Renzi ..Sarai La Svolta? (FTSEMIB)

in questo paese di coglioni ..ci manca il presidente adeguato BERLUSCONI !!!

FACETE LARGO CHE ARRIVAMO NOI...STI RAGAZZETTI DE STA ROMA BELLA ...SO FATTI TUTTI COR PENNELLO ..E LE RAGAZZE FAMO INNAMORAA..

CE STO PURE IO....

NON VI SCORDATE DI ME....

Si va verso un governo di emergenza virale mentre Giuliacci ha detto che l'estate durerà fino a sei mesi e Roma sarà calda come il Texas🥸

Buon ferragosto dal prossimo futuro governo

Hanno trasmesso il film BELFAGOR con Sofì Marsò su IRIS-mediaset, però Belfagor non è Marco, ma è Lisa

AHAHAHAHAH..COSI FATE VIGNE A MELONI...AHAHAHAHAHAH

AHAHAHAHBRAVO FRANCO

La guida alle elezioni politiche del 25 settembre: come si vota e con quali sistemi elettorali |NON BISOGNA ANDARE A VOTARE PER FORZA🥸

Ecco come funziona la legge elettorale, come si volta alle urne e come sono diversi i due sistemi elettorali del Rosatellum, tra collegi plurinominali da eleggere con il proporzionale e collegi uninominali da votare con il sistema maggioritario. Ecco le regole per garantire una campagna elettorale equa, anche sui mezzi di comunicazione | I programmi dei partiti in corsa alle elezioni

Gli italiani sono chiamati alle urne il 25 settembre, dopo cinque anni e tre governi diversi. Per la prima volta nella storia si vota in autunno, periodo finora evitato perché coincide con le scadenze della legge di bilancio, e dopo una campagna elettorale estiva e con tempi strettissimi. Per di più, si andrà al voto con due importanti novità: da un lato i parlamentari sono stati ridotti del 30% diventando 400 alla Camera e 200 al Senato (prima erano 630 e 315), dall’altro, anche per il senato potranno votare tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni e non più 25. Per farsi strada tra tutte queste rivoluzioni ecco qui le regole per votare correttamente e per garantire una campagna elettorale priva di condizionamenti o di cattive condotte, sulla base dei contenuti del "Manuale elettorale 2022" pubblicato sul sito della Camera dei Deputati.

Come si assegnano i voti?

Per la seconda legislatura consecutiva si vota con la legge elettorale ideata dal deputato Pd Ettore Rosato e nota come Rosatellum, un sistema a prevalenza proporzionale ma con correttivi maggioritari. L'obiettivo è riuscire a rappresentare equamente anche le minoranze nel Paese però la conseguenza è la corsa all'alleanza tra partiti prima e dopo le elezioni. Per le politiche 2022, dunque, l'Italia è nuovamente divisa in collegi, cioè semplici porzioni di territorio di riferimento con un dato numero di elettori, all'interno delle quali le liste presentano i propri candidati e si concretizza l'iter elettorale.

I collegi plurinominati con il proporzionale e i quelli uninominali con il maggioritario

Nei collegi plurinominali vige il meccanismo proporzionale, dove ogni partito o coalizione presenta una lista di candidati e ottiene i seggi in base ai voti ottenuti, purché superi la soglia di sbarramento del 3% (10% per le coalizioni). In questo modo viene assegnato il 60% dei posti in Parlamento, 392 per la Camera e 122 per il Senato, a ritmo che va dai 3 agli 8 deputati e dai 2 agli 8 senatori per seggio.Il restante 37% delle poltrone è assegnato attraverso i collegi uninominali (147 per la Camera e 74 al Senato) dove vince il candidato che prende, in un turno unico, anche solo un voto in più rispetto agli altri. Restano poi 12 collegi appartenenti alla Circoscrizione estera che decretano 8 deputati e 4 senatori. Possono votare per corrispondenza i cittadini italiani residenti all'estero ma anche coloro che si trovano all'estero per un periodo superiori ai tre mesi (per motivi di studio, lavoro o salute), previa richiesta al proprio comune di residenza entro il 24 agosto.

Come si vota?

Se i conteggi elettorali del Rosatellum sembrano complicati, votare per l'elettore è certamente più semplice. Una volta arrivato al seggio, l'elettore riceverà due schede identiche ma una di colore rosa per l'elezione della Camera e una di colore giallo per il Senato. Ogni elettore dispone di un voto unico ma ha diversi modi per farlo valere.Può tracciare un segno sul nome del candidato uninominale che si presenta con un partito o con una coalizione di essi, assegnando un voto al candidato e alla lista collegata, e viceversa sul candidato per darlo anche alla sua lista. Se invece la X è per un candidato uninominale collegato a più liste in coalizione, il voto viene ripartito tra le liste in proporzione ai loro voti ottenuti nel collegio. L'elettore può altrimenti decidere di segnare il nominativo del candidato del collegio uninominale e il contrassegno della lista per dare il proprio voto sia al candidato sia alla lista e ai suoi candidati plurinominali. Allo stesso modo una duplice X sul contrassegno della lista e i candidati nel collegio plurinominale della lista stessa diventa un voto valido per la lista e per il suo candidato uninominale. L'elettore con il Rosatellum non può però votare in modo disgiunto ossia decidere di tracciare un segno sul nome di un candidato uninominale e poi sul contrassegno di una lista ad esso non collegato, pena la nullità della scheda. Allo stesso modo, non è proprio possibile esprimere una preferenza specifica per i candidati proporzionali indicati vicino al simbolo della lista, definiti bloccati proprio perché l'eventuale elezione avviene in ordine di presentazione.

Come si garantisce un'equa campagna elettorale?

Per garantire ai cittadini la libertà di scegliere alle urne senza condizionamenti, esistono diverse prescrizioni per i partiti in corsa per il governo e per i mezzi di comunicazione e informazione. Da un lato, dall'indizione delle elezioni politiche coloro che intendono candidarsi possono iniziare a raccogliere fondi per il finanziamento della propria campagna elettorale. I contributi possono arrivare da persone fisiche, da enti ed associazioni, da società ma non da organi di pubblica amministrazione, da enti locali, da cooperative sociali o da società controllate o con partecipazione di capitale statale superiore al 20%.Nondimeno è fissato un tetto massimo di spesa concessa per singolo candidato pari a 52 mila euro per ogni circoscrizione o collegio elettorale e della cifra ulteriore pari al prodotto di euro 0,01 per ogni cittadino residente nelle circoscrizioni o collegi elettorali nei quali il candidato si presenta. Invece, i partiti, i movimenti politici e le liste candidate non possono superare la somma risultante dalla moltiplicazione dell'importo di 1 euro per il numero complessivo dei cittadini iscritti nelle liste elettorali delle circoscrizioni o collegi in cui si è presentato, sommando le iscrizioni per la Camera e per il Senato. Proprio per l'esistenza di questo tetto massimo di uscite, nei 90 giorni precedenti alle elezioni l'Iva è ridotta al 4% per partiti, movimenti, liste e candidati: sul materiale tipografico; sugli spazi di comunicazione e di affissione politica; sull'affitto di locali e sugli allestimenti per manifestazioni. Ad ogni modo, le spese per la campagna elettorale e i contributi ricevuti per essa vanno rendicontati alla Corte dei conti, entro 45 giorni dall'insediamento delle rispettive Camere.

Cosa fanno i media per la par condicio?

Dall'altro lato, la propaganda per i periodi elettorali è regolamentata in maniera stringente dall'Agcom a partire dalla convocazione dei comizi elettorali (per queste elezioni è avvenuto il 29 luglio) e fino a tutto il penultimo giorno prima della data delle elezioni. In questo arco temporale, sono ammesse trasmissioni televisive o radiofoniche di comunicazione politica solo se consentono il confronto, a parità di condizioni, tra diversi candidati e posizioni politiche e la divulgazione di notizie sul tema solo nei programmi di informazione, sempre con equità di trattamento e tempistiche. Anche gli spazi per i messaggi programmatici autogestiti, appositamente indicati come tali, devono essere offerti in condizioni di parità di trattamento a tutti i soggetti politici. Allo stesso modo la comunicazione politica su quotidiani e periodici nel periodo verso l'election day del 25 settembre deve limitarsi alla pubblicazione di annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, discorsi, presentazione di programmi elettorali, confronti fra più candidati, sempre garantendo parità di accesso e di spazio. E per di più nelle due settimane precedenti al voto non possono esseri diffusi in alcun modo i sondaggi sull'esito delle elezioni o sugli orientamenti politici degli elettori, anche se effettuati in precedenza. Particolarmente complessa la gestione della par conditio sulle piattaforme social tanto che il presidente dell'Agcom, Giacomo Larosella, ha annunciato che nel regolamento ad hoc per le elezioni del 2022 sarà inserita una sezione dedicata ai social, che punta sull'autoregolamentazione degli utenti e sulle misure delle piattaforme contro contenuti non conformi ai principi generali di equità.

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Il DinaTAC 8000x può essere considerato il primo telefono cellulare della storia. Pesava 800 grammi, misurava 33 x 4,5 x 8,9 cm e la sua commercializzazione iniziò nel marzo 1983 ad un prezzo molto conveniente… 3.995 dollari! Aveva un'autonomia di un'ora di conversazione e nel suo primo anno raggiunse le 300.000 unità vendute.

Se vinco io regalo una motorolla a tutti