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  • Indice
  • Cosa sono le Obbligazioni
  • Chi può emmettere Obbligazioni
  • Rimborso Obbligazioni
  • Differenze tra Obbligazioni e Azioni
  • Il prezzo di un'obbligazione
  • I Rischi delle Obbligazioni
  • Tipologie di Obbligazioni
  • Dove vengono quotate? Come avviene la negoziazione?
  • Come scegliere le Obbligazioni
  • Tassazione Obbligazioni
  • Obbligazioni, Come Scegliere?



    Per poter fare una scelta che riguardi l'acquisto o la vendita di uno strumento obbligazionario, l'individuo deve considerare le caratteristiche fondamentali del medesimo. Ne esistono diverse, per essere precisi sei, e tutte, in modo diverso, hanno degli effetti sul medesimo facendo si che non sia possibile procedere ad una classifica dei titoli obbligazionari migliori/peggiori nel mercato.
    Infatti, la scelta finale dipende principalmente da due fattori: il rischio e le esigenze dei singoli investitori. Per esempio, un titolo a lunga scadenza si adatta soprattutto a quella categoria di investitori che desiderano sopportare un rischio maggiore a fronte di un maggior rendimento. Contrariamente, i titoli a breve scadenze sono maggiormente indicati per tutti quei soggetti che hanno della liquidita' in eccesso e vogliono investirla in strumenti finanziari meno rischiosi che gli assicurino un rendimento “certo” nel breve periodo. E' evidente che maggiore e' il periodo di detenzione del titolo, maggiore sara' il rischio supportato dall'investitore, a causa, soprattutto, del rischio d'insolvenza del soggetto che emette i titoli obbligazionari. Inoltre, il fatto che il soggetto e' privato del proprio capitale per un periodo di tempo che via via cresce nel corso del tempo puo' essere considerato come un lato negativo che deriva dal possesso dei titoli.

    I sei fattori di cui parlavo precedentemente sono:



    • Rischio dell'emittente: rappresenta la capacita' d'insolvenza dell'emittente e gli viene attribuita, come detto prima, dalle societa' di rating. Maggiore sara' il rischio sopportato dall'investitore, che si traduce in un peggioramento del rating della societa', piu' alto sara' il rendimento assicurato al medesimo;

    • Tasso d'interesse: come sappiamo, ogni contratto obbligazionario puo' prevedere un tasso d'interesse fisso/variabile. La scelta tra i due dipende, essenzialmente, dalla propensione al rischio dei soggetti e dalle loro previsioni circa l'andamento dei tassi nel futuro. Il tasso fisso e', in genere, da preferire nel caso in cui l'investitore sia maggiormente avverso al rischio oppure si aspetta un ribasso dei tassi d'interesse. In questo caso, infatti, la riduzione dei tassi comporta un aumento del prezzo dell'obbligazione e, di conseguenza, l'investitore gode di cedole che risultano essere piu' alte dei tassi di mercato. Al contrario, i tassi variabili sono da preferire se il soggetto ha un'aspettativa di rialzo dei tassi oppure ha una minore propensione al rischio. In questo caso, infatti, il rialzo dei tassi comporta una riduzione del prezzo dell'obbligazione e, gli effetti sul prezzo sono piu' contenuti rispetto a quanto accadrebbe in ipotesi di tassi fissi;

    • Sequenza delle cedole: esistono due possibili situazioni: BOT o titoli con cedola. I BOT sono meno rischiosi in quanto viene meno il rischio legato al reinvestimento delle cedole e il rendimento e' dato semplicemente dalla differenza tra il prezzo d'acquisto e il valore nominale del titolo.
      I titoli con cedole, invece, se da un lato sono maggiormente rischiosi perche' l'investitore si deve preoccupare del tasso al quale varranno reinvestite le cedole, d'altro lato assicurano un flusso d'entrata a intervalli costanti che permette al soggetto di ridurre le perdite in caso di insolvenza della societa'. In questo caso, infatti, egli avra' gia' ricevuto parte del suo debito sotto forma di cedole, al contrario di quanto accade con i BOT dove l'investitore perdera' tutta la somma versata;

    • Valuta di denominazione: ovvero la valuta in cui viene emesso il titolo. Se la valuta ed il paese dove viene emesso e scambiato il titolo sono differenti, egli sara' esposto anche al rischio di cambio. Cio' fa si che il rendimento del titolo sia maggiormente volatile in quanto funzione non solo delle cedole e dell'andamento del prezzo, ma anche dell'andamento del tasso di cambio. Esempi sono, per esempio, societa' italiane che decidono di emettere titoli all'estero oppure societa' straniere che decidono di scambiare i titolo nei mercati italiani.

    • Duration: esso e', a mio avviso, uno degli elementi piu' importanti e che bisogna tenere in considerazione per la scelta di un titolo obbligazionario. In termini finanziari, la duration rappresenta la “durata media finanziaria del titolo obbligazionario” ed indica quanto tempo dovra' trascorrere prima che il soggetto recuperi la somma investita. Esso, inoltre, e' uno strumento molto utile per determinare la volatilita' del titolo. Per volatilita' si intende quanto variera' il prezzo del titolo al variare dei tassi d'interesse. E' evidente che, maggiore e' la duration del titolo obbligazionario, maggiore sara' la sua variazione ai tassi d'interesse, e, di conseguenza, maggiore sara' il suo rischio. Esiste una formula che consente di determinare la duration dei titoli. In base ad essa, si ha che:

      D=∑t*[ct/(1+it)]/P con t=1....T

      dove :
      c= cedole, se esistono, del titolo;
      P= Prezzo corrente del titolo in questione;
      i= il “nuovo” valore del tasso di interesse del mercato.

      Una volta determinata la duration del titolo, per poter meglio determinare la sua volatilita' si necessita di un'ulteriore formula, in base alla quale si ha che:

      DM=-D/(1+i)


      Determinata la duration modificata del titolo, e' possibile procedere al calcolo della variazione percentuale del medesimo tramite la seguente formula:

      ΔP/P=[-D/(1+i)]*Δi=-DM*Δi


      Ne consegue quanto affermato precedentemente, e cioe' che, data una variazione dei tassi d'interesse, maggiore e' la duration del titolo, maggiore sara' la variazione di prezzo del titolo stesso.
      Consideriamo un esempio numerico per meglio esprimere i concetti precedenti. Ipotizziamo che la societa' Alfa abbia emesso un titolo obbligazionario alla pari con scadenza 3 anni e cedole annuali pari a 50, 50 e 1050 nei rispettivi anni. Il tasso d'interesse e' pari al 5% e ipotizziamo che ci sia un aumento dei tassi pari al 2%. La domanda e': “il prezzo della nostra obbligazione variera'? Se si, di quanto?
      Per rispondere alla domanda e' necessario procedere al calcolo della Duration del titolo la quale, una volta determinata, consentira' di stabilire la variazione che il titolo subira'.
      Per poter calcolare la Duration, dobbiamo sapere il Prezzo Tel-quel del titolo. Dato che:

      P=∑ct/(1+it)t+(CT+VN)/(1+iT)T


      sostituendo i valori numerici alla formula precedente, si ha che:

      P=[50/(1+0,05)]+[50/(1+0,05)^2]+[1050/(1+0,05)^3]= 47,6190+45,3515+907,0295=1000€

      e quindi, essendo:

      D=∑t*[ct/(1+it)]/P con t=1....T


      si ha che:

      D={1*[50/(1+0,05)]}+{2*[50/(1+0,05)]}+{3*[1050/(1+0,05)]}/1000=2,8594

      Una volta determinata la Duration, e' possibile calcolare la variazione che il titolo subira' in seguito al cambiamento dei tassi. Applicando la formula vista prima, e cioe' che:

      ΔP/P=[-D/(1+i)]*Δi=-DM*Δi


      ottengo che:

      ΔP= [-2,8594/(1+0,07)]*0,02*1000= -53,4469€.

      Il risultato afferma che il titolo, coerentemente con la nostra analisi, subira un calo e la riduzione del prezzo e' pari a 53,4469€.

    • Peso delle commissioni: al fine di ottenere maggiore trasparenza nel mercato, sono previste commissioni che aumentano all'aumentare della durata. In particolare, si ha:

      0,05% per titoli con durata [0;80] giorni;
      0,10% per titoli con durata (80;170] giorni;
      0,20% per titoli con durata (170;330] giorni;
      0,30% per titoli con durata (330;+∞] giorni.


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