La Financiere de L'Echiquier: famiglie statunitensi, i rischi del buy now, pay later - PAROLA AL MERCATO
21 Gennaio 2024 - 12:51PM
MF Dow Jones (Italiano)
di Enguerrand Artaz*
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 21 gen - Nel contesto
attuale, la divergenza macroeconomica più eclatante si riscontra
probabilmente tra la crescita del Pil degli Stati Uniti, attestata
a + 2,9% su base annua nel terzo trimestre del 2023, e il RNL
(Reddito Nazionale Lordo), in contrazione del -0,1% su base annua.
Uno scostamento storico tutt'altro che insignificante! Questi due
aggregati, che si muovono di solito in modo pressoché identico,
dovrebbero infatti misurare la stessa cosa - la crescita economica
- attraverso due lenti diverse. Una divergenza rara che ci spinge a
pensare che la crescita sia alimentata, attraverso i consumi, da
una maggiore dipendenza dal credito e/o da una propensione ad
attingere ampiamente ai risparmi disponibili.
Ora, il sorprendente dinamismo dei consumi delle famiglie
statunitensi negli ultimi trimestri è stato sostenuto proprio da
due fattori: il ricorso intensivo, da un lato, ai risparmi
accumulati durante il Covid, unito a un tasso molto contenuto di
creazione di nuovi risparmi, e una maggiore dipendenza dal credito,
dall'altro. L'uso del credito revolving, associato alle carte di
credito, è aumentato molto rispetto ai minimi toccati all'inizio
del 2021, e ha più che recuperato il trend pre-Covid. Per giunta,
di fronte all'impennata dei tassi sulle carte di credito, che hanno
superato il 20% nel 2023, le famiglie ricorrono sempre più spesso a
un'altra forma di credito al consumo: il Buy now, Pay later. Il
principio è semplice: il pagamento di un acquisto viene spalmato su
alcune rate mensili, di solito senza spese o interessi. Sebbene
questo sistema non sia nuovo, il suo utilizzo è cresciuto molto
negli ultimi anni e la tendenza è addirittura accelerata nel
2023.
Ancorché i potenziali vantaggi del Buy now, Pay later siano
reali - aumento del valore del carrello medio, migliore
qualità/sostenibilità dei prodotti acquistati, ecc. - i rischi sono
significativi. Poiché a differenza delle carte di credito questo
tipo di finanziamento non è né centralizzato né regolamentato,
comporta chiaramente un maggior rischio di sovraindebitamento o di
acquisti d'impulso senza tenere conto dei mezzi di cui si dispone
realmente. Inoltre, non sono segnalati alle principali agenzie di
credito ed è quindi difficile misurarne il volume reale, il che può
portare a una forma di "debito fantasma". Il rischio è quindi che
le famiglie siano più indebitate di quanto non appaia dai
rilevamenti tradizionali.
In questa fase, il fenomeno non sembra costituire un vero e
proprio rischio sistemico. Evidenzia, però, la natura ingannevole
del recente buono stato di salute dell'economia statunitense
sostenuta dai consumi privati, alimentati da un utilizzo eccessivo
di risparmi e da un maggior ricorso al credito, probabilmente più
importante di quanto suggeriscano i dati ufficiali visto il forte
aumento del Buy now, Pay later. Questo equilibrio precario può
reggere a condizione che il mercato del lavoro statunitense non
vada incontro a un forte deterioramento, bensì grazie alla risalita
dei redditi reali in un contesto di inflazione in diminuzione.
D'altro canto, se l'occupazione subisse un rallentamento vero e
proprio, il consumo a credito subirebbe a sua volta molto
probabilmente una brusca battuta d'arresto. In tal caso, il divario
PIL/RNL si restringerebbe verso il basso e si materializzerebbe
probabilmente una recessione.
*Fund Manager di La Financiere de L'Echiquier
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