Previsto un marginale progresso in avvio per le borse europee
dopo i forti cali di ieri.
"Oggi in apertura ci attendiamo dei timidi rialzi. Rimaniamo,
comunque, vicino ai minimi di chiusura di ieri. Nonostante le mosse
della banca centrale russa, che ha alzato i tassi per arginare il
crollo del rublo, i timori sui mercati restano tanti", commenta un
esperto.
"Non prevale, quindi, solo l'incertezza per la Fed. I timori di
un rallentamento della Russia visto il forte legame del Paese con
l'Europa stanno pesando anche sul Vecchio Continente. Le paure poi
si sono diffuse a tutti i Paesi emergenti".
"Solo un deciso recupero del petrolio potrebbe arginare questa
tendenza. La situazione, in ogni caso, non è semplice. Ci sono
molti segnali di tensioni che arrivano da più fronti. Si pensi in
primo luogo alla Grecia e all'imminente inizio delle elezioni
presidenziali (domani). Inoltre, i dati Pmi arrivati dalla Cina si
sono rivelati piuttosto deboli", conclude l'esperto.
A Piazza Affari da seguire i bancari ed in particolare B.Mps e
B.Carige, particolarmente penalizzate ieri. Attenzione anche ad
Unicredit che riunisce oggi il Cda per fare il punto sui progetti
di dismissioni.
Focus anche su Telecom I. di riflesso alle parole del Ceo di Oi
che si è detto pronto a discutere di un deal con Tim Brasil e su
Finmeccanica in scia all'offerta vincolante arrivata dal gruppo
Insigma per Ansaldo Breda.
Da monitorare anche Eni su cui Ubs ha confermato il rating
neutral con target price a 16,5 euro e Fca dopo che il gruppo ha
registrato
a novembre una crescita delle immatricolazioni nell'area Ue
28+Efta del
3,6% a/a a 57.781 unitá per una quota di mercato in leggero
miglioramento
dal 5,7% al 5,8%.
fus
marco.fusi@mfdowjones.it