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Telecom Italia (TIT)

- Modificato il 04/2/2018 09:06
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
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241 di 14706 - 16/10/2015 09:34
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom Italia, Buenos Aires blocca la vendita del 68% di Telecom Argentina a Fintech

L'Authority argentina non ha dato il via libera alla vendita da parte di Sofora (Telecom Italia ) del 68% di Telecom Argentina a Fintech, ritenendola inadeguata. Telecom Italia prende oggi atto della decisione dell'Autorità di controllo delle telecomunicazioni (Aftic) e comunica di voler impugnare la decisione.

Il gruppo di tlc ricorda come il contratto con Fintech preveda "ampi margini di tempo e garanzie sul perfezionamento" dell'operazione di cessione della quota del 68% di Telecom Argentina.

In particolare il contratto prevede, in caso di mancato perfezionamento dell'operazione per un periodo di due anni e mezzo (ovvero entro il 29 aprile 2017), la facoltà per Telecom Italia di recedere dall'accordo ed esercitare una call option della durata di sei mesi per il riacquisto del 17% di Sofora già ceduto a Fintech o la vendita ad un terzo acquirente del restante 51% del capitale di Sofora con una garanzia di Fintech a Telecom Italia di un corrispettivo minimo di 630,6 milioni di dollari. Se il corrispettivo della vendita dovesse superare il prezzo minimo garantito da Fintech, il differenziale sarà suddiviso fra Telecom Italia e Fintech secondo "una formula prestabilita".

Se per altri due anni e mezzo la vendita ad un terzo acquirente non si perfezionasse, l’accordo con Fintech sarà risolto e Fintech corrisponderà 175 milioni di dollari a Telecom Italia che beneficerà inoltre di una call option della durata di sei mesi per il riacquisto a condizioni predefinite del 17% di Sofora già trasferita a Fintech.

Telecom Italia ha già ottenuto nel contratto del 2014 "garanzia di esatta esecuzione del contratto con Fintech nella forma di un pegno" pari a 606,6 milioni di dollari, conclude il documento di Telecom Italia oggi.

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242 di 14706 - 19/10/2015 10:24
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
TELECOM ITALIA - Si complica l'uscita dall'Argentina

Il cda di Telecom Italia che si è tenuto venerdì ha incaricato il management di esplorare la possibilità di investire congiuntamente con Metroweb per sviluppare la rete in fibra in Italia. Telecom Italia intanto conferma il suo piano di investimenti stand-alone.

I consiglieri di Telecom hanno presto atto del parere negativo dell'autorità argentina sulla vendita della loro quota a Fintech, che nel frattempo ha già fatto appello contro questa decisione.

Il Corriere Economia di oggi torna a parlare del dossier torri: secondo indiscrezioni, Cellnex e F2i starebbero studiando un investimento congiunto (al 50%) per rilevare Inwit.


Il Corriere Economia rilancia alcuni rumour di contatti tra Vivendi e Telefonica circa una possibile collaborazione o aggregazione: Vivendi metterebbe sul piatto i suoi contenuti video mentre Telefonica i suoi 500 milioni di abbonati sparsi nel mondo.

Per quanto riguarda Metroweb, ogni possibile decisione è rinviata dopo il 31 ottobre, data in cui scade la lettera di intenti (seppur non vincolante) tra Metroweb, Vodafone e Wind; Telecom ha intanto chiarito la sua posizione.

Sull'Argentina, le elezioni che si terranno la settimana prossima potrebbero forse cambiare il quadro di riferimento. Per quanto riguarda le torri, la notizia di un eventuale accordo sarebbe a nostro avviso positiva in quanto aumenta la visibilità sulla fattibilità finanziaria dell'operazione.

Confermiamo la raccomandazione NEUTRALE con target price a 1,23 euro.

(WEBSIM))
243 di 14706 - 20/10/2015 12:49
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
TELECOM - VIVENDI ALLE PRESE CON LA PAY-TV FRANCESE

Il maggiore azionista del gruppo Telecom Italia, si trova al momento a dovere affrontare alcuni problemi per uno dei suoi principali assets: la pay-tv francese Canal plus. In particolare voci di caduta nel numero degli abbonati circolate nei giorni scorsi hanno spinto il colosso transalpino ad emettere ben due comunicati stampa tra ieri e oggi. Il gruppo ha indicato che gli abbonati continuano a crescere ed a tassi interessanti, smentendo cosi le voci. Insomma il gruppo capitanato dal finanziere bretone Vincent Bollore' e' forte in tutti i suoi business. In Italia, secondo alcuni, Vivendi, forte del proprio 19,9% di Telecom Italia, prepara nuove mosse che potrebbero riguardare la governance dell' ex monopolista italiano delle telecomunicazioni.

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244 di 14706 - 23/10/2015 11:02
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
TELECOM ITALIA +3,2% Anche oggi migliore blue chip, su Inwit, Cellnex non ha fretta


Telecom Italia sale del 3% a 1,119 euro. L'indice Stoxx delle società della telefonia guadagna l'1%.
Ieri il titolo della prima società italiana della telefonia ha guadagnato il 5%. Il balzo potrebbe essere stato legato alle indiscrezioni di Reuters sull'intenzione di Deutsche Telekom di vendere, o trovare partner, per T-Mobile Olanda, la sua controllata olandese.

In più ci sono stati i risultati superiori alle aspettative di Orange.
Il tema delle aggregazioni è stato uno dei principali veicoli della crescita dei titoli della telefonia europea, anche lo stop alla fusione tra due compagnie telefoniche del Nord Europa (Telia Sonera e Telenor) imposto da Bruxelles, non ha indebolito più di tanto queste aspettative.

Anche per Telecom Italia, sono state le notizie sulla crescita di Vivendi nel capitale, a sostenere l'apprezzamento del titolo: il conglomerato francese, nel corso del 2015, è passato dall'iniziale 8,3% al 20%. Nella sua nota di ieri, Mediobanca dice di aspettarsi, un'accelerazione dell'attività che riguarda gli assetti proprietari.

Il mercato ci crede, anche se le autorità europee non sono del tutto convinte che il consolidamento, certamente positivo per le aziende della telefonia, sia salutare per i consumatori, ai quali rispondono. Ieri il commissario europeo per il mercato digitale, Andrus Ansip, intervenuto ad un evento organizzato dal Financial Times, ha ribadito che "far pagare ai consumatori i costi delle infrastrutture è l'opposto di quello che vogliamo". L'estone Ansup ha ribadito le posizioni espresse in modo ancora più esplicito della commissaria antitrust Margrethe Vestager.

Telecom Italia è stata anche sostenuta dalle aspettative di una cessione, parziale o totale, della quota di controllo di Inwit. Tra i compratori interessati di dovrebbe essere la spagnola Cellnex. Proprio stamattina, il direttore finanziario della controllata del gruppo Abertis ha affermato che nessuna decisione è stata presa al riguardo.



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245 di 14706 - 26/10/2015 09:20
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
TELECOM ITALIA - Vivendi è al 20,03% del capitale, dal 19,9% WS

Venerdì sera Vivendi (VIV.EQ) ha annunciato di detenere il 20,03% del capitale della società, dal precedente 19,9%.

La soglia dell'Opa obbligatoria è al 25%.

Il gruppo francese ribadisce la volontà di essere azionista di lungo termine, più in generale, di sviluppare le proprie attività nell'Europa meridionale.

Nel corso della settimana, Vivendi aveva incrementato la quota in Ubisoft e Gameloft, due aziende francesi attive nell'industria dei video game.


Nelle ultime due sedute, Telecom Italia ha guadagnato il 10%, che corrisponde anche al guadagno dell'intera settimana.

Il tema delle aggregazioni è stato uno dei principali veicoli della crescita dei titoli della telefonia europea, anche lo stop alla fusione tra due compagnie telefoniche del Nord Europa (Telia Sonera e Telenor) imposto da Bruxelles, non ha indebolito più di tanto queste aspettative.

Anche per Telecom Italia, sono state le notizie sulla crescita di Vivendi nel capitale a sostenere l'apprezzamento del titolo: il conglomerato francese, nel corso del 2015, è passato dall'iniziale 8,3% al 20%.

Da inizio 2015 il titolo guadagna il 29%.
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246 di 14706 - 26/10/2015 14:52
ngmstar N° messaggi: 5161 - Iscritto da: 23/1/2014
Entrato
247 di 14706 - 26/10/2015 15:25
francesco154 N° messaggi: 616 - Iscritto da: 30/4/2013
Long o short?
248 di 14706 - 27/10/2015 09:26
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom: ma non c’è negoziato (Corriere della Sera)

Il quotidiano scrive che l'oligarca russo Mikhail Fridman, patron di Alfa Group (primo azionista di Vimpelcom), avrebbe formulato un'offerta per entrare con 4 miliardi di dollari nel capitale della brasiliana Oi per poi procedere alla fusione con Tim Brasil, la controllata di Telecom Italia. Tuttavia Tim Brasil ha già fatto sapere di non aver intenzione di sedersi al tavolo con il finanziere: in una nota il gruppo carioca ha chiarito che non ha in corso nessun negoziato in merito a qualsiasi potenziale consolidamento del mercato brasiliano.



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249 di 14706 - 29/10/2015 11:54
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
TELECOM ITALIA +5,2% Voci di ingresso di un importante azionista con l'11%

Improvvisa fiammata Telecom Italia che viene sospesa per eccesso di scostamento al rialzo con un prezzo massimo di 1,221 euro, il prezzo più elevato da metà agosto.

Bloomberg riporta l'indiscrezione secondo cui Xavier Niel avrebbe comprato una quota della società pari all'11% tra azioni e derivati.

Niel è il fondatore di Iliad, importante internet provider francese.

Il forte ribasso del costo del denaro (si stima per fine anno un debito netto intorno ai 26 miliardi di euro pari a 3,4 volte l'Ebitda) oltre alle attese speculative (cessione Tim Brasil, crescita quota Vivendi) tengono vivo l'interesse sul titolo che si è spinto lunedì scorso sui massimi da metà agosto a 1,1930 euro sulle speculazioni di una fusione tra Oi e Tim Brasil.

Telecom conserva un guadagno del 40% da inizio anno.

Appuntamento con la terza trimestrale il prossimo 5 novembre.

Su 34 analisti censiti da Bloomberg, circa la metà (18) consiglia di comprare. Target medio 1,20 euro.

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250 di 14706 - 29/10/2015 13:08
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
Il miliardario Niel mette Telecom nel mirino, titolo sui massimi del 2008

Il titolo Telecom Italia balza improvvisamente a Piazza Affari del 6% a quota 1,231 euro, dopo aver toccato un massimo intraday a 1,294 euro, il prezzo più elevato da luglio 2008. A spingere l'azione le indiscrezioni riportate da Bloomberg secondo cui Xavier Niel, fondatore di Iliad, secondo internet provider francese e terzo operatore mobile transalpino, avrebbe comprato una quota del colosso tlc pari all'11% tra azioni e derivati.

In particolare, avrebbe acquistato il 6% del capitale in azioni e il 5% in derivati, tramite una società di investimento privata. Il valore totale dell'investimento rispetto al prezzo di chiusura di ieri del titolo Telecom Italia sarebbe pari a 1,7 miliardi di euro.

Una cifra alla portata del gruppo Iliad che ha superato per la prima volta i 4 miliardi di euro di fatturato nel 2014 e che conta 16 milioni di clienti tra linea fissa e mobile. Nell'esercizio scorso i ricavi si sono attestati a 4,2 miliardi mentre l'ebitda ha sfiorato gli 1,3 miliardi. Per quest'anno Iliad ha annunciato la previsione di un incremento ulteriore dell'ebitda del 10%.

Il mercato si interroga su questa mossa: Xavier Niel vuole andare allo scontro con il gruppo di Bolloré, Vivendi , salito al 20,03% di Telecom Italia e principale azionista del colosso tlc italiano o intende accordarsi con il gruppo francese e lanciare un'opa su Telecom Italia ?

Il titolo Vivendi non si scompone più di tanto alla borsa di Parigi, scende solo dello 0,54% a 22,02 euro, mentre Iliad, che non possiede direttamente né indirettamente azioni e opzioni Telecom Italia , come ha specificato un portavoce della società, spunta un progresso dello 0,13% a 191,95 euro.

Il fondatore del secondo internet provider francese non è nuovo a investire nel mondo delle tlc. Lo scorso anno ha, infatti, acquisito una partecipazione in Orange Svizzera per 2,9 miliardi di dollari e sempre lo scorso anno ha fatto un'offerta per T Mobile Us, messa in vendita da Deutsche Telekom , ma l'operazione non è poi andata a buon fine.

Niel insieme all'uomo d'affari francese, Matthieu Pigasse, è anche il coproprietario del quotidiano Le Monde e, secondo indiscrezioni di stampa degli ultimi giorni, starebbe lavorando con lo stesso Pigasse al lancio di un fondo di investimento dedicato specificamente a operazioni nel settore dei media.

L'interesse di Xavier Niel arriva in un momento caldo per Telecom Italia viste le possibilità di consolidamento in Brasile con l'entrata in scena di un altro miliardario, il russo Mikhail Fridman. La sua società di investimento internazionale, Letter One, ha infatti comunicato che potrebbe investire fino a 4 miliardi di dollari nell'operatore brasiliano di telefonia mobile Oi se quest'ultimo decidesse di integrarsi con la rivale Tim Partecipacoes (Tim Brasil), controllata di Telecom Italia .

L'ad di TI, Marco Patuano, ha già chiarito che, senza una nuova struttura regolatoria, non se ne fa nulla, aggiungendo però che una nuova regolamentazione del settore telecomunicazioni in Brasile potrebbe aprire la strada alla fusione. Tuttavia il governo brasiliano non intende accelerare il dibattito regolatorio a causa dei possibili negoziati tra Tim
251 di 14706 - 30/10/2015 08:55
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
Xavier Niel sale al 15,143% di Telecom Italia

Il fondatore di Iliad, Xavier Niel, è salito al 15,143% in Telecom Italia dal precedente 11,2%. Lo rende noto la Consob, secondo cui "con comunicazione del 29 ottobre Xavier Niel ha reso noto di aver incrementato in data 27 ottobre la partecipazione potenziale in Telecom Italia e di detenere una posizione lunga complessiva pari al 15,143%, tramite la società indirettamente controllata Rock Investment".

A questo punto l'azionariato di Telecom Italia vede Vivendi al 20,03%, subito dietro Niel al 15,143%, poi BlackRock al 6,2%, Norges Bank al 3,2%, Mediobanca al 2,6% e la Banca centrale della Cina al 2,081%.

La quota dell'11,2% è stata acquisita da Niel, che vanta un patrimonio personale di 8,2 miliardi di dollari, per 1,7 miliardi di euro, il 21 ottobre scorso. La notizia è emersa ieri pomeriggio dopo che l'imprenditore francese aveva denunciato l'operazione alla Consob nella serata di mercoledì. Il titolo Telecom Italia è di cosneguenza volato a 1,26 euro, con un rialzo dell'8,7%, ai massimi dal luglio 2008.

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252 di 14706 - 30/10/2015 09:12
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
TELECOM ITALIA +3,4% Nuovi massimi da agosto 2008. Il gruppo parla sempre più francese

Telecom Italia parte in forte rialzo e fa segnare il prezzo più alto dall'agosto 2008 a 1,3160 euro.

Il mercato si interroga sulle intenzioni di Xavier Niel, fondatore di Iliad (secondo internet provider francese e terzo operatore mobile transalpino) su Telecom Italia.

Ieri Xavier ha comunicato a Consob che detiene una quota equivalente a 15,14% dei diritti di voto del gruppo italiano.

La posizione, acquisita tramite Rock Investment, comprende una partecipazione potenziale di 6,1% e "altre posizioni lunghe" pari al 5,1%.

Insieme, Vivendi e Niel, entrambi francesi, hanno il 35% circa.

Fonti vicine alla vicenda hanno detto a Reuters che Vivendi (VIV.EQ) potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di aumentare la propria partecipazione in Telecom Italia, ad oggi di poco superiore a 20%.

A questo punto l'azionariato di Telecom Italia vede:

Vivendi 20%
Niel 15%
fondi BlackRock 6,2%
Norges Bank 3,2%
Mediobanca 2,6%
Banca centrale della Cina 2%
Altri investitori istituzionali, tra cui Vanguard e Fidelity, con il 6%.

La domanda del mercato è se la mossa di Xavier sia in accordo con Vivendì oppure i due azionisti si preparino a dare battaglia su Telecom Italia.

In questo caso non sembrerebbe infatti possibile che il governo italiano possa utilizzare la golden power ovvero la facoltà di bloccare operazioni straordinarie sul gruppo poiché a farle sarebbero soggetti dell'Unione europea, ma anche su questo tema la discussione pare aperta.

Telecom da inizio anno guadagna il 42%.

Appuntamento con la terza trimestrale il prossimo 5 novembre.

Su 34 analisti censiti da Bloomberg, circa la metà (18) consiglia di comprare. Target medio 1,20 euro.
253 di 14706 - 30/10/2015 12:03
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom Italia è partita con un balzo in avanti di oltre 4 punti percentuali che hanno spinto la quotazione sui massimi dal 2008 a 1,3160 euro. Ora scambia a 1,2910 euro, +2,3%.

Volumi esplosivi: in meno di tre ore sono passate di mano 170 milioni, pari a circa l'1,3% del capitale.

Ieri Xavier Niel, fondatore di Iliad (secondo internet provider francese e terzo operatore mobile transalpino), ha comunicato a Consob di detenere una quota equivalente a 15,14% dei diritti di voto del gruppo italiano.

Il titolo amplia il guadagno da inizio anno a +43% (+18% il FtseMib).

Graficamente, l'accelerazione in corso ha portato la quotazione oltre i precedenti massimi dell'anno collocati in area 1,28 euro e su quotazioni che non si vedevano da sette anni.

Ci aspettiamo che, superato lo scoglio in area 1,30 euro, il movimento possa proseguire verso 1,50 euro.

Importanti supporti rimangono intorno a 1 euro.

L'analisi tecnica di Websim è pronta a riaprire una posizione Long in caso di sfondamento di 1,30 euro confermato in chiusura di seduta.

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254 di 14706 - 30/10/2015 12:11
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
Niel al 15,143% di Telecom Italia. E Bolloré prepara la contromossa

Il fondatore dell'operatore low cost Iliad, Xavier Niel, 45 anni, è salito al 15,143% in Telecom Italia dal precedente 11,2% attraverso la sua holding personale. Lo rende noto la Consob, secondo cui "con comunicazione del 29 ottobre Xavier Niel ha reso noto di aver incrementato in data 27 ottobre la partecipazione potenziale in Telecom Italia e di detenere una posizione lunga complessiva pari al 15,143%, tramite la società indirettamente controllata Rock Investment". Sull'altro fronte anche la Vivendi di Francois Bolloré, che avrebbe già preso contatti con il premier Matteo Renzi rassicurandolo sulla stabilità dell'investimento e sul suo profilo industriale, sarebbe in procinto di incrementare la quota fino a poco sotto la soglia d'opa del 25%.

Nel frattempo, Telecom Italia ha aperto oggi a Piazza Affari in rialzo del 3,8% a quota 1,31 euro. In un'ora circa di contrattazioni sono stati scambiati ben 120 milioni di pezzi. Positive anche le risparmio, che segnano, alle ore 10,15, un +2,67% a quota 1,037 euro.

In particolare Niel ha stipulato nuovi contratti di opzione call: una quota del 4,88% con data regolamento 21 giugno prossimo, lo 0,998% con scadenza 21 settembre 2017, un altro 0,998% al 21 novembre 2017, l'1,049% a marzo 2017, un altro 1,049% a giugno 2017 e infine un altro 1,049% a gennaio 2017. La partecipazione si completa con il 5,109% in altre posizioni lunghe che fanno capo a Njj Holding.

Essendo titolare di opzioni lunghe e derivati, oggi Niel non può esercitare alcun diritto di voto alle assemblee Telecom. Può invece trasformare a scadenza le posizioni in azioni Telecom Italia entro il 2017.

A questo punto l'azionariato di Telecom Italia vede Vivendi al 20,03%, subito dietro Niel al 15,143%, poi BlackRock al 6,2%, Norges Bank al 3,2%, Mediobanca al 2,6% e la Banca centrale della Cina al 2,081%.

La quota dell'11,2% è stata acquisita da Niel, che vanta un patrimonio personale di 6 miliardi di euro, per 1,7 miliardi di euro, il 21 ottobre scorso. Niel ha il 55% di Iliad (11 miliardi di euro di capitalizzazione, 1,4 miliardi di debito netto) ed è fra l'altro azionista del quotidiano Le Monde. La notizia è emersa ieri pomeriggio dopo che l'imprenditore francese aveva denunciato l'operazione alla Consob nella serata di mercoledì. Il titolo Telecom Italia è di cosneguenza volato a 1,26 euro, con un rialzo dell'8,7%, ai massimi dal luglio 2008.

Niel sta agendo di concerto con il magnate francese di Bolloré (Vivendi )? Per ora i due escludono ufficialmente ogni forma di accordo. "La questione è all'attenzione degli uffici della Consob", ha detto l'authority. Se venisse accertato il comune accordo fra i due imprenditori transalpini, le due partecipazioni congiunte, comprese eventuali quote potenziali, andrebbero oltre il 31%. E così sarebbe superata la soglia dell'Opa, che per le aziende a larga capitalizzazione è oggi al 25%.

Da ricordare che nel frattempo il cda di Oi, colosso brasiliano delle tlc, ha accettato all'unanimità la proposta di LetterOne, società di investimento del magnate russo Mikhail Fridman, pronta a finanziare con 4 miliardi di dollari un aumento di capitale a condizione che si fonda con Tim Brasil. Il management di Telecom Italia ritiene tuttavia improbabile una fusione a tre.

Oggi, secondo Equita (rating buy), eventuali golden power del Governo sono attivabili in caso di compratori non comunitari. In caso non si tratti di un'azione di concerto, per gli analisti "potrebbe innescarsi competizione fra Niel e Vivendi per influenzare board e strategie di Telecom, soprattutto nel caso in cui entrambi stiano raccogliendo titoli per un compratore di ultima istanza differente".

A questo punto, proseguono gli analisti, "l'attenzione sul diritto di voto può distogliere il focus sulla conversione risparmio/ordinarie, che comunque nel medio periodo resta un tema da affrontare. Le ipotesi speculative su Telecom sono alimentate anche 'dal basso'. Il board di Oi, scrive Equita, "ha accettato la proposta di LetterOne per un possibile aumento di capitale di Oi da 4 miliardi di dollari finalizzato alla business combination con Tim Brasil. Complessivamente, le ipotesi speculative offrono almeno una forte protezione verso il basso (addirittura nel caso di azione di concerto ci sarebbe la put offerta da un'opa a valori prossimi a quelli di mercato)".

La contesa fra soggetti diversi offre occasione di upside, prosegue Equita, anche se la natura di questi due contendenti, "con contenute o nulle sinergie industriali per Telecom", sposterebbe in modo contenuto la valutazione degli esperti su Telecom per 1,3 euro ad azione.

Anche Banca Akros (rating accumulate, target price 1,3 euro) punta l'attenzione sulla conversione delle azioni di risparmio, che per l'ad di Telecom Marco Patuano non è "una questione di se, ma di quando". Infatti la conversione diluirebbe la partecipazione sommata fra Vivendi e Niel "dal 35,4% ad appena sotto il 25%", scrive Akros, ovvero non obbligherebbe i due a lanciare un'opa su Telecom Italia .

Il possibile tentativo di evitare l'opa viene condiviso oggi anche dagli analisti di Banca Imi, che lo vedono come scenario potenziale nel caso ci fosse un accordo fra Niel e Bolloré. Ma non escludono (fonte: Bloomberg) che Niel in realtà stia agendo di concerto con il magnate egiziano Sawiris, a capo di Wind.

Banca Imi calcola poi che, ai prezzi di chiusura di ieri, lo sconto delle azioni Telecom Italia risparmio sulle ordinarie è ormai vicino alla soglia del 20%, differenziale minimo richiesto per poter avviare l'operazione di conversione.
255 di 14706 - 01/11/2015 10:18
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom, in campo l'Antitrust: chieste informazioni ad azienda e Niel

Telecom, in campo l'Antitrust: chieste informazioni ad azienda e Niel
L'Antitrust scende in campo sulla vicenda Telecom. Dopo il blitz con cui l'uomo d'affari francese Xavier Niel ha annunciato di detenere (tramite strumenti derivati) circa il 15% dell'ex monopolista delle tlc, l'autorità garante per la concorrenza ha chiesto informazioni a Telecom per conoscere il dettaglio dei soci sopra il 2% e se esistano patti di sindacato tra alcuni di questi.

Allo stesso tempo l'Antitrust ha chiesto all'uomo d'affari transalpino i verbali del consiglio di amministrazione della società con cui sono stati siglati i contratti derivati che gli consentirebbero di acquisire a termine il 15% di Telecom.



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256 di 14706 - 02/11/2015 09:46
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
TELECOM ITALIA +0,5% Bolloré pronto a salire al 24,9%

Telecom Italia torna a salire dello 0,5% a 1,2710 euro, dopo un avvio in calo fino a un minimo di 1,2420 euro.

Il Messaggero di sabato riporta che Vivendi (VIV.EQ) potrebbe rispondere a Xavier Niel portandosi intorno al 25%, poco sotto la soglia d'Opa del 25%, dall'attuale 20,1%.

Questa possibilità viene data per certa stamattina da Le Figaro.

La mossa di Niel, all'11% del capitale di Telecom Italia attraverso una serie di opzioni, non sarebbe stata concordata con Vincent Bolloré, il primo socio di Vivendi.

Bolloré sarebbe furente, avrebbe anticipato ai vertici dell'operatore telefonico, ed a Mediobanca, la sua intenzione di aumentare ulteriormente la quota.

Il Sole 24Ore di sabato ipotizza, senza dare grandi evidenze e senza uscire dal campo delle supposizioni, che Vivendi e Iliad stiano solo preparando il terreno a due grandi operatori della telefonia europea, Orange e Telefonica.
Sui giornali si parla anche della CdP, da alcune fonti considerata molto vicino a Niel.

Torna d'attualità anche il tema dello scorporo, con successiva vendita al miglior offerente, della rete di trasmissione, uno dei grandi temi irrisolti dell'economia italiana degli ultimi vent'anni.

Il Messaggero di domenica riporta che la Consob avrebbe convocato Xavier Niel per un incontro di chiarimento, il fondatore e proprietario di Iliad sarà ascoltato domani.

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257 di 14706 - 03/11/2015 10:18
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
TELECOM - VIVENDI SMENTISCE ACCORDI CON NIEL

Un portavoce di Vivendi ha ufficialmente smentito ieri di avere degli accordi con Xavier Niel relativamente all' acquisto di azioni Telecom Italia. Ricordiamo che nel caso in cui si dimostrasse che Vivendi e Xavier Niel agissero di concerto scatterebbe l' obbligo di OPA totalitaria su Telecom Italia.
258 di 14706 - 05/11/2015 10:53
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
INWIT - L' ASTA PARTIRA' TRA UNA SETTIMANA?

Secondo fonti di stampa, tra una settimana dovrebbe partire ufficialmente la procedura per la valorizzazione delle quota di partecipazione detenuta da Telecom Italia in Inwit. Deutsche Bank dovrebbe essere l' advisor scelto per tale operazione. Tra i potenziali acquirenti, i rumor citano Cellnex e il fondo infrastrutturale F2i, che, su consiglio di Morgan Stanley e Mediobanca, stanno considerando un' offerta combinata. Oltre a questi due potrebbero essere interessati anche Ei Towers, il fondo azionario statunitense Providence e American Tower. La domanda pero' e' se con tutto quello che sta accadendo nell' azionariato di Telecom Italia, attuale maggiore azionista di Inwit, il processo di cessione della maggioranza di Inwit possa andare avanti.
259 di 14706 - 05/11/2015 16:38
GIOLA N° messaggi: 30987 - Iscritto da: 03/9/2014
TELECOM ITALIA -1,2% Domani i conti del 3° trimestre

Telecom Italia si avvia a chiudere in calo dell'1% a 1,20 euro

Oggi si riunisce il Cda sui conti del terzo trimestre, i dati saranno diffusi domani mattina.

Secondo Il Corriere della Sera, il board odierno sarà chiamato ad esprimersi su un'analisi sulle regole di accesso alla rete per valutare possibili miglioramenti e mettere fine ai contenziosi con i concorrenti e le authority.

Il titolo ha perso il 3,7% ieri con lo sfumare dell'appeal speculativo dopo la comunicazione ufficiale che Xavier Niel non ha azioni né diritti di voto immediatamente disponibili e non ha agito in concerto con altri quando ha costruito la propria posizione lunga sul 15,14% del capitale.

Il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, ha escluso che il governo voglia convocare Niel dopo l'incontro con la Consob.

Ieri il Ceo di Tim Brasil, Rodrigo Abreu, ha dichirato che il gruppo non sta contando su un'integrazione tra i player principali sul mercato brasiliano, precisando che non c'è in corso una
trattativa e di non aver ricevuto offerte dalla concorrente Oi.

Secondo Il Giornale, la neo AD di Rcs, Laura Cioli, potrebbe lasciare il posto nel Cda di Telecom e fare entrare Vivendi.

La holding NJJ, il suo braccio operativo, detiene una posizione long che gli permette di avere il controllo del 15,14% del capitale, gli strumenti finanziari che ha utilizzato non gli danno alcun diritto di voto.
260 di 14706 - 06/11/2015 06:39
giacomo29 N° messaggi: 174 - Iscritto da: 08/12/2010
Qui nessuno a parte la Brava GIOLA parla di Telecom (titolo che mi ha fatto guadagnare somme importanti dall'inizio dell'anno in quanto acquistata e venduta più volte).
Ora il CDA oltre ad aver approvato:
1)l'importante e forse stravolgente disposizione organizzativa e cioè il passaggio di tutta OPEN ACCESS (oltre 20000 dipendenti)nella struttura National Wholesale che proteggerà l'azienda da ulteriori multe da parte di AGCOM.(è cambiato pure il vertice apicale di cui non faccio i nomi).
2) a sorpresa (a dir la verità era prevedibile) la trasformazione delle azioni risparmio (che rappresentano il 30% del capitale Telecom)in azioni ordinarie. Personalmente ne ho acquistate molte e la conversione a livello matematico mi dovrebbe garantire un'ulteriore guadagno del 12,5%.
Ieri nell'TAH sono state sospese dalle contrattazioni. Ora chiedo per favore agli esperti navigati Rampani e Duca di darci la loro opinione di come potrebbero muoversi le ordinarie e risparmio indipendentemente dal calcolo matematico.
Tenendo conto che con questa operazione Bollorè e Niel vedranno una diluizione delle loro percentuali pari a 5 punti %.
Grazie Giacomo
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