle azioni
Borsa Italiana ha fornito i nuovi prezzi delle azioni ordinarie di Digital Magics, sulle quali è stato applicato un fattore di rettifica di 0,97110415, in seguito al dividendo straordinario che sarà staccato lunedì 22 maggio.
Il prezzo di chiusura di venerdì è stato rettificato a 6,2 euro.
93 di 192-22/5/2017 16:200
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Warrant Digital Magics, da oggi la negoziazione in Borsa
E' iniziata oggi 22 maggio al mercato Aim Italia la negoziazione degli warrant Digital Magics 2017-2022. Agli azionisti del venture incubator digitale sono stati infatti assegnati nuovi diritti in proporzione di 1 diritto ogni 4 azioni ordinarie possedute.
L'esercizio è previsto in sei periodi nell’arco di cinque anni, nel mese di ottobre di ciascun anno dal 2017 al 2022 e a prezzi crescenti:
- 5,75 euro nel 2017
- 6,35 euro nel 2018
- 6,95 euro nel 2019
- 7,55 euro nel 2020
- 8,15 euro nel 2021
- 8,75 euro nell'ultimo periodo, il 2022. I
l numero massimo di warrant in circolazione sarà pari a 1.643.278.
94 di 192-24/5/2017 15:420
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Taskhunters (Digital Magics) in overfunding dopo 10 giorni di raccolta
Nei primi 10 giorni di raccolta, Taskhunters ha superato il primo traguardo fissato in 80mila euro. La startup innovativa di Digital Magics, che proseguirà comunque la raccolta fondi fino a inizio luglio supportata da CrowdFundMe e Websim, è una app - per iOS e Android e presto anche con un sito web - che permette agli studenti universitari di svolgere lavori temporanei per privati e aziende. La cifra raccolta sarà impiegata per implementare la tecnologia, espandere il servizio da Milano ad altre località italiane ed europee.
"Siamo molto soddisfatti dell’avvio della campagna della nostra partecipata Taskhunters che in pochi giorni ha superato l’obiettivo fissato e siamo fiduciosi che possa concludersi con ottimi risultati - ha dichiarato Marco Gay, vicepresidente esecutivo di Digital Magics - Le piattaforme di equity crowdfunding come CrowdFundMe rappresentano per noi di Digital Magics uno strumento molto efficace e interessante per favorire il finanziamento dell’ecosistema delle startup e Pmi innovative digitali”.
RAFFFFFFFFFFFFFFF
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Iscritto da: 10/2/2016
Che sta tramando sta truffa qui sopra?
Vediamo un pò...
L’esercizio dei warrant, previsto nell’arco di cinque anni, nel mese di ottobre di ciascun anno, sarà a prezzi crescenti: 5,75 euro nel 2017, 6,35 euro nel 2018, 6,95 euro nel 2019, 7,55 euro nel 2020, 8,15 euro nel 2021 e infine 8,75 euro nel 2022.
100 di 192-26/5/2017 23:440
RAFFFFFFFFFFFFFFF
N° messaggi: 1217 -
Iscritto da: 10/2/2016
...partiamo da ottobre 2017...warr + costo di esercizio = 2,142 + 5,75 = 7,892 totale costo azione ad oggi in ipotetica conversione...
MA L'AZIONE OGGI COSTA 6,975 EURINI...AZZ MOLTO MENO DELLA CONVERSIONE!
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