MILANO (MF-NW)--Lu-Ve, società attiva nel settore degli scambiatori di calore ad aria, chiude i primi nove mesi del 2023 con un fatturato prodotti di 460 milioni, in leggera crescita dello 0,7% anno su anno, nonostante nel terzo trimestre abbia registrato un calo delle vendite del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. A fine settembre il portafoglio ordini è pari a 172 milioni, in contrazione dell'8,3% rispetto al trimestre precedente, in quanto i clienti, avendo maggiore certezza sulle tempistiche, stanno tornando a emettere ordini più in prossimità delle date di consegna. E' quanto spiega la società in una nota.

L'Ebitda dei primi nove mesi è pari a 61,2 milioni (13,2% dei ricavi) rispetto ai 59,6 milioni (12,7%) dello stesso periodo del 2022. Il risultato netto del periodo è di 27,2 milioni (5,9% dei ricavi), in calo rispetto ai 45,4 milioni messi a segno nei primi 9 mesi del 2022 (9,7% dei ricavi). Applicando l'effetto fiscale ai costi non rientranti nella gestione ordinaria (1,3 milioni) e all'effetto netto della variazione negativa del fair value dei derivati e dell'impatto del costo ammortizzato (1,4 milioni), il risultato netto del periodo adjusted è di 29,2 milioni (6,3% dei ricavi) e si confronta con i 31,1 milioni al 30 settembre 2022 (6,7% dei ricavi). Al 30 settembre la posizione finanziaria netta è negativa per 167,6 milioni, contro i 142,3 milioni al 31 dicembre 2022.

Guardando al futuro, Lu-Ve ribadisce il proprio impegno per preservare la redditività, anche in presenza di una più ampia volatilità dei risultati attesi in termini di fatturato, e prevede un ultimo trimestre nel complesso delle grandezze economico finanziarie sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo del 2022. Nell'ultima parte del trimestre, spiega la società, il mercato delle pompe di calore ha subito un improvviso e inatteso rallentamento della domanda. Di conseguenza, il gruppo si aspetta un impatto sulle vendite degli scambiatori di calore per questa applicazione, almeno per i prossimi due trimestri. Tuttavia tutti gli operatori del settore sono concordi nel ritenere che si tratti di un rallentamento temporaneo e mantengono aspettative molto positive nel medio periodo. La sostituzione delle caldaie a gas con la tecnologia delle pompe di calore, infatti, rappresenta uno dei capisaldi delle politiche del programma Repower Eu e (unitamente a Renewables, Evs e batterie) una delle Clean Energy Technologies determinanti per il raggiungimento degli obiettivi di Net zero emissions.

Un segmento di mercato dove ci si attendono nei prossimi mesi importanti crescite di fatturato e portafoglio ordini è quello dei data center, in conseguenza della rapida espansione del cloud computing e di tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale, l'internet delle cose e la blockchain che richiedono infrastrutture più avanzate e scalabili.

com/bem

 

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November 13, 2023 06:23 ET (11:23 GMT)

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