Italgas (SRG)

Italgas: pronti a contrastare la volatilità del mercato del gas

Negli ultimi mesi, la guerra in Ucraina e la risposta di Mosca alle sanzioni imposte dall'Occidente hanno esacerbato il rischio di interruzioni prolungate delle esportazioni di gas naturale verso l'Europa. Ma, come sottolinea il gruppo in una nota, gli effetti negativi di un eventuale blocco sulla continuità operativa del gruppo sono "mitigati dalle azioni già in essere e/o allo studio a livello nazionale ed europeo, come l'ottimizzazione degli stoccaggi, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e l'incremento della produzione nazionale".

Analizzando poi i rischi indiretti connessi alle società di vendita che utilizzano le reti del gruppo, Italgas ricorda che, nel caso in cui queste si trovino a soffrire, le regole per l'accesso degli utenti al servizio di distribuzione del gas in Italia sono stabilite dall'Arera e regolate nel Codice di Rete che definisce peraltro il sistema delle garanzie finanziarie in essere a tutela del distributore. Ancora, con riferimento al rischio di minori volumi di gas immessi nell'infrastruttura nazionale, precisa il gruppo, "l'attuale regolazione tariffaria non determina, come noto, un'esposizione per i distributori a variazioni di volumi di gas vettoriato". Con riferimento al quadro macroeconomico della Grecia, dove da poco ha acquisito Depa Infrastructure, Italgas dichiara di non aver riscontrato un pericolo concreto per l'equilibrio finanziario del gruppo. Intanto, al Ttf di Amsterdam il gas europeo a novembre lascia sul terreno il 4,14% a 100 euro.

82.215 chilometri di reti per la distribuzione del gas

Al 30 settembre, la posizione finanziaria netta di Italgas si è attestata a 6,096 miliardi di euro, contro i 4,98 miliardi al 31 dicembre 2021. Infine, il flusso di cassa da attività operativa nei primi nove mesi è stato pari a 455,3 milioni. Ma altre voci, tra cui il free cash flow a -853,6 milioni hanno affossato il flusso di cassa netto dell'esercizio portandolo in territorio negativo per 1,039 miliardi. In una nota, il gruppo ha sottolineato che i risultati finanziari consolidati riflettono il consolidamento di Depa Infrastructure, entrata nel raggio di azione di Italgas dal primo settembre 2022.

Da inizio anno, Italgas ha realizzato 546,7 milioni di investimenti dedicati principalmente alla trasformazione digitale, alla metanizzazione della Sardegna e alla conversione delle reti per abilitarle alla distribuzione di gas rinnovabili (per il momento biometano e nel medio periodo anche idrogeno e metano sintetico). Inoltre, in Italia il gruppo ha postato 272 chilometri di nuove condutture e in Sardegna ha realizzato 909 chilometri di nuove reti completamente digitali su un totale di 1.110 chilometri. Sempre sull'isola, nel periodo la società ha messo in servizio 11 nuovi impianti di stoccaggio e rigassificazione di gas naturale liquefatto. Così, al 30 settembre, Italgas vantava 8,309 miliardi di contatori attivi, concessioni in 2.039 comuni per il servizio di distribuzione del gas per una rete complessiva di 82.215 chilometri. Infine, il gruppo ha migliorato le performance Esg misurate dagli indicatori Scope 1 e Scope 2 e ha ridotto il consumo di energia netto del 14,8% a 372,7 terajoule.

Conti in linea con le attese di Intesa Sanpaolo

Grazie ai solidi conti a Piazza Affari il titolo Italgas spunta un progresso dello 0,99% a 5,10 euro, meglio della performance positiva dell'ultimo mese (+0,30%). Sull'azione, l'ufficio studi di Intesa Sanpaolo conferma la raccomandazione add e il prezzo obiettivo a 6,1 euro. I numeri sono stati "sostanzialmente in linea" con le attese degli analisti che vedono le loro stime sul 2022 "marginalmente prudenti".

Paolo Gallo, ceo Italgas

MERCATI AZIONARI

Azioni, Italgas recupera terreno a Piazza Affari dopo l’ok dell’Arera

di Guido Marzetti

Notizie positive per Italgas che risale dai minimi. Il titolo inverte la rotta dopo sei mesi in ribasso

Giornata in rialzo quella di giovedì 2 novembre per Italgas, che a Piazza Affari ha chiuso a 4,93 euro, +2,93% nella seduta. È una settimana in rimonta (+4,2%), controcorrente rispetto il trend di ribasso tracciato negli ultimi sei mesi, nei quali le azioni hanno perso quasi il 16%. Osservando il movimento del prezzo, si notano alti e bassi sul titolo, che oscillano tra i 6,03 euro di aprile 2023 e i 4,73 euro, minimi dell’anno, del 26 ottobre. Negli ultimi 12 mesi, le azioni hanno perso il 4,35%. La capitalizzazione di mercato ammonta a circa 4 miliardi di euro.