Petrolio: Arabia Saudita chiede a Russia di continuare tagli
05 Ottobre 2017 - 11:44AM
MF Dow Jones (Italiano)
Arabia Saudita e Opec stanno facendo pressione sulla Russia
affinchè continui i suoi sforzi per risollevare i prezzi del
petrolio, dopo i segnali giunti da Mosca di un possibile ritiro
dall'accordo sui tagli alla produzione di greggio.
Il re saudita Salman, per la prima volta in visita da monarca in
Russia, incontrerà oggi il presidente Vladimir Putin. Secondo
persone informate sui fatti, il re chiederà al capo del Cremlino si
contnuare a far parte della coalizione guidata dal Cartello
petrolifero che finora ha tolto dal mercato quasi il 2%
dell'offerta globale di oro nero nel 2017.
I due leader dovrebbero discutere anche della guerra civile
siriana e delle tensioni con il Qatar. Anche il presidente
venezuelano, Nicolas Maduro, il cui Paese sta affrontando una crisi
economica alimentata dai prezzi del petrolio, ha sostenuto la causa
del sostegno all'Opec con il presidente russo questa settimana,
scrivendo sul suo account twitter che l'incontro con Putin "ha
rafforzato la cooperazione" fra i due Paesi.
Tutto ciò evidenza come la Russia, il maggiore produttore di
greggio al mondo ma non appartenente all'Opec, stia giocando un
ruolo centrale nel piano del Cartello di riportare l'equilibrio sul
mercato petrolifero.
L'accordo si tagli alla produzione di greggio non ha avuto
finora l'impatto sperato dall'Opec. Il Cartello stima che il
surplus mondiale di petrolio è stato ridotto e che i prezzi sono
saliti del 13% da quando i Paesi produttori di oro nero hanno
siglato l'intesa. Tuttavia, il costo del greggio non ha raggiunto i
60 usd al barile voluti dai partecipanti al piano di riduzione.
L'Arabia Saudita sta cercando di concludere un accordo con la
Russia per istituire un fondo da 1 mld usd da investire in progetti
energetici, una mossa che potrebbe incentivare Mosca a portare
avanti il progetto dell'Opec. Il Cartello e la coalizione dei
produttori guidata dalla Russia si incontreranno nuovamente il 30
novembre per discutere sui livelli dell'output di greggio.
Il ministro dell'energia russo, Alexander Novak, si è lamentato
dell'elevata produzione di petrolio da parte di alcuni membri
dell'Opec e ha suggerito che sarebbe meglio rompere il patto sui
tagli quando la domanda di greggio aumenterà dopo l'inverno del
2018, periodo nel quale l'accordo dell'Opec dovrebbe scadere.
Alla domanda su un'eventuale ulteriore estensione dell'intesa,
il presidente russo ha risposto che "non lo escludo. Vedremo quale
sarà la situazione alla fine di marzo", aggiungendo che una
qualunque proroga dell'accordo dovrebbe durare fino alla fine del
2018.
mym
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October 05, 2017 05:29 ET (09:29 GMT)
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