Dowjones

Chiusura in calo per le Borse europee che dopo una mattinata all'insegna dei rialzi hanno invertito la rotta nel pomeriggio dopo la pubblicazione degli indici statunitensi sui nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli e sul tasso di disoccupazione a febbrraio. Sugli indici hanno inoltre pesato i cali di Wall Street in scia al dato relativo agli ordini delle imprese a gennaio. "I mercati Usa", ha commentato un esperto, "hanno accelerato al ribasso dopo che gli ordini alle imprese si sono rivelati migliori delle attese (+3,1% m/m contro un +2,2%). Un dato di questo tipo suscita diverse reazioni e potrebbe significare che anche per gli Stati Uniti un rialzo dei tassi sia piu' vicino di quanto previsto".

Il Ftse Mib ha archiviato la seduta poco sotto la parita' con un ribasso dello 0,07% a 22.138 punti. Negative le altre principali Borse europee con il Cac 40 che cede l'1%, il Dax lo 0,65% e il Ftse 100 lo 0,24%.

Secondo un gestore contattato da MF-Dowjones "il mercato e' ancora in una fase di assestamento, non tanto per quanto riguarda la questione libica che sembra ormai superata, ma in seguito alle parole di Trichet di ieri su un possibile aumento dei tassi". L'esperto ha sottolineato che "comunque nel medio periodo dovrebbe proseguire il percorso di crescita dei mercati visto fino ad adesso".

Sul Ftse Mib in luce B.P.Milano che guida il paniere con un rialzo dell'1,42% superando quota 3 euro e attestandosi a 3,01 euro. Il titolo beneficia ancora dell'aumento di rating da neutral a buy da parte di Bank of America-Merrill Lynch. Nel comparto bancario bene anche Ubi B. (+1,2%), Intesa Sanpaolo (+0,93%) e B.Mps (+0,86%). Su Eni (+0,34%) premiata da Banca Akros con l'incremento del rating ad accumulate.

Male invece Prysmian che cede il 3,91% a 15,25 euro, con il mercato che non ha apprezzato il taglio del dividendo da 0,417 euro dell'anno scorso a 0,166 euro. Giu' anche Fiat e Tod's che perdono rispettivamente il 3,11%e l'1,81%. Fonsai, cosi' come Premafin e Milano Ass. sul Ftse Italia Mid cap, sono rimaste sospese dalle contrattazioni per tutta la seduta. La Consob ha risposto ai quesiti di Groupama, sostenendo che deve essere promossa un'Opa per partecipare all'aumento di capitale in Premafin e FonSai. Secondo un analista gli scenari possibili che si aprono sono tre: Groupama si tira indietro e le societa' della famiglia Ligresti iniziano un programma di dismissione di business non core; la vendita di Milano Ass.; Groupama decide di procedere con l'Opa. Sul Ftse Italia Mid Cap denaro su Geox che guadagna il 7,7% a 4,25 euro in scia alla pioggia di giudizi positivi dopo la pubblicazione dei risultati 2010 che si sono rivelati superiori alle attese. Seguono Save (+2,37%) e De'Longhi (+1,93%). Bene anche Brembo (+1,31%) in scia all'incremento di target price da 8,7 a 9,4 euro da parte di Ubs. Sulla parita' Prelios a 0,533 euro. A mercato chiuso la societa' ha diffuso i dati relativi al 2010 con ricavi consolidati che calano a 254 mln (271,7 mln nel 2009). Vendite invece su Landi R. che perde il 4,61% a 2,54 euro, seguito da Danieli & C. (-2,31%) e Safilo G. (-2,22%). Giu' anche Acea (-1,84%) dopo che, in sede di presentazione dei dati sull'anno, GdF-Suez ha dichiarato che con il divorzio nelle attivita' elettriche il 5% della societa' potrebbe essere ceduto sul mercato o, come scrive MF, potrebbe essere venduto al gruppo Caltagirone. alb alberto.chimenti@mfdowjones.it

 
 
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