Trasporto aereo: Cisl; sistema al collasso, non solo Alitalia
23 Febbraio 2017 - 1:33PM
MF Dow Jones (Italiano)
"Gli scioperi che oggi stanno bloccando tutto il trasporto aereo
e non solo l'Alitalia sono il frutto della deregolamentazione
selvaggia che ha generato più danni che vantaggi per l'industria
del trasporto aereo".
Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl
Giovanni Luciano, responsabile del dipartimento servizi e
terziario, aggiungendo che "le agitazioni di oggi non riguardano
solo la nostra compagnia di bandiera, ma anche il personale di
terra ed altre compagnie aeree straniere. E' l'intero sistema del
trasporto aereo che oggi è al collasso. Le low cost hanno
certamente prodotto uno sviluppo dei viaggi in aereo. Ma
bisognerebbe chiedersi quale è stato il costo in termini di perdita
di occupazione e di gettito fiscale per l'Italia, quindi, per le
tasche dei cittadini, almeno quelli che pagano le tasse. Basta
vedere come Ryanair opera in Italia. Il conto in termini di
ammortizzatori sociali è già stato enorme per il trasporto aereo. E
non si tratta solo di crisi delle compagnie aeree, ma di tutto il
ciclo produttivo a cominciare dalle aziende di handling. Chiunque
governi il Paese dovrebbe porsi queste domande per evitare di dover
sempre rincorrere il problema occupazionale pensando di favorire
effimeri risparmi sul costo del biglietto", aggiunge Luciano.
"Regolamentare significa agire senza schizofrenie - prosegue -
Non si trovano compagnie low cost nello scalo inglese di Heathrow
ma solo British Airways. Non si trovano compagnie low cost a
Francoforte ma solo Lufthansa. Perché Fiumicino è piena di low
cost?. Ora tutti aspettiamo il nuovo piano industriale di Alitalia.
Speriamo di non dover di nuovo scoprire che a pagare dovranno
essere ancora una volta i lavoratori. Dopo il 2008 e il 2014 è
evidente che il problema sta nel manico. La promessa mancata di
Etihad è stata quella dello sviluppo dell'intercontinentale. Ma non
si può immaginare di risolvere il problema inseguendo Ryanair che
non paga contributi e tasse in Italia. Sarebbe un nuovo suicidio.
E' quello che sta accadendo nel settore dei taxi con l'arrivo di
Uber. O si regolamenta il settore ed ognuno gioca ad armi pari,
comprese le low cost, o la collettività pagherà di nuovo prezzi
altissimi ed intollerabili. Per questo - conclude - la Cisl auspica
che chi ha il potere di regolare lo faccia senza indugio e senza
attendere piazze piene di esasperazione".
com/rov
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February 23, 2017 07:18 ET (12:18 GMT)
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