1) AUTOMATION, DOVE SI DEDICA ALLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI MACCHINARI E IMPIANTI INDUSTRIALI SU MISURA DEDICATI ALLA LAVORAZIONE DI TESSUTI E MATERIALI TECNICI E SPECIALI, SETTORE IN CUI E' PRESENTE DA 17 ANNI;
2) GREEN MOBILITY, LA BUSINESS UNIT CON LE PROSPETTIVE DI CRESCITA PIU' IMPORTANTI, DOVE GRAZIE ALLO SVILIPPO DI INNOVATIVI POWERTRAIN INTEGRATI, REALIZZA KIT DI ELETTRIFICAZIONE E COMPONENTI DEDICATI AL MONDO DELLA MOBILITA' ELETTRICA E IBRIDA.
Smre, emessa prima tranche di convertibili per 3 milioni di controvalore
Atlas Special Opportunities ha sottoscritto la prima tranche del prestito obbligazionario convertibile emesso da Smre e composto da 300 obbligazioni per un controvalore complessivo di 3 milioni di euro. Sono stati emessi anche 10 warrant, che daranno diritto a sottoscrivere n. 117.650 azioni smre a 8,5 euro per azione nei cinque anni successivi all’emissione della prima tranche per un controvalore totale pari a circa 1 milione di euro. Le risorse saranno utilizzate dalla società di green mobility per operazioni di M&A e per finanziare la recente acquisizione di Sistematica.
Dopo aver diffuso il bilancio del secondo trimestre, contraddistinto dal raddoppio del fatturato ma anche da perdite ingenti, Elon Musk va a caccia di 1,5 miliardi di dollari per sostenere la produzione della Model 3: un passaggio evidentemente indispensabile per garantire l’evasione di tutti i pre-ordini, 455 mila al netto delle cancellazioni registrate in un anno (circa 63 mila).
Maxi bond. La mossa è stata confermata dalla stessa Casa di Palo Alto, citata dalla Reuters: a quanto pare, il miliardo e mezzo sarà raccolto tramite l’emissione di un bond. Per l’obbligazione non c’è ancora un riferimento temporale, ma si sa che i prossimi sei mesi saranno cruciali: d'altra parte, lo stesso Musk ha definito “un inferno produttivo” l’incremento dei volumi della Model 3. Le agenzie di rating, in ogni caso, parlano di "junk bond", ovvero di titoli ad alto rendimento ma con notevoli rischi per gli investitori.
Tesla Model 3
Bond da 1,5 miliardi di dollari per sostenere la produzione
L'accelerazione. In consegna negli Usa dal 28 luglio, l'elettrica compatta arriverà in Europa alla fine del 2018 o forse addirittura nel 2019. Secondo il costruttore, la vettura dovrebbe iniziare a generare margini positivi entro la fine dell’anno, quando la produzione mensile raggiungerà quota 20 mila unità. Al momento, la berlina viaggia a un ritmo di 1.800 prenotazioni al giorno e per Musk sarà indispensabile mantenere i ritmi della fabbrica di Fremont.
Il bilancio. Per quanto riguarda i conti, il costruttore ha recentemente dichiarato un rosso di 336 milioni (sempre collegato al lancio della nuova elettrica) e un flusso di cassa negativo per 1,16 miliardi di dollari. Tuttavia, Palo Alto può ancora contare su una liquidità pari a 3 miliardi, contro i 4 contabilizzati alla fine del primo trimestre. D.C.
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