Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un calo dello 0,48% a 22.508
punti. In perdita anche il Ftse 100 (-0,67%), l'Ibex (-0,61%), il
Cac-40 (-0,57%) e il Dax (-0,37%).
Il principale indice milanese ha ridotto i cali (minimi intraday
22.332 punti) sul finale di seduta dopo aver superato con successo
il test del supporto posto a 22.400 punti. In generale, comunque,
gli investitori hanno adottato un atteggiamento di cautela in
attesa del referendum del 5 luglio in Grecia. I volumi scambiati
sono stati bassi sia per il clima generale di tensione, sia per la
chiusura di Wall Street.
L'incertezza è stata alimentata a sua volta dalle varie
dichiarazioni dei leader europei che si sono susseguite senza sosta
e hanno disorientato gli investitori. "Se i greci voteranno no" al
referendum, "la forza negoziale" del Governo ellenico al tavolo
delle trattative con i creditori internazionali "si indebolirá in
maniera sensibile", ha dichiarato il presidente della Commissione
europea, Jean-Claude Juncker, puntualizzando che, anche in caso di
vittoria dei sì, "le negoziazioni saranno" comunque
"difficili".
Il premier greco Alexis Tsipras ha poi spiegato che "il rapporto
pubblicato dal Fondo monetario internazionale ieri, che descrive il
debito ellenico come 'insostenibile', giustifica pienamente il
rifiuto del Governo di Atene di accettare il pacchetto di aiuti dei
creditori che ignora il taglio del debito".
Sono quindi passati in secondo piano i dati macroeconomici
nell'Eurozona. Il Pmi composito finale è salito a giugno a 54,2
punti, in rialzo dai 53,6 di maggio, mentre le vendite al dettaglio
a maggio sono
salite su base mensile dello 0,2% e sono aumentate del 2,4% a
livello
annuale (+0,1% m/m il consenso).
A piazza Affari in luce Telecom I. (+0,61%). Tiene ancora banco
il tema del possibile accordo con Mediaset. Ieri infatti l'a.d.
Marco Patuano ha annunciato che il gruppo è molto vicino a
raggiungere un accordo con Mediaset sui contenuti.
Denaro su Stm (+0,35%). La societá ha firmato un contratto da
500 mln usd con la societá cinese Huawei per la fornitura di
componentistica. A detta di Equita Sim (hold, Tp 7 euro) la notizia
è positiva anche se l'impatto sul fatturato annuo è limitato e pari
all'1,3%.
In leggero rialzo Pirelli (+0,26%). Ieri la Commissione Europea
ha dato il via libera all'acquisizione del gruppo da parte di
ChemChina. Ora, segnalano da Icbpi, si attende il passaggio della
quota di controllo, cui seguirá il lancio dell'offerta pubblica a
15 euro per azione.
Vendite su Fca (-1,08%), che ha risentito delle cattive notizie
sul mercato automobilistico sudamericano. Inoltre, La National
Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa), l'agenzia federale
statunitense per la sicurezza nel campo dei trasporti, dovrebbe
prendere entro la fine dell'estate delle misure contro Fca sui
ritardi nella gestione dei richiami di vecchi modelli Jeep.
In contrasto il comparto bancario: B.P.Milano (+0,48%),
B.Popolare (-0,34%), Intesa Sanpaolo (-0,43%), B.Mps (-0,63%), Ubi
B. (-0,96%), Unicredit (-0,96%) e B.P.E.Romagna (-1,23%).
Sul resto del listino si segnala Piaggio (+1,66% a 3,06 euro).
Gli analisti hanno apprezzato la crescita del mercato italiano
delle due ruote nel mese di giugno. Per Exane Bnp Paribas il 2016
dovrebbe essere caratterizzato da una crescita molto forte. In
definitiva, a detta della casa d'affari, Piaggio resta un ottimo
modo per puntare sul recupero dell'economia dell'Eurozona.
Su Saras (+0,94%) Ubs ha alzato il target price a 1,65 euro da
1,6 euro lasciando invariato il rating neutral. Gli analisti sono
positivi sulla prossima trimestrale del gruppo. In generale gli
esperti spiegano che i margini di raffinazione del settore europeo
hanno sorpreso nuovamente al rialzo nel 2* trimestre.
Da segnalare infine B.Sistema che ha chiuso la seduta con un
+1,53%, dopo il debutto in forte rialzo di ieri. Bene anche Cia che
ha chiuso con un progresso del 4,92%.
rit