Unipol Sai Risp B

TASSI DI INTERESSE - A pesare sui titoli assicurativi è il forte calo dei tassi di interesse dei bondgovernativi italiani che hanno ridotto ai minimi i margini per il settore. L'acquisto di titoli di Stato da parte della banca centrale, con il Quantitative easing europeo, ha sì fatto salire i prezzi delle obbligazioni in portafoglio alle compagnie assicurative, ma ha ridotto ai minimi termini i rendimenti lasciando poco margine di guadagno. Il crollo dei rendimenti è stato molto più accentuato per i titoli di Stato dei Paesi della periferia dell'Europa, che più di altri hanno beneficiato del Quantitative easing targato Bce.

Il comparto assicurativo europeo con un guadagno del 9% da inizio anno, rispetto al +14% dell'Eurostoxx, ha risentito in misura minore della politica espansiva della Bce.

Nello scenario dei tassi di interesse verrà ad incidere fra poco il rialzo dei tassi in America. Dopo le ultime dichiarazioni della presidente della Fed, Janet Yellen, gli economisti si aspettano il primo rincaro del denaro in Usa fra settembre e ottobre. L' aumento dei tassi in America eserciterà delle pressioni anche su quelli dell'area euro. Il Btp decennale italiano oggi rende il 2,13%, meno del Treasury Usa (2,37%). A inizio giugno il presidente della Bce, Mario Draghi, ha ritoccato al rialzo le stime di inflazione in Europa, dunque la politica espansiva non è più così necessaria a combattere la deflazione che sembra allentare la morsa. Nel breve periodo i mercati dei bond saranno ancora drogati dal Quantitative easing, ma nel medio termine la tendenza è quella di un rialzo dei rendimenti a tutto beneficio delle compagnie assicurative.

UNIPOLSAI - Esprime ottimismo sull'andamento del gruppo l'amministratore delegato di UnipolSai (US.MI), Carlo Cimbri, che lo scorso 17 giugno durante l'assemblea annuale degli azionisti ha confermato l'obiettivo per fine 2015 di un utile di 814 milioni di euro (comprensivo delle quote delle minoranze), superiore alla nostra stima di 694 milioni. I target 2015 sono superiori alle nostre attese e quindi la loro conferma è positiva. Rimane la pressione sui prezzi che riteniamo possa avere un impatto negativo sulla redditività futura.

CERTIFICATE TOP BONUS - Alla luce di queste considerazioni, crediamo che UnipolSai sia un ottimo sottostante per un certificate di tipo Top Bonus. Crediamo che nel breve, complice anche l'incertezza della Grecia, UnipolSai potrebbe anche scendere sotto la barriera senza però perdere il bonus del certificate che grazie alla peculiarità del modello Top Bonus premierà l'investitore se alla scadenza UnipolSai sarà sopra la barriera, non importa se nell'arco di vita del prodotto la barriera è stata raggiunta.

Per la strategia certificate di questa settimana consigliamo dunque il certificate Top Bonus emesso da Unicredit con Isin DE000HV4AST9. Questo strumento oggi passa di mano a 100 euro e verrà rimborsato a 124 se alla scadenza, il 15 dicembre 2016, UnipolSai varrà più di 2,091 euro (il 10% meno dell'attuale quotazione), con un rendimento del 24% in un anno e mezzo (15,3% annualizzato).

Nel caso in cui Unipol Sai alla scadenza si troverà sotto la barriera, il certificate perderà il suo premio e il suo valore da quel momento in poi si muoverà in linea con l'andamento in Borsa dell'azione Unipol Sai. In particolare, se il titolo dovesse arrivare appena sotto ai 2,04 euro, verrà rimborsato a circa 82 euro, ovvero 100 meno una percentuale pari alla distanza percentuale tra il prezzo di strike e il prezzo di Borsa del titolo, che in questo caso è il 18%.

Siamo cautamente positivi sul titolo UnipolSai su cui abbiamo un giudizio Neutrale con un target price di 2,6 euro.


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