Renzi ..Sarai La Svolta? (FTSEMIB)

- 09/12/2013 10:50
2nove N° messaggi: 10622 - Iscritto da: 12/9/2011
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a qualcosa si deve pur credere..



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5441 di 5442 - Modificato il 05/10/2022 12:09
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Governo dopo le elezioni: Meloni al lavoro sul totoministri. Calenda attacca Salvini sul Viminale: “Non c'è mai stato: andava in giro a baciare prosciutti”

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Alcentro della giornata politica ci sono le trattative sui ministri. La leader di FdI e premier in pectore Giorgia Meloni lavora su più tavoli. Ieri ha visto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ma soprattutto deve contrastare le richieste della Lega e di Matteo Salvini che punta al Viminale. Meloni chiede maggiore sobrietà, mentre oggi è previsto l’esecutivo nazionale di Fratelli d'Italia. Ieri, invece, c’è stato il consiglio federale della Lega che si è stretto attorno al leader Salvini dandogli mandato pieno.

I punti posti sul tavolo sono sempre gli stessi, dalla flat tax al superamento della legge Fornero. Ieri il premier uscente Mario Draghi ha ricordato che «il Pnrr va attuato e che quei fondi sono di tutti». Sul fronte del centrosinistra, Walter Veltroni e Giuseppe Provenzano analizzano la situazione del Pd in crisi di identità.

Carlo Calenda attacca Salvini: «Al Viminale non c'è mai stato: andava in giro a baciare prosciutti».

La leader di FdI, Giorgia Meloni, è arrivata nella sede di via della Scrofa dove a breve si riunirà l'esecutivo del partito 10.30 –

D’Alema: Pd non intercetta voto popolare, ha bisogno del M5S.

«I dirigenti del Pd hanno pensato che la fine di Draghi provocasse un’ondata popolare nel Paese, travolgesse Conte e portasse il Pd, la forza più leale a Draghi, a essere il primo partito. Io non so che rapporti abbiano i dirigenti del Pd con la società italiana.

Mi domando persino dove prendano il caffè la mattina, perché il risultato ha detto esattamente l’opposto».

Così, in un’intervista al Fatto Quotidiano, l’ex premier, Massimo D’Alema sulle elezioni e sul Pd. «La destra ha preso 12 milioni di voti, gli stessi del 2018, con una forte concentrazione in FdI.

È un risultato sconvolgente, perché la maggioranza parlamentare poggia su un consenso espresso dal 28% dell’elettorato, in termini assoluti - sottolinea - Neanche uno su tre.

Oggi la destra avrà il controllo delle istituzioni con 12 milioni di voti: sono elezioni che mostrano una profonda crisi del sistema democratico».

E parlando dei rapporti con i M5s aggiunge: «Vorrei ricordare che i 5S già all’inizio della legislatura avevano scelto il Pd come partner naturale, ma ci fu il diniego dell’allora leader del Pd (Renzi, ndr).

Conte ha rifondato e ricollocato i 5S e il Pd ha bisogno di lui perché non intercetta più il voto popolare», secondo D’Alema.

10.12 – Bonelli-Fratoianni: col campo largo la destra avrebbe perso: "Noi lavoriamo per unire e non dividere".

«La ricetta politica di Calenda consegnerebbe alla destra il governo del Paese e delle regioni per lunghi anni come già accaduto alle elezioni del 25 settembre».

Così in una lettera inviata a La Repubblica, Angelo Bonelli, co-portavoce Europa Verde e il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, rispondono al leader di Azione che, sempre dalle pagine di Repubblica aveva spronato i dem a decidere da che parte stare sottolineando che «il campo largo non esiste».

«Per noi l'obiettivo è quello di unire forze sociali e politiche per vincere la sfida dell'innovazione - sottolineano nella lettera - per dare una risposta alla crisi climatica, emergenza scomparsa dal vocabolario del leader di Azione, e al caro energia la cui soluzione si trova puntando sulle energie rinnovabili».

E aggiungono: «Una battaglia comune avrebbe dovuto essere quella del prelievo integrale dei 50 miliardi di euro di extraprofitti ottenuti dalle società energetiche grazie alla speculazione sul gas - evidenziano - , da restituire alle imprese, mettere un tetto al prezzo del gas come hanno fatto spagnoli e portoghesi che oggi pagano l'energia tre volte meno di molti altri Paesi europei». Bomnelli e Fratoianni ricordano:

«L'Europa sta andando verso la transizione ecologica e spiace che Azione in Europa abbia votato contro il piano "Fit for 55" insieme ai partiti di Meloni e di Salvini».

Infine, tornando a parlare del campo largo precisano: «Il risultato elettorale del 25 settembre dimostra che un'alleanza larga non avrebbe consegnato l'Italia alla destra: si vuole continuare in questa strada che è stata irresponsabile?

Noi non siamo d'accordo e lavoriamo per unire e non per dividere».

10.09 – Calenda, “Totoministri?

Non me ne frega nulla Salvini non meriterebbe di tornare al Viminale: andava in giro a baciare prosicutti”

«Del totoministri non può fregarmene di meno. Ora tocca al centrodestra trovare le persone che quel lavoro lo sanno fare. Noi faremo una opposizione costruttiva». Lo afferma Carlo Calenda di Azione a Radio Capital.

"Salvini è già stato nominato al Viminale ma non c'è mai andato: andava in giro invece a baciare prosciutti. Nella vita normale non meriterebbe di tornarci, ma merito e politica non hanno nulla a che fare tra loro", conclude.

5442 di 5442 - 31/8/2023 14:51
nozione N° messaggi: 1564 - Iscritto da: 02/11/2022
ho attaccato il santino in macchina con su scritto "non correre pensa a noi" e la cosa mi tranquillizza



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