Nvidia non sta vivendo un buon momento e in attesa dei conti trimestrali, che saranno pubblicati il prossimo mese, proseguono le vendite sul titolo. Venerdì le azioni di Nvidia (NVDA) hanno vissuto la peggior sessione da marzo 2020, con un crollo del 10% e una perdita di più di 200 miliardi di dollari del suo valore di mercato nel corso della giornata. Sembrano lontani i tempi in cui il titolo era scambiato a 950 dollari, oggi è a poco più di 780 dollari, in calo del 18,5% rispetto al 16 marzo 2020. Nel pre-market la società di Santa Clara sta recuperando il 2,6%.

RISK-OFF

Su Nvidia pesa la necessità degli investitori di maggiore cautela sugli asset rischiosi, in vista di una raffica di utili delle big tech la prossima settimana. Ma anche i dubbi sulla tenuta del mercato dei semiconduttori e sulla concorrenza di altri competitor.

IN ATTESA DEGLI UTILI DELLE BIG TECH

Da una parte gli investitori hanno iniziato a prendere sul serio la possibilità che la Federal Reserve possa tagliare solo un quarto di punto sui tassi di interesse quest’anno, o forse addirittura nessuno, preferendo i beni rifugio anche in virtù delle tensioni in Medio Oriente. Dall’altra ci sono state prese di beneficio nei portafogli, in vista di una raffica di utili delle big tech di questa settimana, con prospettive di rallentamento.

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