Il Cda straordinario di Acea e' stato convocato per domani 5
febbraio 2009 alle 15h00. Lo rende noto l'Associazione dei piccoli
azionisti di Acea aggiungendo che si tratta di "una decisione
improvvisa che coglie di sorpresa e contrasta con i principi di
trasparenza a cui deve attenersi una societa' quotata in borsa. Un
fulmine che, secondo i rumors captati dai piccoli azionisti Acea,
viene scoccato per sottoporre all'approvazione del Consiglio
d'amministrazione -ignote modifiche statutarie e la convocazione
dell'assemblea straordinaria degli azionisti per votare le
modifiche allo Statuto- una fretta e delle modalita' che non
sembrano giustificate da urgenti ragion d'essere".
"L'Apa e' meravigliata, ma non sorpresa, per le notizie che
circolano. Tuttavia, e' sconcertata dall'accelerazione impressa a
distanza di soli 7 giorni da un CdA programmato per il 12 febbraio
prossimo". Dopo gli annunci del Sindaco sulla vendita del 21% del
capitale in mano al Comune di Roma -prevista dalla normativa del
Decreto Ronchi (conseguente alla sentenza della Corte di Giustizia
Europea)- e le polemiche che ne sono seguite, non vorremmo che
prevalgano "i misteriosi intrecci dei politicanti di mestiere" che
tutto vogliono fare, fuorche' gli interessi dell'azienda, ma solo
ottenere "risorse immediate" per le casse comunali e non solo.
Il gruppo Acea SpA ha bisogno "della massima trasparenza"
perche' gestisce dei servizi pubblici essenziali, come la gestione
dei servizi idrici integrati (erogazione dell'acqua potabile, lo
smaltimento delle acque reflue e della loro depurazione). Percio',
occorrono "piani dettagliati, programmi e direttive certe e la
massima trasparenza".
I piccoli azionisti -che hanno subito negli ultimi anni le
conseguenze dei rovesci finanziari e delle speculazioni selvagge-
rivendicano: dati certi, controlli stringenti e sul collocamento
del "pacchetto azionario" una proposta di Offerta pubblica di
vendita (analoga a quella svolta al momento del collocamento a
Piazza Affari a giugno del 1999). Il controllo sull'efficienza e la
produttivita' delle aziende privatizzate esercitato dal cittadino
azionista, sicuramente e' piu' efficace di quello del cittadino
elettore.
"Acea spa - conclude la nota - e' la societa' che pesa per il
68% nella holding del comune di Roma. E qualsiasi mossa che la
riguarda dev'essere controllata prima e non dopo che le "scelte
strategiche" sono state decise, tra l'altro al di fuori del
contesto proprio spettante ad una societa' che opera con "piani
industriali e risultati" che influenzano i risparmiatori che
operano sul mercato borsistico. Una societa' sottoposta alle regole
Consob, Borsa Italiana e Bankitalia". com/pev