Tesla prova di nuovo la carta del taglio dei prezzi per cercare di risollevare le sorti dell’azienda in un anno di incertezze. Alla vigilia della trimestrale, che sarà comunicata domani a mercati chiusi, la società di auto elettriche con base ad Austin ha ridotto i prezzi in diversi Paesi. Il titolo (TSLA) nel pre-market lascia sul terreno il 2,8%.

LA RIDUZIONE DEL LISTINO

In Italia, per esempio, il prezzo della Model 3 è stato ridotto di 2mila euro raggiungendo una cifra di partenza di 40.490 euro, mentre il prezzo della Model Y è rimasto invariato. Model S e Model X sono invece aumentate entrambe di circa 2mila euro rispetto a metà aprile. I tagli più significativi ai prezzi sono stati effettuati negli Stati Uniti: meno 2mila dollari per la Model Y che costa 42.990 dollari, mentre riduzioni simili di prezzo hanno interessato anche i modelli più costosi come la Model S e la Model X, vendute ora rispettivamente a 72.990 e 77.990 dollari.

I TAGLI ALLA GUIDA AUTONOMA

La sforbiciata ha riguardato anche il pacchetto di guida autonoma di un terzo del costo iniziale. Si tratta del software di assistenza alla guida, il Full Self-Driving (Fsd), che aveva un prezzo di 12mila dollari e ora sarebbe stato portato a 8mila dollari per il mercato americano, secondo quanto dice Bloomberg. Su questo software c’è molta aspettativa perché sebbene non renda le auto completamente autonome è un aiuto alla guida e sarà al centro del lancio del “robotaxi” previsto per il prossimo agosto.

ALTRI TAGLI AI PREZZI

Non è la prima riduzione del listino attuata da Tesla per svuotare i magazzini e far concorrenza agli agguerriti competitor cinesi come Byd e Xiaomi. In Cina, ad esempio, sono stati abbassati i costi della Model 3 a 231.900 yuan (32.000 dollari) dai precedenti 245.900 yuan, della Model Y a 249.900 yuan (circa 34.500 dollari) da 263.900 yuan. In Usa, la Model Y è venduta a 42.990 dollari, livello più basso mai raggiunto, così come la Model X.

LA TRIMESTRALE 2024

Anche le prospettive sugli utili del primo trimestre 2024 non sono rosee: gli analisti, in media, si aspettano che la società riporti utili di 51 centesimi per azione, in calo del 40% su base annua (YoY), su un fatturato di 22,3 miliardi di dollari (+11,5% YoY). In Cina, Bloomberg calcola che la quota di mercato sia scesa sotto il 7% contro un valore superiore al 10% nella prima parte del 2023.

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