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Manovra: da quota 104 con "penalizzazioni" a Titoli di Stato, le novità in bozza

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Economia · 24 ottobre 2023 - 16.41

(Teleborsa) - E' composta da novantuno articoli la bozza della Manovra per il 2024 approvata dal Consiglio dei Ministri del governo Meloni che sarà inviata in Parlamento entro la fine della settimana.

Il documento contiene i principali provvedimenti annunciati, dal taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi alle nuove regole per andare in pensione. Vediamo i principali interventi. Arriva quota 104 come misura di flessibilità in uscita per il 2024, con pensione anticipata a 63 anni e 41 di contributi. E' questa una della novità della legge di bilancio, che prevede tuttavia una decurtazione per gli anni di versamento contributivo precedenti al 1996, con un ricalcolo contributivo.

Chi ha i requisiti per Quota 104 e sceglie di non andare in pensione potrà usufruire del cosiddetto 'bonus Maroni', riconfermato anche per il 2024, con la quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore che confluiranno in busta paga. Altra novità, l'estensione della durata delle finestre: passano da 3 a 6 mesi per il settore privato e da 6 a 9 nel pubblico.

Adeguamento pieno all'inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, sotto cioè 2.000 euro circa, al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, e al 22% (con un taglio rispetto al 32% delle norme in vigore quest'anno) per quelle più alte, ovvero sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5.000 euro al mese. La nuova indicizzazione sale quindi dall'85% (previsto nella precedente legge di bilancio) al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.000-2.500 euro circa); viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene infine ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.

Nel 2024 si potrà andare in pensione anticipata con Opzione donna, ma serviranno 61 anni di età, anzichè 60 anni come è previsto nel 2023, oltre a 35 anni di contributi. L'eta anagrafica viene ridotta di un anno per figlio fino ad un massimo di due. Confermati i requisiti per accedere a Opzione donna, di cui possono usufruire caregivers, invalide al 74%, dipendenti o licenziate da aziende in crisi.

Prorogate per tutto il 2024 le agevolazioni per i mutui degli under 36 . La norma rifinanzia con ulteriori 282 milioni per il 2024 il fondo di garanzia prima casa.

Arriva un fondo di 300 milioni per la prosecuzione nel 2024 delle "attivita' connesse alla protezione temporanea delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina". Un'altra norma stanzia 100 milioni di euro per il rilascio di garanzie a sostegno dell'iniziativa della Banca europea per gli investimenti denominata EU for Ukraine Fund (EU4U), nell'ambito del Pacchetto di Supporto all'Ucraina

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Politica, si va verso l’elezione diretta del premier italiano

di Silvia Valente

Il nuovo sistema elettorale sarebbe un maggioritario, con un premio al 55%. Il Quirinale continuerà a scegliere i ministri, ma potrebbe perdere il potere di eleggere i senatori a vita | I pericoli di autonomia regionale e presidenzialismo

L’Italia sta per percorrere l’ultimo miglio necessario per entrare «finalmente nella Terza Repubblica, grazie alla riforma costituzionale che questo governo intende portare avanti». Così la premier Giorgia Meloni ha commentato il disegno di legge di riforma costituzionale sulla seconda parte della Costituzione, quella relativa all’Ordinamento della Repubblica, messo a punto dalla ministra per le Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Casellati, che arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri di venerdì 3 novembre.

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Il testo dovrebbe non solo introdurre l'elezione diretta del presidente del Consiglio, ma anche modificare il sistema di voto: si va verso un maggioritario con un premio, forse al 55%. L’obiettivo del pacchetto di riforme è duplice, ha spiegato la ministra Casellati. Si vuole, infatti, assicurare stabilità ai governi e al contempo valorizzare il voto degli elettori, così da creare un legame il più diretto possibile tra il voto espresso e la nascita dell'esecutivo.

Il nuovo ruolo del Presidente della Repubblica

Resta però qualche nodo da sciogliere, in particolare sui poteri del Presidente della Repubblica. Casellati ha sottolineato che il Quirinale manterrà il potere di nomina dei ministri nel momento di formazione del governo post-elezioni.

• Leggi anche: I pericoli di autonomia regionale e presidenzialismo

Allo stesso modo, le bozze del ddl prevedono che, nel caso in cui il Premier eletto perdesse la fiducia della propria maggioranza, il Presidente della Repubblica possa incaricare una nuova personalità per formare un nuovo governo, purché essa sia indicata dalla maggioranza uscita dalle urne, senza l'obbligo quindi di andare a nuove elezioni. A questo punto il nuovo premier, scelto tra i parlamentari, dovrebbe ottenere la fiducia delle Camere.

Al contrario, sembra più probabile che la riforma costituzionale faccia sfumare la prerogativa del presidente della Repubblica di nominare dei senatori a vita, carica che rimarrebbe valida solo per gli ex-inquilini del Quirinale. (riproduzione riservata)

Orario di pubblicazione: 30/10/2023 16:13
Ultimo aggiornamento: 30/10/2023 17:57