Carel: utile netto cons. 2022 a 62,1 mln euro (+26,6% a/a)
02 Marzo 2023 - 4:00PM
MF Dow Jones (Italiano)
Carel ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati pari a 544,9
milioni di euro, +29,6% rispetto al 2021 (+26,5% a cambi costanti).
A parità di perimetro la crescita sarebbe stata del 20,8%. L'Ebitda
consolidato si è attestato a 111,7 milioni (inclusi 7,5 milioni
derivanti dal cambio di perimetro legato a diverse acquisizioni),
corrispondente al 20,5% dei ricavi d'esercizio. La crescita
rispetto al 2021 è pari a +31,0%; al netto di alcune spese non
ricorrenti principalmente legate alle attività di M&A, l'Ebitda
consolidato del periodo sarebbe stato pari a 114,7 milioni (21,1%
dei ricavi d'esercizio). Il risultato netto consolidato si è
attestato a 62,1 milioni, +26,6% rispetto al 2021.
Il Cda, informa una nota, ha deliberato di proporre
all'assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo pari a
0,18 euro per azione, che verrà messo in pagamento il 21 giugno
(data stacco cedola 19 giugno 2023 - record date 20 giugno
2023).
Il 2022 è stato caratterizzato da un quadro di forte instabilità
geopolitica dovuto principalmente al conflitto tra Russia ed
Ucraina.
Quest'ultimo si è inserito in un contesto già particolarmente
complicato a seguito di 2 anni di pandemia Covid-19 e di tensioni
significative sulla supply chain globale. Tutto ciò ha causato
spinte inflazionistiche che non si sperimentavano da decenni (area
euro +9,2%; Stati Uniti +8,0%) le quali, a loro volta, hanno
innescato delle severe politiche monetarie da parte della Banca
Centrale Europea e della Federal Reserve. Le conseguenze non sono
di facile lettura ma ovviamente potrebbero limitare la crescita
globale nel corso del 2023 (le stime della Bce traguardano una
crescita del Pil reale nella Ue dello 0,5% a fronte di un risultato
del +3,4% raggiunto nel 2022).
Rivolgendo l'attenzione verso Carel, puntualizza la società,
alcuni segmenti confermano significativi segnali di crescita, come
i data centre e l'indoor air quality, ai quali si aggiunge
un'estrema vivacità nelle pompe di calore, guidata dai mega-trend
globali dell'efficienza energetica e dell'elettrificazione, nonché,
in Europa, anche dalla necessità di limitare la dipendenza dal gas.
Per quanto riguarda la Refrigerazione, quest'ultima è da sempre più
sensibile alle variabili macroeconomiche e potrebbe, nel breve
periodo, crescere con un'intensità minore rispetto a quanto
sperimentato negli ultimi anni, sebbene anche in questo segmento
siano presenti trend secolari guidati da stringenti
regolamentazioni (es. F-gas in Europa). Oltre a ciò, l'ultima parte
del 2022 ha visto il riacutizzarsi del fenomeno della penuria di
alcuni componenti elettronici che ha colpito principalmente proprio
il segmento della Refrigerazione, limitandone quindi la crescita.
Tale fenomeno, che è già in attenuazione, è stato presente anche
nei primi due mesi del 2023 e non consentirà, quindi, al Gruppo di
esprimere nel primo trimestre di quest'anno tutto il suo
potenziale. Al 31 marzo 2023 è infatti prevista, sullo stesso
periodo dell'anno precedente, una crescita dei ricavi nella parte
alta del primo decile (a parità di perimetro di consolidamento).
Nel prosieguo dell'anno il gruppo si attende un miglioramento dello
shortage sopraindicato e quindi una migliore capacità di soddisfare
appieno la domanda.
Francesco Nalini, amministratore delegato del gruppo, ha
dichiarato: "in uno scenario complesso come quello degli ultimi tre
anni il Gruppo ha espresso tutta la sua capacità di adattamento a
situazioni inaspettate e cambiamenti repentini. Il 2022 termina con
una crescita dei ricavi consolidati record vicina al 30% (+18%
organica), che risulta ancora più significativa se sommata al +27%
registrato nel 2021; tale risultato, grazie anche al fattore della
leva operativa, si è riflesso sulla profittabilità, intesa come
incidenza dell'Ebitda sui ricavi (Ebitda margin), che si attesta al
20,5%, leggermente più alta rispetto a quella dell'anno precedente.
Crescita e profittabilità hanno impattato positivamente sulla
robusta generazione di cassa, una parte della quale è stata
utilizzata per lo sviluppo dell'attività di M&A. Sono state
quattro le transazioni completate nel corso dell'anno ed hanno
consentito a Carel di rafforzare la sua presenza nazionale e
internazionale in alcuni settori chiave come quelli della
ventilazione, della sensoristica e dei servizi. Le performance
appena ricordate si inseriscono all'interno di un quadro strategico
sempre più orientato verso una visione sostenibile del successo,
come dimostra l'adesione al Global Compact delle Nazioni Unite e il
riconoscimento da parte di diverse società di rating ESG dei
miglioramenti ottenuti nel corso del 2022. Tali miglioramenti hanno
permesso al Gruppo l'inserimento nella categoria degli ESG leader
da parte di MSCI, uno dei maggiori ESG rating provider a livello
mondiale.
Il 2022 è stato quindi un anno complesso ma ricco di
soddisfazioni e segna un sostanziale raddoppio della dimensione di
Carel rispetto al 2018, l'anno della quotazione. In meno di un
lustro siamo riusciti nell'impresa di diventare sempre più grandi,
resilienti, efficienti e sostenibili e possiamo, per questo,
festeggiare con orgoglio i nostri primi 50 anni! Nel 2023, infatti,
Carel compie mezzo secolo di vita, mezzo secolo di innovazione,
sviluppo e crescita. Mezzo secolo che non rappresenta un punto di
arrivo ma un punto di partenza per raccogliere e vincere le sfide
del domani".
com/alb
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0215:44 mar 2023
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March 02, 2023 09:45 ET (14:45 GMT)
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