Gedi Gruppo Editoriale

- 02/7/2017 11:50
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014

 

GEDI E' UNO DEI PIU' IMPORTANTI GRUPPI EDITORIALI ITALIANI





http://www.gedispa.it/it/nc.html
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21 di 106 - 27/8/2017 17:48
ciuix74 N° messaggi: 795 - Iscritto da: 01/4/2016

Tra non molto, un +15/20% Sicuro Sicurowink

22 di 106 - 28/8/2017 09:47
prusso80 N° messaggi: 231 - Iscritto da: 15/9/2015
Quotando: ciuix74 - Post #21 - 27/Aug/2017 15:48

Tra non molto, un +15/20% Sicuro Sicurowink


Perché ??
23 di 106 - 10/9/2017 11:45
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #1 - 02/Lug/2017 09:56
FCA, efficace il conferimento di Itedi in GEDI Gruppo Editoriale

Fiat Chrysler Automobiles ha comunicato che è divenuto efficace il conferimento di Itedi in GEDI Gruppo Editoriale (ex Gruppo l'Espresso). Di conseguenza, sono state emesse a favore della società automobilistica azioni ordinarie di nuova emissione di GEDI. Il perfezionamento del conferimento di Itedi in GEDI è uno dei passaggi dell’operazione precedentemente annunciata relativa alla distribuzione, ai titolari delle proprie azioni ordinarie, delle azioni ordinarie di GEDI detenute dal gruppo guidato da Sergio Marchionne.

Il rapporto di assegnazione è di 0,0484 azioni ordinarie di GEDI per ciascuna azione ordinaria di Fiat Chrysler Automobiles detenuta. La società automobilistica prevede che la distribuzione delle azioni ordinarie di GEDI verrà effettuata attraverso diverse operazioni, che ci si attende abbiano effetto il 2 luglio 2017.

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24 di 106 - 02/10/2017 14:59
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Gedi paga caro l'accordo col fisco

L'importo definito dopo 26 anni di contenzioso, 175 mln di euro, è ritenuto elevato dagli analisti, anche se per la società non ci saranno impatti a livello di debito. Verso un'accelerazione della vendita di Persidera?

di Andrea Montanari

La cifra versata al fisco, 175,3 milioni di euro, rappresenta meno della metà dell'importo stimato inizialmente. Ma per il mercato e per gli azionisti è comunque elevata. Ecco perché il titolo Gedi (il gruppo editoriale nato dalla fusione tra il Gruppo L'Espresso e la Itedi di Fca , e controllato oggi al 43% dalla Cir dei De Benedetti) soffre parecchio in questa seduta di borsa, arrivando a perdere il 6,67% a 0,70 euro (minimo intraday a quota 0,69 euro)

La vicenda risale al 1991 e riguarda alcune contestazioni di natura antielusiva relative ai benefici fiscali derivanti dall'operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L'Espresso realizzata attraverso la fusione per incorporazione di Editoriale La Repubblica in Cartiera di Ascoli ed è stata oggetto di una sentenza della Commissione tributaria regionale di Roma che aveva individuato in 388,6 milioni la somma da versare da parte della società editoriale che controlla i quotidiani La Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX.

La società presieduta da Marco De Benedetti comunque ha già comunicato che la perdita derivante dalla chiusura di questo contenzioso troverà integrale copertura nelle riserve disponibili e non intaccherà in alcun modo il capitale sociale. Per questa ragione, il cda di Gedi ha ritenuto che chiudere il contenzioso rispondesse all'interesse sociale per via dei vantaggi derivanti dalla rimozione di un possibile rischio fiscale dalle potenziali conseguenze economico-finanziarie di medio/lungo termine.

Nonostante questa posizione ufficiale, gli analisti non hanno apprezzato la decisione quanto meno perché la cifra risulta particolarmente elevata. Così, Banca Akros ha ridotto il target price dell'azione a 0,8 da 1 euro (rating accumulate). "Ci aspettiamo che il prezzo dell'azione scenda dal momento che il pagamento rappresenta il 48% della capitalizzazione di mercato di Gedi . Più della metà di questo impatto era comunque scontato dalla valutazione del titolo", spiegano gli analisti, aggiungendo che pesanti cali dell'azione potrebbero rappresentare "un interessante punto di ingresso".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche gli analisti di Banca Imi che hanno abbassato il prezzo obiettivo da 0,83 a 0,7 euro (con rating hold), perché il newsflow non era atteso, anche se l'esborso è gestibile e rimuove una grande incertezza. Infine, per Mediobanca Securities, questa scelta di chiudere lo storico contenzioso fiscale potrebbe spingere Gedi ad accelerare il processo di dismissione di Persidera, partecipata dalla casa editrice al 30% (il restante 70% è in mano a Telecom Italia , quota che è stata posta in un trust prima della vendita, in ottemperanza al parere della Ue). Da questa cessione, gli analisti di Piazzetta Cuccia stimano un incasso potenziale, per il gruppo guidato dall'ad Monica Mondardini, vicino a 100 milioni.
5bbzo
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25 di 106 - 17/1/2018 18:00
Rina39 N° messaggi: 131 - Iscritto da: 30/5/2016

Mhm, qui strong buy! :-)

28 di 106 - 20/1/2018 17:37
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #24 - 02/Ott/2017 12:59Gedi paga caro l'accordo col fisco

L'importo definito dopo 26 anni di contenzioso, 175 mln di euro, è ritenuto elevato dagli analisti, anche se per la società non ci saranno impatti a livello di debito. Verso un'accelerazione della vendita di Persidera?

di Andrea Montanari

La cifra versata al fisco, 175,3 milioni di euro, rappresenta meno della metà dell'importo stimato inizialmente. Ma per il mercato e per gli azionisti è comunque elevata. Ecco perché il titolo Gedi (il gruppo editoriale nato dalla fusione tra il Gruppo L'Espresso e la Itedi di Fca , e controllato oggi al 43% dalla Cir dei De Benedetti) soffre parecchio in questa seduta di borsa, arrivando a perdere il 6,67% a 0,70 euro (minimo intraday a quota 0,69 euro)

La vicenda risale al 1991 e riguarda alcune contestazioni di natura antielusiva relative ai benefici fiscali derivanti dall'operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L'Espresso realizzata attraverso la fusione per incorporazione di Editoriale La Repubblica in Cartiera di Ascoli ed è stata oggetto di una sentenza della Commissione tributaria regionale di Roma che aveva individuato in 388,6 milioni la somma da versare da parte della società editoriale che controlla i quotidiani La Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX.

La società presieduta da Marco De Benedetti comunque ha già comunicato che la perdita derivante dalla chiusura di questo contenzioso troverà integrale copertura nelle riserve disponibili e non intaccherà in alcun modo il capitale sociale. Per questa ragione, il cda di Gedi ha ritenuto che chiudere il contenzioso rispondesse all'interesse sociale per via dei vantaggi derivanti dalla rimozione di un possibile rischio fiscale dalle potenziali conseguenze economico-finanziarie di medio/lungo termine.

Nonostante questa posizione ufficiale, gli analisti non hanno apprezzato la decisione quanto meno perché la cifra risulta particolarmente elevata. Così, Banca Akros ha ridotto il target price dell'azione a 0,8 da 1 euro (rating accumulate). "Ci aspettiamo che il prezzo dell'azione scenda dal momento che il pagamento rappresenta il 48% della capitalizzazione di mercato di Gedi . Più della metà di questo impatto era comunque scontato dalla valutazione del titolo", spiegano gli analisti, aggiungendo che pesanti cali dell'azione potrebbero rappresentare "un interessante punto di ingresso".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche gli analisti di Banca Imi che hanno abbassato il prezzo obiettivo da 0,83 a 0,7 euro (con rating hold), perché il newsflow non era atteso, anche se l'esborso è gestibile e rimuove una grande incertezza. Infine, per Mediobanca Securities, questa scelta di chiudere lo storico contenzioso fiscale potrebbe spingere Gedi ad accelerare il processo di dismissione di Persidera, partecipata dalla casa editrice al 30% (il restante 70% è in mano a Telecom Italia , quota che è stata posta in un trust prima della vendita, in ottemperanza al parere della Ue). Da questa cessione, gli analisti di Piazzetta Cuccia stimano un incasso potenziale, per il gruppo guidato dall'ad Monica Mondardini, vicino a 100 milioni.

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5bbzo

6ecg6
29 di 106 - 05/3/2018 14:28
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Gedi in rosso per 123,3 milioni dopo contenzioso con il fisco

Sulla perdita 2017 ha pesato un onere fiscale straordinario, per un impatto pari a 143,2 mln di euro, derivante dalla definizione di un contenzioso, pendente in Cassazione. Dopo questo esborso l'indebitamento è ammontato a 115,1 mln. In corso contatti con altri investitori per la quota del 30% in Persidera

di Francesca Gerosa

Gedi ha chiuso il 2017 con una perdita netta di 123,3 milioni a fronte di un utile di 10,4 milioni nel 2016. Sul dato ha pesato un onere fiscale straordinario, per un impatto pari a 143,2 milioni, derivante dalla definizione di un contenzioso, pendente in Cassazione, che si riferiva a contestazioni di natura antielusiva relative ai benefici fiscali derivanti dall'operazione di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L'Espresso realizzata nel 1991. Il risultato, ante onere fiscale straordinario, sarebbe positivo per 19,1 milioni.

I ricavi consolidati del gruppo, che a partire da luglio comprende Itedi, sono aumentati dell'8,2% a 633,7 milioni e si sono mantenuti sostanzialmente stabili a perimetro equivalente (-0,1%). Più nel dettaglio, quelli diffusionali, pari a 201,7 milioni, sono risultati in leggero aumento (+0,8%) rispetto a quelli dell'esercizio precedente e in flessione del 7,1% a pari perimetro, in un mercato che ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (- 8,8%).

Mentre i ricavi pubblicitari sono cresciuti del 13,7% rispetto al 2016; la crescita a perimetro equivalente è stata del 5,7%, con una flessione del 3,3% sui mezzi del gruppo e un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie alle nuove concessioni di Radio Italia e delle testate La Stampa e il Secolo XIX (la cui raccolta di pubblicità nazionale è passata al gruppo dall'inizio del 2017 e per il primo semestre dell’esercizio è stata classificata quale raccolta per terzi, posto che l'integrazione è avvenuta a metà anno).

La raccolta su radio è cresciuta del 5%, confermando l'evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio. Meglio la raccolta su internet (+9,9% e +2,3% a perimetro equivalente), con un andamento migliore di quello del mercato. Infine, la raccolta su stampa ha registrato un aumento del 4,8% (-7,3% a perimetro equivalente, in linea con l'andamento generale della raccolta dei quotidiani).

A fronte, poi, di costi cresciuti dell'1,4% (-5,4% a perimetro equivalente), il margine operativo lordo consolidato è balzato a 53,2 milioni rispetto al dato del 2016 (43,7 milioni) e al dato a perimetro equivalente (46,1 milioni). Mentre il risultato operativo consolidato è stato pari a 28,7 milioni, in crescita sia rispetto ai 22,4 milioni del 2016 sia ai 22,5 milioni a perimetro equivalente.

E se gli oneri fiscali sono ammontati a 150,5 milioni a causa del costo sostenuto per la definizione del contenzioso sopra citato, l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 è ammontato a 115,1 milioni, dopo l'esborso fiscale per la definizione del contenzioso. Il consiglio di amministrazione proporrà, quindi, all'assemblea dei soci, convocata per il prossimo 26 aprile, di coprire interamente la perdita d'esercizio mediante l'utilizzo delle riserve disponibili iscritte in bilancio al 31 dicembre 2017.

All'assemblea verrà, inoltre, proposta la revoca e il rinnovo della delega al cda stesso per un periodo di 18 mesi per l'acquisto di massimo 20 milioni di azioni proprie. Successivamente alla chiusura dell'esercizio, la società ha ricevuto un'offerta vincolante per l'acquisto di Persidera, di cui detiene il 30%. Tuttavia l'offerta presentata dalla cordata Rai Way /F2i per rilevare la società dei multiplex, di cui il gruppo Tim ha il 70%, non è stata considerata in linea con le aspettative e pertanto è stata rifiutata. "Sono attualmente in corso contatti con altri investitori, le cui eventuali offerte saranno valutate dalla società", ha fatto sapere Gedi .

Da parte sua Tim ha fatto sapere che non rinuncia al processo di valorizzazione del proprio asset. Nello specifico, ha precisato il colosso tlc, "il conferimento ad Advolis della procura relativa alla vendita della partecipazione in Persidera non ha determinato alcun trasferimento della suddetta partecipazione che rimane nella piena ed esclusiva disponibilità di Tim ". A Piazza Affari il titolo Gedi dopo i conti cede il 3,33% a quota 0,551 euro, al contrario Tim guadagna l'1,44% a 0,735 euro. Questa mattina, quindi prima dei conti 2017, Equita ha confermato il rating hold e il target price a 0,86 euro su Gedi , lo stesso giudizio di banca Imi che però ha un target price a 0,70 euro, mentre Mediobanca Securities ha ribadito la raccomandazione outperform con un prezzo obiettivo a 0,92 euro.
6tpu1
https://www.milanofinanza.it
30 di 106 - 05/3/2018 14:39
dellots N° messaggi: 686 - Iscritto da: 05/6/2013
A questi prezzi è un’occasione
31 di 106 - 07/3/2018 18:20
Rina39 N° messaggi: 131 - Iscritto da: 30/5/2016

Persidera, Genish:a giorni possibile offerta vincolante I Squared. Nostre decisioni saranno sempre assoggettate a approvazione Gedi
ASKANEWS - MERCOLEDÌ 7 MARZO 2018
Milano, 7 mar. - "Nei prossimi dieci giorni potrebbe esserci un'offerta vincolante del fondo I Squared per Persidera e allora scopriremo i termini e le condizioni". Lo ha detto il Ceo di Tim, Amos Genish, in conference call, in riferimento al processo di vendita della società dei multiplex, controllata al 70% da Tim. "Il management sta portando avanti questo processo, è un processo normale quello che sta andando avanti, Persidera è piccolo business in riferimento a tutti i nostri business", ha precisato.
Gedi, il gruppo editoriale che controlla il restante 30% di Persidera, ha spiegato Genish, "non ha accettato i termini dell'offerta della cordata Rai Way/F2i e tutte le decisioni prese da noi saranno sempre assoggettate all'approvazione di Gedi, i buyer potenziali sanno che hanno questa condizione".

32 di 106 - 09/3/2018 14:18
ciccio80 N° messaggi: 386 - Iscritto da: 03/1/2014
Quotando: dellots - Post #30 - 05/Mar/2018 13:39A questi prezzi è un’occasione

Sono d'accordo
33 di 106 - 09/3/2018 16:14
maurizio5 N° messaggi: 2909 - Iscritto da: 19/4/2007

nel 95 ha toccato 0,28 e facilmente

34 di 106 - 09/3/2018 16:31
SoldatinoKingDartagnan N° messaggi: 860 - Iscritto da: 24/2/2017
Quotando: maurizio5 - Post #33 - 09/Mar/2018 15:14

nel 95 ha toccato 0,28 e facilmente



Quando la sola Repubblica toccava le 700.000 copie vendute giornalmente? Oggi arrivano a 150.000? E l'Espresso? E le radio? Radio DJ è passata dal primo al terzo posto per ascolti, con Mediaset che offre un bouquet di canali che segmenta e profila meglio il mercato con grandi economie di scala e offerte pubblicitarie più attraenti per gli inserzionisti. E sul web che fine ha fatto il portale Kataweb? Nelle news perdono contatti a vantaggio di reatà molto più agilicome il FQ o indipendenticome FanPage. Ne esistono sinergie e cross selling con le piattaforme televisive. Non vedo un sottostante e delle prospettive che giustifichino una ripresa delle quotazioni, solo ciclo grafico impostato comunque al ribasso sul medio/lungo termine. Anche i rating da parte di "controllori" italiani mi lasciano come minimo perplesso.
35 di 106 - 09/3/2018 16:34
dellots N° messaggi: 686 - Iscritto da: 05/6/2013
Ho buoni motivi che mi fanno essere positivo condivisibile o meno la penso così: 1- Ha preso una batosta con quel contenzioso decennale col fisco ma i fondi eran già stati accantonati quindi non hanno intaccato l’operatività 2- Elkann ha fatto numerosi acquisti di azioni sopra 0,70 3- c’è in ballo la cessione della quota di Persidera la quale da sola ripianerebbe tutto il deficit.
36 di 106 - 09/3/2018 16:54
SoldatinoKingDartagnan N° messaggi: 860 - Iscritto da: 24/2/2017
Quotando: dellots - Post #35 - 09/Mar/2018 15:34Ho buoni motivi che mi fanno essere positivo condivisibile o meno la penso così:

1- Ha preso una batosta con quel contenzioso decennale col fisco ma i fondi eran già stati accantonati quindi non hanno intaccato l’operatività

2- Elkann ha fatto numerosi acquisti di azioni sopra 0,70

3- c’è in ballo la cessione della quota di Persidera la quale da sola ripianerebbe tutto il deficit.


Ottimo per speculare sul breve, sono tutte operazioni straordinarie. Ma sul lungo termine, oggi come oggi, è un gruppo senza prospettive a meno che non si inventino qualcosa. E nella casa ovina sonno bravi a fare soldi con gli spinoff. Unica strada percorribile, la solita, vista la loro conclamata incapacità industriale.
37 di 106 - 09/3/2018 20:42
ciccio80 N° messaggi: 386 - Iscritto da: 03/1/2014
Quotando: maurizio5 - Post #33 - 09/Mar/2018 15:14

nel 95 ha toccato 0,28 e facilmente


Dal 95 ad oggi l'inflazione credo sia pari al 200% come minimo sono quotazioni imparagonabili
38 di 106 - 10/3/2018 13:01
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Gedi, margini in forte crescita nel 2017. Sul risultato netto pesa l'accordo con il Fisco

Il gruppo editoriale chiude con un risultato operativo consolidato in aumento a 28,7 milioni. La chiusura della disputa con l'Erario spinge il risultato in rosso. Senza l'onere fiscale straordinario il risultato netto è positivo per 19,1 milioni

Gedi Gruppo Editoriale chiude il 2017 con ricavi in crescita dell'8,7% a 633,7 milioni di euro e un ebitda di 53,2 milioni significativamente maggiore, si legge in una nota, rispetto al 2016 (43,7 milioni).

Il cda della società, presieduto da Marco De Benedetti, ha approvato stamani i conti che presentano un risultato operativo consolidato di 28,7 milioni, in crescita rispetto al risultato del 2016 (22,4 milioni). Gli oneri fiscali pari a 150,5 milioni hanno portato in rosso il risultato netto per 123,3 milioni (perdita coperta dalle riserve disponibili di patrimonio netto, senza intaccare il capitale sociale). Senza l'onere fiscale straordinario il risultato netto è positivo per 19,1 milioni.

Gedi - ricorda una nota - nel 2017 ha definito un contenzioso, pendente in Cassazione, che si riferiva a contestazioni per un'operazione societaria risalente al 1991 e ha pagato 175,3 milioni, di cui 140,2 nel 2017 ed i restanti 35, milioni da versare entro il 30 giugno 2018. L'eventuale esito sfavorevole per la Società del contenzioso pendente in Cassazione - ricorda la società - avrebbe comportato un onere, sulla base delle valutazioni al 30 giugno 2017, pari a 388,6 milioni.

I ricavi diffusionali, pari a 201,7 milioni, sono in leggero aumento (+0,8%) rispetto a quelli dell'esercizio precedente e risultano in flessione del 7,1% a pari perimetro, in un mercato che, come sopra riportato, ha continuato a registrare una significativa riduzione delle diffusioni dei quotidiani (- 8,8%).

I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 13,7% rispetto al 2016; la crescita a perimetro equivalente è stata del 5,7%, con una flessione del 3,3% sui mezzi del Gruppo ed un incremento significativo delle concessioni di terzi, grazie alle nuove concessioni di Radio Italia e delle testate La Stampa e il Secolo XIX (la cui raccolta di pubblicità nazionale è passata al Gruppo dall'inizio del 2017 e per il primo semestre dell'esercizio è stata classificata quale raccolta per terzi, posto che l'integrazione è avvenuta a metà anno).

Con riferimento ai mezzi del Gruppo, la raccolta su radio è cresciuta del 5,0%, confermando l'evoluzione positiva già riscontrata nel precedente esercizio. La raccolta su internet ha mostrato una crescita del 9,9% (+2,3% a perimetro equivalente), con un andamento migliore di quello del mercato. Infine, la raccolta su stampa ha registrato un aumento del 4,8% (-7,3% a perimetro equivalente, in linea con l'andamento generale della raccolta dei quotidiani).

I costi, esclusi gli opzionali e le concessioni di terzi, sono cresciuti dell'1,4% e sono scesi del 5,4% a perimetro equivalente; sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali (-12,8%), grazie al proseguimento delle attività di riorganizzazione della struttura produttiva del Gruppo, i costi di logistica e distribuzione (-11,0%), per la razionalizzazione operata sui trasporti, i costi redazionali ed i costi di gestione e amministrazione (complessivamente -3,3%), grazie alle misure adottate per il contenimento del costo del lavoro e delle spese generali.

6w36g
http://www.repubblica.it
39 di 106 - 22/3/2018 07:59
SoldatinoKingDartagnan N° messaggi: 860 - Iscritto da: 24/2/2017
Di quanto crollerà il valore oggi?
40 di 106 - 22/3/2018 14:05
emmega N° messaggi: 679 - Iscritto da: 07/5/2014
Quotando: soldatinokingdartagnan - Post #39 - 22/Mar/2018 06:59Di quanto crollerà il valore oggi?

Perché questa previsione funerea? Visto che è crollato a -5%
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