In arrivo nuove restrizioni Usa all’export di chip in Cina ma saranno esentati Giappone, Olanda e Sud Corea
Secondo indiscrezioni, l’amministrazione Biden sarebbe pronta a varare nuove norme per impedire l’esportazione verso Pechino di apparecchiature per produrre chip
Autore: Annalisa Lospinuso, ADVFN Italia News
31/07/2024
Il mercato asiatico in cerca di spunti positivi oggi si è aggrappato all’indiscrezione secondo la quale l’amministrazione di Joe Biden potrebbe escludere i produttori di chip di alcuni Paesi alleati, come Giappone, Paesi Bassi e Corea del Sud, dalle restrizioni all’export di chip verso la Cina. Secondo quanto ha scritto Reuters, Washington potrebbe svelare il prossimo mese una nuova norma che amplierà i poteri degli Stati Uniti per bloccare le esportazioni di apparecchiature per la produzione di semiconduttori da alcuni Paesi stranieri alla Cina, hanno affermato due fonti a conoscenza dei fatti.
ESONERATI GIAPPONE, PAESI BASSI E COREA DEL SUD
Potrebbero essere esonerati Paesi come Giappone, Paesi Bassi e Corea del Sud, scrive Reuters, perciò i principali produttori di apparecchiature per chip, come ASML e Tokyo Electron, non saranno interessati. Le azioni di entrambe le società sono aumentate in seguito alla notizia.
I APESI INTERESSATI
Tra i Paesi le cui esportazioni sarebbero interessate ci sarebbero Israele, Taiwan, Singapore e Malesia. Un portavoce del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, che supervisiona i controlli sulle esportazioni, ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni alla Reuters.
LE NORME PRECEDENTI
La norma è stata utilizzata per diversi anni per impedire la produzione di chip all'estero da parte del colosso tecnologico cinese Huawei, che si è reinventato dopo aver lottato contro le restrizioni statunitensi e ora è al centro della produzione e dello sviluppo di chip avanzati in Cina.