L'offerta globale di petrolio cresce per il terzo mese consecutivo a luglio, anche se il mercato resta bilanciato.

E' quanto dichiarato dall'Agenzia nternazionale dell'Energia (Aie) nel suo rapporto, aggiungendo che l'offerta di greggio è aumentata di 520.000 barili al giorno a luglio, arrivando a quota 98,16 mln b/g, 500.000 barili in più rispetto allo scorso anno.

Nonostante gli sforzi per ridurre la produzione, l'output di oro nero dell'Opec è salita di 230.000 b(g a luglio, segnando un nuovo massimo per il 2017 a 32,84 mln b/g. I dati diffusi oggi dall'Aie sono i linea con quelli pubblicati ieri dal Cartello.

L'incremento è in parte dovuto alla minore osservanza dell'accordo siglato dall'Opec e dagli altri produttori di petrolio lo scorso anno e rinnovato a maggio fino a marzo 2018, per ridurre le scorte globali di greggio. Sull'aumento dell'output ha influito anche la ripresa della produzione di oro nero in Libia e Nigeria, Paesi esenti dai tagli dal momento che la guerra civile ha danneggiato i loro impianti petroliferi.

L'Aie ha riportato inoltre che la maggiore offerta di petrolio sul mercato è alimentata dall'incremento della produzione di greggio dagli Stati Uniti e da una ripresa dell'output canadese.

Se si vuole mantenere la stabilità dei prezzi del petrolio, "i produttori impegnati nell'accordo fino a marzo 2018 devono convincere il mercato di essere a lavoro insieme, sulla stessa barca. Questo infatti non è del tutto chiaro oggi", affermano dall'Agenzia.

L'Aie ha alzato le stime di crescita della domanda di oro nero per il 2017 di 1,5 mln di b/g, a 97,6 mln b/g.

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August 11, 2017 05:15 ET (09:15 GMT)

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